mercoledì 30 luglio 2008

Buone vacanze!


L’ORECCHIO DI DIONISO da domani va in ferie. Tornerà a farvi compagnia con nuove notizie, presentazioni, interviste e naturalmente recensioni a settembre. Un anno è trascorso, tra momenti di gioia e dolore, sorrisi e dispiaceri. Una pausa di riposo e riflessione, dunque, è d’obbligo.
Dovrei ringraziare, citandoli uno per uno, i numerosi amici e colleghi che mi hanno puntualmente inviato articoli, comunicati stampa e segnalazioni utili a costruire anche in questo secondo anno il blog nella maniera più varia e completa possibile. L’elenco però sarebbe troppo lungo e rischierei di dimenticarmi di qualcuno…Se il blog è costantemente seguito da oltre tremila utenti ogni mese il merito è anche loro.
Il mio lavoro con l’ “ORECCHIO DI DIONISO”, a scanso di equivoci, è completamente gratuito. Mirando ad essere soprattutto un servizio a disposizione dei giovani musicisti per metterne in luce la loro brillante attività artistica. Chiedo scusa a tutti coloro (e sono in tanti) ai quali non ho potuto prestare l’attenzione dovuta per ovvii motivi di tempo e spazio. Cercherò di rimediare alla ripresa delle pubblicazioni.

Buone vacanze!

"Le Nozze di Figaro" di Mozart a Ruvo di Puglia


Con "Le Nozze di Figaro" di Mozart si conclude, presso il Chiostro dell'ex Convento dei Domenicani a Ruvo di Puglia, la prima edizione del Festival Operistico del Mediterraneo. Diretta dal maestro Giuseppe Monopoli, con la regia di Gianluigi Belsito, il celebre capolavoro mozartiano è di scena domenica 3 agosto alle ore 21. Nel giovane cast ci saranno Antoine Bernheim (Conte), Natalina Masala (Contessa), Manuela Bisceglie (Susanna), Paolo Ruggiero (Figaro), Antonella Piscitelli (Cherubino), Francesca Pipitone (Marcellina), Kei Nagakawa (Basilio e Don Curzio), Salvatore D’Alò (Bartolo e Antonio), Angela Drimaco (Barbarina). Coro lirico Classicals.
Perfetto esempio di drammaturgia musicale, "Le Nozze di Figaro" è prima di tutto una commedia dei sentimenti, in cui ogni cosa si confonde e dove amore, passione, gelosia, ira, vendetta, orgoglio, malinconia, gioco, riscatto, confluiscono in un caleidoscopio di emozioni. Minacciata di censura per la sua licenziosità e addirittura per la presenza di un ballo al suo interno, la celebre opera, frutto della proficua collaborazione tra Mozart e Da Ponte, appartiene con Don Giovanni e Così fan tutte alla cosiddetta Trilogia Italiana. In essa, tutti i personaggi sono mossi da un bisogno d’amore, che sia considerato come semplice desiderio sessuale, piuttosto che come nostalgia di una felicità perduta, o come puro affetto familiare, e nessuno viene sottoposto a giudizi morali, se non nella generica constatazione del disincanto di questa umanità febbrilmente persa nel suo sogno di appagamento. E anche il finale, in cui “Tutti contenti saremo così”, dove la musica è in aperta contraddizione col senso delle parole, sottende il senso della vanità di ogni umana speranza, il miraggio momentaneamente consolatorio ma perfettamente intangibile della felicità su questa terra. Tratta dall’omonima commedia di Beaumarchais, disseminata di veleni satirici sulla classe aristocratica, e seguito ideale del Barbiere di Siviglia, l’opera si svolge in un unico giorno, da cui l’eloquente sottotitolo La folle giornata. Prevendita biglietti presso l’Associazione Proloco Ruvo di Puglia, tel. 080.3615419 (dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 20,00) oppure presso il botteghino dell’ex Convento dei Domenicani due ore prima di ogni spettacolo.
Per informazioni: 347.9640366 e festival.med@alice.it.

martedì 29 luglio 2008

Anche i compositori Giovanni Sollima e Cesare Picco alla quinta edizione del Festival della Mente di Sarzana


Dopo il successo dello scorso anno con 31mila presenze, il Festival della Mente, ideato e diretto da Giulia Cogoli, giunge alla V edizione (Sarzana, 29 - 30 - 31 agosto 2008).
Il primo festival europeo dedicato alla creatività e ai processi creativi, promosso dalla Fondazione Carispe e dal Comune di Sarzana, chiama a raccolta una cinquantina di relatori tra scrittori, artisti, musicisti, architetti, antropologi, storici, registi, attori, oltre a scienziati e filosofi italiani e stranieri, che hanno avviato riflessioni originali sulla natura e le caratteristiche di una delle più apprezzate tra le capacità umane.
Il Festival della Mente invita tutti gli ospiti a condividere questo progetto con un intervento, una performance, una lectio magistralis o un workshop nuovo e originale. A tutti loro, infatti, viene chiesto non solo di raccontare il cosa, ma soprattutto il come e il perché.
Il programma della quinta edizione prevede oltre 60 appuntamenti tra conferenze, workshop, spettacoli, incontri, letture e anche laboratori per bambini e ragazzi.
Ritorna, dopo il sorprendente successo di pubblico dello scorso anno, la sezione approfonditaMente, una serie di incontri-lezioni-laboratori a numero chiuso sui temi del design, religione, ambiente, cucina, poesia, retorica e arte. ApprofonditaMente, in controtendenza rispetto al panorama degli eventi culturali italiani, offre nove incontri di vero approfondimento, della durata di circa due ore e mezzo, per un numero limitato di persone così che si possa creare un rapporto più stretto ed efficace tra pubblico e relatore, su un piano decisamente differente dalle lezioni accademiche così come dai corsi.
Tra gli oltre 60 incontri in programma, 22 sono espressamente dedicati a bambini e ragazzi. Tra questi: laboratori di disegno, arte e sartoria, costruzione di strumenti musicali con materiale riciclabile, laboratori scientifici, un viaggio nella lettura, nella produzione e stampa di libri, una caccia al tesoro creativa e una palestra della matematica con giochi, enigmi, indovinelli.
Ecco i protagonisti della quinta edizione: gli storici dell’arte Giovanni Agosti e Francesco Poli; il regista Roberto Andò; il fotografo Ferdinando Scianna; gli antropologi Marc Augé, Marco Aime e Franco La Cecla; le psicoanaliste Simona Argentieri e Silvia Vegetti Finzi; il magistrato Giuseppe Ayala; il giornalista inglese Misha Glenny; il neuroscienziato Bruno G. Bara; la divulgatrice scientifica Sylvie Coyaud; lo chef Carlo Cracco; il poeta Maurizio Cucchi; il biblista Paolo De Benedetti; gli storici Carlo Ginzburg e Alessandro Barbero; l’enigmista Stefano Bartezzaghi; il giornalista enogastronomico Allan Bay; i filosofi Remo Bodei, Armando Massarenti, Vito Mancuso, Laura Boella, Salvatore Natoli; lo scienziato Edoardo Boncinelli, la grecista Eva Cantarella; il critico e giornalista culturale Antonio Gnoli; lo scrittore e giornalista Carlo Grande; gli architetti Emiliano Armani e Andrew Todd; l’etologo Danilo Mainardi; il logico Matteo Motterlini; lo scrittore Giulio Mozzi; il matematico Piergiorgio Odifreddi; l’attore, regista e scrittore Moni Ovadia; lo storico del design Vanni Pasca Raymondi; lo scrittore e storico della letteratura Walter Siti; il violoncellista e compositore Giovanni Sollima (nella foto); il pianista e compositore Cesare Picco; il giardiniere e scrittore Umberto Pasti; l’editor e traduttore Davide Tortorella; lo scrittore Vittorio Sermonti; l’attore e regista Toni Servillo.
E ancora per i più piccoli: Fabia Bellese con Editoriale Scienza; lo stilista Stephan Janson; Chiara Mainetti con Fondazione Mondadori; Matefitness; Cittàdellarte Fondazione Pistoletto con Associazionedidee; l’illustratore Alessandro Sanna; l’artista Marta Dell’Angelo con la studiosa di neuroestetica Ludovica Lumer.

Il Festival della Mente, in collaborazione con Laterza, ha lanciato a giugno I LIBRI DEL FESTIVAL DELLA MENTE, una collana di libri diretta da Giulia Cogoli che prende spunto dalle lezioni-evento, proponendo una serie di testi con una propria originale fisionomia.

I primi titoli già in libreria sono:
Guido Barbujani, Pietro Cheli - Sono razzista, ma sto cercando di smettere;
Edoardo Boncinelli - Come nascono le idee;

In occasione del festival saranno in libreria:
Toni Servillo, Gianfranco Capitta - Interpretazione e creatività
Gustavo Pietropolli Charmet - Fragile e spavaldo. Ritratto dell’adolescente di oggi.
I quattro libri saranno presentati dagli autori all’interno della libreria del festival.

Il progetto e la direzione del Festival della Mente sono di Giulia Cogoli.

Informazioni e prevendita biglietti www.festivaldellamente.it

PAVAROTTI visto da vicino


Tempo d’estate, tempo di letture. Un buon libro da leggere aiuta senza dubbio a vivere meglio. Può sembrare una frase fatta, o peggio, retorica e invece non è così.
A voi, cari amici musicisti o semplici appassionati di musica, che vi apprestate (magari) a passare un periodo di ferie mi preme dunque segnalare tra i libri più interessanti ed intriganti che ho letto di recente quello scritto dal celebre maestro modenese Leone Magiera sul tenore Luciano Pavarotti (nella foto).
Come senz’altro ricorderete Big Luciano ci ha lasciati all’improvviso nel settembre 2007 e questo libro (il titolo è: “Pavarotti visto da vicino”, edito dalla Ricordi – Universal Music, 2008, Euro 20,00) scritto davvero con il “cuore in mano” dal suo fedele collaboratore e compagno di viaggio di tante avventure artistiche, costituisce una risorsa inesauribile di informazioni, aneddoti, considerazioni, riflessioni talora divertenti, talora amare, sulla sua luminosa carriera vista per l’appunto “da vicino”, da chi dunque ne è stato diretto e attendibile testimone.
Lo stile di Magiera scorrevole e accattivante approfondisce gli aspetti anche più difficili e scomodi della vita artistica (e non) di Pavarotti. Non sempre un bravo musicista è capace di rivelarsi anche eccellente narratore. In questo libro, il pianista e direttore d’orchestra modenese regala invece un sorprendente ed esaustivo ritratto a 360 gradi dell’indimenticabile cantante. Vi segnalo, oltre alle splendide immagini ivi contenute, le brevi ma illuminanti “lezioni di canto” in appendice al volume, che rappresentano un’autentica chicca soprattutto per i melomani (e sono tanti) a completo digiuno di nozioni musicali.

venerdì 25 luglio 2008

Serata omaggio con Paola Gassman dedicata a Mauro Giuliani alla Biblioteca Provinciale Santa Teresa dei Maschi di Bari





Domenica 27 luglio, presso la terrazza del complesso della Biblioteca Provinciale Santa Teresa dei Maschi – De Gemmis, con inizio alle ore 19.00, in occasione dell’anniversario della nascita di Mauro Giuliani, la Provincia di Bari e l’Associazione storico - musicale “Mauro Giuliani” organizzano una serata dedicata al grande compositore pugliese.
Giuliani infatti, nato a Bisceglie nel 1781 e cresciuto a Barletta, approdò presto alle grandi corti musicali europee del primo Ottocento. A Vienna in particolare fu artefice di una vera e propria rivoluzione nell’uso della chitarra a sei corde che da umile strumento di accompagnamento popolare fu resa protagonista di esecuzioni concertistiche.
Il concerto Op. 30 di Giuliani, considerata la prima delle composizioni del genere, verrà eseguito in occasione del suo anniversario nella sua riduzione per chitarra e quartetto d’archi. Solista sarà il trevigiano Massimo Scattolin, mentre il quartetto d’archi sarà composto da Alexandru Voicu, Laura Vitale, Walter Folliero e Claudio Mastrangelo. La serata rappresenterà la cornice giusta per la presentazione, a cura di Errico Centofanti e di Nicola Sbisà, del libro di Nicola Giuliani “La sesta corda. Vita narrata di Mauro Giuliani”, di cui l’attrice Paola Gassman leggerà alcuni brani scelti. La nuova opera dell’autore biscegliese, pubblicata da Levante editori, racconta in maniera avvincente e con ricchezza di corredo documentario ed iconografico, la figura, la vita e le traversie familiari del grande compositore, dalle sue origini in terra di Bari ai lustri viennesi, sino agli ultimi anni trascorsi fra Trieste, Roma e Napoli, dove si spense alla mezzanotte del 7 maggio 1829.
Dall’epistolario di Mauro Giuliani sono poi state selezionate delle lettere che l’attore Fabio Sartor leggerà in un suggestivo intreccio con le altre parti musicali e recitali della manifestazione.

Domani sera al Castello Svevo l'Orchestra della Provincia di Bari "balla" il tango argentino


Domani, sabato 26 luglio alle ore 21.00 presso il Castello Svevo di Bari l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto interamente dedicato al tango argentino, diretto dal maestro Giovanni Rinaldi, con solisti Massimiliano Pitocco al bandoneon e Rosario Mastroserio al pianoforte e con la performance dei tangueros, Nicoletta Pregnolato e Alberto Bersini (i biglietti saranno in vendita il giorno del concerto direttamente al Castello Svevo di Bari).
Si tratta del quarto appuntamento con la rassegna denominata “Note dal Castello” che vede la splendida cornice dell’antica fortezza medievale barese a fare da sfondo, nei mesi di luglio e di settembre, a nove concerti dell’Orchestra Sinfonica.
In programma brani di Astor Piazzola - “Finale”, “Fear”, “Violentango” “Oblivion e “Adios Nonino”, seguirà “Milonga de mis amores” del grande virtuoso del bandoneon, Pedro Laurenz, l’indimenticata “Besame mucho” della compositrice messicana Consuelo Velasquez, “El Choclo” di Angel Villoldo, “It’s impossibile” di Wayne/Manzanero, “Caminito” di Juan de Dios Filiberto, “Mahna de carnaval” del musicista e compositore brasiliano, Luiz Bonfa, e “Astoreando” del direttore d’orchestra e compositore, Ettore Stratta.

A quando in Puglia un serio SISTEMA MUSICA?

La divulgazione della musica di qualità, la ricerca di talenti vocali e un’attenzione privilegiata al contesto sociale e territoriale in cui opera, mediante significative iniziative a favore delle persone più emarginate e sfortunate.
Queste solo alcune delle lodevoli ragioni che hanno spinto in questi ultimi cinque anni l’associazione socio-culturale bitontina “La Macina” a promuovere il Bitonto Opera Festival. Ieri sera, l’inaugurazione della quinta edizione del festival era dedicata al celebre operista lucchese Giacomo Puccini nel 150° anniversario della nascita.
Una ricorrenza così eclatante che in giro per l’Italia e nel mondo intero in questi mesi si susseguono e talora accavallano kermesse, rassegne e naturalmente festivals per dargli il giusto risalto. Come se la buon'anima di Puccini ( nel 2001 fu lo stesso per il centenario della morte di Verdi) ne avesse davvero bisogno.
Quanto a visibilità globale, infatti, il celebratissimo compositore toscano non avrebbe certo nulla da invidiare a giganti dell’Arte dei Suoni del calibro di Beethoven e Mozart. In ogni caso la particolarità dell’omaggio pucciniano del Bitonto Opera Festival consisteva in una serie di arie e scene tratte da tre riconosciuti capolavori come Bohème, Tosca e Madama Butterfly. Sul palco, all’interno del chiostro del Sacro Cuore dall’acustica pregevole, un coro ben preparato e mirabilmente diretto da Emanuela Aymone, un pianista di eccellente musicalità come Piero Cassano e tre voci, quelle del soprano giapponese Tomoni Ishigami, del baritono Gianfranco Cappelluti e del tenore francese Frédéric Diquero alle prese con un “viaggio” intrigante ed emozionante. A chi conosce a menadito le arie e i duetti delle tre suddette opere immortali, sarà mancato, per goderne appieno, il poderoso e smagliante tessuto orchestrale disegnato ad arte da Puccini, ma anche così, con pochi mezzi, buona professionalità e tre voci giovani ma di tutto rispetto, le cose sono andate egregiamente e il folto pubblico presente ha applaudito, anche a scena aperta. Senza dimenticare che le risorse finanziarie di quest’anno, a detta degli stessi organizzatori bitontini, complice l’inatteso dietrofront della nuova giunta comunale, si sono ridotte al lumicino e senza il sostegno dell’assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli il festival non si sarebbe potuto svolgere.
D’altro canto, l’esplosione di analoghe iniziative festivaliere dedicate contemporaneamente alla lirica in terra di Bari ed in Puglia inviterebbe anche ad una seria riflessione sul tema.
Ha cioè ancora senso, di fronte all’oggettiva penuria di contributi pubblici e privati, moltiplicare rassegne, festival e sagre culturalmusicali a distanza di pochi chilometri le une dalle altre, piuttosto che creare nel segno anche di una maggiore qualità oggettiva una sinergica rete virtuosa tra comuni limitrofi ed enti organizzatori?
E’ davvero così utopistico immaginare in futuro un virtuoso SISTEMA MUSICA PUGLIESE, sull'esempio di ciò che accade, per esempio, a Torino ed in Piemonte?
In Lombardia e in Emilia Romagna esistono da alcuni decenni circuiti teatrali e musicali in cui una stessa produzione gira per teatri e sale da concerto anche per mesi con la logica conseguenza di ammortizzare sensibilmente i costi, dare lavoro a numerosi artisti e al contempo far gustare al maggior numero possibile di spettatori spettacoli di buon livello.
Da noi per quanto tempo ancora continuerà invece a prevalere soprattutto la dispendiosa e campanilistica logica della manifestazione musicale da applaudire al massimo un paio di volte e poi “bruciare” nelle successive quarantott’ore?

"Parte col piede giusto Il FestivaLatilla di Casamassima" di Stefania Castellano


"Nell’atrio dell’incantevole complesso Monacelle a Casamassima, sabato 19 luglio si è aperto il sipario sulla kermesse musicale dedicata all’opera buffa e targata FestivaLatilla. In scena l’intermezzo comico di Giovanni Battista Pergolesi (nel ritratto) “Livietta e Tracollo”, che grazie alla vivacità e al talento della musica riscatta pienamente un testo mediocre, tanto che innumerevoli repliche attesero quest’opera in tutto il sec. XVIII.

L’intermezzo è un canovaccio per la rappresentazione di alcune situazioni tipiche del teatro comico, ovvero i travestimenti; novità della partitura è il naturale alternarsi del canto con il recitativo di particolare effetto scenico.

La vicenda ruota attorno alle maldestre imprese truffaldine di Tracollo che, da pessimo ladro qual’ è, tenta invano di imbrogliare l’astuta ragazza; tuttavia i due finiranno per giurarsi amore eterno. Grande seguito di pubblico, divertito dal tono burlesco dell’opera, il cui successo si deve anche al talento degli artisti in scena.
Nella stessa location domenica 20 luglio, la spiritualità del coro polifonico “SüdwestDeutscher Kammerchor” di Coblenza ha toccato altissimi livelli. Il coro, diretto dal mastro Jürgen Böhme, ha regalato momenti di intensità particolare affidandosi esclusivamente alle voci senza strumenti musicali di accompagnamento. L’esecuzione, affascinante anche per gli aspetti meta-musicali, ha suscitato nel pubblico presente emozioni intense anche grazie alla viva musicalità, al controllo del timbro e dell’intonazione espressi superbamente dal coro tedesco. Il prossimo appuntamento è per il 7 agosto con la Messa in Pastorale per organo e due voci di Gaetano Latilla, nella Chiesa Matrice di Casamassima alle ore 21.00."

Stefania Castellano

giovedì 24 luglio 2008

Parte stasera con un omaggio a Puccini la quinta edizione del Bitonto Opera Festival


La Quinta edizione del Bitonto Opera Festival celebra il 150° anniversario delle nascita di Giacomo Puccini, dedicando al grande musicista toscano la serata di apertura della tradizionale kermesse lirica estiva, organizzata dall'Associazione socio-culturale “La Macina” in collaborazione con il Comune di Bitonto.
Il Gran Galà Pucciniano, in programma stasera a partire dalle ore 20.30 nell'atrio dell'Istituto Sacro Cuore (nelle vicinanze della Villa Comunale), proporrà agli appassionati di lirica scene ed arie da "La Bohème", "Tosca" e "Madama Butterfly". Protagonisti della serata saranno il soprano Tomomi Ishigami, il tenore Frédéric Diquero e il baritono Gianfranco Cappelluti accompagnati dal Coro lirico "Città di Bitonto" (diretto da Emanuela Aymone) e dal pianista Piero Cassano. Voce recitante: Raffaele Romita.
Il costo del biglietto d'ingresso è di 10 euro: informazioni e prevendita al botteghino del Teatro Traetta (tel. 080/3742636). Il Bitonto Opera Festival 2008 proseguirà poi con altri tre appuntamenti.
29 luglio (danza):
Quadri d'opera (scene da Madama Butterfly e Carmen) con il Mediterraneo Opera Ballet;
8 e 10 agosto (opera lirica):
“Don Giovanni ” (W.A. Mozart) con la regia di Christos Acrivulis e la direzione di Sergio Monterisi.

"Il GRAN CONCERTO di Raffaella Carrà dedicato ai...bambini" di Felicita Scardaccione


"Una “carrambata” in piena regola. Ma niente forti emozioni in diretta. Piuttosto si raccoglierà tanta tenerezza e curiosità, quella tipica dei ragazzini che per la prima volta si avvicinano ad un mondo per loro sconosciuto. La novità è la presentazione ufficiale di un programma (finalmente) di musica classica per bambini, cult in Spagna da anni, qui in Italia per la prima volta dal 7 settembre sul piccolo schermo.
Ogni domenica su Raitre alle 9.00 a condurlo ci sarà la nazional-women Raffaella Carrà (firma con Sergio Japino del format) per tutti la Maga Maghella di lontana memoria, insieme al tarantino Alessandro Greco, che ritorna per la verità in scena dopo anni di silenzio; la regia affidata a Paola Longobardo. Progetto a cui hanno creduto fortemente non solo gli autori, ma anche i direttori Paolo Ruffini di Raitre, Aldo Pellegrini del Centro di Produzione di Torino e Mussi Bellini, responsabile della programmazione Rai per ragazzi. Tredici puntate già in fase di registrazione nel prestigioso e storico Auditorium Rai "Arturo Toscanini" di Torino per “Gran Concerto”, questo il titolo scelto per il settimanale appuntamento, rivolto ai piccoli dai 5 anni in su, i veri “artisti” di questa avventura..alla ricerca delle sette note. Che non deluderà. Si lasceranno trasportare - di sicuro meglio dei recalcitranti adulti - in una serie di esperienze coinvolgenti. E così il primo passo è fatto: la tanto bistrattata musica classica ha il suo pubblico, vero, di giovanissimi pronti a mettersi alla prova senza tanti indugi – c’è da scommettere - nel dirigere una vera Orchestra, a scoprire come si segue un ritmo, quali sono i segreti di uno strumento musicale, cosa racconta uno spartito. Con la partecipazione straordinaria dei grandi della musica, da Mozart a Bizet. Impresa non facile, ma la cultura non è solo rock, pop e cantautori. Anche loro hanno iniziato apprezzando i compositori classici, frequentando i conservatorii. Valore aggiunto la presenza dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del suo primo violino Alessandro Milani, qui anche in veste di direttore. Non un caso, perché nel corso delle puntate i partecipanti saranno protagonisti delle storie raccontate da brani concertistici, lirici e per balletto, proposti rigorosamente dal vivo con l'aiuto di ospiti e solisti. Il tutto condito da tanto divertimento. E chissà che non sia l’occasione tanto attesa per avvicinare anche gli adulti a queste lezioni. Ascoltare per credere."

Felicita Scardaccione

mercoledì 23 luglio 2008

L'Orchestra Giovanile Italiana diretta da Gabriele Ferro inaugura la sua nuova sede estiva in Garfagnana




L’Orchestra Giovanile Italiana ha inaugurato felicemente la sua nuova sede estiva in Garfagnana ospite della Fortezza di Mont’Alfonso in collaborazione della Provincia di Lucca e il Comune di Castelnuovo di Garfagnana.
Dopo dodici anni di felice sodalizio con la Val d’Aosta, l’Orchestra è ritornata nella natia Toscana sperimentando la perfetta funzionalità di questa splendida struttura rinascimentale dove, oltre alle lezioni, ha programmato una nutritissima serie di concerti cameristici che ha anche esportato a Molazzana e Verni.
Per ringraziare Castelnuovo di Garfagnana e la Provincia di Lucca il 28 luglio, alle ore 21.00 presso il Teatro Alfieri di Castelnuovo, Gabriele Ferro, celeberrimo direttore, di casa in tutti i più importanti teatri del mondo e raffinato interprete del repertorio romantico e novecentesco, guiderà i settanta giovani in due splendide opere del romanticismo tedesco: Schubert Incompiuta e Brahms Sinfonia n. 1.

Il 29 giugno alle 21.15 i fiorentini avranno la possibilità di ascoltare questa straordinaria compagine al Teatro Romano per la LXI edizione dell’Estate Fiesolana dove sarà ripreso il programma romantico, con Schubert e Brahms, sempre sotto la guida di Gabriele Ferro per la gioia del grande pubblico.

L’Orchestra Giovanile sarà poi attiva quest’autunno prima sotto la guida di Jeffrey Tate che dirigerà fra l’altro uno dei suoi cavalli di battaglia, "Enigma Variations" di Edward Elgar, e subito dopo, assieme alle Orchestre "Mozart" e "Cherubini", sarà per la prima volta sotto la guida di Claudio Abbado per l’esecuzione dello straordinario evento musicale che si terrà al Paladozza di Bologna in ottobre, quando oltre 700 esecutori daranno vita al Te Deum di Berlioz.

Info Scuola di Musica di Fiesole 055/597851 - http://www.scuolamusica.fiesole.fi.it/

Alfonso Palieri colpisce ancora con la tenda dell'amore


Dopo “I manifesti del buon umore”, una serie di cartelloni antipubblicitari apparsi nella città di Bari nei giorni scorsi, che parafrasando i capolavori dell’arte scatenano “endorfine esistenziali” e pongono l’attenzione su importanti temi sociali, l’eclettico avvocato-artista-chansonnier Alfonso Palieri (nella foto) prosegue la sua “Campagna Nazionale del Sorriso”.
Installerà, infatti, in alcune spiagge la TENDA DELL’AMORE, gustosa messa in scena dal sapore balneare e vacanziero.
Un "evento" da non perdere per gli amanti dell’arte contemporanea e non solo.
Il tutto all’insegna dell’assoluta gratuità. “In un mondo in cui tutto ha un prezzo, l’arte di Palieri crede nel principio dello scambio, nell’interazione tra pubblico e artista”, commenta il critico d’arte Enzo Varricchio, che supporta costantemente le trovate dell’artista barese, in collaborazione con una equipe di tecnici e di altri artisti.
C’è da scommettere che anche questa volta l’estroso Palieri riuscirà a catturare l’interesse del pubblico e dei media.
Attenzione a non lasciarsi sfuggire le date e l’orario: i week-end dal 25 luglio in poi, molto in poi.
La location sarà offerta dai lidi baresi San Francesco (25 luglio) e Camping San Giorgio (26 luglio), da un capo all’altro della costa.
Le performances avranno inizio alle ore 10,30
Si allestirà una specie di tenda circense a pochi metri dal bagnasciuga, in cui Palieri offrirà consulenze sentimentali gratuite ai bisognosi; all’ingresso della tenda, ad accogliere il pubblico, un cicerone d’eccezione: il pittore Peppino Signorile, decano degli artisti pugliesi, nelle vesti d’Apollo, nume tutelare dei poeti, scortato da due aitanti DIOSCURI, intento a declamare aulici versi con in pugno un serto d’alloro, e a concludere immancabilmente che “La poesia salverà il mondo!”.
Interverrà anche una persona di grande spessore … Il body builder champion Olindo Renzetti.
Interventi musicali della sassofonista Daniela Cavallo.
Palieri dichiara: “Le mie consulenze riguarderanno specificamente amori impossibili, non ricambiati, platonici, contrastati, virtuali, eterni e saranno munite di certificazione Euro 4 ed ISO 9000.
I primi venti visitatori del Love Camp, riceveranno in dono “una barca di soldi”, una gigantografia di una banconota da mille lire, ripiegata a mo’ di barchetta di carta.
Non c’è che dire, Palieri, con la sua “Arte Pubblica e Gratuita" animata da sincere finalità sociali, induce a riflettere in modo più divertente ma meno invasivo di Graziano Cecchini, autore dei discutibili gesti provocatori alla Fontana di Trevi e a Trinità dei Monti.
L’evento è promosso da due associazioni molto attive nella promozione culturale e artistica cittadina: la Galleria BLUorG e il "Centro Studi di Diritto delle Arti".


Per informazioni:

Galleria BLUorG, via M. Celentano 92/94 - 70121 Bari.
Infotel: +39 080/9904379 /
e-mail: info@bluorg.it / bluorg@fastwebnet.it
website: http://www.bluorg.it/

Vi presento l'Accademia di Musica di Pinerolo


In Italia esistono numerose accademie musicali, alcune davvero prestigiose, come, per citarne solo un paio, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma e l’Accademia Chigiana di Siena. Di volta, in volta l’Orecchio di Dioniso ve le segnalerà in modo da offrire ai musicisti che lo desiderano un ampio ventaglio di possibilità per perfezionarsi con autorevoli docenti ed artisti di fama internazionale.
Iniziamo oggi parlando dell’attività didattica che svolge l'Accademia di Musica di Pinerolo in Piemonte; attività che si articola principalmente in corsi di perfezionamento per pianoforte, violino, viola, musica da camera, musica vocale da camera e storia della musica. I corsi di pianoforte si suddividono, a loro volta, nel corso pluriennale (per giovani pianisti d'età inferiore ai vent'anni) e nel corso triennale (per pianisti fino ai 28 anni).La maggior parte degli allievi dell'Accademia sono italiani, ma non pochi giungono a Pinerolo ogni mese da Argentina, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Germania, Giappone, Polonia e Romania.
I corsi di pianoforte sono tenuti da maestri del calibro di Pietro De Maria, Andrea Lucchesini, Enrico Pace, Laura Richaud, Franco Scala ed Enrico Stellini; Giovanni Doria Miglietta come collaboratore didattico.
Il corso di violino è tenuto dalla violinista Dora Schwarzberg di Vienna, dalla pianista collaboratrice Monica Cattarossi (sempre presente alle lezioni) e da Adrian Pinzaru come assistente. Il corso di viola è tenuto dal maestro Danilo Rossi e dal pianista collaboratore Stefano Bezziccheri.I corsi di musica da camera sono tenuti dal Trio Altenberg costituito da Amiram Ganz (violino), Alexander Gebert (violoncello) e Claus Christian Schuster (pianoforte) e dal Trio Debussy costituito da Piergiorgio Rosso (violino), Francesca Gosio (violoncello) e Antonio Valentino (pianoforte).Repertorio liederistico per cantanti e pianisti - Duo canto-piano - è tenuto dal soprano Valentina Valente e dal pianista, musicologo e compositore Erik Battaglia.Tutti gli allievi frequentano inoltre i seminari di storia della musica tenuti dal professor Giorgio Pugliaro. Per tutte le informazioni pratiche di accesso ai suddetti corsi consultare l'esaustivo sito dell’Accademia piemontese:
http://www.accademiadimusica.it/

martedì 22 luglio 2008

Convincente successo per il visionario "Concerto a colori" di Livio Minafra


E’ noto che all’aperto, in genere, si possa giocare solo a bocce. Lo disse una volta il grande Arturo Toscanini. A questo pensavo ieri ascoltando l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari diretta da Massimiliano Caporale durante un concerto tenutosi all’interno, ma comunque all’aperto, del Castello Svevo. Perché ci pensavo è presto detto. Dopo pochi minuti dall’inizio dell’esecuzione del celeberrimo "Adagietto" della Quinta Sinfonia di Gustav Mahler alcune gocce di pioggia hanno messo in allarme i professori d’orchestra giustamente preoccupati per i loro preziosi strumenti. E così l’esecuzione - peraltro sino a quel momento abbastanza mediocre - si è interrotta e non è stata più riproposta. Certo è che sia il suddetto "Adagietto" mahleriano, sia la suite n.1 tratta dall’altrettanto noto “Peer Gynt” di Edvard Grieg, erano stati evidentemente pensati solo come lavori di contorno, o se preferite, di sostegno alla prima esecuzione assoluta del "Concerto a colori per pianoforte “Impreparato” e orchestra del giovane compositore pugliese Livio Minafra (nella foto). E questo ci può anche stare, dopo aver ascoltato il complesso e articolato lavoro di questo talentuoso musicista, che ad appena ventisei anni già può vantare un sostanzioso curriculum. Conosco personalmente Livio da almeno cinque anni. Papà Pino e mamma Margherita m’invitarono ad ascoltarlo (non era ancora diplomato in pianoforte) nel 2003 in un incredibile, a tratti visionario, recital di sue composizioni alla Vallisa. Il risultato di quella serata fu un disco dal titolo “La dolcezza del grido” per la prestigiosa etichetta londinese Leo Records. Quel compact disc gli ha fatto guadagnare diversi riconoscimenti da alcuni tra i migliori giornalisti musicali di jazz del mondo. Non starò qui a dirvi quali, ma vi invito caldamente a guardare il sito di Minafra dove sono riportati per filo e per segno. Cinque anni dopo, dunque da quella serata assai particolare in Vallisa ho riascoltato Livio addirittura in un concerto per pianoforte e orchestra (dalla brahmsiana durata di oltre 40 minuti), scritto da lui con il contributo per l’arrangiamento orchestrale di Bruno Tommaso, da tempo figura di primo piano particolarmente apprezzata del Jazz italiano.
Lo stile del giovane Minafra sembrerebbe collocarsi, almeno ad un primo sommario ascolto (per giunta all'aperto), nel già fecondissimo sentiero attuale dei post minimalisti attraverso la proposizione di un perpetuum mobile di temi, melodie, semplici e/o complessi accordi, percussivi clusters, reiterati, quasi senza un’apparente soluzione di continuità.
A ben vedere questo concerto a colori possiede però anche matrici differenti: da Gershwin a Stravinskij, da Prokof’ev a Messiaen, da Luciano Berio ad Astor Piazzolla, da Philip Glass a John Adams, il tutto sapientemente cavalcato e miscelato con i timbri etnici, popolarmediterranei del jazz nostrano. Peraltro, quelli appena citati non sono nomi sparati a caso, ma un buon conoscitore di cose musicali può senz’altro avvertire all’ascolto della grintosa e folgorante composizione di Minafra una sorta di omaggio al Novecento, talora un po’ disordinato, accavallato, gridato, ma complessivamente di raro fascino. Mi piacerebbe, oltre che riascoltare (possibilmente al chiuso) il suo “concerto a colori”, anche sentire il pianista-Minafra eseguire un concerto di Sergej Prokof’ev o magari di Béla Bartók. Lo dico perché, a mio sommesso parere, anche nelle vesti di interprete, questo giovane, straordinario talento può regalare soddisfazioni non da poco. Il folto pubblico presente ha mostrato di gradire molto, applaudendo con convinzione la sua brillante performance. Nella seconda parte una decorosa lettura della suite n. 1 dal Peer Gynt ha egregiamente chiuso la serata.

lunedì 21 luglio 2008

Domani Gino Paoli a Molfetta per l'anteprima della XX edizione di "Notti di stelle"


Primo appuntamento martedì sera a Molfetta, nell’Anfiteatro di Ponente, per il Festival Jazz “Notti di Stelle” della Camerata Musicale Barese. Sarà l’anteprima della ventesima edizione, organizzata insieme al Comune di Molfetta ed alla Fondazione “Vincenzo Maria Valente”. Protagonista della serata, Gino Paoli (nella foto), cantante di prima grandezza, molto popolare anche a Bari ed in Puglia, con i suoi partners Flavio Boltro (tromba), Danilo Rea (pianoforte), Rosario Bonaccorso (contrabbasso) e Roberto Gatto (batteria). C’è da ricordare che Gino Paoli, con lo stesso complesso, si è esibito a Bari per la Camerata, nell’Auditorium della Guardia di Finanza, nel mese di gennaio. Lo spettacolo di martedì sera s'intitola “Un incontro di Jazz”. I posti sono quasi tutti esauriti. Mercoledì sera prenderanno il via, invece, le serate di “Notti di Stelle” sul sagrato della Basilica di S. Nicola. La prima avrà per protagonista Eumir Deodato con il Suo complesso “Europa Xpress”. Seconda serata, giovedì, con Goran Bregovic & “ The Weddings and The Funerals Band”. Ultimo concerto, venerdì, con il “ Brad Mehldau Trio”. Per la serata di Bregovic sono in vendita gli ultimi biglietti, oltre gli abbonamenti. Una maggiore disponibilità si registra per gli altri due concerti. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso la sede della Camerata Musicale Barese, Via Sparano n. 141- Bari, infotel 080/5211908; il Box Office - La Feltrinelli- Via Melo 119 - Bari tel. 080/5240464.

venerdì 18 luglio 2008

Lunedì il pianista-compositore Livio Minafra in concerto al Castello Svevo con l'Orchestra della Provincia di Bari


Lunedì 21 luglio alle ore 21.00 presso il Castello Svevo di Bari l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto, diretto dal maestro Massimiliano Caporale, e con solista il giovane talentuoso pianista-compositore Livio Minafra, che a mio sommesso parere è anche meglio dell' osannato "collega"...Giovanni Allevi (i biglietti saranno in vendita il giorno del concerto direttamente al Castello Svevo di Bari).
Si tratta del terzo appuntamento con la rassegna denominata “Note dal Castello” che vede la splendida cornice dell’antica fortezza medievale barese a fare da sfondo, nei mesi di luglio e di settembre, a nove concerti dell’Orchestra Sinfonica barese.
Buona parte della serata sarà dedicata all’esecuzione del Concerto a colori per pianoforte “impreparato” e orchestra. Suite n. 1: “Choo choof”, “Passi”, “La danza del Vulcano”. Suite n. 2: “Muezzin”, “Campane” di Livio Minafra, classe 1982. Figlio d’arte (suo padre Pino è tra i più stimati jazzmen italiani, sua madre Margherita Porfido è una clavicembalista particolarmente apprezzata per le aperture al repertorio contemporaneo) Minafra si è formato in un ambiente artistico e familiare molto “sui generis”, nel quale la pratica dell’improvvisazione e la scrittura rivestono pari importanza e, soprattutto, cercano di superare le barriere costituite dalle tradizionali categorie concettuali poste dall’ambiente accademico.
In questo lavoro della durata di circa 40 minuti, viene utilizzata l’orchestra tradizionale con l’aggiunta di un terzo trombone basso, di un vibrafono e un’arpa. Le parti orchestrali sono tutte rigorosamente scritte, mentre al solista viene lasciata la possibilità di effettuare anche delle sortite improvvisate. Altra caratteristica è data dal fatto che l’orchestra suona praticamente per tutta la composizione, senza sosta e che l’autore non ha previsto l’impiego delle tradizionali prime parti.
I movimenti che compongono l’opera sono tutti tratti dal nuovo cd di Minafra, “La fiamma e il cristallo”, di prossima uscita per l’etichetta tedesca Enja.
“Choo choof” è un omaggio al compositore Alfredo Casella e si muove seguendo uno spirito particolarmente ludico.
“Passi”, costruito come una colonna sonora, ha un impianto di stampo minimalista ed è l’unico brano in cui l’autore suona la fisarmonica.
“La danza del Vulcano” è stato concepito come un omaggio a Strawinsky e deve il suo titolo al celebre pianista Aldo Ciccolini che, ascoltandolo nella versione per pianoforte solo, lo definì come la storia d’un vecchio vulcano che sembra dormire, ma poi si desta ed esplode nel finale vigoroso.
“Muezzin” è uno sguardo verso la cultura dell’Islam, ma anche alle origini meticce delle nostre culture meridionali. E’ scritto in 7/8 ed ha un andamento intenso, ispirato, che può ricordare quello di una preghiera. Utilizza solo archi e clarinetti insieme con il pianoforte.
“Campane” rappresenta infine due storie che si incontrano: la tarantella meridionale e le campane dei paesini del sud, che ogni giorno annunciano il mezzogiorno con i loro rintocchi; in molti paesi, gli orologi non sono sincronizzati, perciò c’è chi parte prima, chi in orario e chi dopo. Il brano inoltre usa i principali suoni della scala costruita sugli armonici perciò ha carattere molto luminoso ed ipnotico.
Da ultimo, gli arrangiamenti sono stati costruiti sulle originali versioni pianistiche con la collaborazione e le indicazioni di Bruno Tommaso, figura di primissimo piano del jazz italiano, particolarmente apprezzata per la propria consolidata esperienza nella scrittura e nella conduzione orchestrale.
Nella seconda parte l’orchestra eseguirà “Adagietto per archi” dalla Sinfonia n. 5 in do diesis minore di Gustav Mahler (1860 - 1911) e “Peer Gynt”, Suite n. 1 op. 46 di Edvard Grieg (1843 - 1907). Direi proprio che è un concerto da non perdere.

mercoledì 16 luglio 2008

"Il FestivaLatilla: la voce della lirica" di Stefania Castellano


"Si apre il sipario sulla seconda edizione del FestivaLatilla di Casamassima (BA), la kermesse musicale, promossa dal centro Culturale "Il Sipario" dedicata all'opera buffa ed in particolare al compositore pugliese Gaetano Latilla (Bari, 1711 - Napoli, 1788).
Patrocinata dalla Provincia di Bari, dal Comune di Casamassima e dalla Regione Puglia che, dato il successo dello scorso anno ha stanziato specifici contributi, la rassegna sarà presentata in conferenza stampa domani 17 luglio, alle 19.00, presso la Sala Cappella. Con la direzione artistica del maestro Gerardo Spinelli, la manifestazione si aprirà il 19 luglio alle 20.00 con il Seminario “Gaetano Latilla: da Bari a Casamassima”, al quale seguirà la messa in scena dell’opera “Livetta e Tracollo” presso il complesso Monacelle. La stessa location il 20 alle 19.30 ospiterà il concerto corale “Sudwest Deutscher Kammerchor” diretto dal maestro Jürger Böhme, mentre la Chiesa Matrice farà da scenario il 24 luglio alle 20.30 a “Messa in Pastorale per organo e due voci” di Gaetano Latilla. “La finta cameriera ovvero Don Calascione” e “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti allieteranno le serate del 10 e del 30 agosto a partire dalle h. 21 presso l’atrio della scuola Marconi. Concluderà la rassegna l’11 settembre “L’eredità di zio Buoso”, commedia gioiosa in un atto in collaborazione con l’associazione ACCA, in scena alle 20.30 presso Monacelle. Info Centro Culturale "Il Sipario", via Marconi 27, tel. 0806530966 -3472568000; Comune di Casamassima / Servizio Socio Culturale / tel. 080673892." Stefania Castellano

Alla Scala di Milano in azione i nostalgici di Abbado e Muti




La notizia è di qualche giorno fa, ma può esservi sfuggita. Ve la riporto, desumendola da un articolo apparso sul Corriere della Sera di domenica scorsa. Al Teatro alla Scala durante l’intervallo della Bohème pucciniana più tormentata degli ultimi anni (causa sciopero delle maestranze del teatro milanese che ne hanno bloccato per giorni la “Prima” prevista per il 7 luglio), è calata da un palco di quart’ordine una pioggia di volantini. Il disorientamento è aumentato appena letto il contenuto dei foglietti: “Ridateci i nostri grandi direttori. Muti e Abbado dirigono le più grandi orchestre del mondo. E la Scala? Cosa fa per averli? Nulla! Vergogna! Pace e armonia qui mancheranno finchè Abbado e Muti non torneranno. Al lavoro! Svegliatevi!”. Destinatari dei volantini naturalmente il Sindaco di Milano Letizia Moratti, il Consiglio di amministrazione della Scala, il Sovrintendente Stéphane Lissner, l’orchestra e il coro. Tutti invitati, tra l’altro, ad “andare a scuola di musica” se non consapevoli del valore dei due direttori capaci di dare prestigio alla città.
Chi può non essere d’accordo con gli “orfani” di Claudio Abbado e Riccardo Muti?
D’altro canto, mi sembra anche che chi ha lanciato questi volantini ignori colpevolmente i recenti ed insistenti tentativi dello stesso Lissner per riavere dopo molti anni d’assenza almeno Abbado alla direzione di un’opera o di un concerto. Quest’ultimo però ha escluso nella maniera più categorica di rimettere piede in una città ormai “inquinata e senza più amore per la cultura”. Per quanto riguarda Muti, costoro hanno già dimenticato forse che il maestro napoletano di nascita e molfettese d’adozione, è stato appena tre anni or sono artisticamente (e non solo) “linciato” e costretto dunque a dimettersi dall’Orchestra del Teatro alla Scala? Come è possibile solo immaginare che egli abbia la pur minima intenzione di rimettere piede nel teatro oggi, purtroppo solo sulla carta, più importante del mondo? Per la cronaca la Bohème scaligera era diretta dal giovane talento venezuelano Gustavo Dudamel (nella foto), forse ancora acerbo per dirigere un Puccini "alla Kleiber" o "alla Chailly", ma pur sempre già molto apprezzato nel repertorio sinfonico (anche) a livello internazionale, oltre che "sponsorizzato" dallo stesso Abbado.
Ho letto le recensioni, in verità sensibilmente discordanti, di Angelo Foletto (apparsa su Repubblica lunedì scorso) e di Enrico Girardi (sul Corriere di ieri). Non posso darvi le mie impressioni, perché la suddetta Bohème non l’ho nemmeno ascoltata per radio. D'altro canto, è giusto che finalmente si dia spazio ai giovani di talento anche alla Scala. I grandi Maestri, come Abbado e Muti sarebbero necessari al teatro milanese come a qualunque teatro di prestigio, ma meriterebbero maggior rispetto.

martedì 15 luglio 2008

A Mola di Bari parte il prossimo 20 luglio Agimus Estate


Nell' ambito della programmazione generale XIV STAGIONE MUSICALE 2008, l' associazione A.G.I.MUS. di Mola di Bari propone al pubblico la breve rassegna "agimusINestate" che si svolgerà in tre appuntamenti le domeniche 20 luglio, 10 agosto e 24 agosto alle ore 21.15 presso il Chiostro S. Chiara di Mola di Bari.
I concerti in programma avranno tutti una interessante anteprima "Aperitivo con gli artisti" il giorno stesso dei concerti alle ore 20.00 presso la Piazzetta antistante il Bar Roma sempre in Mola di Bari: Pasquale Attolico e Gilda Camero presenteranno i concerti intervistando i musicisti protagonisti delle serate.
Si comincia domenica 20 luglio con il concerto "Palavras de Amor : Jobim e as mulheres" che vedrà protagonisti la vocalist di colore CLAUDIA MARSS e il quintetto EFFETTO MUSICA ENSEMBLE formato da Stefano Saccone al sax e flauto, Gianluca Marino alla chitarra, Enzo Orefice al pianoforte, Aldo Vigorito al contrabbasso e Giuseppe La Pusata alla batteria. Il concerto esplora l'universo femminile di Antonio Carlos Jobim attraverso arrangiamenti originali di brani dedicati alle donne della sua vita. La bossanova del grande compositore brasiliano sarà proposta attraverso un sound elegante che miscela le caratteristiche di tutti i componenti della formazione con la voce e l'interpretazione personale e suggestiva della vocalist Claudia Marss. Da segnalare che il concerto è il seguito di un progetto discografico pubblicato dalla Philology (prestigiosa etichetta del jazz italiano) che ha riscosso un notevole consenso presso la critica specializzata, oltre che del pubblico.
Seguirà domenica 10 agosto il concerto di Alessia Martegiani (voce) accompagnata dal Di Fulvio Trio (Maurizio Di Fulvio - chitarra, Claudio Marzolo - basso, Marco Contento - batteria), gruppo d’avanguardia tra i più importanti della scena internazionale. Nell’impostazione stilistica ed interpretativa, il concerto coniuga momenti in cui predominano il rigore formale e l’adozione di procedimenti mutuati dalla tradizione storica europea a momenti di autentica estemporaneità della prassi esecutiva secondo i canoni linguistici ed espressivi propri delle civiltà musicali afro e latino-americane. Eleganza strumentale, equilibrio tecnico-esecutivo e sound inconfondibile sono le caratteristiche che predominano nella formazione che, ospitata nei maggiori festival europei ed americani, si esibisce in performance intense e cariche di pathos. Nell'occasione saranno eseguite musiche di Santana, Sting, Jobim, Nogueira, Wonder, Kosma, Velazquez.
Ultimo appuntamento domenica 24 agosto con l'originale performance proposta dal gruppo MEDITERRANEA con Alessandra Ferrari - voce, Michele Serafini - flauto, Andrea Candeli - chitarra, Marcello Davoli - percussioni, Chiara Guerra - ballerina.
Il concerto, in sintesi, è una originale proposta di mediazione tra la musica colta spagnola e il flamenco. Alla base vi è uno studio ed una ricerca che hanno avuto come punto di partenza la Seguiriya Gitana, ovvero l’archetipo di quel canto straordinario, primtivo, andaluso, ricco di valori, che è il Cante Jondo e dei suoi derivati (Malaguenas, Granadinas, Rondenas, Peteneras e Flamenco).
Sono arie dai forti colori locali intrise di tutte le varianti del dolore, sempre dominato dall’amore e dalla morte, dove l’eterna domanda, tipicamente lorchiana, rimane sempre senza risposta. La ricerca si conclude con i risultati musicali contemporanei in un viaggio fittizio spagnolo che da Garcia Lorca arriva a Rossana, passando per Paco De Lucia ed altri. Il progetto ha dunque l’ambizione di tracciare un filo conduttore storico – musicale di una tradizione tanto ricca ma ancora poco conosciuta tra i più giovani. Il gruppo Mediterranea si è formato nel 1997 e da allora ha conseguito un crescente successo di pubblico e di critica.
La rassegna " agimusINestate" si avvale del sostegno della Regione Puglia, della Provincia di Bari, del Comune di Mola di Bari e della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia.
Ulteriori informazioni possono essere richieste al cell. 368.568412

lunedì 14 luglio 2008

Bobby McFerrin chiude in bellezza "Bari In Jazz"


Improvvisatore vocale, direttore d'orchestra, appassionato portavoce della cultura musicale, Bobby McFerrin (nella foto) non può essere definito un semplice cantante. Nato a New York negli anni cinquanta da una famiglia di cantanti lirici, studia pianoforte, e, già al liceo, fonda il Bobby Mack Quartet. Nel 1978 inizia a cantare nel gruppo Astral project di New Orleans. Scoperto dal cantante Jon Hendricks, con il quale ha duettato più volte, lascia un forte segno di sé nel 1981 al Kool Jazz Festival di New York. Grazie a questo successo entra prima nella band del chitarrista George Benson e poi si aggrega in tournèe a Herbie Hancock. Nel 1984 incide il disco The Voice, il primo album, nella storia del jazz, per sola voce. In questo album, McFerrin sfoggia una tenica vocale che gli permette di riprodurre all'unisono il suono di tre strumenti. Durante il suo percorso non convenzionale egli perseguirà fedelmente il suo obiettivo di esibirsi in concerti dal vivo totalmente improvvisati, senza alcun materiale preparato. I suoi spettacoli sono difficilmente definibili come semplici concerti, perché vi è sempre una reale e costante interazione con il pubblico. Nel 1988, con il brano “Don't Worry Be Happy”, canzone improvvisata nello studio di registrazione, Bobby McFerrin raggiunge il vertice in quasi tutte le classifiche pop del mondo. Dieci volte vincitore del Grammy Award e all'apice della popolarità, McFerrin decide di studiare direzione d'orchestra, prendendo lezioni da Bernstein, Meier e Ozawa.Grazie all'entusiasmo e alla gioia che da sempre caratterizzano le sue esibizioni da solista, McFerrin ottiene successo anche nell'ambito della musica classica; nel 1990 dirige l'Orchestra Sinfonica di San Francisco, nel 1994 è direttore creativo dell'Orchestra da Camera St. Paul e, nello stesso anno pubblica Paper Music, una collezione di classici che rappresenta la sua prima registrazione come direttore d'orchestra. Da allora collabora frequentemente con le più grandi orchestre del mondo, tra cui la New York Philharmonic e i Wiener Philharmoniker, che nel 2003 ha diretto nel tour europeo. L'8 maggio 2007 si è esibito al Teatro alla Scala di Milano dirigendo la Filarmonica della Scala. Le registrazioni di Bobby McFerrin hanno venduto venti milioni di copie, e le sue collaborazioni con Yo-Yo Ma, Chick Corea ed Herbie Hancock lo hanno reso ambasciatore nel mondo del jazz e della musica classica.Con un’estensione di 8 ottave ed un’ampia gamma di tecniche vocali, McFerrin non è un semplice cantante, ma è l’uomo dell’ultimo vero Rinascimento della musica, un esploratore vocale che ha messo insieme jazz, folk e molte altre influenze della musica mondiale – corale, musica classica ecc. – inserendovi i suoi ingredienti personali. Come conduttore, Bobby riesce sempre ad adattare la sua musicalità innata in contesti anche molto diversi. In occasione della 4a edizione del festival “Bari In Jazz” Bobby McFerrin terrà un workshop (15-16 luglio) e un concerto (16 luglio, alle 21.00) insieme a numerosi artisti pugliesi (e non) come
Gianna Montecalvo,Lisa Manosperti,Stefano Luigi Mangia,Maria Giaquinto,Cristina Palmiotta,Teresa Vallarella,Gabriella Schiavone,Serena Fortebraccio,Loredana Perrini,Maristella Schiavone,Rosanna Santa Maria,Fabrizio Piepoli,Francesco Loiso,Maria Mazzotta,Giuseppe Naviglio,Loredana Savino,Gianni De Gennaro,Oskar Boldre,Mario Rosini.Istrumentalists:Roberto Ottaviano – Soprano sax & Bass Clarinet;Giorgio Distante – Trumpet;Massimo Lazazzera – Miscellaneous Folk Wind Instruments (Doudouk, Flutes, Pipes...);Nando Di Modugno – Acoustic and classical guitars;Livio Minafra – Accordino;Redi Hasa – Cello;Camillo Pace – Double bass;Pippo D’Ambrosio – Drum set, tabla, bodhran;Cesare Pastanella – Latin Percussions.
Informazioni c/o il Centro Interculturale ABUSUAN (strada Vallisa 67/68 70122 Bari, o telefonando al numero seguente: 080.5283361 / Prevendite: http://www.bookingshow.com/

Standing ovation per Aldo Ciccolini al Barletta Piano Festival


Sabato scorso, dopo aver disertato per alcune settimane le sale da concerto, sono tornato ad ascoltare Musica. L’occasione era di quelle imperdibili. A Barletta (poco più di cinquanta chilometri a nord di Bari), infatti, si teneva il recital di un’autentica leggenda vivente del pianoforte: Aldo Ciccolini.
Non era certo la prima volta che mi recavo a sentire il sommo pianista ormai ottantatreenne. Era capitato a Bari in occasione dei concerti del Collegium Musicum e dell’Orchestra della Provincia, dove il Maestro napoletano, quale prestigioso solista ospite, interpretava da par suo alcuni notissimi concerti per pianoforte e orchestra. Ma era la prima volta che ascoltavo un suo recital in completa solitudine.
Il programma bellissimo – una sorta di divina schubertiade – faceva poi il resto.
A questo punto, prima di addentrarmi sugli esiti straordinari di una serata memorabile, va ringraziata la benemerita Associazione degli Amici della Musica “Mauro Giuliani” di Barletta, guidata dal presidente l’architetto Francesco Caporale e dal direttore artistico, il maestro Pasquale Iannone (Nella foto sopra è proprio con Ciccolini) per aver organizzato questo importante concerto, nell’ambito del festival pianistico che in questi giorni si sta svolgendo nella città pugliese.
Nella Chiesa di San Giacomo, Ciccolini ha offerto - va detto, a titolo completamente gratuito - questo concerto all’associazione barlettana di cui, di recente, è diventato presidente onorario.
Il programma - interamente dedicato a Franz Schubert - comprendeva i Momenti Musicali D.780, i Quattro Improvvisi op. 90 e l’ ultima Sonata, quella in si bemolle maggiore D. 960: geniale ed estremo testamento musicale del compositore viennese.
Il concerto è iniziato tardi (alle 22.00 circa), preceduto da un’appassionata guida all’ascolto dell’avvocato Aldo Lotito e dall’introduzione del presidente Caporale.
Sin dalle prime battute, ho trovato Ciccolini in splendida forma. Per questo pianista gli anni non sembrano passare mai. E’ davvero un miracolo della natura!!! Con quale nostalgica eleganza di tocco e sopraffina sensibilità egli abbia sciorinato i momenti musicali e poi il resto del programma non è francamente possibile descrivere appieno.
E’ proprio vero che in certi casi, gli aggettivi non bastano mai…
Vi posso però garantire che il folto pubblico (purtroppo non foltissimo, come c’era invece da aspettarsi) presente a San Giacomo era assorto in un silenzio colmo di significato e concentrazione. Le dita di Ciccolini si libravano con meravigliosa naturalezza sulla tastiera del pianoforte, guidate più dal cuore ispirato del Maestro, che da una (peraltro) impareggiabile tecnica.
Il momento più intimamente poetico del concerto è stato a mio parere quello del sublime "Andante" della Sonata D. 960. Ricordo di averlo ascoltato per la prima volta nel visionario film horror di Tony Scott “Miriam si sveglia a mezzanotte”. E’ una pagina di struggente malinconia, in cui si avverte tutta la sofferenza e la solitudine del compositore ormai vicino alla morte. In questo capolavoro appaiono, quasi come fantasmi, quelli che Schubert stesso considerava i suoi due modelli irraggiungibili: Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven.
Eppure dopo le laceranti note del tempo lento, Schubert ha la forza di risalire la china emotiva con uno scherzo e un allegro conclusivo almeno di apparente, ottimistica luminosità. La stessa che Beethoven seppe infondere nei suoi ultimi immensi quartetti per archi. Standing ovation meritatissima per Ciccolini, che ha regalato a mezzanotte inoltrata anche due splendidi fuori programma (un Notturno di Chopin e la Danza del Fuoco dall’“Amor Brujo” di Manuel de Falla) al pubblico entusiasta e ancora visibilmente emozionato per questo irripetibile incontro ravvicinato.

venerdì 11 luglio 2008

Il Teatro Pubblico Pugliese premiato stasera al Festival di Spoleto con il prestigioso "Biglietto d'Oro"


Tra poche ore, sarà consegnato al Teatro Pubblico Pugliese, nella splendida cornice del Festival dei Due Mondi di Spoleto, il "Biglietto d’Oro del Teatro 2007/2008", prestigioso riconoscimento assegnato sulla base dei biglietti venduti e organizzato dall’Agis e dall’Eti in collaborazione con il 51° Festival dei Due Mondi, su impulso del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Nella stagione teatrale appena conclusa, infatti, il Teatro Pubblico Pugliese, premiato nella sezione “distribuzione”, ha portato in Puglia ben 182 spettacoli, per un totale di 819 repliche e 208.979 biglietti venduti.
I premi Biglietti d’Oro vengono attribuiti secondo un regolamento approvato da un Comitato, presieduto dal Direttore generale per lo spettacolo dal vivo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e costituito dai presidenti dell’Agis, dell’Eti, della Siae e della Fondazione Festival dei Due Mondi di Spoleto. La rilevazione si basa sui risultati autocertificati dagli operatori tramite schede inviate entro il 5 giugno scorso, tenuto conto della Borsa Teatro del Giornale dello Spettacolo e con la collaborazione della Siae.
Nel corso degli anni il Tpp ha moltiplicato la sua attività, assumendo l’identità di Circuito di programmazione della prosa, della danza, e del Teatro ragazzi fino a diventare uno dei primi circuiti regionali italiani.
Il Tpp è l’unico organismo in Italia con un grande patrimonio istituzionale formato da 55 soci tra Comuni, le 5 Province e da quest’anno anche la Regione Puglia.
In pochi anni gli Enti pubblici dotati di uno spazio teatrale sono entrati a far parte del circuito del Tpp, programmando le date di spettacolo dal vivo attraverso di esso.
Il Teatro Pubblico Pugliese si definisce un “sistema” per programmare e promuovere la prosa e la danza in Puglia, una fitta maglia che unisce territori, lavoratori, luoghi, Enti locali, risorse, professionalità e platee diverse. Più di 500 spettacoli all’anno, per una platea di quasi 200.000 spettatori, con un fatturato complessivo intorno ai 5 milioni di euro, il TPP assume i contorni di una vera e propria AZIENDA CULTURALE in grado di coniugare le finalità artistiche con le regole e le opportunità offerte dall’economia e dalla cultura d’impresa.
L’ “azienda speciale” TPP lavora per la crescita e l’espansione dello spettacolo dal vivo pugliese come settore economico e mercato specifico in grado di produrre lavoro e sviluppo per l’intero territorio.
Il TPP, nato nel 1975, da 30 anni porta lo spettacolo dal vivo in ogni angolo della Regione, apre sale teatrali, programma cartelloni, elabora e gestisce progetti culturali. Lo scopo di questa complessa attività è garantire a tutti i cittadini il diritto alla cultura e la fruizione dello spettacolo dal vivo.
Perciò l’azione del TPP può a ragione essere definita come SERVIZIO PUBBLICO, proprio perché elegge tra i propri scopi la tutela di un diritto e di una esigenza della collettività. “Il Teatro e lo spettacolo per tutti”, in altre parole, la filosofia che ispira l’agire del Consorzio, di conseguenza l’offerta culturale del TPP non può che essere plurale, capillare, rivolta non già ad un particolare segmento del mercato ma a tutti i pubblici. Le politiche culturali della Regione e degli Enti locali trovano nel TPP un’opportunità di sintesi e raccordo, al fine di garantire l’efficacia dell’azione pubblica nel complesso.
Fiore all’occhiello del TPP sono i cartelloni di prosa dei principali Teatri pugliesi: dal Teatro Piccinni di Bari, al Teatro Curci di Barletta, dal Giordano di Foggia, all’Orfeo di Taranto, dall’Impero di Brindisi, al Politeama ed al Paisiello di Lecce.
Una proposta culturale variegata e trasversale, basata sulle opposte polarità: antico/nuovo, tradizione/modernità, italiano/internazionale, contemporaneo/classico, popolare/sperimentale.
Il Teatro Pubblico Pugliese è un organismo di PROMOZIONE E FORMAZIONE DEL PUBBLICO riconosciuto dal Ministero dei Beni e Attività Culturali.
La mission del TPP è pertanto formare e promuovere il pubblico teatrale pugliese, svolgendo così un ruolo decisivo nello sviluppo culturale della Regione. L’attività di promozione è strettamente legata ai territori ed ai contesti nei quali si trovano i Teatri e si svolgono gli eventi e si basa sulla collaborazione con soggetti e organismi locali, associazioni culturali e compagnie teatrali.
Imprescindibile il rapporto con le scuole, le università e finanche con le imprese, senza tralasciare il collegamento con i pubblici delle altre forme d’arte dal vivo e di cultura. I canali tradizioni di promozione (rapporto con i media, portale web, politica dei prezzi, accoglienza degli spettatori, campagne pubblicitarie, seminari con il pubblico, ecc.) hanno consentito in questi anni una costante crescita del pubblico in tutta la Regione, agendo in molti casi per la creazione stessa di un pubblico teatrale.
Proprio la prossima settimana il Tpp, insieme al Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo / Direzione Generale per il Cinema, al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione, alla Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo e Sensi Contemporanei presenta in conferenza stampa il progetto “Teatri abitati - Residenze teatrali in Puglia” che rivoluzionerà la Puglia teatrale con 11 tra teatri, centri culturali abitati da compagnie, attori, musicisti e danzatori.

Vito Paternoster dirige l'Orchestra Sinfonica di Bari al Castello Svevo





Domani, 12 luglio alle ore 21.00, presso il Castello Svevo di Bari l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto, diretto dal noto maestro materano Vito Paternoster (nella foto) e con la partecipazione della Schola Cantorum “Don Vincenzo Vitti”, dedicato a brani di Mariano Paternoster e Gabriel Fauré (i biglietti saranno in vendita il giorno del concerto direttamente al Castello Svevo di Bari). Si tratta del secondo appuntamento con la rassegna denominata “Note dal Castello” che vede la splendida cornice dell’antica fortezza medievale barese a fare da sfondo, nei mesi di luglio e di settembre, a nove concerti dell’Orchestra Sinfonica. La serata si apre con l’esecuzione di “Supernovae, morte e nascita di un satellite” di Mariano Paternoster. Questa partitura orchestrale del pugliese Paternoster, edita dalla Flatus (Sion) rappresenta il processo degenerativo di una stella, alternando sul piano compositivo le ultime tecniche della scuola francese di Maurice Ohana con la tecnica dell'alea controllata in una ricerca timbrica ricchissima di effetti che rappresentano la complessità della materia celeste. Sarà, poi, la volta del “Cantique de Jean Racine op. 11” di Gabriel Fauré.
Fu composto nel 1865 quando l’autore aveva venti . Per molti versi, si può dire che questa composizione sia una summa degli insegnamenti appresi da Fauré alla prestigiosa Scuola Niedermeyer di Parigi, da lui frequentata sin dall’età di nove anni. Fu lì che il compositore assimilò i principi della musica modale, così come coltivò la passione per la polifonia rinascimentale. Alla morte di Niedermeyer, nel 1861, Fauré divenne allievo di Camille Saint Saens, di una decina d’anni più anziano, al quale rimase poi legato da una solida amicizia e non c’è dubbio che fu proprio questo rapporto, didattico e umano, a favorirne la maturazione come compositore. Il Cantico di Jean Racine vinse il primo premio per la composizione della Scuola Niedermeyer nel 1865 e il riconoscimento fu come una anticipazione della brillante carriera che attendeva il suo autore. Per inciso, la stesura originale del Cantico era stata concepita per organo, ma fu lo stesso Fauré, nel 1905, a realizzarne la versione orchestrale.
Sempre di Gabriel Fauré, infine, sarà eseguito il suo splendido “Requiem op. 48” per soli, coro e orchestra.
Questa pagina di Gabriel Fauré è stata composta a più riprese. L’autore infatti ne stese una versione iniziale tra il 1887 e il 1888 prevedendo cinque movimenti, senza l’”Offertorium” e il “Libera Me”. L’orchestrazione prevedeva l’impiego di un coro misto con organo, arpa, timpani, viole, violoncelli, contrabbassi, con una voce bianca maschile al posto del soprano nel “Pie Jesu” e un assolo di violino nel “Sanctus”. In questa versione, il Requien venne eseguito per la prima volta il 16 gennaio 1888 alla Madeleine, dove Fauré era maestro del coro, con degli adolescenti al posto dei soprani e il giovane Louis Aubert come solista nel “Pie Jesu”. Tuttavia, l’impostazione data da Fauré venne trovata pericolosamente innovativa, al punto tale che il vicario della Madeleine lo rimproverò duramente subito dopo l’esecuzione.
Nel maggio di quello stesso anno, Fauré aggiunse all’orchestrazione due trombe e due corni e nel giugno del 1889 compose l’”Offertorium” e aggiunse il “Libera Me”, che in realtà era stato già composto autonomamente nel 1877. Altre parti ancora per tromboni, fagotti e violini furono abbozzate successivamente e si ritiene che possano essere state incluse in una nuova esecuzione alla Madeleine il 21 gennaio 1893. Una definitiva versione, quella per così dire “sinfonica” risale infine al 1899, sebbene tutt’oggi non sia chiaro se sia da attribuire a Fauré o piuttosto al suo allievo Jean Roger Ducasse. Il Requiem “sinfonico” venne così eseguito per la prima volta il 12 luglio del 1900 al Trocadero di Parigi, con un coro di 250 elementi e la direzione di Paul Taffanel.

giovedì 10 luglio 2008

Domani concerto di Arie d'Opera nell'isola greca di Zante


Domani, 11 luglio, nell'isola greca di Zante avrà luogo l'ultima tappa del progetto Pic Interreg Grecia- Italia 2000-2006 "La Bottega delle Voci", realizzato con il contributo del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale da Regione Puglia, Provincia di Brindisi, Prefettura di Corfù, Agenzia di Sviluppo Regionale di Zante, Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, Teatro Pubblico Pugliese.
Iniziato nel Settembre del 2007 con il Concorso Nazionale di Canto "La Lirica dei Giovani", al quale hanno partecipato oltre 30 cantanti di tutte le regioni d' Italia, il progetto è proseguito a Febbraio e Marzo del 2008 con una Masterclass di canto nel teatro comunale di Mesagne, con i docenti Luciana Serra e Luigi De Corato, e poi con l'allestimento dell'opera "Il Barbiere di Siviglia" di G. Paisiello, diretto dal maestro Gregorio Goffredo (nella foto), per la regia di Francesco Esposito, rappresentato a Fasano ed a Corfù.
Al concerto che si terrà nella hall della High School of Music di Zante parteciperanno i finalisti del "Concorso Nazionale di Canto" proponendo alcune tra le più celebri arie del repertorio operistico di Mozart, Verdi, Cilea, Gounod, Bizet, accompagnati al pianoforte dal maestro Piero Cassano.

mercoledì 9 luglio 2008

Sarà il grande pianista Aldo Ciccolini ad inaugurare il 12 luglio il "Barletta Piano Festival"

Forte del successo della passata edizione anche quast’anno l’Amministrazione Comunale di Barletta insieme all’associazione Amici della Musica “Mauro Giuliani” ha promosso con lodevole impegno l’edizione 2008 del "Barletta Piano Festival".
L’edizione di quest’anno, dopo la precedente interamente dedicata ai concerti per pianoforte ed orchestra di Beethoven, avrà quale tema conduttore il grande concerto romantico. A rendere davvero eccezionale la qualità degli spettacoli in programma, sarà soprattutto la presenza di interpreti di indiscussa fama internazionale.
Primo fra tutti il celebre pianista napoletano Aldo Ciccolini (nella foto), che conferma il suo affetto per la città di Barletta e per la “Mauro Giuliani”, tornando a suonare in Puglia. Fatto davvero straordinario la circostanza che, per la prima volta, alla città pugliese egli dedichi un intero recital solistico eseguendo alcuni capolavori di Franz Schubert, tra cui la sublime Sonata in si bemolle maggiore D.960. Il concerto si svolgerà nella chiesa di San Giacomo il giorno 12 luglio (alle ore 21.15).
Il 21 luglio la manifestazione si svolgerà nella piazza d’armi del Castello Svevo; in quest'occasione due pianiste del calibro di Beatrice Rana e Paola Bruni interpreteranno due ineguagliabili capolavori del concerto romantico. Al riconosciuto talento della giovane Beatrice Rana sarà consegnata l’esecuzione del concerto n°1 op.11 di Chopin, a Paola Bruni ed alla sua raffinata sensibilità, forse il più celebre e amato concerto per pianoforte ed orchestra mai scritto: il concerto n°1 op.23 per pianoforte ed orchestra di Ciaikovskij.
Il 22 luglio, infine, il festival si concluderà con l’esecuzione nella prima parte di due capolavori poco noti della letteratura pianistica del romanticismo: Vincenzo Balzani, concertista di indiscussa fama eseguirà infatti il concerto op 1 del compositore russo Balakirev mentre Ippolito Ponzetta sarà alle prese con il concerto n°1 di Lyapunov.
Nella seconda parte Pasquale Iannone si cimenterà invece con il Secondo Concerto per pianoforte ed orchestra di Sergej Rachmaninov, tra i più intensi e coinvolgenti concerti che siano mai stati composti.
L’orchestra Filarmonica "Mihail Jora" di Bacau sarà diretta dal Maestro Ovidiu Balan.
A conferma del ragguardevole livello artistico della manifestazione, c’è anche la disponibilità dell’Ing. Fazioli, titolare della notissima fabbrica di pianoforti, a prestare uno dei suoi magnifici strumenti al Barletta Piano Festival.

Tutti i concerti avranno inizio alle ore 21.15.
Per informazioni e biglietti:
Book shop del Castello /
0883532569 /
3476194215.

Il 12 e 13 luglio Francesco Lentini dirige composizioni di Nino Rota e Angela Montemurro con l'Orchestra di Stato del Messico a Toluca


Il Maestro Francesco Lentini (nella foto), Direttore e fondatore dell’EurOrchestra di Bari e docente di Esercitazioni Orchestrali presso il Conservatorio Piccinni, è stato invitato a dirigere la famosa Orchestra di Stato del Messico (OSEM), a Toluca, capitale del Messico, dove, il 12 e 13 luglio eseguirà, in prima assoluta messicana, la “Sinfonia sopra una Canzone d’amore” del nostro indimenticato Maestro Nino Rota, musicista dalla vena inesauribile ed “Il naufragar m’è dolce in questo mare” di Angela Montemurro Lentini, lavoro ispirato all’ ”Infinito” di Leopardi, per Voce recitante e Orchestra; composizione, tra l'altro, già eseguita a Bari l’anno scorso e dedicata all’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari. Completerà il programma il Concerto in mi minore di Chopin per Pianoforte e Orchestra.
Il maestro tiene a esprimere la propria soddisfazione nel contribuire a far conoscere nel mondo la produzione musicale di sua moglie Angela Montemurro, compositrice eseguita anche all’estero, soprattutto attraverso la Rete Internazionale delle Donne in Musica, sia per le proprie composizioni originali sia per le sue trascrizioni realizzate per importanti complessi orchestrali e rinomati solisti.
Inoltre, Lentini è felice di indirizzare la propria carriera direttoriale, ormai di respiro internazionale, nel segno di Nino Rota, di cui egli è stato discepolo e amico e che proprio in virtù dell'affettuosa familiarità vuole far conoscere soprattutto come compositore sinfonico.

martedì 8 luglio 2008

Variazioni con enigma svelato


Continuano ad uscire, meritoriamente pubblicate e tradotte in italiano dalla Analogon Edizioni di Asti, le opere complete di Eric Sams (1926-2004), il noto musicologo e crittografo inglese di recente scomparso, autore di alcuni tra gli studi più interessanti ed originali sul Lied tedesco e sulla cosiddetta crittografia musicale.
Dopo “Il tema di Clara”, che vi ho segnalato in un precedente “post” (potete rintracciarlo agevolmente inserendo le parole chiave “tema+clara” nella barra “cerca nel blog”, in alto a sinistra nell’homepage), è ora la volta di “Variazioni con enigma svelato – saggi su Elgar, Schubert e sul confine tra musica e letteratura”.
Anche qui il volume (210 pagine al costo di Euro 18,00) è curato con certosina competenza dal maestro Erik Battaglia che con la consorte, il celebre soprano piemontese Valentina Valente (in una splendida foto di scena), si è lanciato in questa significativa avventura editoriale. Di prossima pubblicazione intanto altri saggi di Sams come “Introduzione ai Lieder di Brahms”, “Robert Schumann – Jean Paul: Papillons” e “Tabù or not tabù? – la genesi di Amleto e altri saggi su Shakespeare”; in particolare quest’ultimo testimonianza della parallela passione dello studioso per il più grande drammaturgo inglese di tutti i tempi. Per informazioni consultare i seguenti siti:

www.liedersoundarchive.org/analogon.htm /
http://www.ericsams.org/ /oppure scrivere a:
analogon@ericsams.org

Presentato ieri alla Regione Puglia il Festival della "Notte della Taranta" (Salento, 7 - 23 agosto 2008)


Si è tenuta ieri mattina presso il Palazzo della Presidenza della Regione Puglia la conferenza stampa di presentazione de “La Notte della Taranta 2008”, il notissimo festival salentino di musica popolare e in particolare di pizzica, giunto all’undicesima edizione.
Il festival si terrà dal 7 al 23 agosto prossimo in Salento ed è promosso ed organizzato da Regione Puglia, Provincia di Lecce, Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e Istituto “Diego Carpitella”, in collaborazione con Camera di Commercio di Lecce e Gioco del Lotto.Mauro Pagani torna per il secondo anno consecutivo ad orchestrare il concertone finale, proseguendo così il percorso iniziato con l’edizione 2007, che ha posto al centro del progetto musicale della grande notte l’incontro fra le sonorità tradizionali salentine e quelle dell’intero Mediterraneo.
La notte del 23 agosto prossimo, nel piazzale dell’ex Convento degli Agostiniani a Melpignano, Pagani dirigerà quindi L’Orchestra La Notte della Taranta con un organico che vede la presenza degli strumenti tradizionali e delle sezioni ritmica, fiati, archi e voci. L’Orchestra si avvarrà anche quest’anno della presenza di musicisti quali Arnaldo Vacca alle percussioni e Mario Arcari, assistente musicale del maestro concertatore, ai fiati.
Tra gli ospiti di questa edizione i più importanti nomi della musica pugliese affermati sul panorama nazionale: Caparezza, rapper che affronta con ironia, sarcasmo e un piglio surreale i più disparati temi sociali e che sul palco della Notte – assieme agli Après la Classe per un brano - metterà in campo tutta la sua energia in un incontro quanto mai indovinato con le nuove sonorità della musica di tradizione salentina; i Sud Sound System, icona salentina e gruppo di punta della scena Reggae italiana, già ospiti nell’edizione 2005 del concertone, portatori di un innovativo linguaggio musicale capace di fondersi perfettamente con i ritmi della pizzica; e i Radiodervish, tra i più affermati gruppi della scena world italiana, da sempre portavoce dell’incontro fra oriente e occidente, recentemente autori di un brano in lingua grica, Yara, secondo singolo d ell’ultimo disco L’immagine di te, cantato insieme alla voce rivelazione della Notte della Taranta Alessia Tondo.In continuità con l’apertura alle musiche del mondo e del Mediterraneo, area culturale in cui il festival si inserisce ormai a pieno titolo, parteciperanno al concertone due grandi artisti della musica internazionale: Richard Galliano, straordinario e versatile musicista francese ai vertici della scena jazz mondiale, capace di esplorare tutti i campi della musica e di piegare lo strumento della fisarmonica a sonorità che vanno da quelle più virtuose del jazz a quelle più avvolgenti della musica mediterranea; Rokia Traorè, cantautrice del Mali, stella indiscussa della world music internazionale, dalla voce inconfondibile a dalle sonorità tribali. Rokia incarna la nuova generazione di artisti africani che, con grande energia e capacità comunicativa, mantengono consapevolmente vive le proprie radici pur guardando al futuro. Con le sue performance energiche, la sua voce fortemente evocativa e le sue movenze sinuose incanterà anche il pubblico della Notte della Taranta.Il Festival itinerante La Notte della Taranta, che precede il concertone finale di Melpignano, si svolgerà dal 7 al 21 agosto (con la consueta pausa il 15 agosto) nelle piazze dei comuni della Grecìa Salentina (Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Martano, Martignano, Soleto, Zollino), di Alessano, Galatina, Cursi e Marina di Andrano.La rassegna ospita alcuni dei gruppi più rappresentativi della scena della pizzica salentina (Zoè, Alla Bua, Tamburellisti di Torrepaduli, Arakne Mediterranea, Uccio Aloisi Gruppu, Zimbarie, Canzoniere Grecanico Salentino, Menamenamò, SalentOrkestra, Ninfa Giannuzzi, Antonio Castrignanò, Enza Pagliara, Anna Cinzia Villani) e numerosi progetti speciali frutto delle collaborazioni sempre più frequenti tra i gruppi salentini di riproposta e musicisti di altra estrazione geografica e culturale.Bandadriatica di Claudio Prima conclude la Rotta per Otranto, un progetto di esplorazione delle musiche tradizionali dell’area balcanica nato in collaborazione con la Notte della Taranta, che coinvolgerà musicisti croati, albanesi e greci.Gli Ariacorte propongono una singolare commistione di stili ospitando i Fiamma Fumana, Cisco ex leader dei Modena City Ramblers e le Mondine di Movi, un gruppo di ventiquattro donne della bassa modenese.I salentini Kamafei duettano invece con i siciliani I Percussonici.Da segnalare infine il ritorno dopo quattro anni di assenza dalle scene degli Xanti Yaca e il concerto dell’Ensemble La Notte della Taranta che proporrà una selezione dei brani più significativi delle passate edizioni del festival.I concerti avranno inizio ogni sera alle 21.30.Sponsor sociale per questa edizione de La Notte della Taranta l’associazione Emergency, che in una nota ufficiale dichiara: “La visibilità e la forza mediatica acquisita in questi anni dalla Notte della Taranta - in grado di coinvolgere un pubblico ampio e culturalmente sensibile - i contenuti e le finalità, la sensibilità e l’impegno degli organizzatori, possono anche in questa occasione contribuire agli obiettivi dell’Associazione Emergency. Tali obiettivi possono altresì arricchire di contenuti l’evento coniugandolo con l’impegno sociale.” Informazioni: 0836/ 43.40.56 - www.lanottedellataranta.it / info@lanottedellataranta.it

lunedì 7 luglio 2008

Festival Operistico del Mediterraneo (Ruvo di Puglia, 13 Luglio - 3 Agosto 2008)


Dal 13 Luglio al 3 Agosto si svolgerà a Ruvo di Puglia il "FESTIVAL OPERISTICO DEL MEDITERRANEO." La Direzione Artistica del Festival punta, attraverso questa nuova manifestazione, a creare un evento di elevato spessore artistico e musicale, dando ai giovani cantanti la possibilità di debuttare accanto ad affermati artisti del mondo operistico internazionale. Tra questi citiamo Paolo Ruggiero, Manuela Bisceglie, Natalina Masala, Antonella Piscitelli, Annamaria Barabas, Antonine Bernheime, Annamaria Sarra, Key Nagakawa. Quattro gli spettacoli che saranno realizzati nella splendida cornice del Chiostro dell'ex Convento dei Domenicani a Ruvo di Puglia (nei pressi del Museo Nazionale Jatta). Eccoli di seguito: 13 Luglio ore 20.30, Concerto lirico-sinfonico d’apertura, Direttore: Giuseppe Monopoli; 19 e 20 Luglio ore 20.30, Opera: "La cambiale di matrimonio" di Gioacchino Rossini, Direttore: Daniele Belardinelli, Regia: Francesco Carrassi; 27 Luglio, ore 20.30, Recital lirico-teatrale: "Vissi d’arte, vissi d’amore", Omaggio a Giacomo Puccini (nella foto), 3 Agosto, ore 20.30, Opera: "Le nozze di Figaro" di Wolfgang Amadeus Mozart, Direttore: Giuseppe Monopoli, Regia: Gianluigi Belsito.
Per informazioni: 347.9640366 / festival.med@alice.it.
Prevendita biglietti: Proloco Ruvo di Puglia. Botteghino: Ex Convento dei Domenicani, due ore prima di ogni spettacolo.

venerdì 4 luglio 2008

Parte oggi la XIII edizione di "BANDALARGA" al Castello Aragonese di Conversano


Questa sera prende il via nella splendida location del Castello Aragonese di Conversano, BANDALARGA, il festival musicale di concerti bandistici, brass, fanfare ed orchestre. La manifestazione è giunta alla XIII edizione e gode del patrocinio del Comune di Conversano, della Provincia di Bari e della Regione Puglia. Il celebre direttore d'orchestra Riccardo Muti ha più volte sottolineato l'importanza straordinaria che hanno avuto le Bande Musicali in particolare nel Mezzogiorno d'Italia. A Molfetta, dove il Maestro ha passato la sua infanzia e adolescenza, ne è stato, tra l'altro, testimone diretto. Pertanto, manifestazioni del genere possono e devono dare la giusta, meritata visibilità a questi gloriosi complessi musicali nati sul finire del Quattrocento, ma le cui storiche radici affondano addirittura nel Medioevo.
L'ingresso agli spettacoli è libero ma è possibile prenotare il posto a sedere con un abbonamento dal simbolico costo di 10 € oppure, per la singola serata di 2 € in allegato troverà il programma completo della manifestazione.
Per ogni eventuale inform,azione può telefonare ai seguenti numeri: 080/4950349 - 333/2887505 - 3394761271.