lunedì 23 gennaio 2017

La grande pianista russa Lilya Zilberstein suona a Monfalcone il 26 gennaio.

La stagione musicale del Teatro Comunale di Monfalcone prosegue, giovedì 26 gennaio alle 20.45, con il concerto che vede protagonista la grande pianista russa Lilya Zilberstein. Nella sua prestigiosa carriera internazionale, il rapporto con l’Italia ha avuto un posto speciale: lo confermano il Primo Premio al Concorso “Busoni” (e il Premio Speciale del Pubblico), quello dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena, la collaborazione con Claudio Abbado e l’attività discografica con lui realizzata per Deutsche Grammophon.
Nel programma del concerto, accanto a opere molto note come i 6 Momenti musicali op. 94 di Schubert e laFantasia quasi sonata “Après une lecture de Dante” di Liszt, troviamo una scelta di quattro delle 8 Novellette op. 21 di Schumann e Quelques Dances op. 26 di Chausson, ciclo del 1896 dedicato ad alcune danze nobili.
Il concerto è dedicato alla memoria del Maestro Anton Nanut, scomparso il 13 gennaio. Protagonista al Comunale di molti memorabili concerti sinfonici, Nanut aveva un legame profondo con Monfalcone, sancito nel 2012 dal conferimento del Sigillo della Città. 
Il concerto si apre nel segno di Schubert. Considerati all'origine della grande fioritura romantica del cosiddetto "foglio d'album" e di quella vasta letteratura pianistica che prosperò nel XIX secolo, i Sei Momenti musicali op. 94appartengono alla fase creativa più matura del compositore. Composti fra il 1823 e il 1828, in un periodo in cui il virtuosismo stava emergendo in tutta la sua potenza, dimostrano come il pianoforte potesse esprimere, con brevi pagine dal linguaggio intimo, uno stato d’animo, un paesaggio o un racconto.
Di Schumann sono in programma 4 Novellette op. 21. Il 1838, anno fecondo per Schumann, fu dominato dalla figura di Clara Wieck. Novellette non è da intendersi come diminutivo di novelle ma va ricondotto a Clara Novello (cantante molto famosa all’epoca, apprezzata anche da Schumann), a testimonianza dell’intenzione di celare nel titolo il nome della sua vera ispiratrice. In queste pagine Schumann trasfigura riferimenti reali o immaginati, in un’invenzione strumentale che si fonde con sperimentazione armonica, policromia ritmica e intensità melodica.
È quindi la volta di Quelques Dances op. 26 di Ernest ChaussonEsponente della borghesia parigina colta e raffinata, Chausson fu un importante riferimento nei salotti della capitale d’oltralpe, punto d’incontro dell’elite intellettuale francese del secondo Ottocento. Artista dal carattere contemplativo, fu apprezzato per la poetica pervasa da un lirismo estremamente comunicativo e da una sensibilità molto elegante. Quelques Dances op. 26 è fra le pagine più significative del post-romanticismo francese.
Chiude il concerto la celebre pagina di Franz Liszt Après une lecture de Dante, Fantasia quasi Sonata, da Annés de Pèlerinage, raccolta pianistica divisa in tre volumi che raccoglie brani composti nell’arco di circa quarant’anni: una sorta di diario musicale che prende spunto dalla natura e da varie opere letterarie e artistiche. Italie Deuxième Année, composto fra il 1837 e il 1856, dedicato ai ricordi di un viaggio in Italia, rappresenta un’evoluzione del pensiero musicale di Liszt: il suo centro d’interesse sono le arti figurative di Raffaello e Michelangelo e la letteratura di Dante e Petrarca. Après une lecture de Dante, il pezzo più elaborato di tutta l’opera, si ispira infatti alla Divina Commedia. 
Alle 20.00, al Bar del Teatro, nell'ambito di "Dietro le quinte", avrà luogo una breve presentazione del concerto a cura della critica musicale Katja Kralj.

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