sabato 14 luglio 2012

Demis Roussos: il vero figlio di Afrodite

Demis Roussos, ovvero il prodotto più bello e più vario della Ellade nella musica contemporanea;
Sembra quasi un atto devozionale rispetto ad un popolo in grande difficoltà, ma, a ben vedere, non lo è affatto, in quanto le sonorità di questo grande bassista, quando fu tra gli Aphrodite'sChild, lo facevano quasi pari a quello che, tra i loro componenti, era il suo tastierista, Vangelis e quando ho detto questo, mi par proprio di non dover aggiungere altro.
Il suo basso cantava di un pop molto jazzato ed estremamente vario, con volute descritte alla Mc Cartney, cui Demis ammise di ispirarsi, ma mai allontandosi da una meravigliosa originalità.
Quando prese il microfono in mano, col suo inglese scolastico e ben scandito da bambino, recitante un falsetto unico e ammaliante, rivelò il suo spessore.
Spessore da musicista completissimo, poiché egli studiò chitarra e tromba, oltre ad affascinare con la sua voce eternamente giovane, giovane come corista di chiesa che fu.
Dopo i successi degli anni d'oro degli Aphrodite, indimenticabile il loro Forever and Ever,scanditi da rintocchi d'epoca, non dimenticò mai di supportare e di tesaurizzare i successi degli altri; mitica una versione cantata, che fece l giro del mondo, del capolavoro musicato di Chariot of Fire ( Momenti di Gloria) del succitato Vangelis. Dopo di che seguì una fantastica versione di Lost in Love degli Air Supply ed un efficace duetto con Ivana Spagna all' inizio del millennio.
Ma non dimentichiamo mai che fu la nostra Italia a far grande-professionalmente- Demis: dal Tocco dell' amore a Dolce Veleno fino alla notevole Profeta non sarò. Questo il greco non lo ha mai dimenticato riconoscendo a noi il fatto di averlo scoperto e lanciato come grande solista, una grande voce che ho voluto, anche per questo, con grande passione, rievocare.
E rievocando, rievocando, ecco a voi la meravigliosa rain and Tears....