lunedì 9 luglio 2012

Il 38° Festival della Valle d'Itria prende il via sabato prossimo con l'Artaserse di Hasse su libretto di Metastasio

Nei giorni scorsi dalle colonne di questo blog abbiamo offerto i titoli dell'edizione numero 38 del Festival della Valle d'Itria, il più noto, consolidato e apprezzato festival della Puglia. Giovedì scorso abbiamo anche ospitato un pregnante articolo sul tema del prof. Francesco Lenoci, economista martinese doc che vive da anni a Milano. Dopo l'era di Sergio Segalini, questa è la terza edizione che vede Alberto Triola quale direttore artistico del prestigioso festival martinese. I 29 appuntamenti che si snoderanno tra il 14 luglio e il 2 agosto, sono indubbiamente il biglietto da visita di una kermesse in salute, che sembrerebbe non risentire molto della crisi economica che ha investito e investe l'Italia e l'Europa da anni. Il presidente Franco Punzi ha però sottolineato nei giorni scorsi le difficoltà e i sacrifici enormi che negli anni lui stesso, in prima persona, ha dovuto fare per rendere sempre vivo e attraente il festival. Il tema conduttore della trentottesima edizione, come ha ricordato lo stesso Triola alla Regione Puglia venerdì scorso, sarà quello dell'incontro/scontro tra culture, religioni e mondi diversi, cercando "di proporre lo spunto per riflettere sui rischi derivanti dal sospetto e del pregiudizio, e sulla necessità salvifica del dialogo, della conoscenza e comprensione reciproca. ecco dunque nell'arco di quasi venti giorni l'incontro tra le più diverse civiltà - Islam, Cristianesimo, Oriente e Occidente, Nord e Sud, Antico e Contemporaneo - attraverso i linguaggi del teatro, della musica, della lirica e dell'emozione." Si parte dunque con l'Artaserse (1729) del compositore tedesco Johann Adolf Hasse su libretto del grande Metastasio, il prossimo 14 luglio. Un'opera che grazie al leggendario castrato andriese Farinelli divenne celebre in quegli anni. L'Artserse metastasiano venne musicato da oltre novanta compositori per tutto il secolo XVIII e fino all'inizio di quello successivo. Si tratta di un'opera che per essere goduta al meglio, richiede cantanti di rara forza tecnica ed interpretativa. E sono proprio quelli a non mancare a Martina Franca: Maria Grazia Schiavo (Mandane) Sonia Prina (Artabano), entrambe al debutto, e Franco Fagioli (Arbace); quest'ultimo che torna invece per il terzo anno consecutivo, dopo il meritatissimo successo che lo accolse nella "Rodelinda" di Haendel del 2010. Dirigerà l'Ensemble Barocco dell'Orchestra Internazionale d'Italia l'ottimo Corrado Rovaris. La regia è invece affidata a Gabriele Lavia, attore e regista che non ha certo bisogno di presentazione alcuna. C'è grande attesa qui a Martina Franca per il suo debutto in un'opera barocca di straordinaria intensità come l'Artaserse.

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