sabato 28 gennaio 2017

Al Petruzzelli una bella ma lunga Gazza ladra nella splendida versione scenica di Michieletto.


L'ouverture celeberrima de La Gazza ladra imbriglia decisamente il folto pubblico presente ieri sera al Petruzzelli di Bari. E' un Rossini guerresco e brillante, salutato dai trionfali e rutilanti rulli di tamburo ripetuti, che piacque molto ai contemporanei del 1817 tra Napoli e Parigi, ed a coloro presenti nelle quasi 26 repliche, ed è un successo stellare, sebbene l'opera semiseria, approdata alla Scala di Milano il 31 maggio di quell'anno, sia un pout-purri di comicità e tragicità, con lunghezze anche abnormi e roboanti rispetto all'epoca di composizione.
Siamo ben lontani dai capolavori buffi del Barbiere di Siviglia e della Cenerentola, ma per cogliere il significato più vero ed agile di questo Rossini "semi-serio" dobbiamo scavare proprio nello stile anche patetico e guerresco di quest'opera, che tanto successo raccolse all'epoca alla Scala.
Qui la regia è del veneto Damiano Michieletto, tra gli innovatori del teatro lirico degli ultimi anni. Il suo spettacolo parte subito con l'immaginare la "Gazza" umanizzata in un letto mentre riposa e sogna. La splendida sinfonia immaginata al Petruzzelli Bari, diretta dal bravo maestro rumeno George Petrou, dove l'opera non era mai stata messa in scena è realizzata, magnificamente con un allestimento che riprende, pari pari, quello fortunatissimo andato in scena nel 2007 a Pesaro, di cui personalmente possediamo il video, pubblicato dalla Dynamic.
La vicenda è collocata in un villaggio nei pressi di Parigi. Michieletto ha inteso conferire alla Gazza una presenza da "personaggio", che vive tutta la vicenda in un sogno, sempre partecipando agli eventi da coprotagonista, con brillanti movenze da danzatrice, affidati alla scioltezza ginnica di Sandhya Nagaraja, che assume dunque un suo rilevante ruolo nell'opera.
Brillante e coinvolgente dunque l'aspetto scenico, nel quale la complessa azione si svolge, concedendo ai protagonisti ampio spazio di azione. Protagonisti assai numerosi, divisi in due compagnie, per permettere la recita anche quotidiana dell'opera qui a Bari. Eccone alcuni che hanno prestato il loro volto e la loro bella voce alla serata di ieri:Davide Giangregorio (Fabrizio Vingradita), Loriana Castellano (Lucia). Francisco Brito ( Giannetto) la bravissima Alessia Nadin (la protagonista Ninetta), Simone Alberghini (Fernando), Carlo Lepore (Gottardo), Victoria Yarovaya (Pippo) e Gianluca Bocchino (Isacco).
Le scene ed i variopinti costumi erano di Paolo Fantin e Carla Teti. Il disegno luci invece era firmato da Alessandro Carletti. Fabrizio Cassi dirigeva l'ottimo Coro del Petruzzelli. L'opera è parecchio lunga, ma si fa comunque apprezzare con momenti esemplarmente validi e musicalmente ineccepibili, grazie alla valida prova dell'Orchestra del Petruzzelli, ben diretta (con disinvoltura) da Petrou. Successo caloroso tributato alla fine, dal foltissimo pubblico del Petruzzelli ai protagonisti della serata.

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