lunedì 30 novembre 2009

Il debutto a Torino del bravo James Conlon alla testa dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai


Reduce dal recentissimo successo al Metropolitan di New York con la "Damnation de Faust" di Berlioz, messa in scena da Robert Lepage, debutta sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai il direttore d’orchestra americano James Conlon (nella foto), già alla testa dell’Opéra di Parigi e della Rotterdam Philharmonic, attualmente Direttore principale della Los Angeles Opera, del Ravinia Festival e del Cincinnati May Festival.
Il concerto è previsto per giovedì 3 dicembre 2009 alle 20.30 all’Auditorium Rai “A. Toscanini” di Torino, trasmesso in collegamento diretto su Radio3 e in live streaming sul sito www.orchestrasinfonica.rai.it, si apre con la Sinfonia n. 3 "Scozzese" di Felix Mendelssohn- Bartholdy, ideata durante un viaggio culminato con la visita a Edimburgo della Holyrood House, l’antica residenza della famiglia regnante.
Tra quelle antiche mura Mendelssohn non poté fare a meno di respirare un’atmosfera carica di storia secolare: “La cappella ha perso il tetto. È tutta ricoperta di erba. Fu su quell’altare che Maria Stuarda venne incoronata regina di Scozia. Ogni cosa è rovinata, in decadenza e a cielo aperto. Credo di aver trovato in quel luogo l’idea con cui iniziare la mia sinfonia scozzese”.
L’opera fu completata solo dieci anni dopo quel viaggio, nel 1842, con una dedica alla Regina Vittoria che forse non esclude un riferimento proprio a Maria Stuarda.
Nella seconda parte della serata l’ultima Sinfonia di Čajkovskij, la celebre Sesta, completata nel 1893, pochi giorni prima della misteriosa morte, che fu probabilmente un suicidio volto a scongiurare uno scandalo, e intitolata Patetica in riferimento alla lunga tradizione delle composizioni in stile “appassionato” che tanto avevano coinvolto il pubblico dell’Ottocento.
Il concerto è replicato a Torino, all’Auditorium Rai, venerdì 4 dicembre alle 21.
I biglietti per le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani per i nati dal 1980) sono in vendita sia online che presso la biglietteria dell'Auditorium Rai. Un'ora prima dei due concerti saranno messi in vendita ingressi non numerati a 20 e 9 euro (ingresso giovani per i nati dal 1980).
Informazioni: 011.8104653 - biglietteria.osn@rai.it - www.orchestrasinfonica.rai.it.

venerdì 27 novembre 2009

"Nel Gioco del Jazz" porterà il prossimo 18 dicembre il celebre violinista Jean-Luc Ponty al Piccinni di Bari


Portare il Jazz a Bari, oltre che d’estate anche d’inverno, creando sinergie fra artisti di valore riconosciuto e promotori di iniziative rivolte al sociale, incentivare la circuitazione dei concerti a livello regionale. Questo, in estrema sintesi, l’ambizioso progetto che “Nel Gioco del Jazz”, neonata associazione presieduta da Donato Romito con la qualificata direzione artistica di Roberto Ottaviano(illustre sax sopranista,nonchè fondatore di BARI IN JAZZ) propone attraverso un cartellone di prelibati appuntamenti e dove sono sapientemente intrecciate le presenze di alcune tra le pietre miliari del panorama musicale afroamericano con alcuni artisti già affermati o comunque promettenti.
Un’associazione dunque che vuole costituire una sorta di “villaggio della cultura jazzistica” e dove non mancheranno corsi di formazione presso le scuole di ogni livello del territorio pugliese e stages di alta specializzazione paralleli agli eventi programmati.
Nel corso di una conferenza stampa (nella quale oltre a Romito e Ottaviano è intervenuto anche l’assessore alla cultura della Provincia di Bari, Trifone Altieri) è stato anche presentato il primo cartellone che partirà il 18 dicembre al Teatro Piccinni con un concerto di Jean-Luc Ponty (nella foto), il più grande violinista Jazz del momento, che sarà affiancato dalla sua Band per presentare l’ultimo successo “The Atacama Experience”. Ponty negli anni (ormai tanti) della sua eccezionale carriera ha suonato con artisti del calibro di Frank Zappa, Elton John, John McLaughlin, Al Di Meola, con ben 12 suoi album entrati nella Top 5 della prestigiosa Billboard Jazz Chart, oltre a vincere il notissimo German Jazz Trophy.
Tra gli altri appuntamenti, direttamente illustrati da Roberto Ottaviano, vi segnalo quello con il Duo Bepi D’Amato & Tony Pancella (12 gennaio, Cineteatro Royal), un quartetto di eccellenti jazzisti del calibro di Lew Tabackin, Giuseppe Bassi, Roberto Gatto e Marco Tamburini (14 febbraio al Nuovo Teatro Palazzo, con incasso devoluto all’Associazione Pugliese “Beppe Valerio”- ONLUS, che si occupa di prevenzione e terapia di nefropatie dell’infanzia) e lo straordinario concerto della star inglese Sarah-Jane Morris e del chitarrista argentino Dominic Miller (14 aprile al Nuovo Teatro Palazzo). Infotel: 338.9031130 / e-mail: donato.romito@live.it

giovedì 26 novembre 2009

Musica brasiliana per l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari allo Sheraton Nicolaus


Questa sera, alle 21.00, presso lo Sheraton Nicolaus l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto diretto dal maestro Josè Galindo e con solista Nicolò Pantaleo.
In programma l’esecuzione di musiche brasiliane di Gnatalli, Pereira e Guarnieri (i biglietti saranno in vendita la sera stessa del concerto presso lo Sheraton Nicolaus di Bari).

La serata si apre con l’esecuzione del Concertino per sax contralto e orchestra di Radames Gnatalli (1906 – 1988). Pianista e compositore brasiliano, al pari di molti altri autori del suo Paese, Gnatalli ha praticato con risultati egualmente efficaci tanto i linguaggi accademici quanto quelli popolari, arrivando a sintetizzarli in modo estremamente personale e convincente. Nel corso della sua lunga carriera, del resto, Gnatalli non ha mai smesso di lavorare come autore ed esecutore di musica popolare (è stato a lungo pianista delle orchestre di jazz e di tango della radio nazionale brasiliana) dichiarando di non provare nessun tipo di disagio quando poi operava anche in veste di compositore accademico. Autore di numerose pagine per strumento solista e orchestra sinfonica, ha composto ben dodici Concerti per pianoforte, quattro per violino e tre per violoncello. Il suo Concertino per sassofono contralto e orchestra è stato composto 1964 e pubblicato nello stesso anno a Rio De Janeiro.
Sarà, poi, la volta di Pixinguinha Carinhoso; Jobimniana; Aquarama de Sambas di Cyro Pereira (1929).
In attività sin dal 1947 come pianista, arrangiatore e compositore, il brasiliano Cyro Pereira ha legato il proprio nome a pagine per così dire “trasversali” che, partendo dalla musica popolare del suo Paese, hanno spesso impegnato formazioni sinfoniche. Lavorando a lungo con la radio e la televisione, ha avuto modo di collaborare anche con artisti di primo piano, fra i quali, ad esempio, Elis Regina e Jair Rodrigues. Questa versatilità gli ha consentito di sviluppare un linguaggio sinfonico che non si concentra mai su un solo stile, ma che invece pratica numerosi linguaggi legati alla tradizione brasiliana, dal Choro al Samba alla Rapsodia, come del resto dimostrano anche i brani inseriti in questo programma che guardano tanto al Brasile di Pixinguinha quanto a quello di Antonio Carlos Jobim con una visione moderna e al tempo stesso libera da condizionamenti stilistici. In campo sinfonico, Pereira è a capo dell’Orchestra sinfonica di San Paolo del Brasile, sin dall’anno della sua fondazione.
Il concerto di chiude con l’esecuzione della Dança Brasileira di Mozart Camargo Guarnieri (1907 – 1993).
E’ singolare notare come, nel primo periodo della propria vita di compositore, Guarnieri abbia scelto di omettere il nome di battesimo di Mozart, ritenendolo troppo pretenzioso per un aspirante compositore, preferendo adottare quello di Camargo, che era in realtà il cognome da signorina di sua madre. La scelta di un simile nome, del resto, non è così sorprendente se si considera che il padre, evidentemente grande appassionato di musica, aveva battezzato gli altri due figli con i nomi di Rossini e Verdi.
Dal punto di vista più squisitamente artistico, Guarnieri è stato una delle figure di spicco della musica brasiliana ed ha avuto modo di farsi apprezzare tanto in Europa, a Parigi, quanto negli Stati Uniti. A lungo direttore del Conservatorio di San Paolo, ha composto tra l’altro due opere liriche, sei sinfonie e altrettanti concerti per pianoforte e orchestra.

"Un bilancio della decima edizione del Festival Mousiké" di Dinko Fabris*


"Il Festival Mousiké è giunto alla sua decima edizione e al suo quattordicesimo anno di vita, essendo nato nel 1995. Il primo riconoscimento alla coerenza della nostra programmazione, unica nell’Italia meridionale e anche nell’Europa mediterranea, è giunto con l’ammissione di Mousiké nel REMA (Réseau Européenne des Festivals de Musique Ancienne), l’organismo che coordina i più importanti festival di musica antica d’Europa.
Non a caso in questa edizione sono nate o continuate prestigiose collaborazioni: con il Festival di musica rinascimentale di Copenhagen (dedicato nel 2009 al musicista napoletano Ascanio Mayone a 400 anni dalla stampa del suo primo libro di musica sperimentale, celebrato nella nostra rassegna dal concerto per arpa e cembalo di Mara Galassi e Jean-Marc Aymes), con il Festival di musica antica “Grandezze e Meraviglie” di Modena, diretto da Enrico Bellei e con la Fondazione per la musica antica Marco Fodella di Milano.
Altra novità interessante è stata la collaborazione con l’Ente Fiera del Levante, nell’ambito della prima rassegna musicale “E’ qui la musica”, con l’inserimento di numerose manifestazioni durante il periodo della Campionaria barese, per offrire ad un pubblico nuovo e più vasto l’occasione di conoscere musiche straordinarie ed inconsuete (dalle percussioni e danze indiane del duo Paciolla-Spagna in apertura alle musiche rinascimentali e barocche eseguite da ottimi professionisti attivi tra Bari e Matera, come Bonello, Di Taranto, Alcalay, Di Lorenzo, Campanella, Lapresentazione, De Leonardis, Amatulli, Bello, Del Giudice).
Non esito a definire importante la giornata di studi sull’editoria con il concerto pianistico di Domenico Di Leo con musiche contemporanee tra cui il brano di Vito Palumbo da noi commissionato come omaggio ad Haydn. Per essere un esperimento, è stato un grande successo, anche se per il futuro sarebbe preferibile concepire uno spazio musicale specifico in Fiera.
Il nostro viaggio tra mari e coste del Mediterraneo si è concentrato quest’anno su due paesi che fronteggiano la Puglia: la Croazia per l’esecuzione della commedia musicale Judith di Marko Marulić (1501), meravigliosamente riproposta dall’Ensemble Dialogos diretto da Katarina Livljanić, celebre specialista di canto medievale che ha ricevuto il Premio Mousiké 2009 dalle mani del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. L’altro paese era la Grecia, rappresentata da un duo molto particolare, Dimitris Kountouras (flauti dolci) e Konstantinos Raptis (fisarmonica), il cui successo ha già consentito di varare progetti futuri tra le due sponde.
Molto apprezzata è stata la mostra « vivente » di oltre 80 strumenti a fiato di tutto il mondo collezionati e suonati dal vivo da Massimo Lazzazzera, esposta in Casa Piccinni nel mese di ottobre, con visite di numerose scuole e di appassionati e particolarmente stimolante l’incontro con il giovane ricercatore e suonatore di organetto Massimo Morabito guidato e accompagnato da Francesco Patruno alle percussioni.
Tra gli altri concerti, oltre alle anticipazioni in Fiera e il citato omaggio a Mayone, si è distinto ancora una volta il forte legame con i Corsi internazionali di musica antica, giunti alla terza edizione, con personalità di prima grandezza della musica antica : l’esperta di danze storiche Barbara Sparti, il noto clavicembalista norvegese Ketil Haugsand, il virtuoso flautista svedese Dan Laurin – ormai un beniamino della nostra rassegna – e per la prima volta in Puglia Paul O’ Dette, uno dei massimi liutisti al mondo : i concerti degli ultimi tre virtuosi (e dei loro allievi stranieri) hanno prodotto una intensa e duratura emozione."


* Il Direttore Artistico del Festival Mousiké

L'omaggio a Felix Mendelssohn-Bartholdy della Scuola di Musica di Fiesole


Domenica 29 novembre a Fiesole (ore 11.00) presso l'Auditorium Sinopoli, Tiziano Mealli (pianoforte), Jörg Winkler (viola) e Marco Martelli (contrabbasso) si uniranno al Quartetto Savinio, per un omaggio a Mendelssohn, in occasione del bicetenario della sua nascita; saranno eseguiti il Quintetto n.1 per archi in La Maggiore op. 18 e il Sestetto per pianoforte e archi in Re Maggiore op. 110.
Il Quartetto Savinio viene fondato a Napoli nel febbraio del 2000 e si e formato alla Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida di P. Farulli e A. Nannoni. Nell’ambito dell’Accademia del Quartetto ha avuto la possibilita di perfezionarsi con alcuni fra i piu importanti quartettisti del Novecento. È ospite delle più importanti societa di concerti in Italia; all’estero si e esibito nella Sala Čajkovskij di Mosca, negli Stati Uniti, in Germania, Francia, Spagna, Turchia, Brasile, Inghilterra ecc. ed ha collaborato con illustri musicisti, quali R. Cominati, G. Andaloro, A. Lucchesini, A. Cannavale, F.J. Thiollier, B. Canino, G. Bandini, C. Giuffredi, A. Farulli, B. Boano, G. Corti, A. Meunier. L’integrale dei Quartetti di Cherubini è un doppio Cd pubblicato dalla Stradivarius pluripremiato dalla Stampa Italiana.
Jörg Winkler come membro dello Schill Quartett e stato premiato al Concorso Internazionale Mozart di Salisburgo. Dal 2003 e prima viola solista nell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. È membro dell’Orchestra del Festival di Lucerna ed e spesso ospite come Prima Viola nella Camerata Salzburg e nella Philharmonia Orchestra di Londra.
Marco Martelli dal 2006 al 2008 è I contrabbasso dell’Orchestra Giovanile Italiana. Attualmente collabora con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Si è perfezionato con Petracchi e attualmente frequenta il Conservatorio di Ginevra sotto la guida di Bocini.
Tiziano Mealli, allievo di A. Specchi presso il Cherubini di Firenze, si e formato alla scuola del Trio di Trieste e del Quartetto Italiano. Premiato ad importanti concorsi nazionali ed internazionali, ha intrapreso un’attività concertistica che lo ha visto protagonista in veste di solista, direttore e in varie formazioni cameristiche. Insegna al Conservatorio di Firenze e alla Scuola di Musica di Fiesole, dal 1997 e titolare della cattedra di Musica da Camera dei Corsi dell’Orchestra Giovanile Italiana.
Ingresso: intero 8 euro, ridotto 5 euro , ridotto studenti Scuola di Musica di Fiesole 2 euro. Infotel: 055/597851 / website: www.scuolamusica.fiesole.fi.it

mercoledì 25 novembre 2009

Sarà l'Orchestra della Provincia di Bari a suonare Turandot per l'inaugurazione della stagione d'opera 2009/2010 della Fondazione Petruzzelli


La Fondazione Petruzzelli presenta Turandot di Giacomo Puccini (nella foto Iseppi/Cofano un momento delle prove), su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni. L'Opera, per la regia del maestro Roberto De Simone sarà rappresentata domenica 6 dicembre alle 20.00, mercoledì 9 alle 20,30, venerdì 11 alle 20,30 e domenica 13 dicembre alle 17.00.
Sul podio dell'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari (fino alla serata di ieri la sua partecipazione era incerta) ci sarà il maestro Renato Palumbo.
A dar vita al capolavoro pucciniano un cast di eccellente valore: Martina Serafin (Turandot), Fabio Armiliato (Calaf), Roberta Canzian (Liù), Alessandro Guerzoni (Timur), Domenico Colaianni (Ping), Cristiano Olivieri (Pang), Stefano Pisani (Pong), Max Renè Cosotti (Altoum), Antonio Muserra (Un mandarino), Raffaele Pastore (Il Principe di Persia).
A firmare le scenografia Nicola Rubertelli, i costumi Odette Nicoletti, il light design Vincenzo Raponi, le coreografie Domenico Iannone. Maestro del Coro della Fondazione Petruzzelli Franco Sebastiani, maestro del Coro delle voci bianche del Conservatorio Niccolò Piccinni Emanuela Aymone. Regista collaboratore Mariano Bauduin. I biglietti per le recite di Turandot, come quelli del concerto fuori abbonamento dell'Orchestra Giovanile Cherubini diretta da Riccardo Muti (quest'ultimo praticamente esaurito nel giro di 24 ore!) e degli altri spettacoli in programma nella stagione, sono in vendita al botteghino del teatro Petruzzelli da lunedì scorso e stanno andando letteralmente a ruba.
A tale proposito, il sovrintendente della Fondazione Petruzzelli Giandomenico Vaccari nella giornata di ieri, attraverso un comunicato stampa, ha espresso soddisfazione per il lusinghiero risultato di botteghino e per la passione di chi ha affrontato lunghe ore di attesa pur di assicurarsi un posto per assistere agli spettacoli del cartellone 2009/2010 al teatro Petruzzelli.
Egli si è dunque scusato con i cittadini per i disagi che purtroppo sono connaturati allo stesso meccanismo della fila e garantisce il massimo impegno del personale del botteghino e dell'ufficio informazioni che ha sempre operato con efficienza e serietà.
Inoltre sul sito della Fondazione Petruzzelli (www.fondazionepetruzzelli.it) è disponibile anche un puntuale servizio di vendita on-line.

martedì 24 novembre 2009

Giorgia Tomassi, Alessandro Stella e i Solisti di Zagabria: due concerti ravvicinati per la Camerata Musicale Barese


Due acclamati pianisti Giorgia Tomassi ed Alessandro Stella (nella foto) suoneranno il prossimo 30 novembre per la Camerata al Teatro Piccinni.
In programma musiche di Mozart, Prokofiev e Ravel.
In particolare, si segnala la prima esecuzione per la Camerata della “Sinfonia n. 1 in re magg. op. 25 Classica” di Prokofiev del 1917.
L’appuntamento successivo è per il giorno seguente, 1° dicembre, allo Sheraton Nicolaus di Bari con “I Solisti di Zagabria” sassofonista solista Gaetano Di Bacco.
Il complesso di Zagabria ha oltre 50 anni di vita ed è una delle più importanti orchestra da camera del mondo.
In programma musiche di Mozart, Mendelssohn, Tchaikowsky, Glazunov e Atterberg.
A richiesta e nel limite del possibile la Camerata organizzerà un servizio di bus navetta per lo Sheraton.
Per informazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata in Via Sparano 141 infotel 080/5211908.

Con il noto contraltista Marco Lazzara parte stasera la stagione n.15 del Collegium Musicum di Bari


Prende il via questa sera al Kursaal Santalucia di Bari la quindicesima stagione del Collegium Musicum diretto da Rino Marrone. In programma Chacony in sol minore di Purcell/Britten, Flow my Dowland di Fabio Vacchi; a chiudere, l'omaggio con le celeberrime Water Music (suite II)e Music for the Royal Fireworks a Georg Fridrich Haendel per i 250 anni dalla scomparsa.
Protagonista del concerto il contraltista Marco Lazzara(nella foto), tra gli artisti più noti e versatili del panorama attuale. Infotel: 080.522.79.86 /website:www.collegiummusicumbari.it

Incontri e concerti Jazz a Casa Giannini


Domani a Bari, a Casa Giannini, si terranno concerto e conferenza stampa
di presentazione della tournée in Europa del pianista italo-americano
Antonio Ciacca, accompagnato al sax da Grant Stewart, Corcoran Holt al
contrabbasso e Alvin Atkinson jr alla batteria. L'incontro sarà moderato dal Direttore della rivista "Jazzitalia" Marco Losavio e dal critico musicale Alceste Ayroldi. Giovedì 26 novembre, nell'ambito della Stagione dell'Associazione "Il
Coretto" si esibirà il giovane pianista olandese Ort Clemens, vincitore
del "Premio Bruno Giannini", nella categoria pianoforte Jazz del
Concorso Internazionale "Benedetto XIII"di Gravina di Puglia.

lunedì 23 novembre 2009

Il 26 e il 27 novembre Piotr Anderszewski e Jeffrey Tate in concerto con l'Orchestra Nazionale della RAI


A soli quarant’anni anni ha già collezionato una serie impressionante di premi: il Diapason d’or, Le Choc du Monde de la Musique, il Classic FM Gramophone Award, il Premio Szymanowski, il Premio quale “Miglior strumentista” della Royal Philharmonic Society e il Gilmore Award. È il pianista polacco-ungherese Piotr Anderszewski, ospite regolare delle sale da concerto più prestigiose del mondo, che recentemente ha suonato con i Berliner Philharmoniker, con le Orchestra Sinfoniche di Boston, Chicago e Philadelphia, e con l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam. Anderszewski debutta con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai giovedì 26 novembre 2009 alle 20.30, all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino e in diretta su Radio3.
In programma due capolavori mozartiani per pianoforte e orchestra, composti quasi contemporaneamente nel 1784: il Concerto n. 17 in sol maggiore KV 453 e il Concerto n. 18 in si bemolle maggiore KV 456. Due gemme dello stesso ramo, due opere di svolta nel percorso sviluppato da Mozart nei sui ventiquattro concerti per pianoforte: il primo fu scritto per Babette Ployer, una delle più dotate allieve del compositore, mentre il secondo fu dedicato alla pianista cieca Maria Theresa Paradies, e alla prima esecuzione suscità l’entusiasmo dell’Imperatore Giuseppe II.
Sul podio il Direttore onorario dell’Orchestra Rai Jeffrey Tate, che apre il concerto con Le Ebridi, La grotta di Fingal, l’ouverture scritta da Mendelssohn a soli vent’anni, dopo aver visitato la favolosa grotta tra le coste della Scozia e le isole Ebridi, teatro delle imprese dell’eroe celtico Fionn McCoul, che guidò gli irlandesi all’assalto dell’esercito norvegese. In chiusura la Sinfonia in do minore Hob I n. 95 di Joseph Hydn: terza delle dodici sinfonie londinesi, fu scritta nel 1791, poco prima che il compositore completasse il suo primo soggiorno in Inghilterra.

Il concerto è replicato a Torino, all’Auditorium Rai, venerdì 27 novembre alle 21.

I biglietti per le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani per i nati dal 1980) sono in vendita sia online che presso la biglietteria dell'Auditorium Rai. Un'ora prima dei due concerti saranno messi in vendita ingressi non numerati a 20 e 9 euro (ingresso giovani per i nati dal 1980).

Informazioni: 011.8104653 - biglietteria.osn@rai.it - www.orchestrasinfonica.rai.it.

Il 5 dicembre Paolo Lepore dirigerà il Requiem di Mozart nella Cattedrale di Bari


Sabato 5 dicembre, con inizio alle ore 21, nella Cattedrale di Bari, si celebra l’anniversario della morte di Wolfang Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756 - Vienna, 1791).
Paolo Lepore (nella foto) ed il Centromusica propongono un'iniziativa unica nel suo genere: il più grande Coro d’Italia, oltre 300 voci selezionate tra tutte le formazioni corali pugliesi, eseguirà il sublime e irraggiungibile “Requiem” per Soli, Coro e Orchestra K.626, del grande compositore salisburghese. La splendida partitura mozartiana, capolavoro di fusione di momenti di straordinario senso teatrale melodrammatico con brani rigorosamente classicheggianti, sara eseguita musicalmente dalla Filarmonica Mediterranea direttore Paolo Lepore.
Solisti saranno Antonietta Cozzoli, soprano, Tiziana Portoghese, mezzosoprano, Nico Sette, tenore, Antonio Stragapede, baritono. Il Coro Regionale Pugliese sarà coordinato da Bepi Speranza. All’iniziativa hanno aderito la Cappella Musicale Corradiana, il Coro Ottavio De Lillo, Alterchorus, Il Coro Polimnia, il Coro Polimnia, ClassiClass, Coro Harmonia, Coro Setticlavio. Il Coro Regionale Pugliese, in occasione dei grandi eventi musicali, si proporrà in tutte le stagioni concertistiche in Italia e all’estero.
In occasione del concerto sarà presentata l’Associazione Ambiente Puglia, fondata e diretta dal M°Paolo Lepore. Il neonato sodalizio svolgerà la sua attività nei settori della tutela, promozione e valorizzazione dei siti di interesse artistico e storico, dell'ambiente e del territorio, nonchè nel settore della promozione della cultura e dell'arte. L’ingresso al concerto del 5 dicembre è gratuito sino ad esaurimento posti, mentre saranno riservati posti a sedere per gli abbonati de “I Grandi Concerti” della JSO.
Infotel: 0805217502.

"Tango Metropolis" stasera e domani al Piccinni di Bari per la Camerata Musicale Barese


Lo spirito, il mondo e la storia del Tango Argentino saranno in passerella lunedì e martedì sera al Teatro Piccinni di Bari con lo spettacolo “Tango Metropolis” creato da Daniel Binelli, Pilar Alvarez e Claudio Hoffmann.

Sulla scena dieci ballerini di alto livello: Pilar Alvarez, Claudio Hoffmann, Sandra Bootz, Gabriel Ortega, Soledad Rivero, Sergio Corazzo, Veronica Lopez, Fabian Irusquibelar, Jorgelina Guzzi, Cristian Mino.

In programma i tanghi di Binelli, Piazzola, Salgan, Brignolo, Basso, Canaro, Arostegui, Melo/ Velez/Manzi, De Caro/Laurenz e Rodriguez.

In particolare di Piazzola, nome fatidico del tango, di cui Daniel Binelli è l’erede, saranno eseguiti “Zita”, “Fracanapa”, “Allegro Tangabile”, “Oblivion”, “Adios Nonino”e “Libertango”.

“Tango Metropolis” è un unico , originale ed inimitabile spettacolo di tango che sulla gloriosa tradizione “Portena” innesta un ineguagliabile contributo di vitalità, energia e modernità.

La compagnia “Tango Metropolis” si è costituita nel 2000. Da allora ha effettuato tournèe in tutto il mondo: Giappone, Francia, Portogallo, USA, Germania, Spagna e Canada.

E’ diretta dai coreografi Claudio Hoffmann, ballerino ed insegnante di danza e di balli argentini Folk; Pilar Alvarez, ballerina classica e contemporanea e Marijo Alvarez, insegnante e attrice.

La Camerata informa che gli abbonamenti all’Intera Stagione potranno intervenire esclusivamente alla “prima” di lunedì, mentre per gli abbonamenti “Speciale Eventi” alla replica di martedì 24.

Per informazioni e prenotazioni, rivolgersi presso gli uffici della Camerata Musicale Barese, Via Sparano 141 - Bari. Infotel: 080/5211908; Botteghino del Tetro Piccinni e Box Office c/o La Feltrinelli.

Il ministro Fitto inaugura il nuovo plesso del Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari



Un importante evento, di indubbia valenza storica, si inscrive nella storia del
Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari: la recentissima realizzazione di
un nuovo plesso su tre livelli, con 36 eleganti e luminose aule, insonorizzate,
concepite secondo i più avanzati criteri architettonici, nonchè dotate di
strutture didattiche, e di una ampia Biblioteca, all’avanguardia.
Tale plesso è stato inaugurato, in occasione della manifestazione celebrativa
del nuovo anno accademico 2009/2010, sabato scorso, alle ore 10.30, alla
presenza del Ministro Raffaele Fitto, del Direttore Generale del MIUR (AFAM)
Giorgio Bruno Civello, del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, del
Presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, del Presidente della Commissione Cultura del Comune di Bari, Luigi Fuiano, in rappresentanza del sindaco Michele Emiliano, del Prefetto Carlo Schilardi, dell’Arcivescovo Francesco Cacucci, di Autorità civili, militari, accademiche.
Un’orchestra di fiati, composta da allievi e docenti del Conservatorio barese, diretta dalla docente di strumentazione per banda Antonella Mazzarulli, ha accolto gli autorevoli ospiti.

giovedì 19 novembre 2009

Il grande Quartetto Emerson suona sabato alla Sapienza di Roma per la IUC


Acclamato ovunque per la perfezione artistica, il rigore stilistico e il dinamismo delle sue interpretazioni, il Quartetto Emerson terrà un concerto per la IUC di Roma il prossimo 21 novembre nell'aula magna dell'Università la Sapienza di Roma. L'ensemble ha ottenuto, com'è noto, una quantità impressionante di riconoscimenti: otto Premi Grammy - di cui due per il miglior album di musica classica, risultato senza precedenti per un gruppo cameristico - e inoltre tre Gramophone Awards e l’Avery Fisher Prize, primo gruppo cameristico a ricevere questo riconoscimento. Ha all'attivo una magnifica serie d'incisioni con la Deutsche Grammophon, a cui è legato dal 1987 da un contratto in esclusiva, ed è invitato dalle istituzioni concertistiche più prestigiose del mondo. L'Emerson è famoso a livello internazionale non solo per le sue esecuzioni dei classici ma anche per l’entusiasmo e la competenza con cui si dedica alla diffusione della musica contemporanea. Che i musicisti suonino in piedi è una particolarità che lo distingue da tutti gli altri quartetti.
Il concerto si apre con Zypressen di Dvorak. In origine era un ciclo di liriche per voce e pianoforte, composto nel 1865, ma vent'anni dopo Dvorak tornò con nostalgica tenerezza su quelle musiche in cui vibravano le romantiche emozioni amorose della sua giovinezza e le trascrisse per quartetto d'archi; sono dodici in tutto e tra esse l'Emerson ne ha scelte sei.
Segue il Quartetto n. 10 in mi bemolle maggiore op.74 di Beethoven, detto "delle arpe" per i passaggi in 'pizzicato' che ricordano il suono dell'arpa e che colpirono molto i primi ascoltatori. Appartiene alla piena maturità di Beethoven ed è contemporaneo al Concerto n. 5 per pianoforte "Imperatore" e alla Sonata n. 26 per pianoforte "Les Adieux", che sono nella stessa tonalità. Fu scritto nel 1809, l'anno dell'assedio e della conquista di Vienna da parte dei francesi, ma il compositore riesce ad astrarsi dalle difficoltà contingenti e scrive una musica di maestosa architettura e dal carattere fondamentalmente sereno, a tratti perfino gioioso.
In chiusura, Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce, uno dei massimi capolavori di Haydn, commissionato per i riti del venerdì santo che si svolgevano nella cripta della Santa Cueva di Cadice, costruita in una grotta. La prima versione, del 1785, è per orchestra, ma nel 1787 Haydn la trascrisse per quartetto e nel 1796 ne fece un oratorio. La versione quartettistica, straordinaria per concentrazione dei mezzi e intensità espressiva, è la più frequentemente eseguita: sono sette brevi "adagio", preceduti da un'introduzione e con alla fine un "terremoto", ispirati dal racconto evangelico della passione di Cristo.

Dal 23 novembre prenderà il via la quarta edizione del Concorso Pianistico Internazionale "San Nicola" di Bari


E' stata presentata ieri mattina alla stampa la quarta edizione del prestigioso Concorso Pianistico Internazionale “San Nicola di Bari”,organizzato dall’Associazione Culturale “Research Press – Centro Studi Franz Liszt”, sotto la direzione artistica della Prof.ssa Giovanna Valente, con la collaborazione del Conservatorio di Musica N. Piccinni di Bari ed il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Bari e del Comune di Bari, nonché Fiera del Levante, Camera di Commercio, Università degli Studi di Bari e con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, ConfCommercio di Bari, Ditta Giannini pianoforti, Lombardi Ecologia di Triggiano, Audi 2000 f.lli Angiuli di Triggiano, "Magica Terra" di Bari, si terrà a Bari dal 23 al 28 novembre 2009.
La kermesse vedrà impegnati 24 musicisti provenienti da ITALIA, SPAGNA, ISRAELE, MACEDONIA, GEORGIA, RUSSIA, GERMANIA,GIAPPONE, COREA, STATI UNITI, CANADA, CINA.
Il concorso è aperto ai pianisti di ogni nazionalità nati dal 1 gennaio 1973 compreso, in poi.
Quattro le prove previste: eliminatoria, semifinale, finale solistica e finale con orchestra. Le prime tre prove si terranno presso la sala grandi convegni del “Rondò Hotel” di Bari dal 23 al 27 Novembre 2009, mentre la prova finale avrà luogo il 28 Novembre presso la Basilica Pontificia di San Nicola di Bari.
Il primo premio è di 5.000 euro (di cui 2.000 euro offerti dalla Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari), oltre concerti-premio solistici e con orchestra e invito a far parte della Commissione dell’edizione successiva. Il secondo ammonta a 2.000 euro, oltre a due recital. Il terzo premio è di complessivi 1.000 euro, oltre un recital.
Sono previsti, inoltre, anche tre premi speciali: uno di 500 euro assegnato dalla giuria al finalista della prova solistica miglior classificato tra i concorrenti provenienti dal bacino mediterraneo, premio offerto dall’Ente Fiera del Levante; premio – borsa di studio “Pina Testa” offerto da Lions Club “Bari-Federico II”, di 400 euro alla pianista meglio classificatasi nel concorso, proveniente da uno dei Paesi del Bacino Mediterraneo; premio speciale della critica consistente in una borsa di studio € 200 in occasione della serata finale; premio speciale “J. Haydn“ consistente in una borsa di studio di € 200 per la migliore esecuzione di una sonata di Haydn nel bicentenario della scomparsa; premio speciale “Felix Mendelssohn“ consistente in una borsa di studio di € 200, per la migliore esecuzione di una composizione del celebre compositore tedesco nel bicentenario della nascita.
La giuria sarà presieduta dalla notissima Prof.ssa Elisso Virsaladze (Georgia) e sarà composta da TAKUINA ADAMI (Albania), MARIATERESA CARUNCHIO (Argentina), ALLA VOLKOVA (Russia), PIERLUIGI CAMICIA (Italia), LAURA RICHAUD (Italia), LUCA TORRIGIANI (Italia). Lo staff organizzativo è composto oltre che da Giovanna Valente (Direzione artistica), da Annamaria Giannelli (Coordinamento artistico),Ebe Guerra (Responsabile P.R.),Alceste Ayroldi (Responsabile della comunicazione),
Maria Luisa Abbattista (Segreteria Artistica) e
Mario Angiolelli (Presidente).
Infotel: 340.63.12.899/349.1447871. e-mail: info@researchpress.it / website: www.researchpress.it

mercoledì 18 novembre 2009

Il 7 dicembre la Carmen di Bizet della Scala di Milano sarà trasmessa in diretta da SKY CLASSICA




Quello che Mamma Rai non fa, ci pensa Classica a..."regalarlo" agli abbonati di SKY, la pay tv più diffusa in Italia con i suoi attuali 4 milioni di utenti.
Classica Tv infatti regala a tutti gli abbonati Sky un appuntamento che definire unico è semplicemente pleonastico: La Prima della Scala del 7 dicembre, l’evento lirico più atteso del mondo "direttamente a casa tua!"
Il 7 dicembre, Classica proporrà in diretta tv, dal Teatro alla Scala di Milano, Carmen, la popolare opera di Georges Bizet; sul podio dell'orchestra e del coro scaligeri ci sarà il grande direttore argentino Daniel Barenboim, mentre la regia è affidata ad Emma Dante, che promette un'analisi psicologica di grande modernità e forte connotazione esotica dell’ambientazione spagnola. L’esplicito realismo presente nell'opera bizetiana fa di Carmen un’opera davvero universale. Le vicende amorose della protagonista mettono in primo piano il tema dell’inafferrabilità della donna: spregiudicata, sensuale e consapevole del proprio destino.
Una produzione dunque completamente nuova e ricca di debutti: Emma Dante, una delle donne più provocatorie del teatro di prosa, alla sua prima regia lirica e Anita Rachvelishvili (nella foto), allieva dell’Accademia del Teatro, al suo primo ruolo da protagonista; ad affiancarla nel cast vocale due giovani ma già affermati cantanti del calibro di Jonas Kaufman (Don José) ed Erwin Schrott (Escamillo). La conduzione musicale è affidata all’esperienza e alla maestria di Daniel Barenboim, che torna a dirigere la storica Prima di Sant'Ambrogio, dopo l’indimenticabile Tristano wagneriano del 2007. La serata si aprirà alle 17.30 con un collegamento dal Teatro alla Scala, dove ci sarà un esperto musicale di Classica Tv che introdurrà l’opera. Durante gli intervalli dello spettacolo saranno poi effettuate interviste al cast di Carmen e interventi live. Classica sarà, inoltre, eccezionalmente in chiaro per tutti gli abbonati della piattaforma Sky dal 1°al 7 dicembre.

lunedì 16 novembre 2009

Serata di Gala a favore della Scuola di Musica di Fiesole






Mercoledì 18 novembre, a partire dalle ore 19.30, si terrà una serata di raccolta fondi in favore della Scuola di Musica di Fiesole a Palazzo Corsini. Tutte le donazioni verranno destinate alla Scuola grazie a Chopard Italia che, insieme alla proprietà di Palazzo Corsini, ha sostenuto l’evento nella sua totalità. Per questa occasione il Salone del trono di Palazzo Corsini verrà illuminato interamente a candele.
La Scuola, uno dei fiori all’occhiello della cultura musicale nazionale, ha raggiunto un livello di eccellenza riconosciuto anche all’estero. Il sostegno di tutti i fiorentini (e non solo) risulta indispensabile per continuare a garantire l’alto profilo formativo che contraddistingue questa Istituzione, che ha nel proprio corpo docenti artisti del calibro di Natalia Gutman, Pavel Vernikov, Andrea Lucchesini, Pietro De Maria, Salvatore Accardo, Gabriele Ferro, Claudio Desderi e allievi che provengono da tutte le parti del mondo.

Chopard Italia, filiale Italiana del marchio d'orologeria svizzera che ha sede a Firenze, entra cosi sempre di più nel tessuto sociale e cittadino come dimostra il suo sostegno alla FILE (Fondazione Italiana Leniterapie), all’Associazione Dimore Storiche Italiane e all’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) dalla quale ha ricevuto il Premio Credere nella Ricerca il 7 novembre scorso.
All’interno della serata verrà organizzata anche un’asta benefica, sempre grazie a Chopard Italia, che mette a disposizione un orologio Happy Sport in oro rosa e diamanti del valore di 25.000 euro.
Oltre agli allievi della Scuola rappresentati dai giovanissimi componenti del Quartetto D’Ark, la serata avrà due ospiti d’onore Miren Adouani pianista e Vincent Beer-Demander mandolinista, due musicisti francesi che hanno voluto regalare la loro interpretazione musicale per sostenere la raccolta fondi a favore della Scuola.
Miren Aduani è nata a Strasburgo, dove inizia i propri studi musicali. Medaglia d'Oro al Conservatorio Nazionale con merito ad unanimita, e ammessa prima assoluta al Conservatorio Nazionale Superiore di Lione. Dal 2001 e membro del Trio con pianoforte Dautremer, la cui interpretazione e stata definita dalla critica "giubilatoria". Miren si é esibita in numerosi festival internazionali, nel 2008 ha trionfato al Teatro Nazionale di Annecy, e al Festival di Sorrento.
Nato nel 1982, Vincent Beer-Demander é uno tra i principali mandolinisti della sua generazione. Si perfeziona al Conservatorio di Padova e alla Ecole Normale de Musique di Parigi con Alberto Ponce. Musicista eclettico, si dedica a diverse attivita nel campo musicale: insegnamento, composizione, direzione e ricerca. Hanno scritto per lui compositori contemporanei come Bosseur, Grivel, Campo, Martin, Ogawa, Rossé, Ourkouzounov. Direttore del Ensemble Corda Vif ha suonato con l’Opéra Bastille di Parigi, l’Orchestra Nazionale di Francia, e altre importanti compagini francesi.

giovedì 12 novembre 2009

Un trascinante concerto al Petruzzelli per l'Orchestra Verdi di Milano diretta dallo straordinario pianista-direttore Wayne Marshall


A Bari da un bel po' di tempo non passava un'Orchestra italiana di valore. Certo, negli ultimi 5-6 anni abbiamo assistito anche a concerti sinfonici importanti (la London Symphony Orchestra diretta da Gergiev o la Filarmonica di San Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov, solo per citarne un paio) dislocati nei luoghi meno appropriati dal punto vista acustico. Ecco perchè il secondo concerto di stagione organizzato dalla Camerata Musicale Barese ieri al Teatro Petruzzelli è stata la prima vera occasione per tastare il polso alla splendida acustica del politeama ricostruito con un'orchestra sinfonica di ottimo livello come la "VERDI" di Milano.
Teatro quasi esaurito per un concerto da ricordare. Avvincente il programma con il Concerto in Fa di Gershwin (1925) e le West Side Story Symphonic dances (1957), come "piatti forti" e trascinanti della serata. La vera sorpresa, per chi scrive, è stato poi ascoltare e vedere per la prima volta dal vivo il pianista e direttore inglese di origini caraibiche, Wayne Marshall che ha conferito all'orchestra milanese una straordinaria urgenza ritmica e smagliante brillantezza al complesso, qualità purtroppo ancora assai rare nel Dna delle orchestre sinfoniche italiane (Scala, Sinfonica Rai, Santa Cecilia e Maggio Fiorentino escluse naturalmente!). Se si pensa che quest'orchestra ha rischiato poco meno di due anni or sono di sparire per sempre, c'è da gridare al miracolo per come (splendidamente) suona.
E poi...Cari signori, ma che pianista fantastico, incredibile, sorprendente è Marshall! Magari a tratti sembrerà più portato per l'elastica duttilità del jazz che per i rigidi canoni del classicismo, almeno per quanto riguarda la tenuta dei tempi, ma con il programma tutto americano qui confezionato ci poteva pur stare qualche arbitrio agogico. Pubblico in visibilio ed incessanti richieste di bis.
Riflessione finale che vi propongo: quando anche Bari potrà finalmente contare su un'orchestra sinfonica del livello della "VERDI" di Milano? I musicisti bravi non ci mancano di certo, il teatro neppure...E allora, cosa aspettiamo?

Tanto Novecento nella stagione numero 15 del Collegium Musicum di Bari


E’ stata presentata alla stampa nei giorni scorsi la XV stagione musicale del Collegium Musicum di Bari, che si terrà come ogni anno al Kursaal Santalucia. Il fondatore e direttore artistico dell’ensemble cameristico Rino Marrone ha illustrato in compagnia del presidente Elio Soccoia, del suo vice Carmine Scarpati e di due rappresentanti della Merck Serono, gli otto appuntamenti che a partire da martedì 24 novembre sino al 18 maggio allieteranno il pubblico barese (e non solo).
Di strada il Collegium ne ha fatta in questi primi quindici anni di vita e lo dimostra la ricca rassegna stampa e i riconoscimenti anche nazionali che ha collezionato in questo significativo. Un occhio sempre attento alla ricerca di autori e lavori tra i meno noti ed eseguiti, con particolare riferimento alla letteratura musicale del Novecento, commissioni ad affermati e giovani compositori, omaggi ai Grandi della musica nelle loro ricorrenze celebrative. E’ questo, in sintesi, il succo delle ultime interessantissime stagioni; lo è anche di quest’ultima che partirà con un concerto dove la musica antica e barocca viene rivisitata e riletta da compositori del calibro di Benjamin Britten (Chacony in sol minore) e Fabio Vacchi (Flow my Dowland) attraverso la notissima voce del contraltista Marco Lazzara; a chiudere la serata l’omaggio nei 250 anni dalla morte a G.F. Haendel con due suoi capolavori universalmente amati come “Water Music” e “Music for the Royal Fierworks”.
A seguire il 1° dicembre, ospite graditissima la grande attrice Milena Vukotic nel ruolo di voce recitante Il giornalino di Gian Burrasca di rotiana e televisiva memoria: uno spettacolo pensato soprattutto per i bambini, basti pensare all’utilizzo del Coro di Voci Bianche del Conservatorio “Piccinni” di Bari e di quello “All’Ottava”- Merck Serono (dal nome di uno degli sponsor privati della stagione) preparati dalla sempre affidabile bacchetta di Emanuela Aymone.
Il 19 gennaio 2010 di scena un compositore barese, almeno d’adozione, che negli ultimi anni si è fatto giustamente apprezzare come uno dei più interessanti artisti del panorama nazionale e internazionale, oltre che come “voice” della popolare trasmissione Radiotre Suite: Francesco Antonioni. In programma la prima esecuzione assoluta di “Ritratto a memoria” e “Macchine inutili”. A seguire musiche di autori come Mario Castelnuovo-Tedesco e Raffaele Gervasio (nel centenario della nascita) che con la Puglia hanno avuto un rapporto particolarmente significativo, chi per esserci nato, chi per averci trascorso un periodo felice della sua poetica creativa.
Tra gli altri cinque appuntamenti della stagione, che potete tutti tranquillamente trovare nel sito del Collegium (www.collegiummusicumbari.it), vi segnalo quello del 2 marzo con il “cinema dell’anima” dell’indimenticabile regista Ingmar Bergman di recente scomparso, nella selezione curata da Angelo Ceglie ed il contestuale omaggio a Robert Schumann nel bicentenario della nascita, nonché quello del 27 aprile che vedrà protagonista Pasquale Iannone nell’esecuzione del concerto n. 2 in fa minore di Chopin (bicentenario della nascita anche per lui nel 2010) nella poco nota versione per pianoforte e orchestra d’archi, mentre nella prima parte un omaggio ad un altro grande musicista polacco del Novecento come Krzysztof Penderecki di cui verranno eseguiti i “Tre pezzi in stile barocco – Sinfonietta per archi”. I prezzi di biglietti e abbonamenti sono rimasti immutati rispetto allo scorso anno. Infotel: 080.5227986.

mercoledì 11 novembre 2009

Buon successo per "Pierino e il lupo" di Prokofiev al Petruzzelli


Entrano a frotte schiamazzando nella platea del Petruzzelli. Sono quasi una trentina di ragazzini del centro socio-educativo di Sant’Antonio. Poi salgono sul palcoscenico per rivivere insieme all’attore Sergio Rubini, al direttore Antonino Fogliani e all’orchestra degli allievi del Conservatorio di Bari la favola musicale più famosa del mondo: Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev. Lo spettacolo, una coproduzione tra l’Associazione Musicale Pugliese e la Fondazione Petruzzelli (della durata di appena un’ora), è andato in scena lunedì sera nel rinato politeama barese.
Sotto la guida dell’esperto regista polacco Michal Znaniecki si muovono come piccoli ma consumati attori i ragazzini del centro; nel programma di sala ci sono scritti solo i loro nomi divisi in due squadre (Squadra Pierino e squadra lupo): Antonio, Yaros, Giuseppe, Damiano, Winni, Ashon, Dagmawi e tanti altri…
Per loro è un’esperienza unica quella di calcare un palcoscenico così importante. Questo Pierino è pensato dal Znaniecki in una sorta di scuola religiosa, ci sono infatti un paio di monache che si danno un gran da fare per tenere a bada i trenta scatenati fanciulli. Poi arriva Rubini, in divisa da carabiniere e racconta la storia di questo bambino (Pierino) che alla fine riuscirà a catturare il lupo e portarlo allo Zoo, evitando che venga ucciso dai minacciosi cacciatori. Gradevoli silhouette, animate dagli stessi bambini, ricreano sullo sfondo i personaggi e gli animali della storia. Rubini è bravo anche a parlare, prima della narrazione vera e propria, dell’importanza della musica nell’educazione scolastica: parte dall’Antica Grecia e ricorda quali fossero le discipline più amate e praticate nella scuola di allora. Discreta la prova dell’Orchestra del Conservatorio “N. Piccinni”, diretta con gusto, incisività e buon ritmo da Fogliani. Molti i bambini, accompagnati dai genitori, erano presenti alla serata. Non avrebbe guastato, vista la durata limitata della serata, l’idea di affiancare a Pierino e il Lupo, Il carnevale degli animali di Saint-Saens. Sarebbe bello che questo spettacolo meritoriamente promosso con un progetto significativo dall’Associazione Musicale Pugliese presieduta da Michele Bollettieri si possa replicare - anche con dei matinèe ad hoc - invitando di volta in volta le scuole di Bari e Provincia. La formazione e la conseguente creazione del pubblico di domani può tranquillamente iniziare da una piccola ma universalissima storia come questa.

NEWS DALLA SCALA DI MILANO


Sarà una doppia serata ad inaugurare la serie dei Concerti straordinari della Scala di Milano, cui appartengono anche a pieno diritto il Gala Domingo del 9 dicembre e quello che nella prossima primavera vedrà lo storico e attesissimo ritorno nel teatro milanese di Claudio Abbado (nella foto) il 4 e 6 giugno 2010 con la stupenda Seconda Sinfonia “La Resurrezione” di Gustav Mahler.
Mercoledì 18 e venerdì 20 novembre Daniel Barenboim dirigerà alla Scala la Messa da Requiem di Verdi con un quartetto di voci di assoluto spicco: il soprano Barbara Frittoli, il mezzosoprano Sonia Ganassi, il tenore Jonas Kaufmann, il basso Kwanchul Youn.
Il doppio appuntamento segue di pochi giorni la tournée dei complessi scaligeri a Parigi, con il grande affresco verdiano e la serata Bartók (Boulez-Pollini) alla Salle Pleyel, in serate contigue (15 e 16 novembre).
La Messa da Requiem arriva a Milano a conclusione di un lungo percorso che l’ha portata in Italia e all’estero in diversi contesti: in aprile alla Philharmonie di Berlino, in giugno all’Auditorium Parco della Musica di Roma, in luglio all’Hayarkon Park di Tel Aviv, davanti a un pubblico di 100 mila persone, e in settembre alla NHK Hall di Tokyo.

lunedì 9 novembre 2009

La pianista Beatrice Rana suona giovedì a Galatina (LE)


La sedicenne pianista salentina Beatrice Rana (nella foto) una delle promesse più interessanti del panorama concertistico nazionale, si esibirà il 12 novembre a Galatina, alle ore 18.30 nella Sala Contaldo del Palazzo della Cultura per la Stagione Concertistica organizzata dall’Associazione Amici della Musica “Pasquale Cafaro”.

Beatrice, com'è noto, è un talento straordinario degli 88 tasti; ha iniziato a studiare pianoforte all’età di 4 anni e si è diplomata, sotto la guida del notissimo pianista Benedetto Lupo, presso il Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli, con la lode e la menzione d’onore.
Ha frequentato parallelamente corsi di perfezionamento con eminenti docenti-pianisti del calibro di Ciccolini, Soriano, Thiollier, Bogino e nello scorso giugno ha ricevuto una borsa di studio per prendere parte al "Piano Texas" in Fort Worth (USA) e seguire le masterclasses con J. Feghali, H. Martina e Y. Kaplinsky.
Ha vinto tutti i concorsi pianistici a cui ha partecipato tra cui “Muzio Clementi” di Lastra a Signa (FI), il “1° Concorso Internazionale Repubblica di San Marino” e il “Marco Bramanti” di Forte dei Marmi (Lu); ha ottenuto anche diverse borse di studio: dalla Yamaha Foundation of Europe, dal Miur (Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca) con il Premio delle Arti 2005 per il suo straordinario e precocissimo talento musicale, dal Soroptimist International d’Italia come migliore allieva dei Conservatori italiani nel 2007, e dalla Karntner Sparkasse in Velden am Worthersee (Austria) nel febbraio 2009. Nel giugno 2008 ha vinto il 6° premio al Concorso Internazionale “Gina Bachauer Young Artists” a Salt Lake City nello Utah (USA).
Si è esibita per importanti Stagioni Concertistiche Fondazione Giorgio Cini di Venezia, Amici della Musica di Taranto, PepsiCo Recital Hall in Fort Worth (USA), il 31° Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, Musikum di Salisburgo, Società Umanitaria di Milano, Teatro Bibiena per il Mantova Musica Festival, Wagner Center in Salt Lake City (USA), Teatro Argentina a Roma, Kommandantenhaus di Dilsberg (Germania), Auditorium Pollini di Padova.
Ha debuttato con l’orchestra all’età di 9 anni eseguendo di J.S. Bach il Concerto in Fa minore BWV 1056 e da allora si è esibita, sempre in veste di solista, con numerose orchestre quali l’ Orchestra Sinfonica ICO di Lecce, Kronstadt Philharmoniker della Transilvania, l’ Orchestra Sinfonica ICO di Bari, l’ Orchestra Filarmonica Mihail Jora di Bacau, e l’ Orchestra Sinfonica di Pescara.
Ha suonato in diretta dalla Radio Vaticana brani di Schumann e numerose sue esecuzioni sono state trasmesse dalla Filodiffusione RAI e dalla ORF Radio Osterreich in Austria.
La talentuosa pianista proporrà un programma di notevole impegno non solo per le difficoltà tecniche ma soprattutto per quelle interpretative.
I Preludi op.28 di Chopin, sono 24 come le tonalità maggiori e relative minori. Non introducono a nulla: né a fughe, né a nient’altro. Come diceva Schumann: sono dei pezzi la cui scrittura è raffinata e perlacea. Liszt li considerava “ammirevoli per la loro diversità”. Esaminandoli con cura, ci si accorge che i Preludi sono scritti con una cura minuziosa nell’alternare velocità, densità, caratteri espressivi diversi; richiedono all’esecutore il massimo della fantasia in una struttura formale ben definita.
La Sonata in Si minore di Liszt, rappresenta un vero monumento della letteratura ottocentesca per pianoforte: è generalmente considerata un autentico compendio delle possibilità idiomatiche e tecniche del pianismo tardo romantico e rappresenta un esame ideale di maturità interpretativa per qualsiasi pianista. Insomma pagine tra le più belle e impegnative del repertorio pianistico.

venerdì 6 novembre 2009

"Il violoncello di Dio e la storica caduta del Muro di Berlino" di Antonio V. Gelormini



"Si presentò all’improvviso col suo Dupont Stradivarius del 1711 e la sua sedia, sotto il Muro di Berlino, in una storica notte del 1989, ed eseguì davanti al mondo intero il più insolito, suggestivo e travolgente dei concerti per solo violoncello. Mstislav Leopoldovich Rostropovich non poteva mancare quell’appuntamento. Per nulla al mondo avrebbe risparmiato il suo appassionato ed originale “colpo di piccone”, al simbolo concreto di ogni libertà soffocata.

Amico nella dissidenza di Aleksandr Solgenitzin, promotore e missionario dell’arte senza frontiere, operaio instancabile nella cura dei valori democratici e della libertà di espressione. Il più grande violoncellista di tutti i tempi, si vide ricusare dalla patria sovietica, dopo gli onori raccolti col riconoscimento del prestigioso premio Stalin, nel 1950, massima onorificenza allora in Unione Sovietica. Si rifugiò con la propria famiglia a Parigi, prima di ottenere quella cittadinanza americana, che in seguito non avrebbe più abbandonato..

Una tecnica artistica ed un suono del violoncello inconfondibili e sublimi. Per lui Sergej Prokoviev compose il secondo concerto per violoncello e orchestra, grato ed affascinato dalla collaborazione per la parte tecnica dell’esecuzione. Mentre un altro concerto del celebre compositore russo, rimasto incompiuto, fu completato dallo stesso Rostropovich con Dimitri Kabalevski. Ma numerosi altri compositori furono ispirati dallo struggente suono di quel violoncello e dalla figura intensa dell’amico Slava. Memorabili i due concerti di Dmitrij Shostakovich, la Cello Sonata, 3 Solo Suites e la Cello Simphony di Benjamin Britten.

Il ricordo personale è legato a un’edizione dei Corsi giovanili dell’Estate Frentana, a Lanciano, di circa trent’anni fa. Quando, nella veste di Maestro e Direttore d’Orchestra, pazientemente diventava padre, zio e precettore di una privilegiata orchestra di giovani musicisti. Che avrebbero custodito per sempre i preziosi insegnamenti e fatto geloso tesoro degli irripetibili suggerimenti.

E’ morto in patria, in un ospedale di Mosca per un tumore al fegato. Solo qualche settimana fa, in occasione del suo 80esimo compleanno, aveva raccolto l’apprezzamento tardivo dell’intera Russia e del suo Presidente, Vladimir Putin: “Lei è famoso in tutto il mondo non soltanto per essere un brillante solista e un eminente direttore, ma anche come leale difensore dei diritti umani e un intransigente combattente per gli ideali democratici”. E che oggi aggiunge: “E’ una perdita terribile per la cultura russa”.

Si preannunciano tantissimi concerti, quale omaggio estremo a un grande musicista. Ma l’icona di un vecchio abbracciato al suo violoncello e delle note eseguite, mentre crolla il Muro di Berlino, rimarrà la testimonianza indelebile di un gesto nobile e di un impegno costante contro ogni guerra e ogni sopruso.

Da oggi quel suono allieta la schiera degli angeli e magnifica lo Spirito celeste."

(gelormini@katamail.com / Aprile 2007)

L'11 novembre l'Orchestra Sinfonica Verdi di Milano diretta da Wayne Marshall sarà in concerto al Petruzzelli


Anche il secondo appuntamento della 68° Stagione della Camerata si terrà, come già anticipato, al Teatro Petruzzelli, la sera dell’11 novembre. Dopo il franco successo del concerto inaugurale con Uto Ughi ed i Filarmonici di Roma, il giorno 11, suonerà l’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”, diretta dal pianista ed organista inglese Wayne Marshall (nella foto).In programma musiche di Gershwin e Bernstein.
. L’Orchestra Sinfonica di Milano, composta da oltre 80 musicisti, fondata nel 1993 da Vladimir Delman, si è imposta da alcuni anni come una delle più rilevanti realtà sinfoniche nazionali.
E’ in grado di affrontare un repertorio che spazia da Bach ai capisaldi del sinfonismo ottocentesco, fino alla musica del 900’.
L’orchestra “Giuseppe Verdi” ha suonato con i più famosi direttori d’orchestra italiani e stranieri ed ha collaborato con illustri solisti di ogni parte del mondo.
L’ anno scorso l’Orchestra ed il coro della “Verdi” si sono esibiti nella sala “Nervi” del Vaticano alla presenza di Benedetto XVI° e del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Wayne Marshall, uno dei musicisti più versatili ed estrosi del nostro tempo, è un grande interprete del musical , genere al quale dedica, sempre maggiore attenzione, ha diretto più volte “West Side Story” e nel “2000” ha debuttato a Vienna con “Wonderful Town”, sempre di Bernstein, che ha poi riproposto nel 2007 all’Accademia di Santa Cecilia a Roma con un incredibile successo di pubblico e di critica. Bari è una delle prime piazze della tournèe italiana di Marshall e dell’Orchestra di Milano, che toccheranno oltre 15 città italiane. Per l’ occasione la Camerata lancia una offerta speciale , per i primi 100 giovani, fino a 25 anni, per quei ragazzi, cioè, che per ragioni anagrafiche non possono ricordare il “Petruzzelli “ di allora. Prezzo del biglietto: 5 euro.L’intento della Camerata è quello di promuovere una vera e propria “Festa dei giovani” con la Musica al Petruzzelli.
Una testimonianza in più per l’attenzione che la Camerata ha sempre dedicato ai giovani, ad onta di critiche ed accuse ingiustificate. Per informazioni e prenotazioni gli interessati possono rivolgersi presso gli uffici della Camerata Via Sparano 141 – Bari (tel: 080/521.19.08) e c/o Box Office della Feltrinelli (tel. 080/524.04.64).

giovedì 5 novembre 2009

Presentata ieri, tra luci ed ombre, la stagione 2009-2010 della Fondazione Petruzzelli


E’ stata una conferenza stampa solo all’apparenza serena quella che nella serata di ieri ha ufficializzato la nuova stagione della Fondazione Petruzzelli, la prima che si svolgerà nel teatro ricostruito, vuoi per il braccio di ferro in atto da giorni sull’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari (di fatto al momento esclusa dalla programmazione annunciata) tra la suddetta fondazione e la Provincia, vuoi per le pesanti esternazioni (poi completamente rientrate) del consigliere e socio fondatore Domenico Di Paola, riportate ieri da alcuni quotidiani, sia contro la gestione, a suo dire quasi “commissariale” di Emiliano, sia sulla necessità di trovare, a teatro ormai riaperto, al più presto un direttore artistico di “chiara fama” che affianchi il sovrintendente Giandomenico Vaccari (quest’ultimo, infatti, ricopre ad interim anche il suddetto incarico).
Nel foyer del Teatro Petruzzelli erano presenti, oltre a Vaccari, il sindaco Michele Emiliano e i consiglieri del CdA della fondazione lirico-sinfonica barese, Di Paola, Michele Mirabella e Luigi Farace (Camera di Commercio).
Ma veniamo alla stagione. Sei produzioni di opera lirica, due di danza e un evento speciale, fuori abbonamento, rappresentato dal concerto natalizio che Riccardo Muti (nella foto) terrà il 21 dicembre insieme all’Orchestra Giovanile Cherubini con un programma che comprenderà, tra l’altro, la Quinta Sinfonia di Beethoven e il Romeo e Giulietta di Ciaikovskij.
L’inaugurazione della stagione, già annunciata da tempo, sarà quella del 6 dicembre con la Turandot di Puccini (repliche: 9-11-13 dicembre). La regia affidata a Roberto De Simone con la direzione musicale di Renato Palumbo, già protagonista di alcune produzioni di successo degli anni scorsi qui a Bari. Il cast vocale ricalcherà grosso modo quello dell’allestimento in forma di concerto tenutosi nello spazio 7 della Fiera del Levante la scorsa primavera, tranne che per i protagonisti Turandot (dovrebbe essere Martina Serafin) e Calaf ancora non ufficializzati.
A seguire il 16 gennaio 2010 ci sarà ancora un’opera di Puccini, La Bohème (repliche: 17/18/19/20 gennaio), in coproduzione con il Valli di Reggio Emilia come il recente “Sogno” di Britten, per la regia di Boris Stetka e la direzione musicale di Antonino Fogliani; a febbraio debutta uno spettacolo di balletto del calibro di Giselle con protagonista Eleonora Abbagnato, attuale consulente per la danza della Fondazione Petruzzelli, insieme alla Compagnia di Ballo dell’Opera di Riga (11/12/13/14 febbraio).
Ad aprile (7/9/11) sarà la volta della Cenerentola di Rossini con la regia di Daniele Abbado e la direzione di Evelino Pidò (un ritorno il suo al Petruzzelli dopo ben ventidue anni). Ancora la danza terrà banco con “Il lago dei cigni” ciaikovskiano interpretato dal celebre Balletto del Teatro Bolshoi di Mosca (14/15/16 (x2)/18/19 maggio); a seguire, sempre a maggio (18/20/22) il terzo capitolo della tetralogia wagneriana con il Sigfrido (regia: Walter Pagliaro, direzione: Stefan Anton Reck) e dopo la pausa estiva, ecco a settembre (26/27/28/29/30) un dittico come il Tabarro pucciniano affiancato dalla Cavalleria Rusticana di Mascagni; a dirigerlo ci sarà il maestro bitontino Vito Clemente, mentre è ancora da definire il regista dello spettacolo.
Infine, a cavallo tra due mesi (29/30/31 ottobre e 2/3 novembre) ci saranno Traviata per la regia del francese Arnaud Bernard e la direzione musicale di Daniele Callegari, che si alternerà con Giuseppe La Malfa, e la Norma di Bellini con la stessa regia, quella di Federico Tiezzi, per quella che come tutti sanno fu l’ultima opera ad andare in scena prima che il teatro bruciasse quel maledetto 27 ottobre del 1991; anche in questo caso è ancora da definire il nome del direttore d’orchestra.
Alla stagione della Fondazione, oltre alla quasi totalità dei cast vocali, manca ancora la parte legata ai concerti sinfonici e cameristici che il sovrintendente annuncerà non prima di gennaio.
Il nodo gordiano di una stagione giustamente pensata per il grande pubblico e dai contenuti popolari è a questo punto condizionato, oltre che dal puntuale rispetto dei contributi finanziari promessi da parte dei soci fondatori (tra gli altri, la stessa Provincia di Bari e la Regione Puglia), all’orchestra.
Quale cioè sarà l’orchestra protagonista della prima stagione nel Nuovo Teatro Petruzzelli? La frattura tra la fondazione lirico-sinfonica e la Provincia di Bari al momento appare così insanabile da far dichiarare al sindaco nonché attuale presidente della Fondazione, Michele Emiliano: “stiamo già pensando ad una nostra orchestra. A breve cominceranno le audizioni. Per un teatro che finora è riuscito a pagare con le sue forze eventi come l’inaugurazione, l’opera di Britten e il gran gala di danza con l’Abbagnato e solisti di fama mondiale, serve un complesso stabile.”
Chi scrive su queste pagine non può che trovarsi d’accordo su quest’ultimo punto. Certo è che, come sottolineato durante la conferenza stampa, la Turandot del 6 dicembre è ormai alle porte. Come sarà dunque possibile svolgere in tempo utile audizioni e prove della complessa opera pucciniana? Una specie di “Mission impossibile”? “Sì – ha risposto Emiliano – è davvero una missione impossibile, ma a queste missioni, come ben sapete, ci siamo già abituati da un bel pezzo.”

mercoledì 4 novembre 2009

Radu Lupu torna a suonare domani a Torino con l'OSN della Rai


Ogni concerto del celebre pianista romeno Radu Lupu (nella foto) è circondato da un’aura di sacralità singolarissima: la concentrazione estrema, la ieraticità dei gesti, il controllo assoluto del suono e l’eccezionalità di ogni interpretazione sono le cifre che contraddistinguono la sua arte.
Da queste discende la sua scarsa propensione alla registrazione: l’esecuzione è per lui un momento unico, originale e irripetibile, che deve essere compiuto in diretto rapporto con il pubblico in sala, senza mediazione alcuna.
Lupu torna a suonare con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai domani giovedì 5 novembre 2009 alle 20.30, con replica venerdì 6 alle 21, all’Auditorium Toscanini di Torino. Con lui il direttore russo Michail Jurowski, Direttore Principale dell’Orchestra della Radio di Colonia. In programma la trascrizione di Mahler per orchestra d’archi del Quartetto La morte e la fanciulla di Schubert e il Concerto in la minore op. 54 per pianoforte e orchestra di Schumann, con Radu Lupu solista. In chiusura la Sinfonia Mathis der Maler di Paul Hindemith, tratta nel 1934 dall’opera omonima, la cui rappresentazione fu proibita in Germania dalle autorità naziste e che esprime una profonda riflessione sull’alternativa tra etica ed estetica nella vita dell’uomo e dell’artista. “È sufficiente ciò che tu crei o dipingi? Non ti preoccupi forse soltanto del tuo proprio vantaggio?” chiede un contadino a Mathis il pittore. La risposta è un’immediata partecipazione alla ribellione dei contadini, che lascia però presto spazio alla necessità della creazione estetica, inderogabile necessità e unica possibile missione per l’artista.

La Casa della Musica di Parma indica la strada per la creazione di un pubblico nuovo e consapevole



L’innovazione è diventata tradizione: è giunto infatti alla VII edizione quel coraggioso progetto didattico – allora come oggi all’avanguardia in Italia – avviato nel 2003 dall’Istituzione Casa della Musica col nome di Ladimus (Laboratorio per la divulgazione musicale) e ideato per fornire al vasto pubblico dei “non addetti ai lavori” occasioni e strumenti per conoscere e comprendere le varie espressioni musicali: per formare, di fatto, un ascolto consapevole.

L’edizione 2009-2010 di “Parlare di Musica”, promossa e realizzata dalla Casa della Musica in collaborazione con Comune di Parma e l’Associazione Culturale Cem Lira, avrà inizio il 13 novembre con un incontro sulla Quinta Sinfonia di Beethoven a cura di Marcello Bonanno. Sarà questo il primo appuntamento della serie “I Temi”, ossia del percorso con cui Ladimus intende trattare le principali questioni relative al Barocco, all’Opera in musica e al Novecento intrecciando diversi approcci: dal “Microscopio musicale” (una serie di incontri tesi a focalizzare l’attenzione su un singolo brano, smontandolo e ricostruendolo per capirlo: si partirà proprio con la Quinta di Beethoven) ad altri momenti in cui l’evoluzione del linguaggio musicale verrà analizzata attraverso differenti punti di vista, servendosi delle parole di esperti, ma anche di video e ascolti musicali sia registrati che dal vivo. Un itinerario in 20 tappe che proseguirà con gli incontri sul Barocco – dal teatro di corte al teatro pubblico, dalla musica religiosa al melodramma di Händel – a cura di noti musicologi come Sara Dieci (19 novembre), Maurizio Padovan (26 novembre), Michele Vanelli (3 dicembre), Jacopo Pellegrini (17 dicembre) e Lorenzo Lorenzoni (14 gennaio), quindi con il “Microscopio Musicale” a cura di Marcello Zuffa (sul “Ballo delle ingrate” di Monteverdi il 10 dicembre e su “Pari siamo” dal Rigoletto di Verdi il 18 febbraio), Marco Pedrazzini (sul Klavierstück op. 33 di Schönberg l’8 aprile) e Marcello Bonanno (sul quesito “Ma che cos’è l’armonia?” il 22 aprile). In programma anche l’interessante serie “Sguardi sull’opera in musica” a cura di Niccolò Paganini (“La storia dell’opera in 90 minuti”, 21 gennaio), Claudio Toscanini (“Opera e società nell’Ottocento”, 28 gennaio), Michele Girardi (“Dall’Ottocento al Novecento”, 4 febbraio), Gian Piero Rubiconi (“Opera d’arte o palestra di voci?”, 11 febbraio) ed Emanuele Garofalo (“L’opera in video e in tv”, 25 febbraio). Sempre nell’ambito del percorso “I Temi” è previsto un ciclo di incontri dal titolo “Prospettive del Novecento” a cura di Pier Paolo Maurizzi (“Atonalità e dodecafonia”, 4 marzo), Michele Ballarini (“La musica italiana” - 11 marzo; “La rivoluzione del disco” - 25 marzo), Sergio Miceli (“I musicisti d’area colta nel cinema”, 18 marzo) e Stefano Zenni (“L’altro Novecento”, 15 aprile).

Il secondo percorso offerto da Ladimus 2009/2010 s’intitola “Il salotto dei musicisti”. Si tratta di 10 incontri per parlare di musica – e ascoltarla - con diversi musicisti italiani: il giudice Francesco Saverio Borrelli, presidente del Conservatorio di Milano (17 novembre), Claudia Caffagni dell’Ensemble La Reverdie (2 dicembre), Alberto Radius ed Enrico Casarini (15 dicembre), Alberto Miodini (12 gennaio), Michele Ballarini (26 gennaio), Roberto Bonati e Alberto Tacchini (9 febbraio), Michele Pertusi (2 marzo), Marcello Mazzoni (16 marzo), Anna Mancini e Franco Nobis (30 marzo), Giacomo Monica e il Coro Montecastello (13 aprile). Varia la gamma dei temi trattati: dai gusti musicali di un magistrato famoso all’impegno di chi interpreta oggi la musica antica, da Mina e Lucio Battisti al pianismo di Chopin, dal Janaček al jazz, dal dietro le quinte del teatro d’opera alla musica russa fra Ottocento e Novecento, dalle parafrasi operistiche del XIX secolo alla rielaborazione della musica colta nel repertorio popolare.

Il terzo percorso si chiama “Leggere e scrivere” ed è un vero e proprio corso di alfabetizzazione musicale per chi desidera entrare nel mondo delle teoria e della scrittura della musica. Senza aspirazioni professionali, ma con serietà e rigore. Il corso è tenuto da Niccolò Paganini e si articola in 2 cicli: base (dall’11 novembre al 10 febbraio) e avanzato (dal 17 febbraio al 21 aprile).



ISCRIZIONI /

I corsi Ladimus sono tutti gratuiti, tranne quello relativo all’alfabetizzazione musicale (25 euro di iscrizione per i moduli base o avanzato, 40 euro per entrambi i corsi; gratuito per gli studenti dell’Università di Parma). Per partecipare agli incontri è necessaria una tessera nominativa, completamente gratuita, valida tutto l’anno. La tessera può essere richiesta alla Reception della Casa della Musica (dal 2 novembre) e al personale di assistenza presente ai singoli incontri. E’ anche richiedibile on-line tramite il sito http//cdm.cemlira.it. La tessera darà diritto a sconti in librerie e negozi di dischi, a riduzioni sui biglietti per cinema, teatri, rassegne musicali e all’ingresso gratuito ai Musei della Casa della Musica.

Per informazioni:
Casa della Musica /
Piazzale San Francesco 1, Parma /
Tel. 0521 031170/71 /
Email: infopoint@lacasadellamusica.it o cdm@cemlira.it /
Website: www.lacasadellamusica.it o http://cdm.cemlira.it.

lunedì 2 novembre 2009

Grandi successi per Uto Ughi e il Gala di Danza al Teatro Petruzzelli, ma ora bisogna saper guardare al futuro


Due trionfi al Petruzzelli per altrettante significative serate. IL concerto di Uto Ughi e dei Filarmonici di Roma, pur con un programma già ascoltato in anni precedenti da chi scrive, è stato indubbiamente evento emozionante sia per la carismatica personalità del maestro, sia per la presenza di tanti giovani nel rinato politeama barese.
Non da meno, il successo della serata di ieri per il gran gala di danza con l'etoile Eleonora Abbagnato accompagnata da nove straordinari solisti provenienti da illustri corpi di ballo di mezzo mondo. Anche qui,una folta presenza di giovani ha contraddistinto la splendida serata.
Che dire? La riapertura del Petruzzelli è stato un evento davvero importante non solo per la città, ma anche per l'intera regione e l'Italia culturale e musicale.
Certo ora sull'onda della straordinaria emozione che questa riapertura attesa per 18 anni ha portato tutto sembra facile: la gente accorre numerosa al botteghino e spende anche 80 euro per assicurarsi una poltronissima o un posto nel palco reale. Ma cosa succederà nei prossimi mesi, quando si sarà placata l'onda emotiva?
Quando le code chilometriche finiranno? Quando le luci dei riflettori si saranno spente e il Petruzzelli sarà tornato, come altri teatri, nella quotidiana ordinarietà? Ecco perchè è importante sin da subito lavorare per la creazione di un pubblico nuovo per la grande musica e per l'opera lirica che sarà poi la chiave di volta nel prossimo futuro di un teatro i cui costi di gestione sono oggettivamente notevoli, a cominciare dall'indispensabile impiego di ingenti risorse per l'assunzione di personale amministrativo, tecnico e artistico, oltre ai costi per gli allestimenti di opere, balletti e concerti.
Chi cura questo blog sostiene da tempo che il futuro della Musica e della Lirica, almeno in Italia, non può che passare innanzitutto dall'educazione e dalla divulgazione musicale, partendo dalla scuola sino ad arrivare all'università.
La maggior parte delle fondazioni lirico-sinfoniche italiane rischia di sparire nel giro di pochi anni, seppellita da debiti insanabili e condannata da gestioni assurdamente faraoniche. Lo stesso Uto Ughi, dopo il suo concerto al Petruzzelli l'ha ribadito ancora una volta.
La crisi economica attuale e i tagli del FUS non fanno che peggiorare in tal senso le cose. Il futuro è allora legato, secondo noi, alla capacità di trasformare tutti i teatri d'opera italiani in teatri di repertorio, un po' come accade in Austria e in Germania. Per intenderci, teatri capaci di restare aperti 320 giorni lavorativi all'anno, come per esempio accade tranquillamente alla Staatsoper di Vienna. Teatri in grado dunque di non fermarsi mai e che sono diventati "motori" straordinari dell'economia turistica delle loro rispettive città.
Per far questo bisogna puntare almeno inizialmente su una qualità media del prodotto, perchè l'eccellenza sempre e a tutti i costi porta, si sa, rapidamente al baratro i bilanci data l'assenza almeno nel Mezzogiorno d'Italia di concreti sostegni privati nel settore CULTURA e MUSICA.
E' importante dunque investire sì danaro ma su registi, scenografi, musicisti di talento e soprattutto giovani. Solo in questo modo teatri come il Petruzzelli, il Comunale di Firenze, il San Carlo di Napoli, il Lirico di Cagliari, per citarne solo alcuni, potranno avere davvero un futuro, altrimenti sarà ancora una volta notte fonda.

La Provincia di Bari attacca duramente la Fondazione Petruzzelli


L’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari non suonerà per il “Pierino ed il Lupo" di Sergej Prokofiev, spettacolo in coproduzione tra l'Associazione Musicale Pugliese e la Fondazione lirico-sinfonica barese, previsto al Petruzzelli il prossimo 9 novembre.
La notizia è stata ufficialmente comunicata dala Fondazione Petruzzelli solo questa mattina alla Provincia di Bari, alla vigilia del primo di giorno di prove dell’opera; all'ICO di Bari è stata preferita per questo evento l'orchestra degli allievi del Conservatorio “N. Piccinni” di Bari. Immediata la reazione dei vertici dell'ente. "E’ il consueto metodo irrispettoso delle Istituzioni e delle intese precedentemente prese – afferma il Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli(nella foto) -. L’ Orchestra Sinfonica, infatti, ci era stata ufficialmente richiesta; a questa richiesta aveva fatto seguito la nostra conferma di disponibilità. Comunicare l’esclusione dell’Ico ventiquattro prima dell’inizio delle prove è un chiaro sabotaggio ed una evidente intromissione della politica nella gestione della Fondazione”. Dello stesso avviso anche il Vice Presidente, Nuccio Altieri: “La gestione politica più che artistica dell’Ente lirico barese emerge anche dal metodo poco trasparente adottato in merito alle ultime assunzioni (sia pure a tempo determinato) operate in questo primo mese di attività del teatro e per le quali non è stato fatto alcun avviso pubblico. Non vorremmo che tale sistema fosse adottato anche per i professori d’orchestra per le prossime programmazioni, per le quali - a seguito di formale richiesta della Fondazione - avevamo gia’ confermato la collaborazione con l’Orchestra Sinfonica della Provincia in regime di convenzione.
Senza dire, poi, dell’inaugurazione del 6 dicembre dove si erano sprecati più proclami per mettere in scena l’ “Aida” e, poi, si è ripiegato per la “Turandot”: un allestimento già utilizzato dalla Fondazione per la rappresentazione alla Fiera del Levante di qualche mese fa” – continua Altieri.
Il Presidente Schittulli conclude: “La Provincia di Bari, purtroppo, può rappresentare tali circostanze solo attraverso gli organi di stampa, in quanto non esiste ancora all’interno del Consiglio di amministrazione un rappresentate di questa Amministrazione provinciale. In ogni caso, quale socio fondatore, la Provincia non ometterà di vigilare sulla gestione e sull’opportunità delle scelte artistiche e manageriali della Fondazione denunciando ogni irregolarità ed uso distorto delle risorse pubbliche, a partire dal prossimo consiglio di amministrazione convocato per il 4 novembre prossimo”.

La prima volta del pianista barese Emanuele Arciuli alla Scala di Milano*




"Si prova una rara emozione quando un fraterno amico suona per la prima volta nel tempio della musica italiana: il Teatro alla Scala di Milano. Per chi scrive la frequentazione e poi la sincera, quanto solida, amicizia con il pianista barese Emanuele Arciuli è iniziata quasi trent’anni fa. In questo lungo periodo l’ho seguito quando ho potuto nel suo intenso e straordinario percorso di maturazione intellettuale ed artistica.
Quando una quindicina d’anni or sono gli dissi tra il serio e il faceto: “tu un giorno non avrai nulla da invidiare ai grandi del pianoforte, ci vuoi scommettere?” Lui sorridendo scrollò le spalle e mi rispose a modo suo: “ Ale piantala di prendermi in giro!”
Adesso a quel traguardo siamo arrivati, o meglio, è arrivato. In occasione del 18° Festival di Milano Musica, lunedì 2 novembre, Emanuele suonerà alla Scala per la prima volta nella sua vita. Scommetto che sarà un’emozione grandissima salire su quel mitico palcoscenico. Il programma poi, complesso e articolato come mai, parte dall’ultimo Schumann, il più enigmatico della sua produzione, per approdare al capolavoro di Bartók “All'aria aperta”.
Nel mezzo ci sono, tra l’altro, le mirabolanti, difficilissime “Night Fantasies” di Elliott Carter e due Notturni di Sciarrino, il più noto compositore italiano vivente di Musica nel mondo. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Teatro alla Scala e con il particolare sostegno di Intesa SanPaolo. Ma entriamo di più nel dettaglio dei pezzi che Arciuli ha in gran parte già splendidamente eseguito nel recente Festival URTIcanti di Bari. In quell’occasione ha, tra l’altro, interpretato insieme alla brava soprano Veronica Pompeo anche un brano di Kaija Saarihao (alla presenza delle celebre compositrice finlandese) dedicato alla pioggia.
Il programma milanese si aprirà con l'esecuzione dei Gesänge der Frühe op. 133 di Robert Schumann che, scritti nell'ottobre del 1853, esprimono la nostalgia della notte, la polverizzazione della memoria a contatto con la realtà. Il breve ciclo (cinque brani), l'ultimo completato da Schumann, è dedicato "A Diotima", personaggio in cui con ogni probabilità si potrebbe ravvisare la scrittrice Bettina Brentano, vedova Von Arnim, in quei giorni in visita presso gli Schumann.
Le Night Fantasies (1980) di Elliott Carter sono poi una delle più importanti composizioni americane per il pianoforte, costate al compositore più di un anno di lavoro, dal novembre del 1978 alla primavera del 1980; per Arciuli, quasi un "viaggio nel fantastico, o - se vogliamo - un viaggio nella metropolitana di New York: da lì sotto non vedi la città ma ti accorgi dove sei dai segni che percepisci".
Di Franz Liszt saranno eseguiti i rari Hymne de la nuit e Hymne du matin (1847), ispirati al carme di Lamartine, la terza delle Harmonies poétiques et religieuses, nella quale un'entusiastica ispirazione religiosa effonde una straordinaria varietà di immagini e di metri.
I Notturno N. 1 e Notturno N. 3 (1998) di Salvatore Sciarrino appartengono a una raccolta che sino a ora conta sei composizioni, che sperimentano l'efficacia formante del silenzio.
Il concerto si concluderà con All'aria aperta, che Bartók finì di comporre nel 1926, una raccolta di scorci sull'esterno, il cui momento emotivo più alto si concentra nel quarto brano "Suoni della notte": l'aria e il giorno sorgono da immagini visive o acustiche determinate, e sbozzano impressioni e situazioni, per quanto vaghe e frammentarie.
Sarebbe bello, se come ha già fatto con la consueta brillantezza espositiva a Bari, Emanuele potesse introdurre lui stesso il pubblico della Scala al concerto, in una sorta di visita guidata nella personalissima “notte musicale” da lui appositamente confezionata per il più famoso teatro del mondo."
*: pubblicato ieri da LSD Magazine - http://www.lsdmagazine.com/

Domani le straordinarie sorelle Labèque suonano per la stagione dello IUC di Roma


Tornano domani alla IUC, sempre molto attese, le sorelle Katia e Marielle Labèque (nella foto), che formano il duo pianistico probabilmente più noto al mondo e sono due beniamine del pubblico romano. I loro modi originali e seduttivi si uniscono a una tecnica brillante e ad un'acuta sensibilità musicale per giungere ad esecuzioni sempre molto personali e di indubbio fascino.
Il loro concerto può essere visto come un gemellaggio musicale tra Francia e Spagna. Inizia infatti con 7 pezzi da "Iberia" di Isaac Albéniz, in cui il grande compositore spagnolo immerge i suoni e le passioni della musica popolare del suo paese nelle raffinate screziature timbriche dell'impressionismo.
Poi si passa a Claude Debussy, con "Nuages" e "Fêtes" tratti dai 3 Noctunes, considerati l'atto di nascita dell'impressionismo musicale. In conclusione il famosissimo "Bolero", in cui il gusto squisitamente francese di Maurice Ravel si ammanta di roventi colori spagnoli. "Bolero" sarà eseguito nella versione per due pianoforti - meno nota di quella orchestrale ma curata personalmente da Ravel nel 1929 - con l'aggiunta di percussioni tradizionali basche dalle forme e dalle sonorità molto particolari, usate per sottolineare il ritmo implacabile di questa musica che, attraverso una progressiva e insostenibile crescita di tensione, giunge allo scatenamento orgiastico del finale. Il concerto rientra nel progetto “Musica e Musica” realizzato con il sostegno della Regione Lazio - Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport.