martedì 31 gennaio 2017

Venerdì 3 febbraio Olli Mustonen suona con l'Orchestra del Comunale di Bologna


È il pianista, compositore e direttore d’orchestra finlandese Olli Mustonen (nella foto) il protagonista, in questo triplo ruolo, del concerto con l'Orchestra del Comunale di Bologna, in programma venerdì 3 febbraio alle ore 20:30 presso la Sala Bibiena del Teatro felsineo. 
Al debutto con i complessi del Comunale, Mustonen dirige il suo brano Triptyykki (“Trittico”), che aveva originariamente concepito nel 2014 per tre violoncelli a cappella, su commissione di Sam Steppel in memoria della moglie defunta, violoncellista dilettante, e che l'anno seguente aveva poi trascritto per orchestra d’archi su richiesta della Helsingin Juniorijouset (Orchestra d'archi giovanile di Helsinki). L'occasione erano le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della fondazione dell’Itä-Helsingin Musiikkopisto (Istituto Musicale di Helsinki Est). In Triptyykki, diviso nei tre movimenti Misterioso, Furioso Ad astra, è percepibile la lezione del compositore finlandese Einoiuhani Rautavaara, scomparso lo scorso anno, di cui Mustonen è stato allievo sin da giovanissimo.
Pianista acclamato in tutto il mondo, ospite di orchestre quali i Berliner Philharmoniker, la Filarmonica di Monaco, la Chicago Symphony e la London Philharmonic, a Bologna Mustonen interpreta il Concerto per pianoforte e orchestra n. 25 in Do maggiore K 503 di Wolfgang Amadeus Mozart. Completato nel 1786, in un momento in cui il compositore godeva di grande popolarità come pianista, questo concerto incarna un momento di trasformazione stilistica e professionale di Mozart, evidente anche dalla maestosità del lavoro, di proporzioni quasi “sinfoniche”. 
Nella seconda parte del concerto, Mustonen propone la Sinfonia n. 6 in Mi bemolle minore op. 111 di Sergej Prokof'ev, compositore di cui è considerato uno dei maggiori interpreti delle opere per pianoforte. Eseguita per la prima volta nel 1947, e segnata dalla censura da parte del regime sovietico, la Sesta Sinfonia venne ritirata dai programmi dei concerti in pochi mesi. Com'è noto, Prokof'ev era stato inserito nella “lista nera” dei musicisti accusati di «deviazioni formalistiche e tendenze antidemocratiche» contrarie ai dettami del realismo socialista, e le sue composizioni furono scarsamente considerate in patria fin dopo la sua morte, avvenuta peraltro lo stesso giorno di quella di Stalin. Il concerto sarà registrato e verrà trasmesso in differita da Radio3. 
 biglietti del concerto (da 30 a 15 euro) sono in vendita online e presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Informazioni su www.tcbo.it.

Dopo il successo del Don Carlo, sempre nel segno di Verdi riprendono le recite del Falstaff con l'applaudita regia di Michieletto.


L’inizio del 2017 è tutto nel segno di Giuseppe Verdi: dopo il successo del Don Carlo, in scena con un applauditissimo cast ancora fino al 12 febbraio, sarà un nuovo Falstaff a impegnare Coro e Orchestra della Scala dal 2 al 21 febbraio. L’ultima opera del compositore di Busseto verrà riletta dall'intuito teatrale di Damiano Michieletto, che ambienta la commedia shakespeariana nella casa di riposo per musicisti che Ver di volle in Piazza Buonarroti e chiamò “l’opera mia più bella”. Una vena nostalgica esaltata dalla bacchetta di Zubin Mehta, mentre l’estro comico è garantito da Ambrogio Maestri, Sir John par excellence.
Per il Maestro indiano, questo mese segnerà anche un particolare esordio: la sua prima volta alla guida del balletto scaligero. Dall’11 febbraio sarà infatti sul podio delle sette rappresentazioni di Serata Stravinskij che unisce l’energia de Le Sacre du Printemps di Glen Tetley con la poesia di Petruška di Michail Fokin.
Grandi opere, grandi balletti ma come sempre anche concerti imperdibili: il 5 febbraio la Scala ospita l’unica tappa italiana del Tour di Mariss Jansons con la sua Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks. In programma la Sinfonia n. 9 di Mahler per un concerto di eccellenza sinfonica assoluta.
Continua anche il ciclo dei Recital di Canto, il 27 febbraio in compagnia di Krassimira Stoyanova, protagonista del Rosenkavalier e del Don Carlo recenti, annoverata fra le voci da soprano lirico più ammirate oggi. Il programma, diviso fra Russia e Italia, spazia fra canzoni di Čajkovskij, Musorgskij, Puccini e Respighi.

Giovedì 2 febbraio alla Sala Margherita di Putignano e venerdì 3 febbraio al Norba di Conversano vanno in scena Gl'innamorati di Goldoni per le stagioni di prosa comunali 2016/17.


Giovedì 2 febbraio al Teatro Sala Margherita di Putignano e venerdì 3 febbraio al Teatro Norba di Conversano in scena Gl’innamorati di Goldoni, regia di Gianpiero Borgia, nelle stagioni di prosa comunali 2016/17 realizzate in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.  Non l’attualizzazione dell’omonima commedia scritta da Goldoni nel 1759, ma la radicale riscrittura contemporanea, quella della produzione Teatro dei Borgia / Teatri di Bari. Ciò che della commedia ancora vibra nel presente è l’amore come possessione e impazzimento, come confitto tra l’uomo e la donna, come lotta fra l’essere amato reale e il fantasma che l’amore inevitabilmente produce e proietta.  Fulgenzio ed Eugenia, i protagonisti de Gl’innamorati, si allontanano e si riavvicinano, si esplorano, combattono senza un attimo di sosta intorno a quell’insondabile e misterioso precipizio che è l’amore fra esseri umani. Ma lo spettacolo è pervaso anche da un’irrazionale, stentorea convinzione: la storia e la vita non possono finire che bene. L’esito positivo inesorabilmente, chissà quando, verrà. Con Giampiero Borgia ed Elena Cotugno. Drammaturgia di Fabrizio Sinisi, regia di Giampiero Borgia. Informazioni www.teatropubblicopugliese.it

Romeo e Giulietta della Compagnia Junior Balletto di Toscana in Puglia per tre date di Danza dal 1 febbraio.


Romeo e Giulietta della Compagnia Junior Balletto di Toscana in Puglia per tre date. Lo spettacolo è in scena mercoledì 1 febbraio alle ore 21.00 al Teatro Abeliano di Bari per DAB 2017, DanzaABari, stagione di danza contemporanea del Comune di Bari realizzata dal Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con Teatri di Bari e Altradanza, venerdì 3 febbraio al Teatro Curci di Barletta e sabato 4 febbraio al Teatro Comunale Lucio Dalla di Manfredonia nelle stagioni comunali di prosa 2016/17 realizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese (per informazioni www.teatropubblicopugliese.it).
Due madri, culture opposte e dolori comuni. Sullo sfondo giacciono, abbracciati, i corpi senza vita di un ragazzo e una ragazza.  I Montecchi sono la perfetta espressione della società occidentale odierna: conformata, omologata, che ha paura dell’estraneo.  I Capuleti rappresentano “gli altri”, gli estranei, che arrivano da esuli e devono fare i conti con le nuove regole sociali. Nascono le prime tensioni.  Giulietta, giovanissima Capuleti è attratta dalla nuova vita che le si para davanti. Un giorno incontra Romeo e Mercuzio e niente è più come prima.  La ragazza è turbata, inquieta, pensa a Romeo. E quando lo incontra di nuovo capisce che è il suo vero amore. I due ragazzi decidono di scambiarsi la promessa d’amore e, dopo aver sancito la loro unione, capiscono che l’unica cosa da fare per loro è scappare da una situazione soffocante e violenta dominata dalle incomprensioni, dalla paura dell’altro, che non offre vie di uscita.  La fuga ha inizio, la libertà è, forse, a un passo.
Romeo e Giulietta della Compagnia Junior Balletto di Toscana è un balletto in un atto unico musiche Sergej Prokofiev scene e disegno luci Carlo Cerri costumi Santi Rinciari regia e coreografia Davide Bombana realizzato in collaborazione con AMAT Circuito Regionale delle Marche.
Mercoledì 1 febbario  Teatro Abeliano di Bari  lo spettacolo sarà preceduto da una guida alla visione a cura di Silvia Poletti, Storica della danza , giornalista e critico  per Danza&Danza.

Filumena Marturano in scena nei teatri pugliesi il 2, il 3 e il 4 febbraio prossimi.


Da giovedì 2 a sabato 4 febbraio in scena nei teatri pugliesi Filumena Marturano di Eduardo De Filippo. La produzione Gitiesse Artisti Riuniti farà tappa il 2 febbraio al Teatro Verdi di Martina Franca, il 3 febbraio al Teatro Il Ducale di Cavallino e il 4 febbraio al Teatro Comunale Raffaele Lembo di Canosa. Nel ruolo di Filumena e Domenico due grandi protagonisti della scena italiana: Mariangela D’Abbraccio che ha iniziato la sua carriera diretta da Eduardo nella Compagnia di Luca De Filippo e Geppy Gleijeses, allievo prediletto di Eduardo che per lui nel ’75 revocò il veto alle sue opere. Scene e costumi di Raimonda Gaetani, regia di Liliana Cavani. Lo spettacolo, inserito nelle programmazioni delle Stagioni comunali di Prosa 2017 organizzate in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, mette in scena la storia di Filumena Marturano e Domenico Soriano: lei “Madre Coraggio” ostinata contro tutto e tutti nel perseguire la propria visione del mondo, decisa a difendere fino in fondo la vita dei suoi figli. Lui borghese, “campatore”, fiaccato dagli anni che passano e dalla malinconia dei ricordi, stretto in una morsa dalla donna che ora lo tiene in pugno e a cui si ribella con tutte le sue forze. Ma è soprattutto la storia di un grande amore che porta al pubblico il tema dei diritti dei figli illegittimi. Per informazioni www.teatropubblicopugliese.it

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lunedì 30 gennaio 2017

Viviana Lasaracina il prossimo 2 febbraio suona a Taranto per la stagione concertistica degli Amici della Musica "Arcangelo Speranza".


È passato qualche anno, ma la pianista Viviana Lasaracina, attesa per la 73esima Stagione concertistica degli Amici della Musica «Arcangelo Speranza», giovedì 2 febbraio, ore 21, al TaTà di Taranto (biglietti euro 15, ridotti euro 10), se la porta ancora addosso l’emozione del concerto alla Carnegie Hall di New York che le spalancò definitivamente le porte verso una carriera diventata internazionale.
Gira il mondo, Viviana Lasaracina, e per questo appuntamento - che la vedrà impegnata con un programma interamente «russo» incentrato su variazioni e trascrizioni (da Rachmaninov a Skrjabin) - fa ritorno a casa, visto che è nata ventinove anni fa nel piccolo comune ionico di Roccaforzata, sino a qualche anno fa ritenuto, tra l’altro, luogo natale di Giovanni Paisiello.
In questa terra si è anche formata artisticamente. Prima di perfezionarsi con Berman, Balzani, Virsaladze, Jasinski, Perticaroli, Lonquich, Mehner, Vardi, Gililov e Ortiz, è stata, infatti, allieva al Conservatorio di Monopoli di Benedetto Lupo, tra i grandi interpreti della tastiera su scala mondiale.
Ha iniziato a suonare quando aveva sei anni, per gioco. Ma poi la musica è diventata una cosa seria, verso i dieci anni, quando il tempo da dedicare allo studio del pianoforte ha iniziato a raggiungere anche le otto ore al giorno.
Quindi, le prime competizioni pianistiche. Lei non si è mai ritenuta una «macchina da concorso», ma tra le tante affermazioni la giovane interprete tarantina vanta la prestigiosa partecipazione come finalista al Concorso pianistico «Busoni» di Bolzano, dal quale sono passati giganti degli ottantotto tasti come Alfred Brendel, Martha Argerich e Maurizio Pollini
È stata anche semifinalista al Concorso Internazionale di Montreal 2014. E si è aggiudicata il terzo premio e il premio per la migliore interpretazione della musica spagnola al concorso internazionale «Ciudad de Ferrol» 2009. Poi sono arrivati il terzo premio e premio del pubblico al «Ciudad de Jaen», il «Distinction prize» all’«Halina Czerny Stefanska» di Poznan e il secondo premio e premio per la migliore esecuzione di un’opera classica all’«Open piano competition» di Londra.
Nel 2013 è stata, inoltre, finalista al «German Piano Award» di Francoforte e delle audizioni del YCAT (Young Concert Artists Trust) di Londra prima di aggiudicarsi le audizioni internazionali della New York Concert Artists and Associates con l’indimenticabile recital alla Carnegie Hall.
Adesso questo concerto per gli Amici della Musica, che si aprirà con le Variazioni su un tema di Corelli di Rachmaninov, fulgido esempio della straordinaria abilità del pianista russo, partito dal cosiddetto «tema della follia» della Sonata per violino n. 12 di Corelli per sviluppare una serie di varianti caratterizzate da una formidabile inventiva e ricchezza di colori timbrici.
Il concerto proseguirà, quindi, con la trascrizione della Suite dal balletto «Lo Schiaccianoci» di Ciaikovskij firmata da Mikhail Pletnev per poi aprirsi all’universo di Skrjabin con l’esecuzione della Terza Sonata, rappresentazione sonora del passaggio dell'anima attraverso la sofferenza, la lotta e il piacere in mezzo a una tempesta nella quale si alza la voce dell'Uomo-Creatore con un canto di vittoria, destinato, però, a sprofondare nell'abisso del nulla.
Chiusura con un’altra trascrizione per pianoforte, stavolta quella che Guido Agosti realizzò della Suite da «L’uccello di fuoco», opera cardine nell'esperienza creativa di Igor Stravinkij, allora ventottenne, che da semisconosciuto discepolo di Rimskij-Korsakov conquistò fama internazionale.

Danza protagonista il 5 febbraio presso il teatro Curci di Barletta con Romeo e Giulietta.


Danza protagonista, il 5 febbraio, presso il Teatro Curci di Barletta, con porta alle ore 18,00 e inizio alle ore 18,30, a cura dell'Associazione Cultura e Musica "G. Curci", nell'ambito della 33.ma Stagione Concertistica.  Uno spettacolo atteso "Romeo y Julieta Tango, una versione molto nuova del classico di Shakespeare, che vedrà in scena la Compagnia Naturalis Labor, con dodici danzatori,  con le coreografie del grande Luciano Padovani, accompagnata dal Cuarteto Tipico Tango Spleen, Mariano Speranza (pianoforte e direzione), Francesco Bruno (bandoneon), Andrea Marras (violino), Gian Luca Ravaglia (contrabbasso) su musiche di Piazzolla, Speranza, Calo, Quartango, Rachel’s, Sollima, Purcell, Westhoff, costumi di Lucia Lapolla e  scene di Antonio Panzuto.
"Ho utilizzato un repertorio musicale adatto al dramma shakesperiano trovando alcune musiche di Piazzolla e di alcuni autori barocchi o contemporanei particolarmente adatte sia per sottolineare il carattere drammatico di certe scene, sia per amplificare la poesia dell'incontro e della passione dei due giovani amanti. Romeo y Julieta si svolge nei luoghi topici del dramma: ma non c’è Verona e non c’è nemmeno Buenos Aires. O forse ci sono entrambi. Troviamo la sala delle feste, il balcone di Giulietta, la tomba, la piazza, luogo dello scontro tra Capuleti e Montecchi. In questi luoghi c’è un sapore di antico che non è antico e c’è un sapore di contemporaneo che contemporaneo non è." (Luciano Padovani)

La versione tanguera dell’eterna storia di Romeo e Giulietta, che il vicentino Luciano Padovani ha creato per la compagnia Naturalis Labor, porta sulla scena la storia d’amore di stile shakespeariano e fonde in modo originale danza contemporanea, tango e musica dal vivo.
È un racconto in chiave sudamericana della storia di tutte le storie d’amore. I dodici danzatori/tangueri in scena sono sostenuti dalla musica dei maestri del genere interpretata dal vivo dal Cuarteto Tipico Tango Spleen.
Il balcone di Julieta è all’incrocio di strade tumultuose, i suoni e gli odori sono quelli dei barrios di Buenos Aires. Romeo e Giulietta diventano la rappresentazione dell’abbandono totale della donna nell’abbraccio dell’uomo, paradigma del tango con il loro amore ostacolato e impossibile.

Uno spettacolo altamente scenografico. La compagnia di ballo, con schemi coreografici suggestivi, e il quartetto musicale, col pizzicato degli archi alternato a melodie soavi e delicate, creano un’atmosfera che travolge lo spettatore e lo conduce nella vicenda facendogli provare le sensazioni di Giulietta, di Romeo, di Mercuzio e Tebaldo mentre sono prossimi alla morte. È l’amore che domina il palco, quell’amore che sembra morire insieme ai protagonisti che ne portano il duro peso ma che sopravvive da circa mezzo millennio grazie ad alcune rivisitazioni  degne di Shakespeare come “Romeo Y Julieta”.

Peppe Servillo con l'Ensemble di Berlino in scena al Petruzzelli questa sera.


Primo appuntamento con il Teatro Musicale della Camerata Musicale questa sera, lunedì, al Teatro Petruzzelli, con l’Ensemble di Berlino Musicisti dei Philarmoniker e Peppe Servillo uno dei volti più interessanti del teatro italiano. Inizio ore 21.
Peppe Servillo presenterà una sua nuova versione del “Borghese e Gentiluomo” di Richard Strauss (eseguito dall’Ensemble Berlin nell’elaborazione per violino, viola, violoncello, contrabbasso, flauto, clarinetto, fagotto, corno).
Il Borghese Gentiluomo fu per Richard Strauss una sorta di work in progress lungo e travagliato.
Alla fine, dopo vari tentativi sul versante teatrale, il compositore concentrò il meglio della Comédie Ballet primigenia in una suite delle musiche di scena.
Nel nostro piccolo”,  spiega Peppe Servillo, “vorremmo dare seguito, appunto, all’intento di origine dei due autori, attingendo a Molière, ridando spazio a Hofmannsthal e affidando il racconto ad un unico attore che possa essere, contemporaneamente, narratore e personaggio, un po’ come nella “Histoire du Soldat”, alla quale ho lavorato anni fa proprio con le prime parti dei Berliner Philarmoniker. Il senso del tragico e del ridicolo confinano felicemente nel Borghese gentiluomo: nell’interscambio tra parola e musica viene fuori un racconto fatto di allusioni colte, supportato da una musica che, non a caso appare divertita, sa giocare con le citazioni, da Verdi a Wagner, alle turcherie di maniera. Attraverso i ritmi di danza, cesellati con grazia, traspare l’aspirazione del protagonista ad un ideale fatto di eleganza”.

Per informazioni gli interessati possono rivolgersi presso gli uffici della Camerata in Via Sparano 141  (dalle 9.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.00) oltre che sul sito internet www.cameratamusicalebarese.it

sabato 28 gennaio 2017

Al Petruzzelli una bella ma lunga Gazza ladra nella splendida versione scenica di Michieletto.


L'ouverture celeberrima de La Gazza ladra imbriglia decisamente il folto pubblico presente ieri sera al Petruzzelli di Bari. E' un Rossini guerresco e brillante, salutato dai trionfali e rutilanti rulli di tamburo ripetuti, che piacque molto ai contemporanei del 1817 tra Napoli e Parigi, ed a coloro presenti nelle quasi 26 repliche, ed è un successo stellare, sebbene l'opera semiseria, approdata alla Scala di Milano il 31 maggio di quell'anno, sia un pout-purri di comicità e tragicità, con lunghezze anche abnormi e roboanti rispetto all'epoca di composizione.
Siamo ben lontani dai capolavori buffi del Barbiere di Siviglia e della Cenerentola, ma per cogliere il significato più vero ed agile di questo Rossini "semi-serio" dobbiamo scavare proprio nello stile anche patetico e guerresco di quest'opera, che tanto successo raccolse all'epoca alla Scala.
Qui la regia è del veneto Damiano Michieletto, tra gli innovatori del teatro lirico degli ultimi anni. Il suo spettacolo parte subito con l'immaginare la "Gazza" umanizzata in un letto mentre riposa e sogna. La splendida sinfonia immaginata al Petruzzelli Bari, diretta dal bravo maestro rumeno George Petrou, dove l'opera non era mai stata messa in scena è realizzata, magnificamente con un allestimento che riprende, pari pari, quello fortunatissimo andato in scena nel 2007 a Pesaro, di cui personalmente possediamo il video, pubblicato dalla Dynamic.
La vicenda è collocata in un villaggio nei pressi di Parigi. Michieletto ha inteso conferire alla Gazza una presenza da "personaggio", che vive tutta la vicenda in un sogno, sempre partecipando agli eventi da coprotagonista, con brillanti movenze da danzatrice, affidati alla scioltezza ginnica di Sandhya Nagaraja, che assume dunque un suo rilevante ruolo nell'opera.
Brillante e coinvolgente dunque l'aspetto scenico, nel quale la complessa azione si svolge, concedendo ai protagonisti ampio spazio di azione. Protagonisti assai numerosi, divisi in due compagnie, per permettere la recita anche quotidiana dell'opera qui a Bari. Eccone alcuni che hanno prestato il loro volto e la loro bella voce alla serata di ieri:Davide Giangregorio (Fabrizio Vingradita), Loriana Castellano (Lucia). Francisco Brito ( Giannetto) la bravissima Alessia Nadin (la protagonista Ninetta), Simone Alberghini (Fernando), Carlo Lepore (Gottardo), Victoria Yarovaya (Pippo) e Gianluca Bocchino (Isacco).
Le scene ed i variopinti costumi erano di Paolo Fantin e Carla Teti. Il disegno luci invece era firmato da Alessandro Carletti. Fabrizio Cassi dirigeva l'ottimo Coro del Petruzzelli. L'opera è parecchio lunga, ma si fa comunque apprezzare con momenti esemplarmente validi e musicalmente ineccepibili, grazie alla valida prova dell'Orchestra del Petruzzelli, ben diretta (con disinvoltura) da Petrou. Successo caloroso tributato alla fine, dal foltissimo pubblico del Petruzzelli ai protagonisti della serata.

venerdì 27 gennaio 2017

Sabato 28 gennaio ci sarà il concerto del Coro del Faro diretto da Paolo Lepore.


Sabato 28 gennaio 2017
Ore 21,00
Nicolaus Hotel
(Via Card. Ciasca 27, Bari)

Con
Stefania Dipierro, Giulia Calfapietro, Mariagrazia Trentadue,
Fabio Lepore, Antonio Stragapede

IL CORO DEL FARO

E la
JAZZ STUDIO ORCHESTRA
Direttore
PAOLO LEPORE
 

La storica Big Band orgoglio del Jazz in Puglia continua la sua stagione con un appuntamento dedicato al grande ensemble del CORO DEL FARO, nella splendida location del Nicolaus Hotel. 

In programma musiche di: 
VANGELIS - Conquest of Paradise
PINK FLOYD - The Wall
BIZET - Toreador 
COHEN - Halleluja
LENNON - Imagine
MERCURY - We are the Champions
PUCCINI - Coro a bocca chiusa
NUMHAUSER - Todo Cambia
SARTORI - Con te partirò
BERNSTEIN - da West Side Story: Maria; I feel pretty; Somewhere;Tonight; America.
RICE/WEBBER - Jesus Christ Superstar
MACDERMOT/RADO - Aquarius
WEBBER - Don't cry for me Argentina
MACDERMOT/RADO- Let the sunshine in
JACKSON - We are the World 


Prevendita biglietti presso il Box Office Feltrinelli (080 524 0464).

080 521 7502.

Domenica 29 gennaio a Taranto si terrà un recital del pianista Michele Renna.

Un recital a ritmo di danza, quello che domenica 29 gennaio (ore 18), nel Salone della Provincia di Taranto, il giovane pianista barese Michele Renna propone per la sezione «Young» della 73esima Stagione concertistica degli Amici della Musica «Arcangelo Speranza» (biglietti euro 5).
Classe 1999 e importanti masterclass con Roberto Cappello, tra i grandi interpreti degli ottantotto tasti, e Antonio Ciacca, con il quale ha frequentato il New York City Jazz Workshop, il giovane musicista pugliese darà prova del proprio talento con un programma che si aprirà con la Polacca op. 53 di Chopin e che proseguirà con la Ballata n. 2 di Liszt. Quindi, con un balzo avanti nel tempo, il repertorio spazierà dal Ravel di «Alborada del Gracioso» a una serie di danze pianistiche di grande fascino. Renna eseguirà, infatti, la trascrizione della Danza russa di «Petruska» che nel 1921 Stravinskij realizzò per Arthur Rubinstein insieme con altri due movimenti dello stesso balletto. Seguiranno le «Danzas Argentinas op. 2» di Ginastera prima della scoppiettante chiusura nel segno di Bernstein con una selezione dalle «Danze sinfoniche» di «West Side Story».  
.Vetrina riservata ai giovani talenti, la sezione «Young» prevede un ciclo di cinque domeniche in concerto che proseguirà con lo Jonic Brass Quintett (12 febbraio), il pianista Giuseppe Demaglie (19 marzo) e il quintetto di fiati Enarmonia (30 aprile).
Intanto, giovedì 2 febbraio, per il cartellone principale della Stagione, sarà di scena, al TaTà, Viviana Lasaracina. Allieva di Benedetto Lupo, la giovane pianista - che tra le tante affermazioni in concorsi internazionali vanta la prestigiosa partecipazione come finalista al Concorso pianistico «Busoni» di Bolzano - presenta un programma  «russo» incentrato su variazioni e trascrizioni.

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Next- labotatorio di idee per la produzione e distribuzione dello spettacolo dal vivo con la Sirenetta, celebre fiaba di Andersen sabato 28 gennaio al Rossini di Gioia del Colle.




Ancora teatro contemporaneo con Next - laboratorio di idee per la produzione e distribuzione dello spettacolo dal vivo lombardo” – edizione 2016/2017, progetto realizzato da Regione Lombardia e Agis Lombardia in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese che porta in Puglia una selezione di spettacoli della nuova scena lombarda. Sabato 28 gennaio alle ore 23.00 – a partire dalle ore 22.00 aperitivo con la compagnia incluso nel costo del biglietto - al Teatro Rossini di Gioia del Colle e domenica 29 gennaio alle ore 21.00 al Teatro Garibaldi di Bisceglie in scena La Sirenetta della compagnia Eco di Fondo, regia Giacomo Ferraù drammaturgia Giacomo Ferraù e Giulia Viana con la collaborazione registica di Arturo Cirillo in scena Riccardo Buffonini, Giacomo Ferraù, Libero Stelluti, Giulia Viana coordinamento coreografico Riccardo Olivier produzione Eco di fondo in coproduzione con Campo teatrale con il sostegno di NEXT – Laboratorio delle idee 2015. La celebre fiaba di Andersen riletta come metafora dell'identità sessuale in una messa in scena che  obbliga a riflettere sull'amore, quello più difficile, quello verso sé stessi ed il corpo che si abita. Per informazioni www.teatropubblicopugliese.it

giovedì 26 gennaio 2017

Il Falstaff di Michieletto e Maestri approda alla Scala di Milano.


Dopo il successo ottenuto al Festival di Salisburgo nell’agosto 2013, il Falstaff di Giuseppe Verdi messo in scena da Damiano Michieletto con Ambrogio Maestri nel ruolo del protagonista arriva alla Scala. Il debutto dello spettacolo è in programma il 2 febbraio 2017 nell’ambito della stagione operistica 2016-2017 del teatro milanese. Sul podio, come già a Salisburgo, sarà impegnato Zubin Mehta, il grande direttore d'orchestra indiano che abbracciò con entusiasmo il progetto scenico di Michieletto e volle Maestri per altre due produzioni dell'opera da lui diretta a Firenze e a Vienna.
L'idea di Michieletto, che ha ambientato Falstaff nella Casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi di Milano, secondo il «New York Times» “funzionò magnificamente in questa produzione affascinante e commovente”. Per il regista veneto “il protagonista vive nella condizione della memoria, perché la sua realtà è quella della finitezza, dell’attesa della morte. E tutta la vicenda si svolge un po’ come un ricordo, un sogno, o uno scherzo: Falstaff in un attimo si vede passare davanti agli occhi tutta la vita”.


Nel ruolo del titolo sarà impegnato Ambrogio Maestri, reduce da un personale successo proprio nel Falstaff alla Staatsoper di Vienna. Il baritono pavese è riconosciuto in tutto il mondo come interprete di riferimento per il ruolo del protagonista dell’ultima opera di Verdi, che ha interpretato più di 250 volte e in più di 25 produzioni diverse: da Amsterdam a Londra, da Parigi a Tokyo, passando per San Paolo del Brasile e per il Teatro Colon di Buenos Aires, fino al piccolo teatro di Busseto. Dal suo debutto nel ruolo, avvenuto proprio alla Scala nel 2001 sotto la bacchetta di Riccardo Muti, con il passare del tempo Maestri è arrivato a sentire il personaggio di Falstaff come un vero e proprio alter ego. “E maturando – dice il baritono - posso dire che dentro di me, ormai, c’è davvero molto di Sir John”.

Anche l' OSN della Rai dedica il 29 gennaio alla Giornata della Memoria. L'attore Gianluca Gambino sarà protogonista della serata.


È dedicato al “Giorno della memoria” – e lo segue di soli due giorni – il concerto del Complesso da camera dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in programma domenica 29 gennaio alle 10.30 all'Auditorium Rai “Arturo Toscanini”, per il ciclo “Le Domeniche dell'Auditorium 2017”. In programma il dramma in musica per un attore e otto strumentisti Through Roses di Marc Neikrug.
L'opera, scritta tra il 1979 e il 1980, ha come protagonista un violinista sopravvissuto ai campi di concentramento. È stata tradotta in 11 lingue, registrata tre volte, ha avuto oltre cinquecento esecuzioni ed è stata soggetto di un documentario. In questo monodramma il compositore ha creato una forma nella quale l'aspetto teatrale e quello musicale sono elementi reciprocamente liberi. La musica include frammenti di marce militari e canzoni popolari, citazioni da Haydn, Beethoven, Paganini, Wagner, Berg, Mozart, Schubert e Bach. L'utilizzo di queste musiche è strettamente connesso alla memoria del protagonista: quando egli ricorda di essere stato obbligato a suonare Bach dal comandante del campo di concentramento, risuona la musica della Sonata in sol minore in una forma distorta, che riflette la distorsione degli eventi nella memoria dell'uomo.
Protagonista di questa “pièce teatrale con musica” è l'attore Gianluca Gambino. Con lui i musicisti dell'Orchestra Rai Paolo Fratini, flauto; Teresa Vicentini, oboe; Graziano Mancini, clarinetto; Valerio Iaccio, violino; Federico Maria Fabbris, viola; Michelangiolo Mafucci, violoncello; Alberto Occhiena, percussioni; Francesco Bergamasco, pianoforte.

Daniele Gatti dirige il Paradiso e la Peri a Roma il prossimo 9 febbraio.


venerdì 10 febbraio ore 20.30
sabato 11 febbraio ore 18

Auditorium Parco della Musica - Roma
Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Daniele Gatti 
direttore
Angel Blue soprano Regula Mühlemann soprano
Jennifer Johnston contralto Brenden Gunnell tenore
Patrick Grahl tenore Georg Zeppenfeld basso
Schumann Il Paradiso e la Peri
Il ritorno di Daniele Gatti - già direttore musicale dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1992 al 1994 e attualmente chief conductor dell'Orchestra Reale del Concertgebouw - vede l'esecuzione Il Paradiso e la Peri, la "favola orientale" di Robert Schumann.
La storia, molto simbolica e che sembra avere un riflesso molto attuale per quanto accade oggi è infatti ambientata nell'antico e favoloso Oriente e narra di una Peri, fata della mitologia iranica e creatura nutrita del profumo dei fiori, che viene scacciata dal Paradiso per qualche errore commesso e potrà rientrarvi soltanto se saprà recare alla divinità un dono fra tutti il più caro. La Peri vola sulle regioni indiane e raccoglie le ultime gocce di sangue di un eroe ucciso dal tiranno Gazna, ma i beati non considerano questa offerta sufficiente per il riscatto. Allora la Peri discende di nuovo sulla terra e dalle spiagge del Nilo reca in cielo l'ultimo respiro di una fanciulla che per amore ha sacrificato la vita, unendo le sue labbra a quelle dell'amato colpito dalla peste; e ancora i beati respingono il dono perché non bastevole a placare l'animo divino. La Peri riprende il volo malinconico e triste sulla valle di Baalbeck, verso il tempio del Sole. Tra i minareti della Siria ella scorge un bambino che intona le preghiere della sera, e accanto a lui c'è un bandito sanguinario che quella visione ha intenerito fino alle lacrime. Sono lacrime di rimorso e di pentimento. La Peri le fa sue e le porta in cielo; la commozione del "cattivo" convertito dalla preghiera dell'innocente ha riaperto alla Peri il paradiso, dove finalmente verrà accolta e liberata dall'esilio.
Biglietti a partire da 19 Euro
25% di sconto per gli under 30

Stasera ci sarà il concerto della Memoria in Fondazione "Paolo Grassi" a Martina Franca.


Nella Giornata della Memoria la Fondazione Paolo Grassi ricorda la tragedia dell’Olocausto con un concerto ispirato a grandi tragedie del Novecento.
Venerdì 27 gennaio 2017 alle ore 20.00 nell'Auditorium della Fondazione Paolo Grassi in programma la Suite per violino, clarinetto e pianoforte da “Histoire du soldat” di Igor Stravinskij e il Trio Op.3 in re minore per clarinetto, violoncello e pianoforte di Alexandr Zemlinsky. Con Silvia Grasso (violino), Gaetano Simone (violoncello), Matteo Mastromarino (clarinetto) e Liubov Gromoglasova (pianoforte).
L'iniziativa s'inserisce nel cartellone di eventi coordinati dall'Ufficio Cultura del Comune di Martina Franca per la Giornata della Memoria 2017.

INGRESSO LIBERO


Silvia Grasso - violino
Silvia Grasso si diploma in violino a 17 anni con il massimo dei voti, la lode e la menzione presso l’Istituto pareggiato “G.Paisiello” di Taranto sotto la guida del M° F. Cafaro. Durante e dopo gli anni di formazione accademica segue corsi e stage tenuti dai maestri M.Fornaciari, E.Denisova, S.Milenkovich, W.Daga, L. Micucci, F.Mezzena, U.Danhofer e risulta vincitrice di 1° e 2° premio in numerosi concorsi nazionali ed internazionali di esecuzione musicale. Da tre anni è docente di violino presso l’Accademia musicale Rusalka di Carosino (TA) dove utilizza, nella didattica, il metodo “Colourstrings” appreso durante i corsi tenuti da G.Szilvay presso il Mozarteum di Salisburgo; è direttore artistico dell’Ass.ne Acta Fabula con la quale, dal 2011, organizza presso il Teatro comunale di Carosino una stagione concertistica e collabora, in qualità di violinista, sia per la realizzazione di concerti da camera e lirico-sinfonici che per incisioni discografiche, con numerose associazioni pugliesi, l’Orchestra Internazionale d’Italia, la Fondazione P.Grassi di Martina Franca e, in seguito al superamento della relativa audizione selettiva, con l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari.

Gaetano Simone - violoncello
Si è diplomato e poi laureato come solista con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “N.Piccinni” di Bari suonando, in sede di tesi di laurea, la sonata per violoncello solo di Zoltán Kodaly, gli Stücke im Volkston di Robert Schumann e la Sonata per violoncello e pianoforte di Claude Debussy. Ha studiato violoncello con Saverio Lojacono e Nicola Fiorino e si è perfezionato in varie masterclass con Enrico Bronzi, Harvey Shapiro, Enrico Dindo, Claudio Marini, Massimo Macrì, Tamas Varga, Olaf Maninger, Arto Noras, Antonio Meneses, Wolfgang Boettcher, Wen-sin Yang. Annovera collaborazioni con orchestre come: Orchestra della Magna Grecia, Collegium Musicum di Bari, Orchestra della Società dei Concerti di Bari, Orchestra della Provincia di Bari, Orchestra della Provincia di Catanzaro, Orchestra Internazionale d’Italia. Oltre ad esibirsi come camerista nel repertorio classico e romantico, ha affrontato importanti composizioni del Novecento tra cui “Kammer Simphonie” di Shoemberg nella versione per quintetto (Conservatorio Superiore di Lugano), “Quatuor pour la fin du temps” di Messiäen (Auditorium Vallisa di Bari), “Metamorphosen di Strauss” nella versione per settimino d’archi (Teatro “Stabile” di Potenza), “Drei Kleine Stücke” per violoncello e piano di A.Webern (Palazzo della Provincia di Bari) di cui ha anche fatto un’incisione per l’Università di Bari, il Trio per archi di Schnittke (castello di Venosa), il Trio di Jean Françaix (Accademia dei Cameristi, Circolo Unione di Bari). Nell’aprile 2005 è stato invitato in Messico nella città di Jalapa, presso la Universitad Veracruzana e nella città di Puebla, presso la Benemerita Universidad Autonoma, a tenere corsi di musica da camera e violoncello.

Matteo Mastromarino - clarinetto
Si avvicina alla musica all'età di due anni grazie a suo padre Paolo. All'età di sette anni comincia a studiare clarinetto con B.Casavola, clarinettista della banda del suo paese natale. Si è diplomato nel 2012 guidato da Antonio Tinelli. Ha ricevuto borse di studio presso Lions Club International e Soroptimist Club. Ad undici anni partecipa al suo primo concorso ("Marilena Trotti") nel quale ha vinto il premio mascotte direttamente dal presidente della giuria Garvase de Peyer. Negli anni a seguire viene premiato in prestigiosi concorsi solistici come il “Saverio Mercadante" (Terzo Premio Senior 2014), Malta International Woodwind Competition (Secondo Premio 2015), "Marco Fiorindo" International Clarinet Competition (Secondo Premio 2016), Lisbon International Clarinet Competition (Primo Premio 2015). Durante il 2015 è in Reserve List presso la Gustav Mahler Jugendorchester, Terzo idoneo presso la World Youth Orchestra e finalista presso il concorso di Secondo Clarinetto Piccolista al Teatro Petruzzelli di Bari. Nel 2014 ha suonato con l'Orchestra Giovanile dello Schloß Weißenstein di Pommersfelden (GER) presso l'omonimo festival ed è stato invitato in qualità di solista l'anno successivo per eseguire il Concerto in Fa Minore di Weber nelle città di Pommersfelden, Wiesentheid e Weißenstadt. Negli ultimi anni si è perfezionato con clarinettisti del calibro di Alessandro Carbonare, Calogero Palermo, Fabrizio Meloni, Patrick Messina, Eddy Vanoosthuyse, Karl Leister, Valeria Serangeli, Evgeny Petrov, Lorenzo Antonio Iosco, Julia Heinen. Matteo ha suonato per il Ravello Festival, l'Unione Musicale di Torino, l'Accademia Chigiana, Amici della Musica Arcangelo Speranza, PEMArt Festival e Festival Das Artes. Ha collaborato come solista con l'Orchestra ICO Magna Grecia e con l'Orquestra Metropolitana de Lisbõa con la quale ha registrato il Concerto K622 di Mozart durante il Festival das Artes di Coimbra. È stato clarinettista dell'Orchestra Giovanile Italiana ed ha collaborato con l'Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, l'Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza e l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini sotto le bacchette di Daniele Gatti, Jeffrey Tate, John Axelrod, Juraj Valchua, Fabio Luisi, Andris Poga, Shlomo Mintz, Giampaolo Pretto, Alexander Lonquich, Pedro Amaral e Nicola Paszkowski. Il 22 Giugno 2016 è stato premiato, assieme ad altri 21 musicisti italiani, dal Presidente della Camera Laura Boldrini nella Sala della Regina di Montecitorio durante la Giornata della Musica.

Liubov Gromoglasova - pianoforte
Nata a Riga nel 1982. Dal 1999 al 2003 ha studiato presso l'Academic Junior Music College in collaborazione con il Conservatorio di Mosca in due corsi paralleli: Pianoforte e Teoria della Musica. Nel 2003 ha conseguito entrambi i diplomi con il massimo dei voti. Nel 2008 si è laureata con lode presso il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, nella classe della Prof.ssa Elena Kuznetsova (piano solo), nella classe della Prof.ssa Elena Sorokina (Chamber Ensemble, duo pianistico), nella classe della Prof.ssa Irina Osipova (accompagnamento). Tra il 2009 e il 2011 ha continuato lo studio seguendo corsi di perfezionamento musicale presso il Conservatorio di Mosca, nelle classi della Prof.ssa Elena Kuznetsova (piano solo) e della Prof.ssa Elena Sorokina (duo pianistico). Ha partecipato a corsi di perfezionamento con i seguenti docenti di pianoforte: Christopher Elton (Royal Academy of Music), William Fong (Purcell Scool of Music), Andrew Haigh (Kent Scuola di Musica), Ruth Harte (Royal Academy of Music), Aglika Genova e Liuben Dimitrov (Hannover Music e Drama Academy). Si esibisce con successo a Mosca e all'estero come solista, in duo pianistico con la sorella Anastasia, con orchestra e in varie formazioni musicali. Tra i concorsi a cui ha partecipato: Rubinstein Competition di formazioni cameristiche (Mosca, 2006) - 3 ° premio (duo pianistico con la sorella Anastasia Gromoglasova); a Londra nel Concorso Internazionale di Musica (2007) - 1 ° premio (piano solo) e 1 ° premio (duo pianistico); Concorso Internazionale di formazioni cameristiche e duo pianistico “Shostakovich” (Mosca); San Marino International Piano e Piano Duo Competition (San Marino, 2010) - Diploma; A.Bakhchiev International Piano Duo Competition (Vologda, 2011) - 1 ° premio; Concorso "Muse del mondo" per solisti internazionali e formazioni cameristiche(Mosca, 2012) - 1 ° premio; Concorso di musicale internazionale Vincenzo Vitti (Italia, 2012) - 1 ° premio. Tra i Festival a cui ha preso parte: North London Piano School Festival (Gran Bretagna, 2007); Festival di Musica Classica a Troitsk (Russia, 2008); F. Mendelssohn Festival di Mosca (Russia, 2009); Festival delle Valle d'Itria (Martina Franca, Italia, 2015). E' stata scelta come studentessa sovvenzionata del Fondo “Performing Russian Art" (2009-2010).


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PER ULTERIORI INFORMAZIONI:

Fondazione Paolo Grassi - Onlus
Via Metastasio, 20 oppure Via Principe Umberto, 14 (Chiostro di S.Domenico)
74015 - Martina Franca (TA)
e-mail: comunicazione@fondazionepaolograssi.it
telefono: 080 4306763
www.fondazionepaolograssi.it

Il pianista Giuseppe Albanese suona a Matera con l'Orchestra ICO della Magna Grecia diretta da Piero Romano domani 27 gennaio.


Il pianista trentasettenne Giuseppe Albanese è una solida realtà del concertismo internazionale, uno dei solisti più richiesti della sua generazione, tanto che da due anni incide CD per la famosa etichetta gialla “Deutsche Grammophon”, per la quale ha prima registrato il concept album “Fantasia”, e poi "Après une lecture de Liszt" dedicato al compositore ungherese.
Giuseppe Albanese è un appassionato estimatore di Franz Liszt, tanto che si è laureato in Filosofia, col massimo dei voti e la lode, con una tesi “con dignità di stampa” proprio sull’Estetica di Liszt nelle “Années de Pèlerinage”, l’inizio di una brillante carriera accademica cominciata con la docenza universitaria di “Metodologia della comunicazione musicale”, oggi l’artista insegna Pianoforte al Conservatorio "Tartini" di Trieste. 
Giuseppe Albanese sarà all’Auditorium “Gervasio” di Matera per eseguire, con l’Orchestra ICO “Magna Grecia” diretta da Piero Romano, i due concerti per pianoforte e orchestra di Franz Liszt, opere di durata non eccessiva, una ventina di muniti circa ciascuna, ma che richiedono al solista non comuni capacità interpretative e un notevole virtuosismo.
Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in mi bemolle maggiore, S.124 ebbe una gestazione di circa ventisei anni: gli appunti con i temi principali risalgono al 1830, infatti, mentre la stesura definitiva risale al 1856. La prima esecuzione si tenne a Weimar con solista lo stesso Liszt, uno dei più grandi virtuosi di tutti i tempi, mentre l’orchestra fu diretta da Hector Berlioz.
Il Concerto per pianoforte e orchestra n.2 in la maggiore, S.125, fu definito dallo stesso compositore ungherese un “concert symphonique” per il ruolo di rilievo che riveste l’orchestra in questa partitura; per il suo carattere mistico, questa opera fu invece chiamata "apoteosi di macabrezza" da Richard Wagner, genero di Liszt avendone sposato la figlia illegittima Cosima. 
In questo straordinario concerto l’Orchestra ICO “Magna Grecia”, diretta da Piero Romano, eseguirà anche il brano “Gazebo dances”, scritto dal compositore italo-americano John Corigliano nei primi anni Settanta del secolo scorso; musicista completo, nel 1999 Corigliano ha vinto l'Oscar per la migliore colonna sonora con la sua musica per il film “Il violino rosso”, mentre nel 2001 ha ricevuto il Premio Pulitzer per la musica per la sua Sinfonia n. 2 per orchestra d'archi; nel 1991, inoltre, il compositore è stato premiato con il Grawemeyer Award per la sua Sinfonia No. 1 dedicata sinfonia alla commemorazione delle persone scomparse per l'Aids.
“Liszt agrodolce” con Giuseppe Albanese e l’Orchestra ICO “Magna Grecia” diretta da Piero Romano, concerto della stagione XV “Matera in Musica” 2016-2017 di Festival Duni e ICO “Magna Grecia”, si terrà DOMANI, venerdì 27 gennaio (ingresso ore 20.30 - start ore 21.00), all’Auditorium Gervasio di Matera. Biglietti a € 15 al botteghino, + € 1 di eventuale prevendita: per info e prevendita rivolgersi a Matera direttamente presso Orchestra della Magna Grecia, in via De Viti De Marco n. 13 (tel. 0835.1973420 –info.ensemblegabrieli@gmail.com) o presso la Cartolibreria Montemurro, in via delle Beccherie n.69 (0835.333411), o sul web su www.biglietto.it. 
È confermata anche quest’anno la partnership culturale e sociale di Ubi Banca Carime, che rinsalda il suo sostegno convinto per corroborare sul territorio la funzione di una economia integrata al fine di garantire responsabilmente un’alta qualità della vita; main sponsor sono Grieco Collezioni Uomo Donna Matera, BAWER, EcoWash, Italcementi Group e Concessionaria Peugeot Lions Service a Matera. Partner istituzionali sono Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo, Comune di Matera, Regione Basilicata, UNESCO, FESR Basilicata, Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Partner tecnico è Provinciali Service audio video luci.

mercoledì 25 gennaio 2017

La "Fondazione Puglia" ha stanziato alla Fondazione Petruzzelli la somma di 125.000 euro per il sostegno dell'attività lirica del 2017.


La Fondazione “Fondazione Puglia” ha stanziato alla “Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari” la somma di 125.000 euro per il sostegno dell’attività lirica del 2017. 
L’iniziativa rientra nel progetto della Fondazione Puglia denominato “Stagione Artistica 2017 Cofinanziamento Attività” . 

A siglare l’accordo questa mattina (mercoledì 25 gennaio 2017) sono stati il presidente della Fondazione Puglia Antonio Castorani ed il presidente e sindaco di Bari Antonio Decaro.

I tre concerti della Memoria di Vito Clemente con L'Orchestra Metropolitana di Bari i prossimi 27, 28 e 30 gennaio.


In occasione della Giornata della Memoria, l’Orchestra Sinfonica della Città metropolitana, in collaborazione con il Teatro Opera Festival e il Parco delle Arti di Bitonto, si esibirà in tre concerti, diretti dal maestro Vito Clemente (nella foto) e con solista Antonietta Cozzoli (soprano), in ricordo delle vittime dell’Olocausto.
Primo appuntamento della produzione “Recordare” è venerdì 27 gennaio, alle ore 21.00, nel teatro Traetta di Bitonto (info biglietti: tel. 080 3716105) con repliche sabato 28 gennaio, alle ore 20.00, nella Chiesa Maria SS. Addolorata a Mariotto(ingresso libero) e lunedì 30 gennaio, alle ore 19.30, nella Chiesa Maria SS Immacolata a Palombaio (ingresso libero).
In programma brani del bitontino  Pasquale La Rotella - Quartetto versione per orchestra da camera a cura di Vito Clemente, di Dmitri Shostakovich - Sinfonia in do minore op.110 “per le vittime del nazismo e del fascismo” e di Vincenzo Anselmi - Nel suono del silenzio per voce e orchestra (prima esecuzione  assoluta). 
Quest’ultimo brano, in particolare, commissionato dall’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, ripercorre la vicenda della giovane Anne Frank dal punto di vista di Miep Gies, colei che nascose l’intera famiglia Frank nella soffitta del suo ufficio.  Al suo interno vi sono anche tre brani cantati che fanno entrare lo spettatore negli stati d’animo dei personaggi. Ultimo di questi è “Tutto è silenzio” che rappresenta il vuoto venutosi a creare con l’arresto di tutta la famiglia Frank e la conseguente rassegnazione al tragico destino.

Prosegue l'ottava rassegna "imagine" dell'associazione "Nel Gioco del Jazz" il prossimo 30 gennaio presso il Teatro Forma con l'Andy Sheppard Trio.


Prosegue l’ottava rassegna “Imagine” dell’Associazione culturale musicale “Nel Gioco del Jazz”. Dopo la pausa natalizia, lunedì 30 gennaio alle 21,00 presso il teatro Forma di Bari siesibiranno Andy Sheppard Hat Trio. Il quartetto è composto da Andy Sheppard al sax,Pierluigi Balducci al basso elettrico, Alessandro Galati al pianoforte ed Enzo Lanzo alla batteria.
Andy Sheppard è uno dei più autorevoli sassofonisti europei e uno dei pochi musicisti britannici ad aver avuto un impatto significativo sulla scena jazzistica internazionale, suonando e componendo per formazioni diversissime, che vanno dal solo alla big band a formazioni cameristiche.
Ispirato dall'ascolto di John Coltrane, decide a 19 anni di diventare musicista jazz. Entra nel quartetto Sphere alla fine degli anni '70. Negli anni '80 si fa conoscere nei pub inglesi ed europei. Sempre rimanendo con gli Sphere inizia a suonare a Parigi, col gruppo francese Lumière e gli Urban Sax. Il successo arriva a metà degli anni '80 con la pubblicazione dell'album omonimo che gli valse il premio al British Jazz Awards del 1987, seguito dal premio "Best Instrumentalist Award" nel 1988.
Il suo primo album ECM risale al 2008. Sheppard ha composto oltre 350 opere caratterizzate da un forte lirismo, affiancato da un uso personalissimo dei ritmi di Asia, Africa e Sud America.
All’insegna di una cifra stilistica indubbiamente europea, ha incontrato un trio ormai consolidato: quello composto dal pianista fiorentino Alessandro Galati, che ha alle spalle collaborazioni con grandissimi musicisti quali Mike Mainieri, Arild Andersen, Steve Lacy, Lee Konitz, Steve Grossman, ma anche tour in estremo Oriente e in Brasile, Messico, Cina; dal bassista barese Pierluigi Balducci, attivo sulla scena italiana o internazionale anche come leader e compositore, ed in formazioni come Nuevo Tango Ensamble e il trio ‘Amori sospesi’ con Gabriele Mirabassi e Nando Di Modugno; dal batterista salentino Enzo Lanzo, che annovera collaborazioni con Gianluigi Trovesi, Gianni Basso, Stefano Bollani, Ira Coleman, Enrico Rava, Rita Marcotulli, Dave Murray, e ha portato, inoltre, la sua musica in tutto il mondo: Australia, Africa, Asia, America Latina, Emirati Arabi Uniti, ed in tutta Europa.

Costo biglietto: 25,00 euro settore “A” - 20,00 euro settore “B” - 15,00 euro settore “C”
Particolarmente vantaggiose le riduzioni a favore degli studenti universitari, muniti di relativo tesserino. L’Associazione “Nel Gioco del Jazz” mette a disposizione 20 biglietti al costo di 5,00 euro, direttamente al botteghino del Teatro Forma la sera del concerto.
Il prossimo appuntamento della rassegna “Imagine” è per domenica 12 febbraio con la cantante americana Lizz Wright, paragonata per il suo stile vocale a Norah Jones.
Biglietti in vendita presso CENTRO MUSICA – C.so Vitt. Emanuele 165 – Bari - tel. 0805211777.

Per maggiori informazioni contattare l’Associazione Culturale Musicale “Nel Gioco del Jazz” al 3389031130, oppure inviare mail a info@nelgiocodeljazz.it – FB