mercoledì 31 marzo 2010

Ovazioni senza fine per Claudio Abbado e l'Orchestra Mozart al Parco della Musica di Roma*


“Incontrare Claudio Abbado è come incontrare un’idea. E’ l’attimo di sospensione prima che l’orchestra cominci a suonare: è quel silenzio carico di significato e di talento pronto a esplodere. Si tende ad attribuire agli uomini geniali una mania, una qualche forma eccessiva di sensibilità, una misura di follia. Abbado molti lo descrivono come uomo di poche parole. In realtà è un uomo in ascolto. (…)” A scrivere nel programma di sala dell'atteso concerto questa bella introduzione al Maestro milanese è stato il giornalista e scrittore Roberto Saviano, mica uno qualsiasi. La reciproca ammirazione tra i due è ormai risaputa.
Venerdì scorso chi scrive queste note ha potuto rivivere per l’ennesima volta (nella cornice impagabile della Sala di Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma di Renzo Piano) l’emozione unica, straordinaria di assistere ad un concerto diretto da Claudio Abbado.
Ogni volta si tratta sempre di un’occasione imperdibile: ascoltare e vedere dal vivo la giovane compagine “Mozart” risplendere nelle sonorità più diverse, curata con maniacale precisione nell’ articolazione ed espressione di ogni dettaglio dinamico e agogico, vibrante di infuocata passione nell’ondeggiare superbo dei suoi archi, magica nei docili e talora sopraffini timbri degli ottoni e dei legni. E tutto questo grazie al cesello paziente, all’entusiasmante lavoro di quell’elegante, sorridente signore di nome Abbado che in pochi anni ha “costruito” questo ennesimo gioiello, l’ultimo in ordine di tempo dopo l’Ecyo (European Community Young Orchestra), la Chamber Orchestra of Europe, la Mahler Jugend Orchester e la Mahler Chamber Orchestra.
Ad assistere al concerto non potevano mancare alcuni ospiti di rilievo: dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, insieme alla signora Clio, al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e a Roberto Benigni, anche lui con la consorte Nicoletta Braschi. La serata ha naturalmente mantenute le trepidanti attese della vigilia.
In particolare di esemplare bellezza, compattezza e solidità sono parse le interpretazioni offerte da Abbado e dai suoi “ragazzi” nella celebre Quarta Sinfonia “Italiana” di Felix Mendelssohn Bartholdy e nella meravigliosa Sinfonia K.551 “Jupiter” di Mozart, quest’ultima colonna portante e per certi versi inarrivabile del cosiddetto Classicismo viennese.
Un po’ discontinua invece la prova del violinista Giuliano Carmignola, che ha alternato nel Concerto per violino e orchestra K.216, sempre del “Divin Salisburghese”, momenti egregi ad altri, quasi imbarazzanti, al cospetto di un’orchestra tecnicamente strepitosa e di un direttore che conferma, ancora una volta, di essere il più autorevole Maestro vivente, dopo la scomparsa nell’ultimo trentennio di figure titaniche come Karajan, Bernstein, Celibidache e Carlos Kleiber.
Bis a grande richiesta dopo autentiche ovazioni e lunghi, convinti applausi, appagato con l’ouverture Egmont di Beethoven, restituita in un’agile lettura di luminosa, trascinante brillantezza ritmica. Concerti del genere andrebbero trasmessi in prima serata tv da Mamma Rai…Perché - ci chiediamo – continua puntualmente a non accadere?

* Pubblicato da "LSD MAGAZINE" - www.lsdmagazine.com / il 30 marzo 2010

martedì 30 marzo 2010

Concerti di Pasqua dell'ICO di Bari diretti dall'assessore-maestro Elio Orciulo


Domani, mercoledì 31 marzo a Bari alle ore 20.30, nella Chiesa di San Carlo Borromeo, in via Colonnello De Cristoforis,7), a Bitonto (1 aprile, alle ore 20.00, nella Chiesa del Carmine annessa all’Istituto Maria Cristina di Savoia), a Brindisi (in co-produzione con il Teatro Pubblico Pugliese, il 6 aprile, alle ore 20.30, al Teatro Verdi), l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, diretta dal Maestro Elio Orciuolo, nonchè attuale assessore alla Cultura del Comune di Monopoli, suonerà lo STABAT MATER di Gioacchino Rossini, per Soli, Coro e Orchestra.
La produzione – nata da un’idea dell'“Associazione Culturale Opera”si avvale dell’apporto del Consorzio Corale Lirico Pugliese diretto Maestro Agostino Ruscillo e dei solisti: Lydia Tamburrino (soprano), Kirlianit Cortes (tenore), Lucia Mastromarino (mezzosoprano), Riccardo Zanellato (basso).
Il 31 marzo, per la sola tappa di Bari, è prevista, come voce recitante, la presenza dell’attrice Carmela Vincenti che leggerà lo “Stabat Mater” di Jacopone da Todi.
Lo Stabat Mater è una composizione sacra e fu composta, in fasi successive, da Gioacchino Rossini, su incarico della curia spagnola e fu eseguito a Parigi il 7 gennaio 1842 sotto la direzione di Gaetano Donizetti. Dal punto di vista strettamente musicale, lo “Stabat Mater” rossiniano è un’opera in cui tecnica compositiva e creatività si fondono mirabilmente. La sua notevole ricchezza melodica va di pari passo con una profonda carica emotiva capace di tratteggiare con efficacia tanto i momenti di patetico abbandono, quanto quelli dai toni maggiormente drammatici.
L'opera rappresenta la richiesta dell’umanità di condividere il dolore della Vergine Maria davanti alla Croce.

lunedì 29 marzo 2010

Domani nella Basilica di San Nicola di Bari va in scena "Mozart...Il Mistero del Requiem" di Mariagrazia Pani


Dopo lo straordinario successo di "Emmanuel", trasmesso dalla rete televisiva Antenna Sud e che ha visto l'affluenza nella Basilica San Nicola di Bari di quasi mille persone la Rassegna "In Nomine Domini", ideata da Maria Grazia Pani d'intesa con Padre Damiano Bova, continua a Pasqua, domani 30 marzo, alle ore 21, sempre in Basilica, con un'esecuzione insolita della Messa di Requiem in re minore K 626 composta da Wolfgang Amadeus Mozart nel dicembre 1791, lasciata incompiuta e completata dal suo allievo Franz Sussamyr. La Messa è certamente tra le più eseguite composizioni al mondo, eppure mantiene ancora oggi il suo intatto, purissimo fascino.

L'edizione presentata nella Pasqua del 2010 dal titolo "Mozart...Il Mistero del Requiem" sarà particolarmente curata con alcune originali novità nella messainscena con l' attore Ivan Delledera nei panni di Mozart che rievocherà, attraverso un testo originale in prosa scritto da Maria Grazia Pani, il travagliato e misterioso periodo vissuto dal compositore durante la stesura del Requiem.
Emergerà cosi l'importante aspetto legato alla paternità e all'autenticità dell'opera scritta non interamente da Mozart, ma dal suo allievo Sussmayr.
Basandosi sulle fonti e su autorevoli studi filologici infatti Maria Grazia Pani ripercorre la genesi e le tappe sino al risultato finale di uno dei piu grandi capolavori di tutti i tempi rivelando anche al grande pubblico la verità emersa dai documenti e dalle partiture.
Un progetto importante di grande valore culturale ed artistico che vede la
larga partecipazione di diversi operatori culturali in un notevole sforzo produttivo.
La produzione è attuata dalla sinergica cooperazione di consolidati organismi culturali: la Galleria BLUorG di Bari e l'Associazione Culturale ArtinPuglia che da oltre tre anni realizzano insieme l' originale stagione "Qui la Voce", centrata sulla musica lirica italiana interpretata con una originale innovazione sinergica tra espressione artistiche diverse: letteratura, poesia, storia, arti figurative.



Coro "Basilica di San Nicola" (40 elementi) e

Orchestra "Bottega dell'Armonia" diretti dal Maestro Bepi Speranza.



Solisti:

Maria Grazia Pani, soprano;

Valeria Lombardi, mezzosoprano;

Leonardo Gramegna, tenore;

Alessandro Arena, basso;

Ivan Delledera, attore, nel ruolo di Mozart.



Costumi e Ideazione scenica: Giuseppe Bellini





info@bluorg.it /

www.teatropera.it

La nuova associazione barese Mirarte propone ad aprile una bella rassegna di musica da camera in Vallisa



La nuova associazione culturale barese "Mirarte" nasce con l’intento di partecipare e contribuire attivamente alla vita culturale del nostro territorio attraverso iniziative artistiche varie e coinvolgenti: eventi di prestigio legati al mondo della letteratura, della musica, del teatro e dell’arte in generale possono offrire occasioni d’incontro e di stimolo sia intellettuale che emozionale.
Mirarte rappresenta una realtà giovane con l’obiettivo di diventare, in un prossimo futuro, un punto di riferimento per chiunque voglia manifestare la sua creatività e abbia fatto della CULTURA il filo conduttore della sua vita.
Aprile, per esempio, sarà un mese di raffinata musica da camera per l'Auditorium Diocesano Vallisa di Bari. L'Associazione Culturale Mirarte ha infatti organizzato la rassegna "Concerti di Primavera 2010", quattro serate di altissimo profilo, la cui direzione artistica è affidata a Marina Addante, in cui si alterneranno validi strumentisti e solisti di rilievo internazionale.
Si parte il giorno 9 Aprile con la prestigiosa chitarra classica di Domenico Del Giudice (nella foto), il 18 sarà poi di scena il duo violino/pianoforte di Alberto Maria Ruta e Antonello Cannavale, il 24 toccherà a David Bellugi e Onofrio Della Rosa con il loro originale duetto tra flauti dolci e clavicembalo, ed infine il 30 gran finale con la pianista polacca Joanna Trzeciak.
Info e prenotazioni posti: associazioneculturale.mirarte@gmail.com / cell. 348.37.66.130 /
info@progettovallisa.it / 080.521.62.76

Qui Pavia: La grande musica in aiuto delle popolazioni haitiane colpite dal recente sisma



Aldo Ceccato, Valentina Cortese, Quirino Principe, Enrico Dindo, Giorgio Gaslini, Alessandro Marangoni e molti altri artisti di valore si esibiranno in favore delle popolazioni colpite dal terribile terremoto che ha invenstito di recente le popolazioni di Haiti. Mercoledì 31 marzo alle ore 21 presso il Teatro Fraschini di Pavia avrà luogo un concerto per raccogliere fondi da destinare a loro.
Nato da un’idea di Aldo Ceccato e Alessandro Marangoni, l’evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Pavia e con la collaborazione della Fondazione Teatro Fraschini, del Collegio Ghislieri, di Cie Srl Solidarietà, di Pedroli Pianoforti e del Lions Club International distretto 108ib3. Un progetto che vuole trasformare i sentimenti di compassione e dolore in musica, per portare speranza ma soprattutto risorse per un aiuto materiale e concreto. L’incasso netto della serata sarà infatti devoluto alla Fondazione Francesca Rava – Nph Italia Onlus, che da vent’anni aiuta e sostiene i bambini di Haiti(www.nphitalia.org), e verrà utilizzato per le emergenze sanitarie e il ripristino delle strutture scolastiche e sanitarie danneggiate dal terremoto.
Una parata di grandi artisti si alternerà sul palcoscenico del Teatro Fraschini, interpreti di fama internazionale che hanno accettato di partecipare gratuitamente a questa iniziativa per donare una nuova speranza alla popolazione haitiana. A cominciare dai promotori dell’iniziativa: Aldo Ceccato (nella foto), il grande direttore milanese che fu allievo di Sergiu Celibidache scenderà dal podio e tornerà eccezionalmente alla tastiera per accompagnare il soprano Daria Masiero in celebri arie di Puccini e canzoni napoletane e Alessandro Marangoni, giovane e promettente pianista, che si esibirà come solista in pagine di Chopin e insieme all’Arion Choir del Collegio Ghislieri di Pavia diretto da Giulio Prandi. Marangoni avrà poi due partner d’eccezione: Valentina Cortese, signora del teatro italiano ed europeo, icona di stile, musa per Antonioni e Federico Fellini, che darà voce a pagine di Eleonora Duse, Arrigo Boito e Gabriele D’Annunzio e Quirino Principe, musicologo, scrittore, poeta, attore e molto altro che con la sua sagace ironia sarà voce recitante nella lettura delle didascalie di Un petit train du plaisir dai Péchés de vieillesse, di Gioachino Rossini, eseguito da Marangoni che ne sta incidendo l’integrale. Altra importante presenza quella del grande violoncellista Enrico Dindo, vincitore nel 1997 del prestigioso “Premio Rostropovich" di Parigi e direttore musicale dell’Orchestra I Solisti di Pavia, che insieme alla pianista Monica Cattarossi eseguirà Le Grand Tango, di Astor Piazzolla. Dalla classica al jazz con un musicista di fama internazionale, Giorgio Gaslini, pianista, compositore e direttore d’orchestra, autore di celebri colonne sonore, sue le musiche per il film “La Notte” di Michelangelo Antonioni e “Profondo Rosso” di Dario Argento. Al loro fianco una promessa del concertismo italiano, la pianista appena sedicenne Costanza Principe, qui solista per Chopin e in duo per Brahms con un altro giovane pianista, Andrè Gallo. E ancora il corno delle alpi di Carlo Torlontano, il violino Roberto De Maio e il pianoforte di Elena Rossi. Il finale della serata riserverà una sorpresa, che coinvolgerà pubblico e artisti in un corale sentimento di solidarietà.
Il Biglietto unico a 20 Euro sarà in prevendita presso la Sala Politeama di Corso Cavour 20 a Pavia – Tel. 0382/301180 con i seguenti orari:dalle 9.00 alle 12.30, dalle 15.00 alle 17.00 e dalle 20.00 alle 22.30.

Per ultieriori informazioni: 347 6991237

mercoledì 24 marzo 2010

Il Nuovo Trio Parsifal va in tournèe


Il Nuovo Trio Parsifal, eccellente ensemble cameristico al femminile formato da Barbara Castelli (violino), Laura Pierazzuoli (violoncello) ed Anna Paola Milea (pianoforte) sarà impegnato tra marzo e aprile in una serie di concerti in Italia e all’estero. Prima tappa a Milano presso lo Spazio ScopriCoop (25 marzo) e per l’Associazione Amici del Loggione del Teatro alla Scala (26 marzo). Il 27 marzo sarà poi ospite dell’Accademia Musicale Camille Saint-Saëns di Crosio della Valle (Varese). Successivamente il trio si esibirà a Reggio Calabria presso l’Auditorium dell’Università della Terza Età della Calabria, ospite dell’Associazione Culturale Continuum Musicum (30 marzo) e a Galatina (Lecce) per l’Associazione Amici della Musica P. Cafaro presso la Sala "C. Contaldo" del Palazzo della Cultura "Z. Rizzitelli" (31 marzo). La tournée proseguirà ad aprile in Spagna, con un concerto organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona presso il Conservatori Municipal de Musica (8 aprile), in Croazia a Velika Gorica (18 aprile), in Slovenia presso l’Istituto Italiano di Cultura di Lubiana (19 aprile) e alla Kulturni Dom Franka Bernica di Domžale (20 aprile). In programma, per tutti i concerti, musiche di Beethoven (Trio in re maggiore op. 70 n°1) e Šostakovič (Trio n°2 op.67.).
Per informazioni consultare il relativo sito: www.trioparsifal.it

martedì 23 marzo 2010

Stasera al Piccinni di Bari per la Camerata è di scena il Quartetto Michelangelo





Uno dei migliori gruppi da camera di tutta una generazione, il “Quartetto con Pianoforte Michelangelo” (nella foto) suonerà questa sera al Teatro Piccinni di Bari (ore 20.45) per la Camerata Musicale Barese.
Il Quartetto si è formato nel 1986 dall’unione di quattro già consolidate esperienze artistiche individuali: Francesca Vicari (violino), Luca Sanzò (viola), Gianluca Giganti (violoncello) ed Elena Matteucci (pianoforte).
Il gruppo ha tenuto concerti in Europa e nelle Americhe.
In programma tre significative opere di Mozart, Beethoven e Schumann.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata, Via Sparano 141, infotel 080/521.19.08, il Botteghino del Piccinni tel. 080/521.24.84, Box Office c/o La Feltrinelli tel. 080/524.04.64.

lunedì 22 marzo 2010

Concerto dell'OSN della Rai e convegno con dedica a Robert Schumann nel bicentenario della nascita


Le ricorrenze dei grandi anniversari sono spesso occasioni per proporre pagine poco frequentate dell’autore che si celebra. È il caso del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in programma all’Auditorium Rai di Torino mercoledì 24 marzo 2010 alle ore 21, replicato, trasmesso in diretta su Radio3 e in live streaming sui siti Rai giovedì 25 marzo alle 20.30. Juraj Valčuha, che dell’Orchestra Rai è Direttore principale, dirige due pagine di Robert Schumann piuttosto rare: l’ouverture Die Braut von Messina e il Requiem für Mignon per soli, coro e orchestra, su testo tratto da Wilhelm Meister di Goethe. La seconda parte del concerto è invece dedicata al Novecento francese, con Ma mère l’Oye, i cinque pezzi infantili di Maurice Ravel, nella versione orchestrale, e con La mer di Claude Debussy.

Insieme all’Orchestra Rai, interprete del concerto è una delle formazioni corali più prestigiose oggi in attività: il Rias-Kammerchor di Berlino, che ha collaborato regolarmente con direttori quali Herbert von Karajan, Nikolaus Harnoncourt, René Jacobs e Philippe Herreweghe.

Oltre al concerto l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, il Goethe Institut di Torino e l’Unione Musicale, organizza un convegno dedicato a Schumann, dal titolo Mignon da Goethe a Schumann, che si svolge a Torino lunedì 22 marzo dalle ore 15 nella sala coro dell’Auditorium Rai, e martedì 23 marzo dalle ore 9.30 nella Sala Lauree della Facoltà di Lettere e Filosofia a Palazzo Nuovo. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Il programma prevede interventi di Cesare Mazzonis, Riccardo Morello, Chiara Sandrin, Giorgio Pugliaro, Erik Battaglia, Giorgio Pestelli, Alberto Rizzuti, Elisabetta Fava, Anna Chiarloni, Eloisa Perone, Giangiorgio Satragni e Maria Teresa Arfini. Lunedì 22 marzo è previsto inoltre un intervento musicale, a cura dell’Unione Musicale di Torino, con Lieder di Schumann interpretati da Erik Battaglia al pianoforte e dal soprano Valentina Valente.

Per il concerto dell’Orchestra Rai, il 24 e il 25 marzo, le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani per i nati dal 1980) sono in vendita sia online che presso la biglietteria dell'Auditorium Rai. Un'ora prima dell’inizio sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro (ingresso giovani per i nati dal 1980). Informazioni: 011.8104653 - biglietteria.osn@rai.it - www.orchestrasinfonica.rai.it.

Dal 7 aprile "Cenerentola" di Rossini è al Teatro Petruzzelli


Andrà in scena mercoledì 7 aprile alle 20,30 al teatro Petruzzelli la prima di “Cenerentola” di Gioachino Rossini (in replica venerdì 9 aprile alle 20,30 e domenica 11 aprile alle 17,00). L’opera, per la regia di Daniele Abbado(regista collaboratore è Boris Stetka) sarà realizzata dalla Fondazione Petruzzelli in coproduzione con il Teatro Valli di Reggio Emilia ed in collaborazione con il Teatro Lirico di Cagliari e l’Opéra de Nice. Dirigerà l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli il maestro Evelino Pidò. Firmerà le scene Gianni Carluccio, i costumi Giada Palloni, i movimenti coreografici Alessandra Sini. Maestro del Coro della Fondazione Petruzzelli sarà Franco Sebastiani. Al personaggio di Angelina darà vita Josè Maria Lo Monaco, Don Ramiro sarà interpretato da Maxim Mironov, Dandini da Roberto De Candia, canterà Alidoro Nicola Ulivieri, Don Magnifico avrà la voce di Paolo Bordogna, Clorinda sarà Eleonora Cilli, Tisbe Alessandra Volpe.
Ecco gli appuntamenti di approfondimento dedicati alla Cenerentola:
Mercoledì 31 marzo alle 17.00 nel foyer del Petruzzelli il musicologo Marco Beghelli, docente dell’Università di Bologna, sarà relatore di una conferenza tutta dedicata alla Cenerentola di Rossini. L’ingresso è libero.
Martedì 6 aprile alle 17.00 nel foyer del Petruzzelli il giornalista e scrittore Vittorio Emiliani, autore del volume “Il furore e il silenzio. Vita di Gioachino Rossini” (Edizioni Il Mulino) proporrà una conferenza dedicata alla celebre opera rossiniana in cartellone al Petruzzelli e converserà sul tema con il sovrintendente della Fondazione Petruzzelli Giandomenico Vaccari.
Mercoledì 7 aprile, giorno della prima dell’opera, come da tradizione, alle 11.00 alla libreria Feltrinelli il Sovrintendente Giandomenico Vaccari offrirà al pubblico una guida all’ascolto dedicata dei più celebri momenti della Cenerentola di Gioachino Rossini. L’ingresso è libero.
Per il soggetto di Cenerentola il librettista Jacopo Ferretti tenne presente l’opera Agatina, o la virtù premiata di Fiorini-Pavesi (1814) ben più della nota fiaba di Perrault. In circa tre settimane – dunque con la consueta rapidità di stesura, consona ad un processo creativo fortemente stilizzato e indulgente verso la prassi dell’autoimprestito – Rossini confezionò la partitura dell’opera (delegando l’assistente Agolini alla stesura di recitativi e arie secondarie) che fu messa in scena il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma con Geltrude Righetti Giorgi, la prima Rosina, nel ruolo eponimo. Al pari del Barbiere anche il debutto di Cenerentola fu segnato dall’insuccesso, subito seguito da una fortuna inarrestabile. Espunta ogni implicazione magica, nel melodramma di Rossini non ci sono né fate, né incantesimi e l’irrealtà dell’atmosfera fiabesca si percepisce soltanto grazie alla natura ‘aliena’ (veicolata dal virtuosismo vocale) della protagonista, sospesa tra sogno e realtà; un’alterità che la separa dal resto dei personaggi e che contagia Don Ramiro (nel suo recitativo Tutto è deserto. Amici?) conducendolo allo stupore incantato del duetto Un soave non so che. Per Don Magnifico, Clorinda e Tisbe Rossini ripete invece il collaudato armamentario buffo dei sillabati, delle onomatopee e, più in generale, dei meccanismi marionettistici che piegano il ritmo alle esigenze della comicità e che lasciano trapelare l’acuto sarcasmo (a tratti il vero e proprio cinismo) del compositore pesarese.

sabato 20 marzo 2010

Qui Barletta: il duo Piscitelli-Musti in concerto per l'associazione Atheneum




Domani 21 Marzo ci sarà un nuovo concerto della XI Stagione Artistica dell'Associazione Athenaeum di Barletta, come sempre alle 18,30 (porta) - 19,00 (inizio), presso la Sala Athenaeum in via Madonna degli Angeli 29. Di scena sarà il duo composto dal mezzosoprano Antonella Piscitelli (nella foto) e da Maria Musti al pianoforte. Le due musiciste, con alle spalle una solida carriera e unite da un'idea di ricerca di brani bellissimi e insoliti da affiancare alle perle più note del repertorio per una delle corde vocali più affascinanti, proporranno all'ascolto un programma che vede un capolavoro cameristico meno noto di un grande compositore come "La Canzone dei ricordi" di Giuseppe Martucci, accanto a brani ben più noti come la Seguidilla e la celebre Habanera , facenti parte della ben più nota "Carmen" di Bizet, e a una deliziosa aria tratta da "L'italiana in Algeri" di Gioachino Rossini: "Per lui che adoro".
Bizet e Rossini sono ben noti come autori di musica spumeggiante e divertente; meno noto è Giuseppe Martucci, un musicista che, in Italia, in un’epoca di dominio assoluto del melodramma (era nato a Capua nel 1856), aveva il coraggio di proporsi come compositore di musica strumentale. Il piccolo Giuseppe si accostò al pianoforte, ricevendo i primi rudimenti musicali dal padre, trombettista in una banda, e a otto anni era già in grado di esibirsi in concerti, o ‘accademie’ di pianoforte, (come erano definiti all’epoca in Italia) che lo portarono un po’ dappertutto nei dintorni di Napoli e Caserta. Reinserire la musica strumentale italiana nel flusso della modernità fu, sin da bambino, la missione di Martucci, infaticabile divulgatore della musica sinfonica romantica, soprattutto di Beethoven, Schumann, Brahms, Wagner, nelle vesti di direttore d’orchestra, di didatta e di organizzatore di eventi. L’interesse per la musica strumentale - Martucci è tra l'altro autore di uno splendido Concerto per pianoforte e orchestra - non significò tuttavia disinteresse per la musica vocale. Anche in campo vocale, però, il compositore napoletano mise del suo per ‘aggiornare’ il panorama italiano. Se è vero che l’opera era il teatro della grande vocalità, ad essa faceva da contraltare nei salotti borghesi la romanza per voce e pianoforte, un genere che spesso scadeva nel patetico e nel banale. Nel resto dell’Europa la dimensione intima della musica vocale dell’Ottocento era affidata alla liederistica, genere che nei paesi di lingua tedesca conobbe un’epoca di splendore e un’ininterrotta tradizione che da Schubert attraversò il secolo con Schumann e Brahms, arrivando a cavallo dei secoli con gli struggenti lieder sinfonici di Mahler e Richard Strauss. I lieder tedeschi sono spesso inseriti in cicli, tenuti insieme da un filo conduttore. E’ nel filone del ciclo liederistico sinfonico che si inserisce La Canzone dei Ricordi, su versi di Rocco Pagliara, un poeta napoletano attivo nel campo del rinnovamento letterario della sua città. Come Martucci voleva svecchiare la musica italiana per inserirla di nuovo nella corrente più viva della musica contemporanea, così il Pagliara, attento alle voci che provenivano dall’Europa, si riallacciava alla poetica del Decadentismo. Le sue poesie, intrise di risonanze della parola che affondano le loro radici nell’intimo dell’uomo, ebbero una grande diffusione, ed una antologia di sue poesie fu pubblicata da Ricordi ad uso dei compositori che avessero voluto musicarle (tra coloro i quali approfittarono di questa disponibilità figurano Francesco Paolo Tosti e Pietro Mascagni). Nel 1887 Martucci si era appena trasferito da Napoli a Bologna, quando mise in musica i versi del Pagliara. Benché il titolo suggerisca una canzone unica, in realtà la Canzone dei ricordi, che aprirà il concerto di domenica, è un ciclo liederistico organizzato in sette canzoni, collegate sia nel testo che nella musica. Il tema di fondo dell’opera è il composto dolore di una donna che, circondata dalla natura, ricorda l’amore perduto. La settima canzone è un richiamo, abbreviato, della prima, e chiude in maniera circolare un percorso nel quale, dopo varie suggestioni, l’immagine dell’amato rimane un sogno indefinito che svanisce. Martucci dedicò la composizione ad una cantante modenese, Alice Barbi, molto apprezzata da Brahms e spesso interprete dei lieder del grande compositore tedesco. La versione originale della composizione è per mezzosoprano e pianoforte, ma — come fece per altre sue composizioni pianistiche — Martucci nel 1899 orchestrò il brano. Si tratta di una delle più belle composizioni del compositore capuano, ricca di sfumature melodiche e di accenti nostalgici, espressione allo stesso tempo della bellezza del canto italiano e della potenza espressiva raggiunta da Mahler; e proprio a quest’ultimo va spontaneo il pensiero quando si ascolta la Canzone dei ricordi, soprattutto nella versione orchestrale. Questa è un’ulteriore prova di come la musica di Martucci, oltre ad essere bella, sia perfettamente inserita nel panorama musicale contemporaneo; e non è poco, per un musicista nato in pieno Ottocento nella patria dell’opera.

giovedì 18 marzo 2010

Domenica prossima recital della pianista Gloria Campaner per l'A.G.I.MUS. "Padovano" di Mola di Bari


Domenica 21 marzo 2010 alle ore 20.00 presso il Teatro Comunale N.v. Westerhout di Mola di Bari, nell' ambito della XVI STAGIONE MUSICALE 2010 A.G.I.MUS., si terrà il concerto "I like Chopin....e Schumann!" con protagonista
la pianista Gloria Campaner (nella foto, vincitrice del TIM Torneo Internazionale di Musica).
Il programma prevede di Chopin l'esecuzione del Preludio in do diesisis minore op. 45, del Notturno in do diesis minore op. postuma e della Polacca-Fantasia op. 61; di Schumann, invece, l'esecuzione dell'Umoreske op. 20.
La guida all'ascolto sarà tenuta dal musicologo Galliano Ciliberti.
Applaudita sulla scena internazionale per le sue interpretazioni raffinate e sensibili, Gloria Campaner è considerata uno dei più interessanti talenti del pianismo italiano delle nuove generazioni. Tra i numerosi premi e riconoscimenti si annoverano il recente trionfo al International Ibla Grand Prize 2009` (Top Winner e Premio Prokofiev), vittoria che le assicurerà, oltre ad una una tournè negli Stati Uniti, il debutto alla prestigiosa Carnegie Hall di New York.
Gloria Campaner è artista ufficiale Steinway & Sons ed è stata inoltre nominata ‘Ambasciatore Europeo della Cultura’.
Informazioni e Prenotazioni:
A.G.I.MUS. 368568412 – 3492856438 – 0804734878 -
a.g.i.mus@alice.it / www.agimuspadovano.com

Domani Claudio Abbado apre a Lucerna il Festival di Pasqua


Parte domani sera nella ridente città svizzera di Lucerna il festival di Pasqua (durerà sino al 28 marzo) con un concerto diretto da Claudio Abbado alla guida della Sinfonica de la Juventud Venezolana; l'orchestra ormai notissima in tutto il mondo ha in organico talenti musicali salvati dalla strada di sorprendente valore. Il programma, tra l'altro, comprende la Sesta sinfonia "La Patetica" di Ciaikovskij. Durante il festival si esibiranno, oltre all'orchestra venezuelana, il Concentus Musicus diretto da Nikolaus Harnoncourt, Cecilia Bartoli accompagnata dall'orchestra della Scintilla di Zurigo e infine l'orchestra e il coro del King's Consort nell'esecuzione di uno dei massimi capolavori della letteratura musicale: la Passione Secondo Matteo di Johann Sebastian Bach. Insomma, una città che non supera gli 80 mila abitanti, a due passi dall'Italia, ancora una volta è protagonista di uno dei festival di riferimento mondiale della musica colta. Un festival che ormai quasi non conosce pause, se si considera il lungo prosieguo estivo e la rassegna dedicata al pianoforte in novembre. Perchè, tutto quello che a Lucerna sembra - musicalmente parlando - naturale ed al contempo paradisiaco, in Italia è così maledettamente difficile?

mercoledì 17 marzo 2010

Sabato prossimo a Martina Franca conferenza-concerto su Rachmaninoff del pianista Carlo Grante


Sabato 20 marzo 2010, alle ore 18.00, il Palazzo Ducale di Martina Franca (TA) ospiterà il secondo appuntamento con Documenti di Pianismo, dedicato a "Rachmaninoff tra realismo e immaginazione".
La Conferenza–Concerto è collegata al nuovo CD di Carlo Grante (nella foto): "Sergei Rachmaninoff: Opere per Pianoforte, Music & Arts, CD 1228 – (2009)".
Grante, uno dei pianisti più attivi e apprezzati del panorama discografico contemporaneo, recentemente protagonista dell’intervista-monografia “Roberto Piana incontra Carlo Grante” (Editoriale Documenta 2008), commenterà e illustrerà la musica del CD, con esempi al pianoforte e riferimenti interdisciplinari, estendendo l’argomento ad altri campi dell’applicazione artistica.
Il disco che sarà presentato il 20 marzo contiene i 13 Preludi Op. 32, le Variazioni sopra un tema di Corelli e il poema sinfonico L’Isola dei Morti, qui eseguito da Grante in una trascrizione di Kirkor.
"Le composizioni di Rachmaninoff sono l'opera di un uomo che, da eccezionale e brillante esecutore, ha viaggiato e si è molto confrontato con menti diverse assorbendo una visione artistica cosmopolita”, commentava la stampa dell’epoca in merito al connubio compositore-esecutore. Questa influenza dell’esecutore sul compositore si avverte nei preludi Op. 32, in cui risalta una “grammatica espressiva” che Grante definisce, nelle note del booklet del CD, simile a quella di altri due grandi contemporanei, Busoni e Godowsky: ovviamente non nel linguaggio compositivo, ma nel dettaglio dell'elemento espressivo rivolto all'esecutore. In questo ciclo di preludi, Rachmaninoff sviluppa una tecnica compositiva che porta alla costruzione di pezzi con il riutilizzo di brevi frammenti melodici e ritmici. Ciascun preludio, dal carattere alquanto singolare, diventa allo stesso tempo una sorta di poema sinfonico in miniatura e uno studio. Anche i successivi Etudes-Tableaux sono proprio basati su figure musicali ricorrenti e sull’immaginario personale del compositore, mai rivelato. Benno Moiseiwitsch affermò che il preludio No. 10 gli aveva dato una “sensazione così forte come se avesse avuto una visione”. Rachmaninoff ammise che questo preludio era stato ispirato al dipinto del simbolista svizzero Arnold Böcklin, “Il ritorno”.
Il poema sinfonico L’Isola dei Morti, eseguito da Carlo Grante in una trascrizione per pianoforte solo di Giorgy Kirkov, fu anch’esso ispirato da un dipinto di Arnold Böcklin, appunto “L’Isola dei Morti”. Rachmaninoff era stato molto impressionato dalla sua riproduzione in bianco e nero, ancor più che dalle numerose versioni a colori. Lo stesso dipinto ha ispirato fortemente anche altri compositori, come Schülz-Beuthen per un suo poema sinfonico, e Max Reger, che compose Four Tone Poems after Arnold Böcklin. Dello stesso Rachmaninoff, anche Etude-tableau Op. 39/No. 2, con il suo accompagnamento oscillante che riprende le prime note del tema tradizionale "Dies irae”, appare inquietantemente simile all’Isola dei Morti.

In linea con la poetica del realismo in arte, Rachmaninoff riteneva che ci dovesse essere "qualcosa di definito prima che la mia mente trasmetta un’impressione definita o le idee si rifiutino di apparire”. “Mentre compongo”, disse Rachmaninoff, “trovo di grande aiuto avere in mente un libro letto recentemente, o una bella immagine, o un poema”. Durante la successiva sessione concertistica, Carlo Grante eseguirà alcuni brani estratti dal programma del CD.



Informazioni:
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Tel/Fax +39 099 8862879 - Cell. +39 328 0279339.

CdA della Fondazione Petruzzelli spaccato sull'Orchestra. Intervento chiarificatore del sindaco e presidente Michele Emiliano


“All’indomani di un rovente cda della Fodazione Petruzzelli, oggetto del contendere le modalità di assunzione a tempo determinato del nucleo di base dell’orchestra dell’ente lirico, il sindaco e presidente Michele Emiliano mette la parola fine alle polemiche. “Con questa operazione il sovrintendente Vaccari – spiega – ha consentito di salvare la stagione del Petruzzelli, che altrimenti non avrebbe avuto inizio, e di preservare la Fondazione da irrimediabili danni economici e di immagine”. Non solo. “L’insistenza con la quale alcuni consiglieri del cda ripetono il loro legittimo punto di vista sulla vicenda – avverte Emiliano – rischia però di creare un clima di intollerabile sfiducia nei confornti dell’ente stesso. Per evitare che ciò accadesse la Fondazione si era munita persino di un parere legale sull’operato del sovrintendente, che è stato reso il 19 febbraio dallo studio Rialp di Bari. In detto parere con varie e concorrenti argomentazioni viene attestato, al di là di ogni dubbio, che l’operato del sovrintendente, alla stregua della normativa in vigore e del contratto collettivo di lavoro per il personale delle fondazioni lirico sinfoniche, è da considerarsi non solo legittimo e corretto dal punto di vista formale, bensì opportuno, per non dire necessario, dal punto di vista sostanziale” (Fonte: Repubblica Bari, 17/03/2010 – pag.VII).

lunedì 15 marzo 2010

I Cameristi propongono due rarità di Hummel e Vaughan Williams stasera in Vallisa a Bari


Tornano stasera in Vallisa (alle 20.30)i concerti dell'Accademia dei Cameristi di Bari giunta - tra mille difficoltà economiche e tanta, tantissima competenza e passione - alla sua undicesima stagione. In programma due preziose chicche di due autori, a torto, poco conosciuti: il quintetto per pianoforte, violino, viola, violoncello, contrabasso op. 87 del boemo Johann Nepomuk Hummel e il Quintetto in do minore dell'inglese Ralph Vaughan Williams (nella foto). Ne saranno interpreti: Gabriele Ceci(violino),Alfredo Zamarra (viola), Antonio D'Antonio (violoncello), Paolo Di Camillo (contrabbasso), Viviana Velardi (pianoforte). Da non perdere. Infotel: 347.7712034.

venerdì 12 marzo 2010

Domenica va in scena il concerto-spettacolo "Chopin e Forestano" di Elisabetta Pani al BLUorg di Bari


Domenica 14 marzo alle ore 19.30 presso la Galleria BLUorG di Bari ( Via M. Celentano 92/94) si terrà il concerto-spettacolo "Chopin e Florestano" ideato e curato da Elisabetta Pani per il bicentenario della nascita di Chopin e Schumann, che vedrà impegnati la stessa Elisabetta Pani e Carlo Angione al pianoforte e l'attore Totò Onnis. A celebri brani dei due compositori si alterneranno le riflessioni di un personaggio istrionico e pungente. Il testo di di Elisabetta Pani è liberamente ispirato agli Scritti e alle Lettere di Robert Schumann, all’epistolario di Fryderyk Chopin, e a documenti biografici sui due compositori, nonché ad alcuni scritti di Hoffmann, Jean Paul e George Sand.


Ingresso riservato ai soci BLUorG su prenotazione. Posti limitati.







Per informazioni e tesseramento:



tel.: 080.9904379 / info@bluorg.it / www.bluorg.it

giovedì 11 marzo 2010

Claudio Abbado e l'Orchestra Mozart in concerto per Amnesty International e l'Accademia di Santa Cecilia il 25-26-28-29 marzo a Roma


Venerdì 26 marzo ore 19.30 – Domenica 28 marzo ore 18.00 /
Lunedì 29 marzo ore 21.00 /
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia /

Orchestra "Mozart" di Bologna /
Direttore: Claudio Abbado /
Violinista: Giuliano Carmignola /

Mendelssohn: Sinfonia n. 4 in La Maggiore op. 90 "Italiana" /
Mozart: Concerto il Sol Maggiore per violino e orchestra K. 216 /
Sinfonia n. 41 in do maggiore K. 551 "Jupiter”/

Giovedì 25 marzo ore 16.00 - 18.00 /
PROVA GENERALE APERTA PER AMNESTY INTERNATIONAL /

"L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dedica ad Amnesty International la Prova generale aperta di giovedì 25 marzo (ore 16.00) grazie alla generosa disponibilità di Claudio Abbado e dell’Orchestra Mozart.È la terza volta che l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia contribuisce all’azione di Amnesty International in favore dei diritti umani. Il ricavato dei biglietti (20, 15 euro) andrà a finanziare le attività dell’organizzazione e in particolare la campagna “Io pretendo dignità”, lanciata nel maggio scorso per porre fine alle peggiori forme di povertà attraverso politiche basate sulla promozione e protezione dei diritti umani.
Amnesty International ritiene che la povertà non sia né naturale né inevitabile bensì il risultato di decisioni. La povertà non è solo relativa alla mancanza di risorse ma soprattutto ai comportamenti e alle scelte di chi detiene il potere.
Le persone che vivono in povertà sperimentano la loro condizione come mancanza di reddito ma anche, in modo molto forte, come una combinazione di deprivazione, insicurezza, esclusione e impotenza. Queste sono violazioni dei diritti umani!
Con questa campagna Amnesty International intende porre i diritti umani al centro della lotta contro la povertà, perché proteggere i diritti di chi vive in povertà non è solo un’opzione: è un elemento essenziale di qualunque soluzione.
Per desiderio di Claudio Abbado e con il pieno accordo di Amnesty International i giovani, gli studenti e gli studenti-lavoratori, con un limite di età di 30 anni, entreranno gratuitamente, fino ad esaurimento dei posti messi a loro disposizione.
Le persone singole e gli insegnanti per i gruppi di studenti potranno prenotare i biglietti rivolgendosi all’ufficio regionale di Amnesty International al seguente numero 06 - 97618820 dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 13.30. I biglietti gratuiti, così prenotati, potranno essere ritirati direttamente il 25 marzo, giorno del concerto, al botteghino dell’Auditorium dalle ore 14 alle ore 15.30. I biglietti in vendita (20,15 euro) possono essere acquistati presso il botteghino dell’Auditorium Parco della Musica in V.le de Coubertin tutti i giorni dalle 11 alle 20 e presso i punti vendita abituali." (Fonte: ROMANOTIZIE.IT)

Lo straordinario balletto americano Pilobolus da domani per tre serate al Piccinni di Bari


Torna a Bari per la Camerata Musicale il “Pilobolus”, notissimo balletto americano, che per tre sere, a partire da domani e poi il 13 e 14 marzo, si esibirà al Teatro Piccinni in “Shadowland”, la sua ultima creazione 2009, che ha riportato recenti quanto trionfali successi di pubblico e critica a Madrid e a Zurigo.

Di questo ultimo spettacolo, il New York Times ha scritto: “una delle compagnie di danza moderna più popolari del mondo, famosa per il suo spirito e la sua sensualità."

Il tour del “Pilobolus”, che è già stato a Bari almeno sei volte, è organizzato dall’”Ater” di Modena, associazione alla quale sono legati diversi balletti storici, che hanno nobilitato la danza per decenni.

E’ un balletto che, grazie alla prestanza fisica ed atletica dei suoi danzatori ed al magico illusionismo delle sue coreografie crea una costante atmosfera suggestiva e fantastica.

Gli abbonati all’intera Stagione interverranno esclusivamente alla prima di venerdì 12 (già interamente esaurita), quelli degli “Eventi” e dell’”Idea Regalo” alla prima replica di sabato 13 (ore 21), domenica orario di inizio alle 18.30.

Uno sconto speciale del 40% sarà concesso alle prime cento donne per il “Pilobolus” e per il “Paul Taylor Dance Company” in programma per il 19 e 20 aprile, sempre al “Piccinni”.

Per informazioni e/o prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata Musicale Barese Via Sparano 141 infotel 080/521.19.08, presso il Botteghino del Teatro Piccinni e Box Office c/o La Feltrinelli.

Stupendo concerto di Boris Brott alla guida dell'eccellente Orchestra della Fondazione Petruzzelli


La nascita di un’orchestra è sempre il frutto di un parto complesso e spesso assai delicato. A Bari quella della Fondazione Petruzzelli ha debuttato, tra qualche polemica di troppo, con la Bohème di Puccini poco più di due mesi fa e ha subito messo in luce le sue buone qualità complessive.
Un mix di giovani talenti ed esperti professori d’orchestra provenienti da differenti realtà nazionali non può certo in un paio di prove trasformarsi nella…Filarmonica di Vienna, ma è indubbio che può crescere col tempo nell’amalgama strumentale, nell’affiatamento, nella ricerca di un proprio suono personale e soprattutto con una guida musicale stabile, di cui al momento però la Fondazione Petruzzelli non parla ancora apertamente.
Ieri sera, dopo la lodevole prova offerta (da elogiare incondizionatamente insieme a quella del Coro del Petruzzelli e delle Voci Bianche del Conservatorio di Bari preparato a puntino rispettivamente da Franco Sebastiani ed Emanuela Aymone) la scorsa settimana con i muscolari Carmina Burana di Orff diretti dall’ottimo Stefan Anton Reck, è stata la volta di un concerto davvero importante per valutare la crescita della compagine barese.
Il canadese Boris Brott, direttore d’orchestra tra i più affidabili ed esperti in circolazione, ha infatti messo su in appena un paio d’intense prove un programma sì popolare per il grande pubblico, ma anche tecnicamente arduo per un’orchestra che sta insieme da appena otto settimane.
Due capolavori sinfonici del repertorio russo come la suite sinfonica, Sheherazade di Rimski-Korsakov e la “Quarta” di Ciaikovskij metterebbero i brividi a qualunque direttore, se solo sapesse che ad affrontarli c’è una compagine nata appena due mesi prima. Ed invece direi che il primo autentico esame di maturità l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli, anche grazie alla riconosciuta abilità del maestro canadese, l’abbia superato a pieni voti, offrendo due eccellenti esecuzioni sia della celeberrima suite di Rimski, la cui concertazione non è cosa certo da sottovalutare, sia nella vibrante e appassionata Quarta ciaikovskiana, dove soprattutto gli archi e alcune prime parti dei fiati (come la “Spalla” Pacalin Pavaci, il cantabilissimo clarinetto di Francesco Manfredi e l’eccellente flauto di Annalisa Pisanu) hanno rivelato che grandi potenzialità quest’orchestra abbia in nuce.
Successo di straordinaria intensità alla fine del bel concerto, tributato da un pubblico non abbastanza numeroso come in altre occasioni. Dispiace, per esempio, che come per il precedente anche la prova generale di questo concerto non sia stata offerta alle scuole, soprattutto in considerazione della significativa esemplarità dei lavori in programma. La creazione di un nuovo pubblico per la Musica deve partire anche da qui. Ora che finalmente disponiamo di un’orchestra davvero coi fiocchi nulla può essere lasciato al caso, a cominciare dalle prove aperte e guidate per le scuole.
La nuova giunta della Regione Puglia che verrà fuori dopo le elezioni di fine mese dovrà tenerne conto non solo a parole, ma anche nei fatti. Il Teatro Petruzzelli può, deve essere per davvero la cassa armonica del rilancio della nostra Puglia ma ha bisogno di maggiori risorse per svolgere un ruolo da autentico protagonista nel Mezzogiorno d’Italia e per divulgare, fare Cultura.

martedì 9 marzo 2010

Appello su Facebook contro l'increscioso episodio di musica interrotta al Pantheon di Roma


"Il Concerto dei Bach-Consort, prestigiosi musicisti provenienti dalla Russia, interrotto "bruscamente" alle 18.00 in punto al Pantheon di Roma dagli impiegati, poichè era giunta l'ora di chiusura e nonostante la presenza di 500 spettatori esterefatti, e a seguito dell'indignazione di tutti gli Italiani per l'inqualificabile figura che il nostro paese sta facendo in tutto il mondo, chiediamo ed esigiamo che le Istituzioni prendano un serio provvedimento al riguardo. Sappiamo che in Italia il licenziamento non è possibile, ma il trasferimento dei responsabili è d'obbligo.
Siamo stanchi dell'incompetenza di pochi che mortifica l'intero Paese all'estero. Non possiamo più essere prigionieri delle nostre stesse leggi! Tale incidente è uno scempio alla nostra Cultura e un'offesa agli Italiani e ai romani assolutamente estranei all'operato degli impiegati in questione! Non siamo tutti uguali!
Mancavano solo 3' e 24" alla fine!! Sono così fiscali anche all'apertura? Mai ritardato l'apertura di 3 minuti e 24 secondi? Mai? Ma cosa stiamo diventando?"

lunedì 8 marzo 2010

Qui Petruzzelli: nuovo appuntamento dedicato alla musica sinfonica con Boris Brott e la neonata Orchestra dell'omonima Fondazione



Dopo il caloroso successo di giovedì scorso con i trascinanti Carmina Burana diretti da Stefan Anton Reck (e la paura per la sirena-allarme antincendio che ha provocato un "fuggi fuggi" generale appena prima dell'inizio del concerto) mercoledì 10 marzo alle 21.00, la Fondazione Petruzzelli propone un nuovo appuntamento dedicato alla grande musica sinfonica.
In programma sempre al teatro Petruzzelli ci saranno due pagine celeberrime: Nikolai Andreevic Rimski Korsakov (1844-1904)con la Shéhérazade, suite sinfonica op. 35 e di Piotr Ilic Ciaikoski (1840 – 1893)e la Sinfonia n.4 in fa min. op.36. Guiderà l’ottima Orchestra Sinfonica della Fondazione Petruzzelli il maestro Boris Brott (nella foto) che torna dopo alcuni anni di assenza a dirigere qui Bari.
Informazioni: 080.975.28.40 /
www.fondazionepetruzzelli.it/

I comici e la musica classica: dopo Stornaiolo ci prova anche Mingo...


Mercoledì 10 marzo 2010 alle ore 21.00 presso il Teatro Forma di Bari (Via Fanelli 206/1) l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto dedicato a W.A. Mozart (“Don Giovanni”Ouverture), P.I. Tchaikovsky (“Mozartiana” Suite per orchestra n. 4 op. 61) e A. Dvorak (Sinfonia n. 7 in re minore op. 70) diretto dal maestro Nicola Giuliani e con un ospite d’eccezione, Mingo De Pasquale (nella foto), volto storico di “Striscia la Notizia”.
La spettacolo sarà aperto proprio da Mingo che si esibirà in una performance inedita e innovativa, un mix di satira e musica classica. L’inviato barese di “Striscia la Notizia” reciterà una favola contemporanea e, al tempo stesso ironica, che racconta vizi e virtù del territorio dal titolo “Alice nel paese della Puglia delle meraviglie”.
“Attraverso il personaggio di Mingo, volto noto della tv, intendiamo coinvolgere e avvicinare i nostri giovani alla musica classica e, dunque, allargare e diversificare il target di pubblico che solitamente segue i concerti dell’Orchestra Sinfonica – dichiara il Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli -. La presenza di un attore molto caro al pubblico, che incarna in chiave satirica i valori della giustizia e del rispetto delle regole, ci aiuterà a raggiungere questo obiettivo”.(I biglietti saranno in vendita la sera stessa del concerto presso il botteghino del Teatro Forma al costo di 4 euro. Infoline: 080.5010277 – 080.5412280).
Dopo Antonio Stornaiolo che ha presentato nei giorni scorsi a circa duemila studenti i "Carmina Burana" al Petruzzelli, ecco Mingo De Pasquale con l'Orchestra Sinfonica (o meglio, sarebbe dire Cameristica, dopo la riduzione dell'organico di ben 15 elementi passati alla neonata Orchestra della Fondazione Petruzzelli) della Provincia di Bari allinearsi con un'analoga iniziativa. A quando, mi chiedo,l'arrivo di Checco Zalone, Emilio Solfrizzi, Sergio Rubini, Gianni Ciardo, Antonio Albanese o Jerry Calà?
Morale della "favola": forse ai critici musicali e ai musicologi di professione converrà, d'ora in poi, chiedere qualche ospitata (magari anche ben pagata) al popolarissimo spettacolo televisivo ZELIG o ad altri show di quel tipo. Per quanto mi riguarda, proverò a farmi raccomandare dall'amica Vanessa Incontrada...Chissà se si ricorda ancora di me?

mercoledì 3 marzo 2010

Al teatro Petruzzelli Antonio Stornaiolo "racconta" i Carmina Burana di Orff a duemila studenti pugliesi


Aspettando il concerto in programma domani, giovedì 4 marzo alle 21.00, al teatro Petruzzelli l’Ufficio Scuola dell'omonima Fondazione Lirico Sinfonica barese ha organizzato per gli studenti pugliesi due date (una si è già svolta ieri martedì 2 marzo, l'altra è in programma questa mattina) dedicate ai "Carmina Burana" di Carl Orff.
Ad introdurre il concerto coinvolgendo la giovanissima platea c'è il noto attore e presentatore Antonio Stornaiolo (nella foto). Sul podio Stefan Anton Reck dirige l’Orchestra ed il Coro della Fondazione Petruzzelli.
Solisti del concerto Myrtò Papatanasiu (soprano), Nicola Marchesini (controtenore), Mario Cassi (baritono). Maestro del Coro della Fondazione Petruzzelli Franco Sebastiani, maestro del Coro di Voci Bianche della Scuola Media del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari Emanuela Aymone.
All’iniziativa parteciperanno più di 2.000 ragazzi, tra le scuole che hanno aderito:13 licei, 23 scuole medie, 10 istituti tecnici ed una scuola elementare provenienti da tutta la Puglia.
Il concerto aperto al pubblico previsto per il 4 marzo sarà a sostegno delle attività dell’“Agebeo e amici di Vincenzo onlus”. I biglietti sono già tutti esauriti.

martedì 2 marzo 2010

A Casa Giannini Fiorella Sassanelli presenta l'ultimo compact disc di Andrea Padova dedicato a Schumann


Domani, mercoledì 3 marzo a Casa Giannini, alle 18.30, la musicologa Fiorella Sassanelli presenta l'ultimo CD di Andrea Padova, inciso per la Casa discografica Stradivarius "Robert Schumann - Piano Works", che già tanto risalto ha avuto sulla stampa specializzata. Sarà presente l'artista. Si tratta di un capolavoro di rara esecuzione, gli Intermezzi op. 4, opera assai amata dal suo autore nella quale troviamo l’alternanza di caratteri ed umori, l’estrema libertà di scrittura, l’uso sapiente del contrappunto e quel senso del fantastico che costituiscono i caratteri salienti della produzione schumanniana.
Nascosto fra le note di questo pezzo è un verso -“Meine Ruh’ ist hin”- che è la prima dichiarazione dell’amore e dell’ossessione di Robert Schumann per il Faust di Goethe.
La “pace perduta” degli Intermezzi si traduce nel “grido del cuore” che apre la grande Sonata in fa diesis min. op. 11 e nel sentimento di estrema agitazione interiore, ma anche di pace ritrovata, che caratterizza i Phantasiestücke op. 111.
Tre opere di periodi diversi che Andrea Padova dopo una lunga frequentazione propone insieme in considerazione delle loro affinità elettive .

lunedì 1 marzo 2010

"Ricordare Vito Maurogiovanni" di Enzo Quarto*




"La celebrazione di una messa nella chiesa di San Gregorio alle 17.00, il 6 marzo prossimo, ricorderà ad un anno dalla scomparsa, l’amico di tutti, Vito Maurogiovanni.
L’UCSI Puglia ha proposto all’Ufficio Scolastico provinciale, alla Provincia e al Comune di Bari di istituire un Premio nelle scuole intitolato a Vito Maurogiovanni ed ispirato alle tradizioni popolari, che lui ha così ben cantato e rappresentato nella poesia, nel teatro, nei suoi racconti orali, e sulle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno, soprattutto con quei suoi indimenticabili “Come eravamo”.
Un patrimonio umano e culturale che abbiamo il dovere di difendere, valorizzare e trasmettere alle nuove generazioni, non foss’altro per riannodare il filo del racconto della vita tra i nonni e i figli e i nipoti, spezzato da una presunta modernità culturale ipertecnologica quanto disumanizzante.
Con il Sindaco Michele Emiliano, il Presidente Francesco Schittulli, il Provveditore Giovanni Lacoppola e la famiglia Maurogiovanni, abbiamo firmato un protocollo d’intesa a dicembre del 2009, che ora va onorato con atti concreti e grazie alla buona volontà professionale di assessori e funzionari che vogliano farsi carico di una maggiore attenzione al percorso amministrativo.
Le idee, ricordò Pietro Nenni, camminano sulle gambe degli uomini. Ed è agli uomini delle Istituzioni che rivolgiamo l’appello a lasciarsi entusiasmare da una iniziativa che riaccomuni le generazioni con la riscoperta delle tradizioni del nostro territorio e nel ricordo di Vito Maurogiovanni, che ne è stata l’espressione più genuina.
Alla generica affermazione “diteci cosa dobbiamo fare e lo facciamo”, l’UCSI Puglia, che intende rimanere solo soggetto proponente e patrocinante del Premio, assumendosene una sorta di responsabilità morale insieme alla Famiglia Maurogiovanni, rilancia: Comune e Provincia da subito istituiscano con atto amministrativo una Commissione Congiunta per definire contenuti e regole del Premio e il percorso condiviso di attuazione insieme ad uno stanziamento di bilancio che consenta alla stessa Commissione di prendere decisioni operative.
Alla Gazzetta del Mezzogiorno chiediamo di sostenere e tener viva l’iniziativa, magari raccogliendo suggerimenti ed idee, su quelle stesse pagine onorate in tanti anni dagli articoli, i ricordi e i commenti di Vito Maurogiovanni."




*Presidente UCSI – Puglia /
enzoquarto@fastwebnet.it

Gli appuntamenti imperdibili di marzo alla Scala di Milano


In marzo al Teatro alla Scala di Milano si concludono le recite della sconvolgente "Da una casa di morti" di Janáček - regia di Patrice Chéreau, direttore Esa-Pekka Salonen (nella foto) - e debutta la nuova, attesissima produzione di Tannhäuser per la regia di Carlus Padrissa de La Fura dels Baus, con la direzione di Zubin Mehta e un cast di grandi wagneriani. La staffetta avviene giusto a metà mese, nelle sere del 16 e del 17.

A corollario di Tannhäuser – com’era avvenuto con Janáček e Salonen – Zubin Mehta, che torna alla Scala dopo 15 anni, offre al pubblico della stagione sinfonica tre concerti con un meraviglioso programma tutto francese: Messiaen, Debussy e Ravel (22, 23, 25 marzo).

È la punta di diamante di una serie di appuntamenti tutti da seguire, per vari cicli e diverso pubblico. In ordine di apparizione: l’1 marzo il pianista francese Alain Planès, nel giorno esatto in cui nacque Fryderyk Chopin, 200 anni fa, tiene un recital chopiniano su due strumenti originali Pleyel (nel Foyer “Toscanini”, a ingresso libero).

Nel pomeriggio di domenica 7 marzo i Corni della Scala dedicano al ciclo per famiglie un programma accattivante, da Händel alla musica da film; la sera della stessa domenica, il soprano Angela Denoke, splendida protagonista l’anno scorso de L’affare Makropulos, insieme a pianoforte, contrabbasso, percussioni e sax si lancia in un percorso dalla Berlino maledetta di Kurt Weill e Marlene Dietrich all’America cinematografica di Beverly Hills.

L’Accademia tiene tre suoi concerti-vetrina nel Ridotto dei Palchi (13, 14, 20); il pomeriggio di lunedì 15 il Quartetto d’archi della Scala suona per Giovani e Anziani due capolavori da camera di Schubert e la sera del 21 Maurizio Pollini dà il suo straordinario contributo al Ciclo Chopin-Schumann.

Qui Torino: l'Elias di Mendelssohn in un concerto dell'Orchestra Sinfonica della Rai dedicato all'indimenticabile Sergio Sablich


“Non ci sarà pioggia né rugiada in questi anni, secondo le mie parole”: è con l’annuncio della piaga divina della siccità che si apre l’Elias, l’oratorio per soli, doppio coro e orchestra, su testi biblici, composto da Felix Mendelssohn nel 1846. Una partitura che riflette pienamente l’esigenza del compositore di dare un nuovo vigore alla forma dell’oratorio, restituendo la vicenda del profeta Elia attraverso uno scontro diretto tra personaggi pulsanti e reali. Una vera e propria situazione drammatica, capace di rendere autenticamente teatrale l’affresco tratto dal Nuovo Testamento.

L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai propone il complesso capolavoro di Mendelssohn giovedì 4 marzo 2010 alle 20.30, all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, in collegamento diretto su Radio3 e in live streaming sul sito www.orchestrasinfonica.rai.it. Sul podio Hansjörg Albrecht, tedesco, Direttore artistico della Hamburg Sinfonietta, chiamato a sostituire l’indisposto Jeffrey Tate e a guidare un cast capitanato da Christof Fischesser, che interpreta il ruolo di Elia, e composto da Annette Dasch, Brigitte Jäger, Stefanie Irányi, Romina Boscolo, Anthony Dean Griffey, Sune Rémi Hjerrild, Daniel Borowski, una voce bianca del coro I Piccoli Musici e il Voxonus Choir diretto da Alessandro Toffolo.

Il concerto è dedicato alla memoria dell'indimenticabile musicologo Sergio Sablich (nella foto) che fu dal 1991 al 1998 Direttore artistico prima dell’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino e successivamente dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, prematuramente scomparso nel 2005.

Il concerto è replicato all’Auditorium Rai di Torino venerdì 5 marzo alle 21. Le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani per i nati dal 1980) sono in vendita sia online che presso la biglietteria dell'Auditorium Rai. Un'ora prima dei due concerti saranno messi in vendita ingressi non numerati a 20 e 9 euro (ingresso giovani per i nati dal 1980). Informazioni: 011.8104653 - biglietteria.osn@rai.it - www.orchestrasinfonica.rai.it.