martedì 31 luglio 2012

Katy Perry: la ragazzaccia del pop


Quando questa ragazzotta, dal viso angelico e dai modi discinti, apparve, non molti anni fa, sullo stage della nostra vita di fruitori di spettacolo vario e svariato, lasciò perplessi, nel momento in cui confessò di aver baciato una ragazza.
Ciò, non tanto-e non solo-per questa sua particolare prodezza-pace ai suoi sensi-quanto per il fatto che lei, con aria scandalizzante, affermò di essere figlia di un pastore protestante. Si sa che-specie di questi tempi-non è che bisogna, poi, sorprendersi più di nulla, o meglio, ci si può sorprendere, ma non lo si deve dare a vedere. In ogni caso, la tipetta aveva anche un poco di talento, ma soprattutto quella sana faccia da schiaffi, anche se troppo carina per prenderla davvero a sberle e quella voglia di farsi largo che uno nota subito e che lascia incuriositi ma soddisfatti.
"Questa può fare anche strada", si pensava, mentre lei sbatteva i ciglioni da paperina, aprendo al mondo i suoi begli occhioni blu e di lì, sempre con la voglia di stupire e far discutere, si è mostrata affranta potenziale sposina, con clava in mano, pronta a suonare il maritino riottoso in Hot n Cold; nuvoleggiante pin up dei cieli rosa, bella nuda e paffuta ( c'è da dire che la bambina ha la caviglia non proprio finissima) con California Gurls, in compragnia del chiacchieratissimo Snoop " Doggy" Dog, il rapper noto per i suoi videoclip poco casti e, in ultimo, disperata, forse, alla notizia, ch'ella stessa ha diffuso, cioè quella di volersi allontanare, per un po'- o per sempre?, noi ce ne faremo una ragione-dalle scene per prendersi un meritato riposino.
Certi che si tratti di una fase momentanea di stanchezza, se sarà vero, la attenderemo, con discreta ansia, per applaudirla e, vigorosamente, scandalizzarci ( o far finta di farlo)ancora una volta.
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sabato 28 luglio 2012

Aperti per ferie


Perdonerete il mio vecchio linguaggio da ipermercato, anche un poco liso e ritrito- sembro infatti una specie di commissario liquidatore di qualche azienduccia da capannone che mette tutto a saldo-ma diciamo che rende la idea, o no?
Il sugo è presto detto- e forse già intuito -l' Orecchio non chiude per ferie, anzi è presente-con la necessaria rotazione del personale-e vorrebbe rilanciare. Vorrebbe perché dipende sempre dalla disponibilità di quanto gli impresari ed organizzatori dei vari eventi musicali- e non solo-ci proporranno e dalla loro volontà di non dare al mese di Agosto quel valore di inesistenza e di deserto, umano e materiale, che, da sempre, sembra essere il senso di questo ottavo mese del calendario. Per quel che mi riguarda, per consolidata tradizione famigliare, il mese della estate è Luglio e con esso anche quello delle vacanze.
Agosto è, dunque, sinonimo di lavoro - ed anche di ottima lena- quindi, l' Orecchio non vi abbandona e, sia a livello di news, compatibilmente con la succitata disponibilità, sia a livello di gallery di personaggi, ci siamo e ci saremo.
Per chi parte - ed auguriamo a loro buone vacanze- una preghiera in più: quella di seguirci, amabilmente, anche da lontano, cosa, oggigiorno, possibilissima.
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venerdì 27 luglio 2012

Caloroso successo al Barletta Piano Festival per i pianisti Viviana Lasaracina e Pasquale Iannone

Il Barletta Piano Festival è diventato già da alcuni anni una realtà consolidata e prestigiosa del territorio pugliese. Il merito va indubbiamente ascritto al presidente, l'architetto Francesco Saverio Caporale e al direttore artistico, il noto pianista e docente Pasquale Iannone dell'associazione organizzatrice "Amici della Musica - Mauro Giuliani". Anche quest'estate il cartellone proposto risponde alle esigenze sempre più raffinate ed elevate della città della Disfida. Dopo l'inaugurazione del 13 luglio scorso realizzata in coproduzione con il "Barletta Jazz Festival" che ha visto impegnato il celebre Brad Mehldau Trio, il 25 luglio invece siamo stati testimoni dell'atteso concerto al Castello Svevo che ha visto tra i protaqonisti l'Orchestra Filarmonica "MIhail Jora" di Bacau (Romania), diretta da Ovidiu Balan, insieme ai pianisti Viviana Lasaracina e Pasquale Iannone. In programma due pagine decisamente poco eseguite ma entrambe gradevolissime come il 2° Concerto per pianoforte e orchestra di Camille Saint-Saens ed il 4° Concerto per pianoforte e orchestra di Xavier Scharwenka, autentica "riscoperta" del nostro Iannone che lo ha già eseguito con grande successo in Germania e poi a Milano nella Sala Verdi. Esecuzioni eccellenti, sia quella della giovane pianista Viviana Lasaracina nel concerto neoclassico - dalle tinte ora beethoveniane ora mendelssohniane - di Saint-Saens, sia quella di Pasquale Iannone alle prese con una impervia scrittura virtuosistica e tardoromantica di Scharwenka, ma sempre risolta con disinvolta naturalezza, tanti e tali sono i suoi riconosciuti mezzi tecnici ed espressivi. Da sottolineare però anche la bravura della giovane Lasaracina, ventiquattrenne pianista di San Giovanni Rotondo, ormai anche lei lanciata verso una luminosa carriera, grazie alle numerose vittorie ottenute in campo sia nazionale ed internazionale, che ha sfoderato tecnica ragguardevole e tocco sopraffino: un'altra bella realtà del giovane pianismo pugliese su cui scommettere senza esitazione alcuna. Ottimo l'apporto, infine, sempre molto professionale dell'orchestra rumena diretta dall'esperto maestro Balan, già da anni ospite graditissimo di festivals, associazioni e concorsi musicali pugliesi. Alla fine successo assai caloroso da parte di un pubblico, in verità non numeroso come ci si sarebbe aspettati per l'indubbio livello qualitativo delle proposte e degli interpreti. Probabilmente il rischio che da un momento all'altro potesse piovere ha fatto mancare il meritato pienone. Il Barletta Piano Festival continuerà sino al 29 luglio con altri significativi concerti. Info e Booking: 0883-532569 /347.6194215 - www.ass.maurogiuliani.it

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Puglia Sounds: la musica pugliese all'Aeroporto di Bari




A partire da sabato 28 luglio l’Aeroporto Karol Wojtyla di Bari ospiterà il
Puglia Sounds Music Corner da cui i numerosi passeggeri italiani ed
internazionali che transitano dall’aeroporto barese potranno ascoltare oltre 80
brani musicali di artisti pugliesi tratti dalla 5 compilation realizzate da
Puglia Sounds. Una postazione situata nell’area partenze dell’aeroporto di Bari
- realizzata con materiali riciclati e riciclabili e attrezzata con tablet,
cuffie, colonnine e sedute - interamente dedicata alla promozione della musica
pugliese: i passeggeri in partenza da Bari potranno infatti ascoltare le
compilation Puglia Sounds The Music System e Puglia Sounds Now realizzate da XL
di Repubblica in collaborazione con Puglia Sounds e le tre compilation Puglia
Sounds Jazz, Puglia Sounds World e Puglia Sounds Pop & Beyond realizzate lo
scorso anno dal programma della Regione Puglia per promuovere la musica
pugliese in Italia e all’estero.
>84 brani che tracciano un importante spaccato della produzione discografica
pugliese degli ultimi anni in cui trovano spazio le esperienze musicali più
affermate, i progetti legati alla tradizione, le sonorità più moderne e in
generale i brani più rappresentativi della musica pugliese di questi ultimi
anni.
>Con la collocazione del Puglia Sounds Music Corner nell’aeroporto di Bari
prosegue la collaborazione tra Puglia Sounds e Aeroporti di Puglia. Lo scorso
infatti l’aeroporto barese ha ospitato la mostra I Giganti di Carta - una
chitarra, un pianoforte e un rullante in cartapesta di enormi dimensioni
realizzati dai maestri cartapestai del Carnevale di Putignano – promossa da
Puglia Sounds in occasione della prima edizione del Medimex, Fiera delle
Musiche del Mediterraneo.

The Jazz Convention in concerto al Mavù di Locorotondo il 28 Luglio



La formazione The Jazz Convention presenta il nuovo disco Sound Briefing sabato 28 luglio alle 23:00 presso il Mavu di Locorotondo, sul palco assieme al batterista Fabio Accardi e al sassofonista Gaetano Partipilo, il trombettista Fabrizio Bosso qui in veste di special guest. A seguire il djset di Marco Moreggia.
Un concerto unico per la presentazione ufficiale di Sound Briefing, un disco atteso, un progetto corale in cui sono riuniti i migliori esponenti del jazz contemporaneo.
Link al Video backstage Sound Briefing http://www.youtube.com/watch?v=tULW2Hzfql0

Sabato 28 luglio – ore 23:00
Mavù Domus Dad
C.da Mavugliola 222 Locorotondo BA
Infoline: 393.0213850

Gaetano Partipilo sax
Eugenio Macchia piano
Giuseppe Bassi contrabbasso
Fabio Accardi batteria
Special guest
Fabrizio Bosso tromba

Uscito il 31 maggio per la Mordente Records, Sound Briefing è un viaggio musicale dall’hard bop, un’idea di suono accattivante e personale, riconoscibile al primo ascolto. L’energia della tromba di Fabrizio Bosso assieme al sax di Gaetano Partipilo sono il motore trainante di questa “convention” composta anche dal contrabbasso di Giuseppe Bassi, dalla batteria di Fabio Accardi e dal pianoforte di Claudio Filippini, tra i più affermati e creativi della nuova generazione.
Formazione storica nata a fine anni ’90 sotto l’ala protettrice di Nicola Conte e giudicata secondo la critica come una delle più talentuose “young band” in circolazione, The Jazz Convention, è oggi il compendio di alcuni dei migliori esponenti a livello nazionale e internazionale del jazz italiano.

Nel disco, oltre a numerosi brani inediti composti da ognuno dei componenti, sono presenti anche degli omaggi a Lee Morgan, Andrew Hill e una versione originale di Billie’s Bounce di Charlie Parker.

Giuseppe Bassi ha composto Daniela’s Walking, ballad dedicata alla cantante barese Daniela D'Ercole, scomparsa tragicamente in un incidente a New York lo scorso 11 novembre, e un waltz dal titolo Endless dream, che si dispiega in un crescendo continuo che trova il suo apice nel fortissimo del solo di Bosso. Partipilo invece firma sia Hozic che Silversonic, un brano soul jazz di chiara matrice "Horaciana". Fabrizio Bosso ha composto In volo, brano suonato su una scansione ritmica raddoppiata e Filippini offre una versione inedita de Il fiore purpureo, brano già presente nel suo disco Enchanted Garden (Cam); mentre Silly toy di Fabio Accardi è uno swing velocissimo che confluisce in un gospel nel quale Bosso e Partipilo se le dicono di santa ragione.

Prodotto da Puglia Sounds, Sound Briefing è un disco fresco ed energico, in cui emerge da subito evidente l’affiatamento e il legame, sia umano che artistico, di ciascuno dei componenti.

FORMAZIONE
Fabrizio Bosso tromba
Gaetano Partipilo sax
Claudio Filippini pianoforte
Giuseppe Bassi contrabbasso
Fabio Accardi batteria

TRACK LIST
Yes I can, no you can’t (Lee Morgan)
Il fiore purpureo (Claudio Filippini
Hozic (Gaetano Partipilo)
Silly toy (Fabio Accardi)
Daniela’s walking (Giuseppe Bassi)
Silversonic (Geatano Partipilo)
Endelss dream (Giuseppe Bassi)
In volo (Fabrizio Bosso)
Billie’s bounce (Charlie Parker)
The rumproller (Andrew Hill)

giovedì 26 luglio 2012

38° Festival della Valle d'Itria: Incontro con la compagnia di canto della Zaira di Bellini

Domani, sabato 28 luglio 2012 alle ore 19.00, subito dopo il Concerto del Sorbetto che si terrà alle ore 18.00 nel Chiostro di San Domenico, è in programma presso l'Auditorium della Fondazione Paolo Grassi il penultimo incontro del ciclo "Mettiamoci all'Opera" collegato al Festival della Valle d'Itria. Protagonisti della serata saranno gli artisti della compagnia di "ZAIRA", i quali racconteranno l'opera di Bellini in programma nel 38° Festival della Valle d'Itria, con la regia di Rosetta Cucchi e la direzione d'orchestra di Giacomo Sagripanti, in scena al Palazzo Ducale domenica 29 e martedì 31 luglio. Ulteriori informazioni sul sito del Festival: www.festivaldellavalleditria.it / (Ingresso libero fino a esaurimento posti)

Il Duo pugliese Carabellese - Laera protagonista dell'ultimo concerto sotto le stelle della Casa della Musica di Parma

Si concludono, con il quinto appuntamento fissato per il prossimo martedì 31 luglio alle 21.15, le serate musicali de “I Concerti sotto le stelle della Casa della Musica”: protagonista sul palcoscenico allestito nel chiostro dell’Istituzione di piazzale San Francesco sarà questa volta il duo formato da Giuseppe Carabellese, al violoncello, e Pietro Laera, al pianoforte. In questa serata dal suggestivo titolo di “Fantasiestücke”, saranno eseguite pagine di Franz Schubert, la Sonata in la minore “Arpeggione” D 821, di Robert Schumann, Fantasiestücke op. 73, Pëtr Il’ič Čajkovskij, Pezzo capriccioso op.62, Gabriel Fauré, Élégie, e infine di Niccolò Paganini la Fantasia sul Mosè di Rossini e il Tema e variazioni su una sola corda. Conseguito con lode il Solistendiplom (Laurea di solista) presso la Hochschule für Musik und Theater Hamburg, Giuseppe Carabellese vanta un ricco carnet di titoli di studio conseguiti sempre coi massimi voti presso alcune tra le maggiori istituzioni musicali internazionali, e si esibisce in alcuni dei più prestigiosi teatri e sale da concerto del mondo in qualità di solista: Victoria Hall di Ginevra, Tonhalle di Zurigo, Musikhalle di Amburgo, Palazzo Reale di Milano e ancora in Sud America e in Giappone. Per i suoi meriti artistici è stato insignito dal Presidente della Repubblica Italiana della medaglia di “Benemerito della Scuola della Cultura e dell’Arte”. Nato a Bari, Pietro Laera ha studiato al Conservatorio di musica della sua città ed è stato inoltre allievo di Alicia De Larrocha, Gianna Valente e Adam Wibrovki nonché, per 10 anni, di Aldo Ciccolini, che di lui ha scritto: «È un elemento specialmente dotato sia dal punto di vista musicale sia da quello, molto più raro, che concerne la pratica strumentale. Provvisto d’una natura quanto mai sensibile, ma disciplinata, il giovane Pietro Laera mi sembra destinato ai traguardi più lusinghieri d’una luminosa carriera di artista”. Collabora con musicisti quali il flautista Roberto Fabbriciani, il clarinettista Giora Feidman, il trombonista Gianluca Petrella, il mezzosoprano Fiorenza Cossotto, il violinista Francesco Manara, e con attori e personaggi dello spettacolo quali Arnoldo Foà, Ugo Pagliai, David Riondino e Michele Mirabella. “I concerti sotto le stelle delle Casa della Musica” sono organizzati da Istituzione Casa della Musica, Comune di Parma-Assessorato alla Cultura e Solares Fondazione delle Arti-Società dei Concerti. I biglietti saranno in vendita la sera stessa del concerto a partire dalle ore 18 presso la Reception della Casa della Musica (tel. 0521 031170). Sponsor tecnici Osteria Rangon, 88 Note Laboratorio Assistenza Pianoforti. Altre informazioni sull’attività della Casa della Musica su www.lacasadellamusica.it.

martedì 24 luglio 2012

Visioninmusica presenta a Terni Il Romeo e Giulietta di Prokofiev con Il Balletto Russo di Anna Ivanova

Visioninmusica è orgogliosa di presentare una delle più giovani compagnie di balletto classico russo: il “Balletto Russo di Anna Ivanova”. Si prosegue così, con il secondo anno di “Visioninmusica estate”, una pagina dell’attività estiva, accanto alla ormai consolidata stagione invernale di concerti e spettacoli. Nell’incantevole scenario dell’Anfiteatro romano, mercoledì 25 e giovedì 26 luglio 2012 alle ore 21, andrà in scena "Romeo e Giulietta" di Sergei Prokofiev con le coreografie di A. Ivanova. Visioninmusica è come sempre attenta a cogliere quanto di meglio emerga dal mondo dei suoni e delle immagini e in questa circostanza, con il patrocinio del Comune di Terni e in collaborazione con la Fondazione Carit e la II Circoscrizione Nord, riporta a Terni la grande tradizione del balletto russo dopo lo straordinario successo di pubblico e critica dello scorso anno. In occasione della prima serata del balletto russo “Romeo e Giulietta”, che si svolgerà mercoledì 25 luglio 2012 presso l’Anfiteatro romano di Terni, l’Associazione Visioninmusica è lieta di annunciare un’importante collaborazione con Poste Italiane – Filiale di Terni – Filatelia. Frutto e risultato della collaborazione sarà l’annullo filatelico che vedrà per la prima volta protagonista la nostra associazione. Il servizio temporaneo sarà attivato dalle ore 17 alle ore 23, presso lo stand di Poste Italiane (allestito all’entrata dell’Anfiteatro), dove sarà presente il Direttore di Filiale, Fabrizio Gaudio, la responsabile commerciale, Anna Passeri, e il responsabile filatelico dell’Umbria, Pellegrino Parletta, che insieme al presidente dell’associazione, Silvia Alunni, hanno voluto fortemente caratterizzare questo evento. PREZZO BIGLIETTI: EURO 26,50 (PLATEA) EURO 21,50 (TRIBUNA NON NUMERATA) + diritti di prevendita. I biglietti si possono acquistare presso tutte le rivendite autorizzate Greenticket o la sera stessa al botteghino. A TERNI ACQUISTO BIGLIETTI PRESSO: NEW SINFONY - galleria del Corso 12 - TERNI. Tutte le informazioni sul sito: WWW.VISIONINMUSICA.COM

"Spariti i tre milioni di euro donati dal Sultano dell'Oman al Conservatorio di Bari" *

"Sono passati quattro anni, ormai, da quell'estate in cui il sultano dell'Oman si fermò a Bari. Non fece scalpore tanto per gli yacht attraccati al porto, la limousine, il concerto offerto alla cittadinanza, per l'aereo privato o per il fatto di non essersi fatto vedere in pubblico, quanto per quei cinque milioni di euro donati ai baresi. Due sono stati destinati al reparto di cardiochirurgia dell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII, che nel giro di un anno ha acquistato un angiografo digitale e altri macchinari fondamentali per i piccoli pazienti. Gli altri tre fanno ancora discutere. Avrebbero dovuto finanziare borse di studio del conservatorio musicale "Niccolò Piccinni". Ma a oggi gli studenti sono ancora in attesa. Hanno scritto una lettera al ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, al direttore generale Afam Giorgio Bruno Civello e al presidente della fondazione "Giovanni Paolo II", Aldo Loiodice: "Si tratta di borse di studio utili non solo agli studenti, già fortemente colpiti dalla crisi e quindi con l'assoluta necessità di poter affrontare i propri studi e i propri bisogni in modo sereno - è la sintesi della loro protesta - ma anche dell'intera comunità accademica del Conservatorio, nelle cui attività gli studenti borsisti vengono coinvolti". In realtà qualcosa per indirizzare quei fondi è stata fatta. Nel periodo 2008-2009 sono stati spesi 61mila euro per 21 borse di studio, poi nel 2010 è nata la fondazione "Giovanni Paolo II". Alle prime righe dello statuto si legge che è stata costituita su iniziativa del Conservatorio, proprio "grazie al contributo concesso, per amore della musica e dei giovani, dal sultano dell'Oman Qaboos bin Said". Tra le finalità "la promozione della cultura musicale, attraverso un fitto programma di iniziative, anche in collegamento con la realtà musicale europea e internazionale": quindi sostegno agli studi e alla produzione, servizi, progetti culturali e di ricerca. Ma, leggendo la lettera firmata da 96 studenti, nulla è stato portato a termine, se non un bando per borse di studio indetto nel febbraio dello scorso anno. Vi è traccia sul sito Internet del Conservatorio, ma meglio parlare di collaborazioni a tempo parziale - le famose 150 ore - che hanno natura più varia, visto che sono relative ai servizi di biblioteca, al supporto alla comunicazione e alle classi musicali, all'aggiornamento del sito web e all'orientamento degli studenti. Sempre un anno fa, inoltre, la Procura di Bari aveva ricevuto un esposto che già chiedeva lumi sulla nascita della Fondazione e sull'utilizzo della donazione del sultano dell'Oman. Ora gli studenti sono tornati alla carica: vogliono che prima del nuovo anno accademico ci sia un nuovo bando per le collaborazioni, ma soprattutto che vengano progettate iniziative "di cui possano usufruire tutti i circa duemila studenti, nel più breve tempo possibile". *( Fonte: Repubblica Bari online, Anna Puricella, 24 luglio 2012)

"Notte e Sogni" al Festival di Musica di Portogruaro che compie trent'anni (23 agosto - 13 settembre)

Compie trent’anni il Festival di Musica di Portogruaro, e si prepara a festeggiarli con un’edizione intitolata “Notte e Sogni”, composta da circa 30 appuntamenti che interessano il tessuto urbano e le zone limitrofe portogruaresi: dagli androni dei palazzi del centro storico ai giardini delle ville fuori porta, passando per il peristilio del Collegio Marconi e per le chiese cittadine. Il programma si inaugura giovedì 23 agosto alle 21.00, con uno spettacolo tra i più ambiziosi mai realizzati a Portogruaro e pensato per festeggiare il trentennale: sul fiume Lemene, nel cuore della città, sarà allestito uno spettacolo musicale e scenico con barche e piattaforme galleggianti, la cui regia sarà curata dalla franco-giapponese Monique Arnaud, l’unica maestra europea di Teatro No. L’orchestra barocca “Il suonar parlante”, diretta da Vittorio Ghielmi, eseguirà la “Water Musik” di Händel, sulla quale gli studenti del Corso di Teatro e Arti Visive dello IUAV di Venezia, coordinato da Walter Le Moli, realizzeranno movimenti scenici, costumi e scenografie. “Il tema dell’edizione 2012, la notte, – dichiara il Direttore artistico Enrico Bronzi – è indagato su due piani: quello della musica da suonare di notte, e quello della musica che evoca il senso fisico e metaforico della notte. La scelta dei brani in programma spazia dunque nell’arco dei secoli: dalla Serenata Notturna mozartiana, alla Notte trasfigurata di Schönberg, passando per le Leçons de Ténèbres del francese Aubéry e le Metamorfosi Notturne di Ligeti. Il cuore del Festival è la musica da camera – prosegue Bronzi – e a Portogruaro si alterneranno grandi interpreti come il Trio Altenberg, che il 29 agosto proporrà il Notturno di Schubert, il Quartetto Merel (3 settembre), il duo formato da Giovanni Gnocchi e Chiara Opalio, inteprete di Gaspard de la nuit di Ravel (28 agosto), e un pianista in forte ascesa come Herbert Schuch, protagonista sul palco del Teatro Comunale “Luigi Russolo” il 6 settembre. Accanto a loro, come di consueto, giovani promesse, molte delle quali formatesi nelle masterclass della Fondazione Santa Cecilia di Portogruaro, e gli stessi docenti dei corsi”. Particolarissimo il concerto del 2 settembre intitolato “La voce nella notte”, al centro del quale sarà il genere della serenata, affrontato nella prima parte della serata nelle sue declinazioni colte, e nella seconda, in quelle popolari, proposte in modo itinerante per le vie della città. Nel concerto di chiusura, programmato giovedì 13 settembre alle 21.00 al Teatro “Luigi Russolo”, sarà protagonista la prestigiosa Camerata Salzburg (nella foto), con un programma che spazierà da grandi classici come Haydn e Mozart, alla musica contemporanea, con le Variazioni sull’Inquietudine per violoncello e archi di Silvia Colasanti. Tradizionali poi le “Penombre” e le conferenze: momenti di incontro sul programma dei concerti e sul tema del Festival, abbinati a degustazioni di vini della zona. Oltre ai musicisti, vi parteciperanno personalità appartenenti a vari settori della cultura, fra cui: Quirino Principe, Oreste Bossini, Nicola Scaldaferri, Luca Fontana e Luca Segalla. La realizzazione del Festival di Musica di Portogruaro è resa possibile dall’intervento di un gruppo di imprenditori privati, che si sono posti come obbiettivo la garanzia e la stabilità delle manifestazioni per il prossimo biennio.

lunedì 23 luglio 2012

Piace al pubblico di Martina Franca la prima opera commissionata dal Festival della Valle D'Itria in trentotto anni di storia

La prima opera contemporanea direttamente commissionata dal Festival della Valle d'Itria in 38 anni di vita è andata in scena con successo al cineteatro Verdi di Martina Franca sabato scorso. Nûr di Marco Taralli, su libretto di Vincenzo De Vivo si svolge in una notte, tra i letti di un improvvisato ospedale da campo allestito nel prato antistante la Basilica di Collemaggio, all’indomani del terribile terremoto che il 6 aprile 2009 ha devastato L’Aquila e i borghi circostanti. Narra la storia di una donna senza nome che ha misteriosamente perso la vista nel crollo della sua casa e che trascorre una notte di delirio, tormenti e visioni. I compagni di corsia, disturbati dal suo continuo lamentarsi per il buio che la circonda, la chiamano Luce. Si prendono cura di lei un vecchio Monaco (Celestino V) che nessuno, tranne Luce, può vedere e Samih, un giovane Medico arabo contrastato dalla concretezza spiccia del Primario che, nell’emergenza del momento, rimuove lo spazio della compassione umana in quanto ostacolo all’efficienza delle cure. Questa drammatica vicenda notturna, allo spuntare dell’alba, approderà ad una scoperta salvifica per la coscienza della donna.Il percorso iniziatico della protagonista femminile dell’opera è sorretto, in primo luogo, dall’esempio illuminante di un grande Santo della cristianità, il primo pontefice della storia che ha parlato della necessità di superare le asprezze e le rigidità delle ideologie e degli schieramenti contrapposti, per di più in pieno Medioevo, epoca di crociate e di aspri scontri religiosi sia interni alla Chiesa che tra Cristianesimo e Islam; e poi dalla vicinanza, dalla solidarietà umana e compassione di un giovane arabo, di religione musulmana, che l’accompagna per mano in un percorso di affinità elettive. Oltre alla vicenda storica di Celestino V, il Papa del “gran rifiuto” o meglio della “rinuncia” al papato, emerge quella di Jacques de Molay, l’ultimo Gran Maestro dei Templari.
La vicenda è indubbiamente carica di fascino, attualità e mistero. Taralli gioca da raffinato artigiano e conoscitore della variegata tavolozza dei timbri orchestrali; lo fa più poggiando su un costante neoverismo con reminiscenze che vanno da Puccini a Pizzetti e Respighi, che su una ricerca nuova, originale, sperimentale. La sua musica è orecchiabile, gradevole, costituendo colonna sonora efficace anche per la intelligente regia di Roberto Recchia, su scene e costumi di Benito Leonori; ripropone però clichet drammaturgici vetusti e ormai superati. Il libretto non possiede qualità poetiche o una benchè minima articolazione ritmica che giustifichi l'utilizzo di una vocalità tardo ottocentesca. Sembra una sceneggiatura da fiction televisiva. L'effetto, in certi momenti, va detto, sfiora quasi il ridicolo. Nell'omogeneo cast vocale: bene Paolo Coni (il frate) e David Ferri Durà (Samih), mentre delude vocalmente la protagonista dell'opera Tiziana Fabbricini (Luce): ci chiediamo dove sia finita la straordinaria Violetta scaligera di un paio di decenni fa? L'Ensemble dell'Orchestra Internazionale d'Italia e il Coro dell'Accademia Celletti se la cavano egregiamente diretti dalla giovane bacchetta spagnola, Jordi Bernacer. Al pubblico dopo un'ora e venti di musica non gli par vero di non essersi annoiato ad un'opera "contemporanea" ed applaude felice. Siamo lontani Anni Luce dai tempi in cui si contestavano le première operistiche di Stockhausen, Manzoni, Nono, Berio, Bussotti eccetera, eccetera. E' in sostanza finita l'epoca dei ricercatori-costruttori-demiurghi di suoni-rumori-effetti speciali; ora si cercano e si trovano con successo compiacimento e approvazione del pubblico. I nuovi linguaggi possibili e la sperimentazione sono finiti, almeno per alcuni compositori, nel cassetto dei ricordi. Sarà un bene o un male
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Ha preso il via sabato scorso il 20° Mottola Guitar Festival

Presentazioni dei volumi "Il Fortepiano di Federico" di Gabriele Formenti e "Cannoni e fiori" della Florestano Edizioni a Trani, Barletta e Polignano a Mare

Il giornalista e musicologo, Gabriele Formenti, voce nota di Radio Classica, fa tappa in Puglia per presentare il suo primo romanzo “Il Fortepiano di Federico. Delitti e misteri alla corte di Postdam”, edito da Florestano Edizioni. Un “thriller musicale”, che parte da fatti storicamente noti e documentati, dove i personaggi principali (anch'essi, per la maggior parte, realmente vissuti) devono lottare contro il tempo per ritrovare l'Offerta Musicale di Bach, la celeberrima raccolta a cui il grande musicista stava lavorando per il sovrano Federico II di Prussia. Lo scrittore è stato ieri l’ospite speciale a Trani di “Librinpiazza”, manifestazione letteraria organizzata dalla libreria "La Biblioteca di Babele" e patrocinata dal Comune di Trani. Questa sera, invece, Formenti incontrerà il pubblico a Barletta relatore Fulvio Frezza, presso la sede dell’associazione culturale "Liberincipit", Presidìo del Libro di Barletta. Il 24 luglio si terrà invece la presentazione del libro “Cannoni e fiori. le memorie del leggendario pianista Gyorgy Cziffra”, a cura dell'avvocato e appassionato musicofilo Aldo Lotito. Relatore Gabriele Formenti, ore 20.30 nella Sala Rossa del castello Svevo di Barletta. Il 26 luglio, alle 20.30, nel nuovo Museo Pino Pascali a Polignano a Mare, replica della presentazione del libro curato da Lotito, ma con relatore, Nicola Scardicchio. Al pianoforte ci sarà Osvaldo Fatone. Ingresso libero.

sabato 21 luglio 2012

Il più grande


Trentacinque album in carriera, quattordici raccolte, poco più di cento milioni di copie vendute in tutto il mondo, due Grammies vinti, ma credo che, una volta che vi citerò il nome, non avrete più dubbi circa il mil giudizio espresso nel titolo. Il so nome è Barry White. Della sua vita da romanzo, gli aneddoti si sprecano: mi pregerei citarne uno, legato alla sua stupefacente mutazione vocale.
Talento precocissimo, capace di convincere i sempre attenti scouts di oltreoceano, allo scoccar dei suoi dodici anni, ad incidere un singolo, appena pochi mesi dopo fece rizzare i capelli della sua mamma quando strillò con il vocione che tutti conosciamo richiamando la stessa dopo un suo rimprovero. Saltiamo la fase delinquenziale in una gang che lo portò dritto in cella ed i suoi notevoli successi degli anni sessanta, come producer e quasi mai come singer, e pertanto un poco fuori target ed entriamo in epoca Motown, la storica factory della disco, in cui, ancora dietro le quinte, cercò di lanciare un trio alternativo alle mitiche Supremes.
Il cambio di producer e di casa discografica, il cui chief si impose di fare di Barry un grande interprete, segna il mutamento definitivo e lo sviluppo definitivo.
Arrivarono e sgorgarono così: Never, Never gonna Give Up, You're The First, The Last, My Everything, Let The Music Play, ecc...
La immagine unica del pop nero si spense per i suoi cronici problemi di salute, che lo perseguitarono tutta una vita, all'inizio difficile e niente affatto spensierata, poi felice al servizio di tanti artisti ed, alla fine, per sua grazia e merito, al servizio del nostro imperituro e diuturno piacere.

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venerdì 20 luglio 2012

Con la prima assoluta di Nûr il 38° Festival della Valle d'Itria parla "contemporaneo"

La seconda opera in cartellone nella 38^ edizione del Festival della Valle d’Itria è Nûr (“luce” in lingua araba) opera da camera in un atto, di Marco Taralli su libretto di Vincenzo De Vivo, da un’idea originale di Marco Buticchi. Domani sera, ore 21.00, nel Teatro Verdi di Martina Franca, prima esecuzione assoluta per quest’opera commissionata dal Festival della Valle d’Itria per la prima volta, con il patrocinio del Comune de L’Aquila. Nûr si svolge in una notte, tra i letti di un improvvisato ospedale da campo allestito nel prato di Collemaggio, l’indomani del terribile terremoto che ha distrutto la città dell’Aquila. Narra la storia di una donna senza nome, terrorizzata e confusa, che ha misteriosamente perso la vista nel crollo della sua casa, e che trascorre una notte di delirio e visioni; i compagni di corsia, disturbati dal suo continuo lamentarsi per il buio che la circonda, la chiamano Luce, e si prendono cura di lei un vecchio frate, che nessuno tranne Luce può vedere, e un giovane medico arabo, contrastato a sua volta dalla concretezza spiccia del Primario, che nell’emergenza del momento rimuove lo spazio della compassione umana, vissuta come ostacolo all’efficienza delle cure. Sotto la superficie di questa drammatica vicenda notturna, riemerge la vicenda storica di Celestino V, il papa abruzzese del “gran rifiuto” e di Jacques De Molay, l’ultimo Gran Maestro dei Templari. Il percorso iniziatico della protagonista è sorretto, in primo luogo, dall'esempio illuminante di un grande Santo della cristianità, il primo pontefice della storia che ha parlato della necessità di superare le asprezze e le rigidità delle ideologie e degli schieramenti contrapposti, per di più in piena età medievale, in epoca di crociate e di scontri religiosi interni alla Chiesa e tra Cristianesimo e Islam; e, poi, dalla vicinanza e solidarietà umana e dalla "compassione" di un giovane arabo, musulmano di religione, che l'accompagna per mano in un percorso di affinità elettive solo apparentemente paradossale. I temi dell’integrazione culturale e del superamento delle barriere religiose, del valore del dialogo e della forza salvifica del perdono permeano tutta l’opera con un messaggio civile oltre che spirituale: quello di chi afferma che, oggi, la salvezza per "noi" può venire soltanto dall'integrazione con "l'altro". Ecco di seguito il cast dell'opera: LUCE: Tiziana Fabbricini; SAMIH: David Ferri Durà; IL FRATE: Paolo Coni; IL CAVALIERE: Davide Sotgiu; L'INFERMIERA: Marta Calcaterra; IL PRIMARIO: Emanuele Cordaro; Maestro concertatore e direttore d’orchestra: Jordi Bernacer; Regia: Roberto Recchia; Scene e costumi: Benito Leonori; Ensemble dell'Orchestra Internazionale d’Italia - Ensemble vocale dell’Accademia del Belcanto "Rodolfo Celletti".

Festival della Valle d'Itria: Al baritono Paolo Coni assegnato il "Premio Celletti" 2012

Il baritono Paolo Coni (nella foto), protagonista con Tiziana Fabbricini dell'opera "Nûr" di Marco Taralli, in prova in questi giorni al Teatro Verdi e che sarà data in prima assoluta domani sera, riceverà il prestigioso Premio Celletti in occasione della Festa del Belcanto, in programma sabato 22 luglio alle 21.00, nella cornice di Palazzo Ducale. La serata prevede un ricco programma di arie e duetti del più popolare repertorio del Belcanto ottocentesco italiano, con brani di Rossini, Bellini e Donizetti. Protagonisti del concerto saranno tre giovani talenti del belcantismo, il tenore Edgardo Rocha, che deve al Festival il debutto operistico con il Gianni di Parigi del 2010, il baritono Marcello Rosiello e il soprano Maria Grazia Schiavo - applauditissima interprete dell'Artaserse in scena in questi giorni -, che sostituisce la già annunciata Jessica Pratt. Il giovane soprano australiano debutterà a Martina Franca il prossimo anno, protagonista di una delle opere dell'edizione 2013 del Festival. Il baritono Paolo Coni, in occasione della cerimonia di consegna del premio, renderà omaggio al pubblico con due arie che legano la sua vicenda artistica alla storia del Festival. Il maestro Giacomo Sagripanti, titolare delle proposte belcantistiche delle ultime tre edizioni del Festival, dirigerà l'Orchestra Internazionale d'Italia.

giovedì 19 luglio 2012

Il 21 luglio ci sarà la prima Notte Bianca di sempre a Sannicandro di Bari

Nel cartellone "Sannicandro sotto le stelle" promosso dal Comune di Sannicandro di Bari, con il Patrocinio della Provincia di Bari e della Regione Puglia, avrà luogo il 21 luglio a partire dalle 21.00 fino alle 3.00 la prima Notte Bianca: un percorso musicale dagli anni ’50 al rock contemporaneo delle giovani formazioni pugliesi. Una notte d’estate per vivere assieme un paese in festa, per ritrovarsi in strada a condividere, attraverso la musica, la danza e lo spettacolo, spazi importanti e simbolici di una “Sannicandro sotto le Stelle”. Un programma itinerante che, Sabato 21 Luglio, dalle ore 21:00 alle 3:00, accompagnerà i visitatori in un percorso culturale, musicale ed enogastronomico tra gli ultimi decenni, dagli echi degli anni 50 al rock di oggi, unendo le generazioni in questa festa popolare. Tre gli spazi coinvolti: si parte alle 21.00 dal Mercato coperto dove rivivono sonorità, costumi e balli degli anni ‘50 e ‘60 in uno spettacolo ricco di musica e folklore. Dalle 23.00 all’1.00 si continua nella corte del Castello Normanno Svevo, nel cuore del centro storico: scenografia suggestiva per la voce di Carla Bavaro e del suo Quartetto, che regalerà un medley dedicato agli anni ’70 e ’80, ripercorrendo il meglio della canzone d’autore italiana, ricordando i miti di D.Modugno, L. Battisti, L. Luttazzi, L. Tenco, N. Arigliano e tanti altri. E per i più insonni la notte si sposta all’1:00 nei Giardini Pubblici, con il “folk n’roll” dei Sind Akous e il grunge rock dei Venaya. Si conclude con un DJ SET LIVE a cura di artisti locali emrgenti. Una lunga notte di festa dedicata a tutti.

Il Quartetto Meridies suona domani sera al Festival Duni di Matera

Uno straordinario viaggio musicale tra i “tempi di danza”, da Johann Sebastian Bach fino ad Astor Piazzolla, passando per Rossini, Liszt e tanti altri. Dal Seicento fino ai giorni nostri, dalla severità teutonica di Bach alla passione argentina del Tango. Questo sarà l’affascinante percorso che seguirà il pubblico di “La Dance”, il quarto concerto del Festival Duni 2012, la rassegna organizzata da Festival Duni in collaborazione con l’Orchestra ICO della Magna Grecia e MonacelleCultura. Non solo musica: con “Le Dance”, infatti, inizia “Cibo & Musica”, una serie di concerti del Festival Duni che vedranno il matrimonio dell’enogastronomia con la musica: nel corso della serata il pubblico potrà degustare il pane di Matera, in ogni sua declinazione e “variazione sul tema”, accompagnato da un buon bicchiere di vino. Il concerto “Le Dance” si terrà venerdì prossimo, 20 luglio, alle ore 21.00 presso il Chiostro de “Le Monacelle”; il biglietto ha il costo di 5 euro, info: www.festivalduni.it e Cartolibreria Montemurro, via delle Beccherie n.69 Matera (0835.333411). Il particolarissimo programma è dedicato a quelli che in musica vengono definiti i “tempi di danza”: si va dalla gavotta di Bach al minuetto di Boccherini, dalla tarantella di Rossini alle danze slave di Dvorak, dal valzer di Listz alle danze ungheresi di Brahms, dal ragtime degli anni Venti di Joplin fino ai tanghi di Astor Piazzolla. Un programma gustoso e piacevole che illustrerà allo spettatore lo sviluppo dell’idea stessa di “danza” negli ultimi quattro secoli. Sul palco il Quartetto d’archi Meridies, composto da Carmelo Andriani e Gennaro Minichiello al violino, Giuseppe Pascucci alla viola e Giovanna D’Amato al violoncello. Da più di quindici anni questa formazione porta in giro per il mondo un repertorio che tocca le più belle pagine scritte per quartetti d'archi, le composizioni meno conosciute e dà ampio spazio al tango. Costituitosi nel 1992, il Quartetto Meridies si è affermato in numerosi Concorsi Nazionali e Internazionali, fin dal suo esordio distinguendosi per la solidità dell’insieme e le brillanti doti tecniche ed espressive che lo hanno portato ad esibirsi presso importanti Istituzioni Concertistiche in Italia, in Europa e nel resto del mondo.

38° Festival della Valle d'Itria: lo scrittore Mario Desiati venerdì prossimo racconta "Nûr" con gli artisti dell'opera

Venerdì 20 luglio 2012 alle ore 19.00 presso l'Auditorium della Fondazione Paolo Grassi si rinnova l'appuntamento con "Mettiamoci all'Opera", il ciclo di incontri promosso dalla Fondazione Paolo Grassi in occasione del Festival della Valle d'Itria. Questa volta protagonisti del prossimo incontro saranno gli artisti della compagnia di "Nûr" (l'opera di Marco Taralli in scena al Teatro Verdi sabato 21 luglio) che, insieme allo scrittore Mario Desiati (nella foto), racconteranno la seconda opera in cartellone quest'anno al Festival della Valle d'Itria. Si tratta di un'opera nuova, la prima ad essere commissionata in trentotto anni di storia del Festival, il cui titolo (Nûr) significa “luce” in lingua araba). La composizione di quest’opera da camera è stata affidata al quarantaduenne italiano Marco Taralli, già conosciuto per una serie di brillanti e felici lavori, orchestrali e di teatro musicale, eseguiti con successo in Italia e all’estero, mentre il libretto – partendo da uno spunto originale di Marco Buticchi, popolare scrittore di bestsellers di grande successo internazionale - è di Vincenzo De Vivo. "Nûr" si svolge in una notte, tra i letti di un improvvisato ospedale da campo allestito nel prato di Collemaggio, l’indomani del terribile terremoto che ha distrutto la città dell’Aquila. Venerdì, insieme a Mario Desiati e ai protagonisti dell'opera, scopriremo meglio ciò che sta dentro e dietro la messa in scena di questa attesissima opera. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

mercoledì 18 luglio 2012

"Spazi Armonici" con l'OGI a Fiesole

Continua Spazi Armonici, il Festival di musica da camera dell’Orchestra Giovanile Italiana con due importanti appuntamenti giovedì 19 luglio. Alle ore 18.30 presso la Sala del Basolato (Piazza Mino da Fiesole, sotto la sede del Comune) Gherardo Colombo (nella foto), ex magistrato di Milano e attuale membro del Consiglio di Amministrazione della Rai, terrà una conferenza incontro dal titolo "Democrazia e musica: un modo per allargare la riflessione sul fare musica e sui suoi significati più profondi". Alle ore 20.30 nella Basilica di Sant’Alessandro saranno protagonisti per la prima volta i grandi gruppi da camera dell’Orchestra Giovanile Italiana che affronteranno un programma quanto mai vario e accattivante con brani di Copland, Bernstein, Strauss, Testoni e Stravinskij. Direttore della serata sarà Renato Rivolta. Venerdì 20 luglio sempre presso Sant’Alessandro alle ore 20.30 si esibiranno in concerto i Cameristi dell’OGI. Con formazioni che vanno dal quintetto con pianoforte al sestetto d’archi con in programma due capolavori della musica da camera romantica: il Quintetto con pianoforte op. 81 di Dvorak e il Sestetto n. 1 op 18 di Brahms. Sabato 21 luglio alle ore 21.15 nel Chiostro del Convento di San Francesco il programma, dedicato interamente agli archi, abbraccia un vasto arco temporale che va dal Barocco di Geminiani con il Concerto Grosso n. 6 ispirato a “la Follia” di Corelli fino a Schubert con il suo Quintetto in Do Maggiore D956.

In-canto / Colasanti: la melodia va trasfigurata*

“La melodia? Va proposta in maniera diversa, più attuale, trasfigurata, secondo i canoni di oggi, non in senso tradizionale”. Parole di Silvia Colasanti, tra le compositrici italiane più apprezzate. Già, la melodia, che per diverso tempo è stata messa in soffitta da schiere di compositori contemporanei, a favore di altre strade ritenute più moderne e vicino al concetto di ricerca. Eppure, come la musicista ha dimostrato con la sua nuova incisione (“In-canto”, Dynamic), la melodia ha ancora molto da dare. Un esempio per tutti? Nella prima opera strumentale del cd Il canto di Atropo (gli altri sono La Rosa Que No Canto, Chaos e To Muddy Death), ecco la voce di un violino che prima si nasconde fra le pieghe di una straniante atmosfera armonica, per poi emergere più chiaramente… Siamo di fronte a un ”nuovo lirismo” che - come questo periodo vuole anche per mano di altri compositori – potrebbe essere preso come “campione”, per discutere sul rapporto musica-fruizione… Ma torniamo al pezzo. Nel brano si affronta il tema della morte attraverso una figura della classicità, “Antropo, una delle tre Parche, l’inesorebile, che tagliava il filo della vita al momento stabilito”, come la stessa compositrice spiega nelle note di copertina. Il progetto, tutto in una settimana: la scomparsa di Valentino Di Bella (a cui sono dedicate le pagine; era l’insegnante di pianoforte dell’autrice), l’incontro nel Nord Europa con il violinista Massimo Quarta, da cui è partita la “commissione”. Infine, poi subito al lavoro sulla partitura. “Come nasce un progetto? – fa eco la compositrice –. Beh, ovviamente c’è un’idea di partenza, magari non proprio definita nei dettagli. Poi a mano a mano, con la scrittura, viene a formarsi in tutte le sue parti, fino a diventare completa”. *(Fonte: Blog Il Giornale.it - Luca Pavanel)

Gli allievi del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce in scena con “Le Nozze di Figaro” di Mozart. Dirige Marcello Panni

Il prossimo 24 luglio va in scena a Lecce, nel Cortile dei Celestini (ore 21,30) l'opera “Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart. Gli allievi del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce saranno gli interpreti del capolavoro mozartiano, che compone, assieme a “Così fan tutte” e “Don Giovanni”, la trilogia di opere italiane frutto della collaborazione tra il Divin Salisburghese e l'Abate Lorenzo Da Ponte, autore dei libretti. Si tratta della nuova produzione del Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce, realizzata in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica ICO Tito Schipa della Provincia di Lecce, diretta da Marcello Panni. Un capolavoro del grande repertorio settecentesco, in un allestimento che porta la firma di Amelia Felle, docente al Conservatorio leccese di Musica Vocale da Camera, che ha curato anche l’attenta regia, la preparazione vocale dei cantanti e la concertazione. Lo spettacolo ricostruisce la raffinata opera mozartiana attraverso una rappresentazione, a seguito di un attento studio e approfondimento del repertorio mozartiano, dei più significativi momenti musicali che saranno legati tra loro dagli interventi di un narratore, che per l’occasione sarà Corrado De Bernart, anch’egli docente al Conservatorio Tito Schipa di Lecce. Si tratta di un singolare esperimento produttivo di rara sinergia tra istituzioni e realtà accademica, incentrato sull’investimento di energie e risorse sui giovani artisti di talento provenienti dalle file del Conservatorio Tito Schipa e finalizzato alla loro crescita e ad un debutto “importante”. Il cast è formato da: Gianluigi Palma nel ruolo di Figaro, Marzia Marzo (Susanna), Jorge Abarza Sutter (Conte), Maria Luisa Lattante (Contessa), Anna Brull (Cherubino), Silvia Susan Rosato Franchini (Marcellina), Giorgio Schipa (Bartolo), Antonio Aprile (Basilio), Maria Luisa Mossuto (Barbarina), Theodoros Moutevelis (Antonio/don Curzio). Tutti allievi che, sebbene ancora tanto giovani, hanno nel loro curriculum notevoli affermazioni in importanti competizioni nazionali. Maestro al cembalo sarà Sviatlana Rynkova.

Piace La Bohème "En plein air" nella vecchia stazione di Noicattaro

Per "La Lirica a Noicattaro" l'Associazione Noicattaro Nerazzurra ha presentato nei giorni 14 e 16 luglio all'aperto e con l'uso di numerose casse acustiche presso l'Area Vecchia della Stazione Ferroviaria l'opera "La Bohème" di Giacomo Puccini. L'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari era diretta dal maestro Giovanni Rinaldi. Il cast vocale era il seguente: Adriana Damato (Mimì) Vittoria Didonna (Musetta), Lorenzo Decaro (Rodolfo), Pier Luigi Dilengite (Marcello), Pietro Barbieri (Schaunard), Gianfranco Zuccarino (Colline), Giuseppe Fieno (Benoit/Il Sergente dei Doganieri), Piero Lisi (Alcindoro), Giuseppe Settanni (Parpignol)e Angelo Spagnuolo (Un doganiere). Regia di Carlo D'Ursi su allestimento scenico curato da Damiano Pastoressa, Maestro del Coro, Maria Dipinto, Maestro del Coro di Voci Bianche, Lucilla Daddabbo - Coro "S. Agostino" di Noicattaro e Coro di Voci Bianche "SoLaRe" della Scuola Media N. Pende di Noicattaro. Maestro Sostituto: Emanuele De Filippis. Maestro Collaboratore: Rossella Perrone. Abbiamo assistito alle seconda serata, funestata da un vasto incendio nella zona periferica di Noicattaro, che per buona parte ha naturalmente condizionato le prove di cantanti e orchestra, con colonne di fumo che hanno invaso il palcoscenico e la platea. Esecuzione tutto sommato dignitosa e, a tratti, più che apprezzabile, considerati gli appena cinque giorni di prova; svettava nel cast vocale l'indubbia professionalità e bravura della protagonista, il soprano Adriana Damato, una credibile e appassionata Mimì; nativa ella stessa di Noicattaro, negli ultimi anni, Adriana ha collezionato importanti successi nei teatri più importanti del mondo. Al suo fianco Lorenzo Decaro (Rodolfo), tenore in evidente crescita e maturazione vocale, anche se l'altra sera è parso discontinuo. L'amplificazione dell'orchestra è parsa discreta, ma continuiamo a sostenere che all'aperto (arene e chiostri esclusi), come sosteneva il grande Arturo Toscanini, si possa giocare solo a bocce. Presente alla serata, il Vicepresidente della Provincia di Bari Nuccio Altieri, il quale durante una pausa dell'opera ha promesso che a Noicattaro, visto il successo di pubblico della manifestazione, si potrebbe presto organizzare un piccolo festival dedicato alla grande musica, oltre che alla lirica. Noi, più egoisticamente, ci aspettiamo che l'auditorium "Nino Rota" di Bari venga riaperto alla città entro la fine dell'anno, come lo stesso Altieri, a nome della Provincia, ha più volte garantito. L'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari merita, dopo vent'anni di triste nomadismo e per la sua lunga e significativa storia, di tornare a suonarci quanto prima. Licenza Creative Commons
Quest' opera di Alessandro Romanelli è concessa in licenza sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.

L'Orchestra Giovanile del Levante esegue Bach e Vivaldi a Bari e Monopoli

Domenica 22 LUGLIO, BARI - Prova generale aperta / Chiesa di S.ta Teresa dei Maschi, ore 19:30; Lunedì 23 LUGLIO, MONOPOLI - Concerto / Cortile della Chiesa di S.ta Maria Amalfitana, ore 21; Antonio Vivaldi: CONCERTO PER QUATTRO VIOLINI RV 580 / solisti: Mariarosaria D’Aprile, Eliana De Candia, Lucia Carparelli, Dario Palmisano, Luca Russo Rossi; Johann Sebastian Bach: CONCERTO BRANDEBURGHESE N. 4 BWV 1049 / solisti: Mariarosaria D’Aprile, violino Giacomo Bozzi – Leonardo Grittani, flauti; Antonio Vivaldi: LE QUATTRO STAGIONI RV 269, 315, 293, 297 / MARIAROSARIA D’APRILE, violino solista/ ORCHESTRA GIOVANILE DEL LEVANTE (con strumenti moderni), FEDERICO S. MORRESI (direttore). INGRESSO CON "CONTRIBUTO LIBERO" - PER INFORMAZIONI: orchestra.del.levante@gmail.com

Qui Barletta: proseguono con successo i concerti a Palazzo Marra

Continua il connubio perfetto tra Musica e Pittura con i concerti che il Polo Museale in collaborazione con l’Associazione Cultura e Musica “G. Curci”, ha voluto organizzare nella splendida cornice della corte del Palazzo della Marra a Barletta.
La donna e la natura, occupano una scena fatta di quotidiana straordinarietà, sullo sfondo di nuove certezze, in decenni destinati a cambiare il mondo e ad assistere al nuovo ruolo che in esso si vanno conquistando le donne. E proprio la figura femminile è la protagonista della ricchissima mostra "L'odore della luce. Il mondo femminile nella pittura dell'Ottocento e del primo Novecento", allestita al primo piano della Pinacoteca "Giuseppe De Nittis", all'interno della preziosa cornice del Palazzo della Marra, contenitore e punto di riferimento per gli amanti dell'arte moderna e contemporanea, nella nostra città, ormai appuntamento consueto. E così, dopo il grandissimo successo riscosso dal concerto del Quartetto a plettro "Squillante" : Mauro Squillante e Gaetano Ariani al mandolino, Valerio Fusillo alla mandola e Antonio Barracchia al mandoloncello, con un programma interamente dedicato alla musica per mandolino tra '800 e primo '900 che ha visto la corte del Palazzo stracolma di pubblico, troppo piccola per accogliere tutti, con un concerto fatto di momenti di intenso virtuosismo e romanticismo, l'Associazione Curci, propone per questo secondo appuntamento, giovedì 19 luglio, alle ore 20,30, un concerto lirico dal titolo: " Il Salotto Musicale di F.P. Tosti: Viaggio musicale e letterario, da D'Annunzio a Pascoli', con la partecipazione del soprano Daniela Diomede (nella foto), del mezzosoprano Maria Candirri e del pianista Vitantonio Caroli, allievi del corso di Musica Vocale da Camera della prof.ssa Sara Allegretta, presso il Conservatorio "N. Piccinni" di Bari". E in questo realismo che cede il passo al gioco delle impressioni, come viene ben sottolineato dalle bellissime parole della dott.ssa Emanuela Angiuli, curatrice della mostra "L'Odore della Luce", che si innesta il programma di questo concerto. Nella magia di questo spaccato sul "Mondo femminile nella pittura dell'800 e del Primo novecento", metafora e simbolo del nuovo che avanza in un continuo dibattito tra campagna e città, tra vecchio e nuovo , attraverso una pittura intrisa di affetti, di atmosfere, di tradizione e novità, grazie anche all'elemento femminile e infantile, che si inseriranno, con una delicatezza e un coinvolgimento totale, i brani di Tosti, Granados e Turina. E assaporeremo nuove emozioni nelle armonie melodiose del grande Tosti creatore eccellente di quel "teatro delle emozioni" che appartengono al mondo femminile e che riecheggiano le poesie di grandi poeti come D'Annunzio Pascoli o Neruda, o che ricordano le immagini veristiche di Verga, quasi tratteggiando, con le parole e le note, immagini fatte di luce , riflessi e colori di salotti borghesi dell''800, non disdegnado comunque di affacciarsi al balcone di una quotidianeità fatta di immagini di marine desolate o immensi campi di grano, dove è bello rotolarsi e godere del calore dei raggi del sole. Ritroveremo le donne della borghesia e le contadine che, alla stessa maniera, ameranno ritrovarsi e perdersi nella trasparenza dei colori, nei giochi di luce di un salotto come di un'aperta campagna, sintesi perfetta di un'estetica postrisorgimentale. Un concerto che attraverso arie famosissime e brani in cui la scrittura vocale presenta indubbiamente elevate difficoltà tecniche , estrema velocità di articolazione oltre ad una spigliata e ironica verve interpretativa, sarà sicuramente un momento di aggregazione per gli amanti della “Grande Lirica” che potranno apprezzare le arie più famose e intense sottolineate in maniera eccellente dalle bellissime voci del soprano Daniela Diomede e del mezzosaprano Maria Candirri, supportate dal chiaro e virtuosistico accompagnamento musicale ricco di un virtuosismo nitido e chiaro, tipico del pianista Vitantonio Caroli. Un appuntamento che non può mancare nel carnet degli appassionati della Grande Lirica. Ingresso libero. Per informazioni : 0883 538376 - 0883/528026.

martedì 17 luglio 2012

I Luoghi della Musica presentano a Casa Piccinni una mostra fotografica di Michele Cassano

L’Associazione Culturale “I Luoghi della Musica” ospita presso Casa Piccinni (P.zza Mercantile - BARI) nei giorni 19-20-26-27 luglio dalle ore 20,00 alle 22,00 la mostra fotografica di Michele Cassano “Bari e…i Luoghi della Musica”. Inoltre è possibile visitare la mostra a cura di Angelo De Marzo e Sergio Pirozzi su “N.Piccinni” (in esposizione Cimeli, una lettera autografa ed edizini originali a stampa delle opere di Niccolò Piccinni, busto che raffigura N. Piccinni opera di Gaetano Stella, lastra tombale, rare prime edizioni di musica da camera e manoscritti anche autografi di autori meridionali dei secoli XVIII-XX, fondi musicali pubblici in deposito e privati, iconografia musicale). Ingresso libero. Per info: Associazione Culturale "I Luoghi della Musica" / cell. 3391156857 - 3314730531 / iluoghidellamusica@hotmail.it / angelo_de_marzo@hotmail.com /

Dal 4 al 6 agosto il Festival EXPERIMENTA è a Polignano a Mare e non più ad Alberobello

Dal 4 al 6 agosto torna EXPERIMENTA, il festival di musica e arte che con la XIV edizione lascia Alberobello per emigrare a Polignano a Mare, sito che con la capitale dei Trulli condivide la bellezza e l’unicità. Tre giorni di grandi spettacoli che spaziano dal classico contemporaneo al tango, dalle tablas al desert rock, dall'indie al voodoo cabaret, con un cartellone inserito nella rete Apulia Jazz Network, promossa dal PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV - PUGLIA SOUNDS - INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO”. Tra gli ospiti musicali Isobel Campbell (fondatrice dei Belle And Sebastian e creatrice di 3 album con Mark Lanegan), la violoncellista Wendy Sutter e la maga dell’arpa Cecilia Chailly. La XIV edizione di Experimenta sbarca a Polignano a Mare, lo straordinario centro di cultura e turismo della costa adriatica della Puglia, luogo di arte che da anni rappresenta una delle punte d’eccellenza della regione. Dal 4 al 6 agosto il festival presenterà una miscela di suoni provenienti da differenti angoli del mondo, incrociando etnica, suono desertico, classica contemporanea e dinamismo gitano. La partenza del 4 agosto è affidata a Wendy Sutter, artista che apre la rassegna con il suo straordinario talento per il violoncello e la sua esperienza internazionale. Collaboratrice di compositori del calibro di Steve Reich, Ornette Coleman e Philip Glass, nel suo curriculum spiccano due importanti esibizioni: l’esecuzione della suite de “La Tigre e il Dragone” alla notte degli Oscar e l’esecuzione in scena a NYC con Baryshnikov di “A Suite of Dance”. Alle ore 22 è poi il turno di Cecilia Chailly (nella foto), l'arpista e compositrice italiana più conosciuta e apprezzata dal grande pubblico. Oltre a reinventare l'arpa e proporla come strumento attuale, affascinante ed espressivo, con “Air Du Coeur: dall’antichità a Cage” compie un viaggio che attraversa l’antichità per arrivare a John Cage, in un percorso che si nutre di spiritualità e ricerca sonora. Il 5 agosto arriva lo Yar Ensemble, il trio che crea un dialogo fra ritmi, impasti sonori e magici virtuosismi. Un viaggio che parte dall’India e, passando per l’Iran, arriva in Italia. La raffinata estetica di tre grandi culture millenarie si fonde lungo le linee e gli impasti sonori di tre grandi interpreti con i loro strumenti per un incontro che scopre assonanze tra questi mondi lontani ma che lascia intatte le loro identità. Il secondo live della serata è invece affidato ai Magic Tombolinos, vincitori nel 2012 del Channel 4 Music Award. La band si è formata a Londra nel 2008 ed è composta da musicisti che arrivano dall'Argentina, da Londra, dall'Italia, dall’Ecuador e dall’Istria. Un gruppo che si muove coeso ed agile, esuberante e potente, incrociando vari generi musicali grazie anche ai differenti background di questi eclettici e raminghi musicisti. La serata del 6 agosto presenta invece una collaborazione di grandissimo risalto, quella tra la band italiana dei Sacri Cuori e la musicista scozzese Isobel Campbell. Dopo aver fondato a Glasgow i Belle And Sebastian ed aver pubblicato tre album con l’ex leader degli Screaming Trees Mark Lanegan, la Campbell si cimenta in questa avventura con i Sacri Cuori e crea un vero gioiello di desert rock, una soundtrack per mondi invisibili dove la sua voce eterea ed incantevole si combina perfettamente a queste visioni sonore. Alle ore 22 la chiusura del festival vedrà in scena la straordinaria Jessie Evans, la cantante e sassofonista statunitense che ha inventato questa eclettica soluzione si voodoo-cabaret. Ispirata da James White, caratterizzata da un intenso sex appeal ed un gusto avant-garde, la Evans prepara un live diretto e dotato di un'incredibile energia.

Il Ravello Festival rende il consueto omaggio a Wagner e ospita noti intellettuali

RAVELLO RENDE OMAGGIO A RICHARD WAGNER CON L’ORCHESTRA DI SHENZHEN ED ACCOGLIE GRANDI OSPITI, DA JAN GARBAREK E TRILOK GURTU A GIULIO GIORELLO. Due grandi eventi musicali al centro del prossimo weekend musicale del Ravello Festival. Si parte con il tradizionale atto di omaggio a Richard Wagner, visitatore storico di Ravello e nume tutelare del suo festival: venerdì 20 luglio a salire sul palco del Belvedere di Villa Rufolo (ore 19.45) saranno i quasi 100 elementi di una delle orchestre cinesi più apprezzate nel panorama attuale, l’Orchestra Sinfonica di Shenzhen. La formazione, diretta da En Shao (musicista prestigioso, già sul podio della London Symphony Orchestra) è testimone significativa della prepotente ascesa di molti giovani complessi cinesi, caratterizzati da una disciplina ferrea e dalla possibilità di attingere ad un bacino potenziale di strumentisti straordinario per ampiezza e qualità. La musica verrà accompagnata dalla voce di Anna Maria Chiuri. La giornata wagneriana si aprirà con un insolito Tè con l’Autore, in programma alle ore 12,30. Nel salotto dei giardini di Villa Rufolo, Renzo Cresti presenterà il suo libro dal titolo “Richard Wagner. La poetica del puro umano”. Il concerto wagneriano nasce in collaborazione con Blue Panorama. Sabato 21 luglio, invece, segnerà il debutto a Ravello di uno dei pilastri del jazz europeo, uno dei più grandi sassofonisti dei nostri giorni, che da quarant’anni entusiasma il pubblico con una musica definita - da alcuni critici - “di impatto scultoreo”: Jan Garbarek. Il musicista norvegese sarà protagonista (ore 21.45) del concerto al Belvedere di Villa Rufolo. Il suo suono inconfondibile non solo va ben oltre la dimensione convenzionale del jazz ma, secondo alcuni, si erge come monumento sonoro davanti all’ascoltatore, proiettandolo in una dimensione evocativa raffinata. Garbarek suonerà al Ravello Festival insieme al tastierista che lo accompagna da anni, Rainer Brüninghaus, al bassista brasiliano Yuri Daniel e ad un autentico maestro delle percussioni come Trilok Gurtu, musicista indiano già partner privilegiato di mostri sacri come Pat Metheny, Joe Zawinul, Bill Evans, John McLaughlin e David Gilmore. Il concerto di Garbarek è in collaborazione con BNL – Gruppo BNP Paribas. Ravello Festival ringrazia l’Ambasciata di Norvegia in Italia. Ma la sequenza di eventi del weekend si apre già giovedì, con un atteso incontro di parola. In collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi, nei giardini di Villa Eva (ore 18), si discuterà infatti di “Alimentazione preventiva: effetti sulla salute e sulla memoria” con la biologa nutrizionista Lucilla Titta, attiva presso l’Istituto Europeo Oncologico di Milano. La giornata proseguirà in Villa Rufolo (Sala dei Cavalieri ore 21.45) con il concerto della emergente pianista italiana Vanessa Benelli Mosell, già cara a Pascal Rogé e Karl Heinz Stockhausen: in locandina musiche di Liszt, Rossini e Mozart. Il programma si completa con un altro incontro di parola molto importante, sabato 21 luglio (giardini dell’Hotel Palumbo, ore 18) impreziosito dalla presenza del filosofo Giulio Giorello, intervistato dal giornalista Pietro Greco. Si chiude domenica 22 luglio (ore 18) con la Nuova Orchestra Scarlatti, protagonista all’auditorium Oscar Niemeyer di un’avvincente “Histoire du Tango”. Programma ed info: www.ravellofestival.com - www.fondazioneravello.com / Per prenotare o acquistare i biglietti: tel. 089 858422 – boxoffice@ravellofestival.com

lunedì 16 luglio 2012

Qui Roma: "Gianni Schicchi" di Puccini e l'"Heure Espagnole" di Ravel in dittico a Santa Cecilia

L'11, 12 e 14 settembre Gianni Schicchi di Puccini e L'heure espagnole di Ravel, due capolavori del teatro comico del Novecento, saranno presentati in coproduzione con Fondazione Musica per Roma presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma - Sala Petrassi in un accattivante nuovo allestimento, con la direzione di Carlo Rizzari e la regia di Cesare Scarton. L’heure espagnole di Ravel, commedia musicale in un atto, narra le peripezie di una giovane sposa di Toledo, Conceptión, insoddisfatta del vecchio marito orologiaio, Torquemada, e costretta a destreggiarsi fra maldestri o ridicoli amanti, uno sciocco poeta e un inutile banchiere, che nell’arco di un’ora entrano, escono e si nascondono nella sua bottega in assenza del legittimo marito, fino al risolutivo incontro con Ramiro: il tutto incorniciato dai ticchettii dei mille orologi e calato nei ritmi fascinosi e sensuali della musica spagnola, così cara al compositore francese. Gianni Schicchi di Puccini, opera in un atto, mette in scena un personaggio della Firenze medievale realmente esistito e condannato da Dante nella sua Divina Commedia all’Inferno: Schicchi, appartenente alla famiglia Cavalcanti, sostituendosi al cadavere di Buoso Donati, dettò un falso testamento in proprio favore. Tale vicenda permette al compositore toscano di creare una delle sue partiture più travolgenti, permeata da una vis comica davvero irresistibile. La produzione è interamente realizzata con le "forze giovani" dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia: la compagnia di canto è composta da artisti di Santa Cecilia Opera Studio, il programma di alto perfezionamento in canto lirico e l'Ensemble Novecento è formato dai musicisti dei corsi di perfezionamento Santa Cecilia Music Masters. La presenza di tanti giovani di talento e la trascinante forza teatrale delle due opere promettono una serata di sicuro divertimento! Biglietti da 15 e 20 Euro.

Trionfa l'Artaserse di Hasse, in prima ripresa scenica in tempi moderni al 38° Festival della Valle d'Itria

Parlare di trionfo non ci pare eccessivo. L'opera metastasiana Artaserse musicata una novantina di volte da altrettanti compositori (tra cui Vinci, Jommelli e Leo) nei primi decenni del Settecento, è stata riproposta con notevole successo a Martina Franca per l'inaugurazione del 38° Festival della Valle d'Itria nella versione di Johann Adolf Hasse, compositore che pur di natali tedeschi, fu considerato all'epoca il più grande esponente dell'opera seria italiana, o meglio napoletana, e soprannominato il "caro (o divino) sassone". L'Artaserse di Hasse è lavoro non troppo lungo, considerati i precedenti dell'opera seria di quegli anni, diviso nei canonici tre atti, non supera le tre ore di musica, tra recitativi, arie, duetti e insiemi. La narrazione prende il via dalle vicende di Artabano, prefetto delle guardie reali di Serse, che vedendo ogni giorno di più diminuire la potenza del re persiano, sperò uccidendolo di poter sacrificare alla propria ambizione tutta la famiglia reale e salire sul trono. Arbace suo figlio viene tradotto ingiustamente in carcere e da lì si dipanano i dubbi e i sospetti tra i principi reali della famiglia, tra cui lo stesso Artaserse e Dario, con il primo che fece uccidere il secondo credendolo erroneamente parricida. Alla fine dell'opera l'arcano (o meglio il misterioso giallo) è svelato: Artabano stesso dichiara la sua colpevolezza, ma la vicenda finisce in gloria e pace con la nobile clemenza di Artaserse che tutto capisce e tutto perdona. La musica è molto bella, ma di complessa realizzazione. Nessun problema. La compagnia di canto è infatti semplicemente strepitosa con il controtenore italo-argentino Franco Fagioli (Arbace), Sonia Prina (Artabano) e Maria Grazia Schiavo (Mandane) su tutti, protagonisti a pieni voti nell'interpretazione di arie d'agilità di grandissimo impegno tecnico ed espressivo. Non da meno gli altri cantanti del cast, da Anicio Zorzi Giustiniani (Artaserse) a Rosa Bove (Semira) e ad Antonio Giovannini (Megabise). Eccellente, infine, la prova dell'Ensemble Barocco dell'Orchestra Internazionale d'Italia, sotto la guida vibrante, fresca ma al contempo leggerissima (nella certosina attenzione alle voci in campo) di Corrado Rovaris. Lo statico, lugubre spettacolo curato da Gabriele Lavia non ci è parso tra i migliori da lui confezionati negli ultimi anni (pensiamo ad una splendida Giovanna d'Arco di Verdi a Parma), oltre che in linea con la superba esecuzione musicale. Eppure il folto pubblico di Palazzo Ducale, alla fine, gli ha comunque tributato un bel po' di applausi. Si replica il 18 e il 27 luglio. Licenza Creative Commons
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venerdì 13 luglio 2012

Stasera Luis Bacalov, protagonista al pianoforte con l'Orchestra "Tito Schipa" di Lecce

È senza dubbio il concerto più atteso della Stagione Sinfonica d’Estate, dedicata a “Concerti, serenate, opera”, quello che vedrà protagonista il Premio Oscar argentino Luis Bacalov (nella foto), solista al pianoforte con l’Orchestra Tito Schipa questa sera, alle ore 21.30, nel Cortile dei Celestini (Via Umberto I, ingresso 10 euro) a Lecce. L’autore delle musiche del film “Il postino” di Massimo Troisi torna, infatti, nel capoluogo salentino a due anni di distanza dal concerto nel Chiostro del Rettorato che registrò il tutto esaurito e la standing ovation finale del pubblico. Torna per interpretare il suo recentissimo Concerto per pianoforte e orchestra, mentre sul podio ci sarà il direttore artistico e principale della Fondazione ICO, Marcello Panni. Il Concerto, nella versione da Bacalov stesso eseguita al pianoforte, è stato presentato, in prima mondiale, lo scorso marzo, al Teatro Orfeo di Taranto con l’Orchestra della Magna Grecia (della quale è direttore principale) ed è incentrato sul tango, che, come afferma lo stesso compositore argentino, “non è soltanto una musica d'ascolto, ma un’esperienza di vita, una musica che ha pieno diritto di cittadinanza nelle sale da concerto di tutto il mondo, nonostante le sue origini assolutamente popolari”. Bacalov verrà preceduto dalla Sinfonia n. 8 in si min. detta “Incompiuta” di Franz Schubert e da un altro celebre sudamericano, il chitarrista, compositore e direttore d’orchestra cubano Leo Brouwer che ha arrangiato per il suo strumento e orchestra d’archi alcune delle più famose canzoni dei Beatles: Eleanor Rigby, Yesterday, She Is Leaving Home, A Ticket to Ride, Go To Get You Into My Life, Here, There, And Everywhere, Penny Lane. Si tratta della prima esecuzione a Lecce di questo originale medley, intitolato “From Yesterday to Penny Lane”, per il quale solista alla chitarra sarà Adalisa Castellaneta, concertista barese attiva a livello internazionale. Ormai patrimonio universale, le canzoni dei Fab’ Four, baronetti della Regina d’Inghilterra, restano pur sempre a chi ne sappia riconoscere il valore, un frutto estremo della civiltà musicale europea del XX secolo. Sabato 14 luglio, infine, doppio appuntamento per l’Orchestra Schipa che si dividerà in due: la sezione d’archi, infatti, sarà impegnata nella replica dell’Omaggio a Leonardo Leo alla Masseria Provenzani di Trepuzzi (inizio ore 21, ingresso libero). Diretti da Andrea Crastolla, insieme all’Apuliae Chorus, a Realino Mazzotta, solista al violoncello, ed Enrico Baldassarre alla chitarra, eseguirà musiche di Antonio Vivaldi e di Leo, compositore di epoca barocca originario di San Vito dei Normanni. Al Teatro Romano di Lecce (inizio ore 21.30, ingresso 5 euro), invece, la sezione di fiati sarà impegnata nel secondo appuntamento della Stagione con le “Serenate”. Diretti da Eliseo Castrignanò e con Corrado De Bernart solista al clavicembalo, proporranno in apertura le Fanfare per ottoni di Paul Dukas e, poi, le Serenate di Wolfgang Amadeus Mozart, Goffredo Petrassi, Alfredo Casella e Richard Strauss. Info e prevendita biglietti concerti Lecce: Cooperativa Theutra, Castello Carlo V, tel. 0832. 246517.

RAI 5: Con la “Norma” da Taormina domani sera si festeggia lo switch-off della Sicilia

La Sicilia diventa “all digital” e Rai5 festeggia l’evento trasmettendo la “Norma” di Vincenzo Bellini dal Teatro Antico di Taormina, sabato 14 luglio alle 21.15. “Con questa scelta televisiva Rai5 conferma la propria vocazione di rete ‘culturale’ – dichiara Massimo Ferrario, Direttore di Rai5 - e, insieme, la propria attenzione alle varie specificità del territorio italiano. A maggior ragione in un’occasione importante come quella dello switch-off e del passaggio al digitale terrestre per l’intera Sicilia, che abbiamo scelto di festeggiare portando in tutta la nazione uno dei luoghi simbolo della regione: il Teatro Antico di Taormina, e uno dei titoli più celebri del Belcanto ottocentesco: la ‘Norma’ di Bellini. E dopo la trasmissione dell’opera Rai5, con la sua programmazione dedicata all’intrattenimento culturale, resterà un’opportunità in più per tutta la regione”. Lo spettacolo, con la regia e le scene di Enrico Castiglione, e i costumi di Sonia Cammarata, è stato ripreso a Taormina martedì 10 luglio ed è trasmesso in differita. A dirigere l’Orchestra Sinfonica del Bellini Opera Festival e il Coro Lirico Siciliano è il maestro Giuliano Carella. Protagonisti sul palcoscenico il soprano Daniela Schillaci, nel ruolo di Norma, uno dei più ardui e complessi della storia del melodramma, e il tenore americano Gregory Kunde, nel ruolo di Pollione. Completano il cast il basso Enrico Giuseppe Iori, nel ruolo di Oroverso, capo dei Druidi e padre di Norma, Geraldine Chauvet, in quello di Adalgisa, Massimo Chiarolla, che interpreta Flavio, amico di Pollione, e Maria Motta nel ruolo di Clotilde, la confidente di Norma.

giovedì 12 luglio 2012

Intervista a Donatella Felluga, una Artists Manager italiana ma bavarese d'adozione

Nata a Trieste, a meta' tra l'Occidente e il Centro Europa, mediterranea e mitteleuropea al tempo stesso, Donatella Felluga vive da oltre 15 anni a Monaco di Baviera, dove svolge la sua attivita' di Artists Manager, nel settore della musica classica. Non e' un caso dunque se tra i suoi artisti troviamo nomi di fama internazionale, provenienti da tutta Europa, ma anche oltre. Donatella ha sempre amato la musica, fin da quando, all'eta' di otto anni, i suoi genitori le offrirono la possibilita' di prendere lezioni di pianoforte. Da allora ha imparato a conoscere uno dopo l'altro tutti i piu' grandi compositori musicali, ma, non a caso, ha amato in particolare la creativita' e la passione di Mozart e il languido romanticismo di Chopin. Infatti, chi la conosce di persona, sa' che questi sono esattamente gli ingredienti che compongono il suo carattere. Non sempre il destino ci da' modo di fare delle nostre passioni il nostro mestiere, ma a volte funziona proprio cosi'. Tutto ebbe inizio nel lontano 2002, quando il suo insegnante di pianoforte, colpito dalla sua facilita' di interagire con le persone, dalle sue conoscenze linguistiche e dalla sua fantasia, le chiese di farle da Manager. Donatella accetto’ con entusiasmo potendo cosi' abbracciare la sua vera passione: la musica. Ecco dunque che, in occasione delle "Universiadi" di Tarvisio del 2003, Donatella prende contatto con il comitato Organizzatore e messi assieme i vari tasselli, nel Gennaio del 2003, riesce a dare vita al primo evento della sua carriera: il Duo Moravia, composto dal pianista Kaspar e dal violoncellista Hanousek suona con successo in Italia all'auditorium Revoltella di Trieste. Da allora molta acqua e' passata sotto i ponti, Donatella si e' fatta conoscere nel mondo della musica e molti altri artisti di fama si sono rivolti alla sua agenzia. Nel 2004 inizia una fruttuosa collaborazione con il Quartetto Prazak di Praga, che da allora suona in Italia quasi ogni anno. Si sono poi aggiunti il Guarneri Trio Prague, la Janacek Chamber Orchestra e molti altri eccellenti musicisti. Tutti gli appuntamenti, eventi e notizie relative alle attivita’ dell’agenzia si possono trovare sul sito www.donatellafelluga.eu. Nel Settembre del 2009 Donatella fonda, a Trieste, l'associazione DOnaREmuSIca, con la quale si propone di organizzare concerti in tutti i capoluoghi di provincia del Friuli-Venezia-Giulia, sostenendo con gli incassi enti sociali quali UIC, AGMEN, ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI SANGUE. Grazie ai finanziamenti ottenuti da Regione e Provincia e Comune di Trieste, il 2010 e' un anno ricco di concerti nelle citta' di Udine, Gorizia, Pordenone e, naturalmente, Trieste. L’anno scorso infine si sono dischiuse le frontiere cinesi e in Aprile l'italianissimo duo Sax-Organo, di Gaetano Di Bacco e Italo Di Cioccio, ha suonato ad Hangzhou ed a Wuhan, mentre in Luglio l'Orchestra di Hangzhou ha suonato a Lubiana ed in Emilia Romagna. Le abbiamo posto alcune domande, affascinati dalla sua vita così dinamica e ricca di interessi.
Come è nata la tua passione per la musica? "Tutto inizio’ quando ero piccola ed avevo 8 anni. Dovevo cantare l’AVE MARIA di Schubert a Firenze in occasione del Matrimonio di mia cugina. intanto a casa avevo, all’epoca, il mio organo Bontempi e mi dilettavo a suonarlo e tentavo di esercitarmi anche nel canto. Mia madre mi trovo’ l’insegnante di canto/piano ed iniziai ad andare da lei per le lezioni.L’insegnante immediatamente disse a mia madre che ero portata per la musica ovvero per lo studio del pianoforte e cosi’ iniziai il mio excursus musicale. Suonare il pianoforte era diventata la mia passione, sebbene non portassi a compimento gli studi; ancora oggi ho il piano con me e lo suono quasi ogni giorno, tempo ed impegni permettendo. Non potrei pensare di vivere senza questo strumento in casa." Quale era il tuo sogno nel cassetto prima di diventare un artists manager? "Domanda difficile. Avrei voluto sempre svolgere un lavoro che mi portasse a viaggiare, a scontrarmi con usi, costumi e culture diverse. La musica per certi aspetti ha esaudito in parte questo mio desiderio. Ho pero’ un mio sogno nel cassetto che restera’ tale temo, ma sognare sappiamo, non costa nulla: creare un mio festival pianistico; il dove non m'interessa, ma averlo, ci tengo cosi’ tanto che a spiegarlo a parole non sarei capace. Amo il compito di direttore artistico o meglio, creare I programmi di concerto, scrivermi le note di sale, preparare le brochures e tutto il resto e per questo ogni giorno mi chiedo come potrei far si che questo sogno si avverasse. Ho gia’ la mia Associazione a Trieste, DOnaREmuSIca ma e’ sempre a corto di quattrini...Ahime’!" Ormai vivi a Monaco di Baviera da un bel po' di anni. C'è qualcosa che ti manca dell'Italia? "Sono via dall’Italia dal 1994 e vivo a Monaco di Baviera dal 1996. Dell’Italia mi manca il bel tempo, in primis, e soprattutto la fantasia degli italiani. I tedeschi sono brave persone, ma carenti di flessibita’ ed inventiva, forse per questo motivo qui tutto funziona (quasi) alla perfezione. Per il resto non posso lamentarmi e poi grazie al mio lavoro sono spesso nel mio Bel Paese." La musica, l'arte e la cultura in generale non vivono un momento facile in Italia per via della crisi economica che ci attanaglia da anni. Com'è la situazione in Germania da questo punto di vista? "Non te lo so dire, in quanto non collaboro con la Germania. Di certo so che I cachets dei musicisti, sono leggermenti piu’ alti rispetto a quelli italiani. In Germania come penso anche in Italia, le Stars continuano a suonare, mentre le “non stars” hanno le stesse difficolta’ dell’Italia." "Il mio lavoro da manager nacque qua a Garching bei Muenchen, attraverso il mio insegnante di pianoforte nel lontano 2001 che era ed e’ di nazionalita’ ceca, e voleva che lo rappresentassi in Italia e cosi iniziai. Ma grazie a lui, il Quartetto Prazak mi contatto’ e poi il Guarneri Trio Prag ed infine la Janacek Chamber orchestra.Tutti cechi che avrei dovuto rappresentarli per l’Italia e cosi’ la Germania rimase fuori ed “emigrai” piu’ tardi verso altri Paesi. Come si può evincere dal mio sito web www.donatellafelluga.eu" Consiglieresti ad un giovane di intraprendere un lavoro come il tuo? E se sì, quali sono i consigli che sentiresti di dare? "Non so se lo consiglierei, e’ un lavoro bello e creativo, interessante ed affascinante, culturalmente di alto niveau ma prima che decolli occorre moltissimo tempo, costanza e un po' di aiuto dalla Dea Bendata che baci il prescelto o la prescelta." Licenza Creative Commons
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