giovedì 28 dicembre 2006

La proustiana solitudine di Cecilia

E’ tempo di Natale, è tempo di auguri, è tempo (naturalmente) di regali. A tale proposito vi segnalo uno splendido cd che ho avuto la possibilità di ascoltare in questi giorni di festa. Compact, fresco di stampa, prodotto da Cecilia Chailly. Sì proprio lei, l’arpista dal fascino unico, dalla musicalità seducente, figlia e sorella di due illustri musicisti come Luciano e Riccardo. Il disco pubblicato dalla Emi Classics è intitolato “Alone” e possiede un emblematico sottotitolo: “Featuring: Ludovico Einaudi – Chailly’s family”. Un lavoro che appare, sin da subito, come una sorta di diario sonorizzato dai ricordi, dalle voci, dalle atmosfere della musicalissima famiglia Chailly. Nostalgie, pensieri, qualche rimpianto forse, ma soprattutto l’inconfondibile profumo di un tempo perduto, di un grande amore tra padre e figlia, vissuto nel sogno, nel desiderio del suo eterno ritorno. La voce argentina di Cecilia-bambina, registrata da papà Luciano, regala inauditi momenti di tenerezza. Momenti che, se accostati poi alle note leggiadre e al contempo oniriche, ricreate dalla Cecilia-donna nelle sue canzoni, sanno regalare forti emozioni. Qualcuno ci racconta su riviste e giornali che questo genere di musica si debba aridamente definire un’ibrida insalata tra New Age, World Music, Classica, Pop etc. A noi piace invece, senza riduttive etichette di comodo e soprattutto senza i soliti (appunto) aridi perchè, lasciarci cullare nudi dalle titillanti, antiche sonorità dell’arpa, dagli incerti accordi di un vecchio (ma quanto straordinario!) pianoforte o ancora dal violino, dai flauti, dall’armonica a bocca, dalle percussioni e dall’ocarina. Tutti strumenti, di volta in volta, suonati / utilizzati da Cecilia quali veicoli veri e appassionati di espressione poetica. Cecilia sa regalare a chi ascolta la sua musica valori autentici, profondi, nel cinico mondo odierno (forse) irrimediabilmente perduti. C’è, dunque, una sofferta, intensa ricerca spirituale dietro tutto questo. Ludovico Einaudi (anche lui di illustri natali: figlio com’è di Giulio l’editore e nipote di Luigi, un indimenticabile – per chi l’ha conosciuto - Presidente della Repubblica) partecipa al cd con un bel cammeo, condividendo con Cecilia l’amore per i panici silenzi e le “sonore magie” di valli e montagne. Emozioni, ricordi, sogni, ma soprattutto Musica.

mercoledì 27 dicembre 2006

Buon compleanno Associazione Fenaroli !

Riceviamo e pubblichiamo: "Sono passati ben 35 anni dall’inizio dell’attività dell’Associazione Amici della Musica “Fedele Fenaroli” di Lanciano che continua ad entusiasmare con importanti conferme e soprattutto fresche novità. Ospite d’onore alla cerimonia un festeggiato di lusso, il divino Amadeus, omaggiato sin dal primo concerto della “STAGIONE CONCERTISTICA DI PRIMAVERA” dall’autorevole quartetto d’archi dei Berliner Philarmonic, composto dalle prime parti della prestigiosa orchestra filarmonica tedesca. Non sono stati dimenticati i più giovani con l’invito alle scolaresche di Lanciano e del circondario in occasione della rappresentazione del “Carnevale degli animali” di C.Saint-Saens, in forma di spettacolo, a cura del “Gruppo Spazio Musica” con la voce recitante di Giampiero Mancini ha rapito l’interesse al punto da richiedere ben quattro repliche. Citazione obbligatoria anche per D.Shostakovic, nel centenario della nascita, con il concerto dei Solisti Aquilani con Adalisa Castellaneta chitarra solista. Ha concluso la stagione di primavera l’affermato duo violoncello-pianoforte Mikail Flaksman e Pierluigi Camicia.
E poi… la frizzante anima della storica “ESTATE MUSICALE FRENTANA”, i giovani. Da record il numero di richieste per l’iscrizione (circa 500!) ai Seminari di Formazione Orchestrale e Musica da Camera, nonché per quelli Disciplinari. La scrupolosa selezione dei partecipanti ha contribuito ad elevare notevolmente il livello qualitativo dei “QUATTRO GRANDI CONCERTI” dell’Orchestra Sinfonica Giovanile Internazionale “F.Fenaroli”. Alla direzione della prestigiosa compagine orchestrale si sono alternati giovani direttori di sicuro interesse nel panorama musicale: Dario Lucantoni, Luciano Di Martino, Daniele Malinverno e Antonino Manuli e autorevoli solisti come Roberto Cappello, Massimo Giorgi, Gianluca Sorrentino, Floriano Rosini. Da sottolineare i brani orchestrali, dedicati al 250° anniversario mozartiano, di “Prime Esecuzioni Assolute” commissionati dall’Associazione Fenaroli, dei Maestri Matteo D’Amico, Fulvio Delli Pizzi, Walter Baccile, Davide Remigio e Paolo Rosato. Sin troppo esplicito il progetto “DEDICATO A MOZART”, nel corso del quale, il “Quartetto Fenaroli” formato da Michelangelo Mazza e Pierantonio Cazzulani ai violini, Silvio Di Rocco alla viola e Andrea Noferini al violoncello, ha galantemente dialogato con due solisti d’eccezione: il flautista Enzo Caroli e l’oboista Thomas Indermühle. Degni di nota i tre concerti dell’Orchestra da Camera Internazionale Giovanile “F.Fenaroli” che ha visto avvicendarsi alla direzione Carlo De Martini, Gianna Fratta e Massimo Testa e il coinvolgimento dei docenti dei corsi, come sempre di prim’ordine, nel repertorio solistico mozartiano: Italo Capicchioni clarinetto, Marco Ambrosini oboe, Alessandro Monticelli corno, Michelangelo Mazza violino, Piero Massa viola, Armando Tonelli tromba, Alberto Negroni oboe, Calogero Palermo clarinetto, Alfonso Patriarca fagotto, Carlo Torlontano corno. Piacevoli, e allo stesso tempo insoliti, il ciclo dei concerti “ENSEMBLES FENAROLI” formati sempre dai maestri dei corsi e dai molti allievi coinvolti, tra i più meritevoli, presenti a Lanciano. Dal duo violoncello-contrabbasso (Andrea Noferini, Giovanni Rinaldi) al trio tromba, trombone e pianoforte (Roberto Rossi, Maurizio Mineo, Annamaria Garibaldi); ed ancora il duo flauto e percussioni (Vilma Campitelli, Maurizio Bettini) che ha reso omaggio ai fratelli Luigi e Leonida Torrebruno, tra i fondatori dei corsi estivi e valenti compositori. Altrettanto interessanti le performance del “musicattore” Luigi Maio, impegnato nella traduzione ed interpretazione dei testi di E.Sitwell per “Façade” di W.Walton, sempre con l’Ensemble Fenaroli per l’occasione formato da Antonio Amenduni al flauto, Marco Caramanico all’ottavino, Calogero Palermo al clarinetto, Giuseppe Saggio al clarinetto basso, Valerio D’Orazio al sax, Armando Tonelli alla tromba, Andrea Noferini al violoncello e Franco Campioni alle percussioni. Ha aperto la rassegna intitolata “JAZZ E DINTORNI” il talentuoso pianista locale Michele Di Toro, proponendo un inedito “Mozart in Jazz” mentre il Cinzia Gizzi Trio ha celebrato il compositore americano Bud Powell; ed ancora, dal programma anglo-americano del “Four Quartett Jazz” si è passati all’ “Interplay Jazz Trio” con musiche di autori italiani contemporanei tra cui quelle dell’interprete locale Luigi Genovesi. La rassegna ha avuto un epilogo scintillante con l’esibizione della Big-Band Internazionale Giovanile “F.Fenaroli” formata dagli allievi dei corsi. Il progetto, che ha riscosso notevole entusiasmo tra i partecipanti la Band e soprattutto nel pubblico presente nella splendida cornice del Teatro Fenaroli, è stato curato dai maestri Armando Tonelli e Franco Campioni. Quest’ultimo, è considerato “pietra miliare” della Fenaroli visto che l’Associazione lancianese può vantare la sua prestigiosa presenza da un quarto di secolo! Giunta alla sesta edizione la rassegna pianistica “ERRICO D’AMICO” ha visto avvicendarsi giovani promesse come Francesca Cardone e Lorenzo Materazzo e l’ormai affermato concertista Francesco Monopoli. La rassegna, pensata e voluta dal precedente direttore artistico Walter Tortoreto, vuole richiamare alla memoria la figura dell’omonimo senatore di origine lancianese, ideatore dei corsi di formazione orchestrali, primi in Italia. Tortoreto ha espresso, così, in un connubio a distanza con D’Amico, la profonda sensibilità di quest’ultimo – primo Presidente dell’Associazione Fenaroli – di valorizzare l’attività musicale soprattutto dei giovani. In tema di organici strumentali insoliti, nell’ambito dei concerti di “TRADIZIONE” segnaliamo il gruppo “Ecletnica Pagus”, alla riscoperta della musica popolare con la zampogna di Piero Ricci. Completano il complesso l’oboe di Maurizio Marino, Carlo Torlontano al corno delle alpi, Ernest Carracillo all’organetto, Tiziana Tamasi all’arpa e Antonello Iannotta alle percussioni. Sempre in tema di tradizione non poteva mancare la Grande Orchestra di Fiati “F.Fenaroli” diretta da Michele Milone con un ospite d’eccezione alla fisarmonica: Peppino Principe. La bella voce di Eugenio Leggiadri Gallani accompagnato al pianoforte da Gabriella Orlando ha proposto, infine, il gustoso programma dal titolo “L’Opera buffa e i suoi personaggi celebri”. Menzione particolare per i concerti “INCONTRANDO I GIOVANI” dove si sono esibiti gli allievi dei Seminari Disciplinari provenienti da tutto il mondo (Taiwan, Giappone, Cina, Russia, Germania, Repubblica Ceca, Spagna, Ungheria, Svizzera e naturalmente Italia). I concerti finali dei seminari, sono stati di spessore artistico degni di una stagione concertistica di valore. Merito ai docenti di tango Hector Ulises Passarella, pianoforte Francesco Monopoli e Roberto Cappello, opera da camera Claudio Desderi, flauto Enzo Caroli, oboe Thomas Indermühle, violoncello Luigi Piovano, didattica orchestrale Remo Vinciguerra.
Dopo una breve pausa di fine estate riprendono i concerti con la “STAGIONE CONCERTISTICA D’AUTUNNO”. Il quartetto d’archi e percussioni “String Island” - Un nuovo modo di pensare gli archi - rilegge melodie classiche in chiave moderna e viceversa. Anche in questa occasione il concerto, replicato alle scolaresche di Lanciano e paesi limitrofi, ha riscosso notevole entusiasmo deducendo che l’educazione all’ascolto si rivela una strada importante per gli spiragli che apre alla futura fruizione musicale. “All’opera dopo l’opera”, è stata una gustosa riproduzione nel mondo del salotto di fine ottocento con il soprano Ida Fratta, la voce recitante di Loris Castriota-Skanderberg, che sapientemente ha illustrato al pubblico le abitudini e gli aneddoti legati alla vita dei compositori ed il trio “U.Giordano” violino, violoncello e pianoforte (nell’ordine Cataldo De Palma, Francesco Montaruli, Gianna Fratta). Strumento jazzistico per antonomasia, troviamo invece il sax di Federico Mondelci, anche sul podio per l’occasione, alle prese col bellissimo Concerto di J.Ibert eseguito con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese. La XXXV Stagione Concertistica si conclude con i sapori orientali del trio “Free music on earth” con Massimo Mercelli al flauto, Sahana Banerjee al sitar e la tabla di Udai Muzumdar.
Come può facilmente evincersi il lavoro tenace ha dato frutti ben visibili. Il cartellone della XXXV Stagione Concertistica è stato studiato e impostato per tornare alla musica intesa nel suo significato più elevato e colto, scegliendo autori e opere di larga notorietà. In questo quadro s’inserisce il disegno di una programmazione che ha toccato i periodi fondamentali della storia musicale (barocco, classicismo, romanticismo, moderno e contemporaneo) con la partecipazione di gruppi musicali tra i più acclarati a livello europeo, senza trascurare la vetrina che Lanciano riserva, per consolidata tradizione, ai giovani talenti e a qualche artista locale di particolare interesse. La testimonianza della validità dell’intera programmazione è stata la costante presenza di un pubblico pagante, con un incremento del 40% e la concreta riduzione dei costi di gestione rispetto alle passate edizioni. Un convinto plauso va a chi questi eventi li ha voluti, l’Associazione Fenaroli appunto e pensati, il Direttore Artistico Donato Renzetti (che non ha bisogno di presentazioni!) e il Direttore di Produzione Musicale Antonio Amenduni. Indiscutibile musicista, da ben 10 anni docente in diversi seminari e nei corsi di Formazione Orchestrale di Lanciano, il M° Amenduni dopo essere stato collaboratore artistico della precedente direzione, quest’anno è stato l’artefice di numerose iniziative che hanno prodotto esiti incontestabili conseguendo traguardi prestigiosi. Coadiuvato dalla collaborazione di Andrea Tenaglia, per i Seminari Disciplinari, ha mirato a riportare ai gloriosi fasti l’attività artistica dell’Associazione, facendo registrare, come mai nell’ultimo decennio, un successo a tutto campo delle proprie iniziative coniugando l’economicità della gestione con la crescita qualitativa dell’attività musicale prodotta. Ad maiora, Fenaroli!"

Nativitas Iesu Christi

"Nell' ambito del "Dicembre a Bari" il Comune di Bari con l' Auditorium Diocesano Vallisa presenta: "Nativitas Iesu Christi" La musica per la natività nella tradizione colta e popolare. La musica natalizia di solito percorre due strade: la prima è quella del repertorio colto legato alla natività , ereditato dai monumenti musicali del passato; la seconda è quella più leggera, di tradizione americana, della song natalizia, cantata dalle voci bianche o arrangiata dagli ensemble di fiati. Noi vorremmo percorrere una terza strada. Vale a dire vogliamo proporre una rielaborazione del repertorio della natività e sulla natività usando il più tradizionale degli strumenti, ossia l’organo, ma attingendo dal patrimonio popolare dell’area del mediterraneo.Tradizione in cui l’organo è estraneo, ma che in questo caso si presta per una riproposizione in chiave colta di un materiale extracolto.A tale fine abbiamo chiamato i più grandi esecutori/improvvisatori organisti europei, ed abbiamo chiesto loro di rivedere questo repertorio che è patrimonio comune dei popoli del mediterraneo, e di presentarlo in una nuova veste qui a Bari, nelle chiese della città, lasciando completa libertà di sperimentare e contaminare i materiali tra loro.Dalla tradizione cristiana maronita al repertorio luterano, senza tralasciare la tradizioni popolari locali, tutto contribuisce a creare un mosaico di musiche legate tra di loro da un filo, quello della natività.
La rassegna si è inaugurata il 15 dicembre scorso presso la chiesa di S. Carlo a Bari, alle ore 20.30. Segue il programma dettagliato dei prossimi appuntamenti."



27 Dicembre - Chiesa San Carlo -

Concerto per organo e voce /

Domenico Tagliente (in foto) organo - Annarita Garganese voce;


05 Gennaio - Chiesa S. Anna (città vecchia)-

Concerto per organo e sax /

Margherita Sciddurlo organo - Pietro Tagliaferro sax.


12 Gennaio - chiesa San Giuseppe (città vecchia)

Concerto per organo e flauto /

Paolo Palazzo organo - Daniele Palmisano flauto.





Ufficio stampa ABUSUAN: ufficiostampa@abusuan.com

Infotel.080.5283361.

giovedì 21 dicembre 2006

Ultimissime su Mozart

Nell'era digitale che stiamo vivendo è possibile anche questo. E cioè, scaricare tutte le opere di Wolfgang Amadeus Mozart, raccolte in ben 25732 pagine di note musicali. Il sito che dà questa straordinaria possibilità è quello della Fondazione Internazionale Mozarteum. Fondazione che dal 1954 lavora al progetto di pubblicare tutte le opere complete del genio di Salzburg in una nuova edizione critica. Dei 127 volumi previsti per il completamento dell'opera, ne sono stati sinora pubblicati al momento 122. IL sito è online al seguente indirizzo: http://dme.mozarteum.at.
Un'altra segnalazione in tema ci giunge dalla Germania, dove il musicista e musicologo Helmut Breidenstein ha realizzato questo originale quanto interessante sito sul Nostro (festeggiatissimo) Amadè. Ecco il link: http://www.mozart-tempi.net/.
Dategli un'occhiata. Ne vale proprio la pena.

Gli auguri natalizi con l'EurOrchestra

Questa sera 21 Dicembre (alle 20.30), nella Cattedrale di Bari, si terrà il Concerto di Natale dell’EurOrchestra, intitolato “CANTIAMO LA PACE”.
IL Concerto è a ingresso libero ed è offerto alla città di Bari in collaborazione con 10 Clubs Lions di Bari, dei quali trainer è il Club Lions Costanza d’Altavilla ( presidente Gaetano Scotto). Sarà presente il Governatore Lions Antonio Covella.
Saranno eseguite musiche, ispirate alla natività, di Pachebel, Bach, Albinoni Mozart e Williams. In prima assoluta sarà eseguita la composizione Nativitas , per Soprano e Orchestra ,della compositrice barese Angela Montemurro.
Saranno impegnati con l’EurOrchestra, diretta come sempre da Francesco Lentini (in foto), alcuni noti solisti assai cari al pubblico barese, come le clavicembaliste Margherita Porfido e Rosa Azzaretti, l’oboista Giuseppe Lucio Summo , il soprano Maria Luisa Dituri, il violinista Andrea Castagna e il Coro Ensemble Divenere diretto da Palmo Divenere. Alla fine della serata il pubblico sarà invitato a cantare insieme con l’orchestra ,il soprano e il coro, i tradizionali canti natalizi.

La Musica mi piace…con la Magna Grecia


Laura Sebastio (nella foto è alla mia sinistra),l'efficiente addetto stampa dell'associazione Magna Grecia, mi ha comunicato che l'atteso concerto di ieri della Das Palast Orchester e Max Raabe,nell’ambito del cartellone 2006/2007 dell’Orchestra tarantina è stato rinviato a data da destinarsi.
Proprio Max Raabe, voce della formazione berlinese e vera attrazione, che di fatto rappresenta, sintetizza il fascino ed il successo di questo celebre ensemble, è stato colpito da un’improvvisa indisposizione fisica che gli ha purtroppo impedito di esibirsi a Taranto.
Si tratta comunque di un mero rinvio, posto che la band si esibirà nell’arco della stagione concertistica in corso.
Intanto, continua l’incessante attività della Magna Grecia che questa mattina al Teatro Orfeo sarà impegnata con il matinèe del progetto “La musica mi piace…”, giunto alla sua terza edizione.
Il progetto si articola in un ciclo di cinque concerti, il primo dei quali si è tenuto in ottobre, dedicati agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori di Taranto e Provincia, con la finalità di avvicinare i giovani alla musica classica.
Il successo e l’originalità di questa iniziativa sta nel metodo di insegnamento e nella comunicazione rivolta ai ragazzi.
Con una guida d’eccezione, il M° Michele Cellaro chiamato, quest’anno, a ricoprire il ruolo centrale di accompagnatore all’ascolto, agli studenti vengono forniti in modo colloquiale e senza toni accademici, i contenuti dei diversi concerti.
Mediante una selezione accurata nella programmazione artistica, con l’esibizione di grandi solisti e direttori di prestigio e con l’impegno dell’organico sinfonico dell’Orchestra Magna Grecia in ogni appuntamento si andrà ad intraprendere un fantastico viaggio nel mondo della musica.
Numerose le scuole che stanno partecipando al progetto: il Liceo Scientifico “ BATTAGLINI” ( Pres. Dott. LOVELLI), l’Istituto Magistrale “VITTORINO DA FELTRE” (Pres. Dott. AIELLO), l’ Istituto Tecnico Commerciale “PITAGORA” (Pres. Dott. TERZULLI), l’Istituto Tecnico “BACHELET”( Pres. Dott. DE GIORGIO), Scuola media LEONIDA (Pres. Dott. ABBRESCIA), Scuola media GALILEO GALILEI (Pres. Dott. ESPOSITO.
Scuola media ALESSANDRO VOLTA ( Pres. Dott. PIGNATELLI), l’ISTITUTO COMPRENSIVO ACANFORA( Pres. Dott. IACOVELLI).
Qui di seguito il calendario degli appuntamenti.

Giovedì 21 dicembre 2006 Teatro Orfeo, ore 11.00
Alfredo Sorichetti – direttore
Daniela Degennaro - soprano
ORCHESTRA ICO DELLA MAGNA GRECIA /

J. Offenbach:
dal Balletto “Gaitè parisienne” – Suite /

P. I.Cajkovskij:
Romeo e Giulietta Ouverture /

J. Strass:
Selezione di valzer /


Sabato 13 gennaio 2007 Teatro Orfeo, ore 11.00
Piero Romano - direttore
Federico Passariello jr - regista
ORCHESTRA ICO DELLA MAGNA GRECIA

G. Rossini “La cambiale di matrimonio”


Sabato 27 gennaio 2007 Teatro Orfeo, ore 11.00
Fabrizio Ventura – direttore
Andrei Diev – pianoforte
ORCHESTRA ICO DELLA MAGNA GRECIA

S. Rachmaninov:
Rapsodia su un tema di Paganini per pianoforte e orchestra op.43 /

L. Bernstein:
West Side Story /

Sabato 3 marzo 2007 Teatro Orfeo, ore 11.00
Nicola Ventrella – direttore /
Luigi Maio – musicattore.
OTTETTO DI FIATI DELLA MAGNA GRECIA

“Un piccolo Flauto magico”, opera buffa da camere scritta e musicata da L. Maio, liberamente ispirata all’opera di W.A. Mozart.
Il prossimo impegno dell’Orchestra Magna Grecia è per venerdì 22 Dicembre con il Concerto di Natale: musiche di Offenbach, Strauss, Cajkovskij.
Per informazioni consultare il sito www.orchestramagnagrecia.it., per info e prevendite biglietti rivolgersi all’Orchestra della Magna Grecia Via Tirrenia, 4 - Taranto - tel 099/7304422 o a Basile Strumenti Musicali Via Matteotti, 14 – Taranto tel. 099/4526853.

mercoledì 20 dicembre 2006

PerCorsi d'Opera a Giannini Pianoforti

Casa Giannini offre lo storico spazio di Via Sparano come luogo di incontri, rinnovando in questo modo la sua consolidata tradizione familiare. In collaborazione con il Conservatorio "N. Piccinni" di Bari e il sostegno della Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli e al fine di contribuire alla promozione e diffusione della musica tra fasce più ampie e diversificate di pubblico, prende il via il ciclo "PerCorsi d'Opera:letture musicali in anteprima". Si tratta di una serie di appuntamenti con il melodramma nei quali il pubblico degli appassionati, gli amici del teatro, i melomani potranno scoprire e condividere le tematiche presenti nelle opere del cartellone. L'opera diviene oggetto di racconto, esplorata nei suoi elementi stilistico-musicali, attraverso la lettura della partitura al pianoforte. Un libero e scorrevole itinerario musicale e non, in un ascolto che sveli il magico mondo del melodramma che è al contempo prezioso documento del gusto, dei costumi, delle mode e delle tendenze estetiche ed artistiche dell'epoca che lo ha visto nascere e diffondere in tutto il mondo. Il primo appuntamento è previsto per domani, 21 Dicembre 2006 (ore 18,30) presso Casa Giannini -Via Sparano, 172 Bari - e sarà dedicato all'"Assassinio nella Cattedrale" di I.Pizzetti. Vi parteciperanno il mezzosoprano Tiziana Portoghese, la pianista Angela Annese, il compositore e direttore d'orchestra Nicola Scardicchio. Il coordinamento degli incontri sarà a cura di Detty Bozzi (Conservatorio N. Piccinni).

Riccardo Muti e i "Cherubiner" riaprono il Verdi di Brindisi

Questa sera Riccardo Muti con i suoi Cherubiner (come affettuosamente, ma non senza una punta di garbata ironia li ha chiamati un noto critico musicale italiano) “riapre” il nuovo teatro Verdi di Brindisi. Dico “riapre” perché in effetti non si tratta di una vera e propria inaugurazione. Quella vera c’era già stata quattro anni fa nel novembre del 2002, quando, per l’occasione, furono invitati per il lieto evento il violinista-direttore Salvatore Accardo e l’Orchestra da Camera Italiana. Poi,una nuova chiusura per provvedere ad altri lavori, mirati tra l’altro al miglioramento dell’acustica, che chi scrive trovò all’epoca assai carente, a causa del rivestimento degli interni pressoché totale in moquette (materiale notoriamente fonoassorbente) e non in legno (ciliegio americano, pero o faggio). Carmelo Grassi presidente del Teatro Pubblico Pugliese fortunatamente rivela sul Corriere del Mezzogiorno che “è stata costruita una camera acustica su misura per il teatro che consente al suono di propagarsi verso gli spettatori.” Il sindaco Domenico Mennitti annuncia che sarà un evento memorabile. Sono stati tra l’altro accreditati novanta giornalisti, "tra cui le maggiori penne delle più importanti testate giornalistiche nazionali e regionali, a portare testimonianza dell’evento oltre i confini delle mura del capoluogo messapico.” Tutto esaurito naturalmente. Tra le “penne” mancherà sicuramente il critico musicale Alessandro Romanelli. Non invitato perché forse non importante, o peggio, non abbastanza vicino agli “amici degli amici”. Poco importa, caro Maestro Muti, i suoi Cherubiner li abbiamo già ascoltati e ammirati a Bari qualche mese fa. Non si preoccupi:la sua (ennesima) lettura della Settima Sinfonia di Beethoven e dell’ “Incompiuta” di Schubert non ci mancherà di certo.

martedì 19 dicembre 2006

Assassinio nella Cattedrale di Pizzetti venerdì a Bari

Conferenza stampa del sovrintendente della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli, Giandomenico Vaccari (in foto) ieri pomeriggio al Caffè d’Arte DolceAmaro di Bari. Tema dell’incontro con i giornalisti è stato la presentazione della tragedia musicale in due atti e un intermezzo “Assassinio nella Cattedrale” di Ildebrando Pizzetti, su testo originale di Thomas Stearns Eliot, che si terrà a Bari il prossimo 22 dicembre alle 20.30 presso la Basilica di San Nicola. Una produzione, la seconda della stagione lirica di quest'anno dopo la Carmen di Bizet andata in scena nel novembre scorso al Piccinni, in forma concertante e semiscenica. All’apice della sua carriera, decano dei compositori italiani della cosiddetta “generazione dell’Ottanta”, il compositore parmigiano Ildebrando Pizzetti (1880 – 1968) presentò per la prima volta nel 1958 al teatro alla Scala questa sua tragedia di cui aveva scritto anche il libretto, ispirandosi al dramma scritto nel 1935 da Eliot. Già il testo originale inglese, attraverso la ricostruzione del martirio avvenuto nel Natale 1170 dell’arcivescovo Tommaso Becket, si occupava delle problematiche legate al rapporto sempre più conflittuale tra chiesa e società, tra fede collettiva e coscienza individuale. Pizzetti prende spunto dal dramma di Eliot per calare questi interrogativi universali e metastorici nell’animo di Tommaso Becket, che diviene a tutti gli effetti una sorta di icona tormentata dell’uomo di ieri ma anche di oggi. Con lui dialogano collettivamente personaggi simbolici: sacerdoti, araldi, corifei, cavalieri, donne e persino quattro tentatori, di cui l’ultimo avrà la meglio sull’arcivescovo morente. Non poteve esserci migliore ambientazione (la Basilica di San Nicola di epoca romanica ne è infatti sfondo e al contempo cornice ideale) per questa esecuzione barese del capolavoro di Pizzetti. Alla vigilia, va detto, proprio delle festività natalizie. Spicca nel cast degli interpreti vocali il basso Ruggero Raimondi (Thomas Becket), uno dei più grandi cantanti del nostro tempo, che sarà validamente affiancato dall’eccellente soprano Paoletta Marrocu ( Prima Corifea). Tra gli altri interpreti segnaliamo inoltre: Sonia Zaramella (Seconda Corifea), Luca Casalin (un Araldo), Istvan Kovacs (Quarto tentatore, Secondo cavaliere), Antonio De Gobbi (Terzo tentatore, Terzo Cavaliere) etc. L’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, il Coro A.T.E.R. di Parma (preparato da Martino Faggiani) e il Coro di voci Bianche del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari (preparato da Emanuela Aymone) saranno diretti dal maestro Piergiorgio Morandi. Notizia importante: l’opera come ha ricordato Vaccari sarà integralmente ripresa per la realizzazione di un film DVD, il primo ad alta definizione coprodotto dalla celeberrima Unitel di Monaco di Baviera (fondata 50 anni or sono da Leo Kirch ed Herbert von Karajan) insieme alla Fondazione Petruzzelli, che sarà distribuito nel 2007. “Un'occasione unica – ha dichiarato il sovrintendente - per dare tutta la visibilità che merita a Bari e ai suoi straordinari luoghi”. Infine, tra una settimana, si conoscerà il nome del maestro del neonato Coro della Fondazione Petruzzelli, che dovrebbe probabilmente già debuttare nell’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven il prossimo 26 gennaio 2007. Il concerto sarà diretto da Günter Neuhold, alla guida dell’Orchestra della Provincia di Bari. Un battesimo davvero niente male…
Previsti, infine, due incontri propedeutici all'ascolto dell'opera pizzettiana. Uno a Casa Giannini (lo storico negozio barese dei pianoforti)il 21 dicembre alle 18.30 con la "lettura dell'opera" guidata dal compositore e direttore d'orchestra Nicola Scardicchio, coadiuvato per l'occasione dal mezzosoprano Tiziana Portoghese e dalla pianista Angela Annese; è il primo di una serie di incontri dedicati alle opere della stagione lirica in corso, coordinati dalla musicologa Detty Bozzi (Conservatorio "N.Piccinni" di Bari); l'altro il 22 dicembre, alle 17, nel foyer del Teatro Petruzzelli sarà con la partecipazione di Carla Moreni, critico musicale del Sole 24 Ore, del docente di Lingua e Letteratura Inglese presso l'Università agli Studi di Bari, Vito Amoruso, e del sovrintendente della Fondazione Petruzzelli, Giandomenico Vaccari.

lunedì 18 dicembre 2006

Un archivio per le bande musicali pugliesi



Avrà sede presso la Biblioteca provinciale Santa Teresa dei Maschi - De Gemmis il primo archivio ufficiale delle bande musicali pugliesi.
L’iniziativa, proposta dall’Assessore alla Cultura della Provincia di Bari (nonché poeta e musicista di valore) Vittorino Curci, è stata approvata dalla Giunta provinciale e mira a dar vita ad un Centro di documentazione e studio sul fenomeno delle bande che raccoglierà, presso la Biblioteca provinciale, materiali diversi provenienti da donazioni di singoli, associazioni, enti ecc., quali spartiti, libri e pubblicazioni varie, articoli, pieghevoli, manifesti, epistolari, fotografie, video, registrazioni sonore.
Un progetto fortemente sostenuto dal Presidente della Provincia di Bari Vincenzo Divella. “Le bande rappresentano la realtà più importante della tradizione musicale pugliese e svolgono, da sempre, un'importante funzione socio-culturale – afferma Divella –. Raccolgono un pubblico vasto e popolare, riuniscono strumentisti giovani e adulti uniti da una passione che non conosce confini. Inoltre, le bande valorizzano il lavoro e le opere di tanti musicisti locali”.
Il progetto si articolerà in una prima fase di ricognizione sul territorio regionale delle varie bande musicali. “Abbiamo già preso contatti con diverse associazioni bandistiche del territorio – afferma l’Assessore Curci – per verificare l’impatto e l’effettivo interesse che l’istituzione di un archivio del genere suscita in coloro che sono gli animatori e gli attori principali delle realtà bandistiche locali. Abbiamo chiesto loro una concreta disponibilità a collaborare sia in termini di confronto, attraverso proposte e suggerimenti, sia in termini di impegno comune per la valorizzazione di tutti i “materiali” indispensabili alla conoscenza e allo studio del fenomeno”.
L’idea di istituire un archivio delle bande da parte Provincia di Bari arriva dopo l’iniziativa avviata dalle Associazioni Bandistiche regionali e provinciali di tutta Italia che, unitesi in un Tavolo Permanente, hanno elaborato autonomamente una proposta di legge e dato il via ad una raccolta di firme (partita il 1 ottobre 2006 e che terminerà a marzo 2007) da presentare in Parlamento per il riconoscimento definitivo delle Bande Musicali.

Il Natale musicale del Collegium Musicum

Per la 12esima Stagione Musicale del Collegium Musicum, domani, martedì 19 dicembre alle 20.45, presso la Cattedrale di Bari, si terrà il Concerto di Natale organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari. In programma, un’esecuzione inedita per il pubblico pugliese e una delle più note pagine della storia della musica: la Cantata Dies Natalis di Gerald Finzi per tenore e orchestra d’archi e il Gloria di Antonio Vivaldi per soli, coro a quattro voci miste e orchestra. Di ascendenza ebrea e italiana, il compositore e direttore d’orchestra Gerald Finzi nacque a Londra nel 1901 e morì a Oxford nel 1956. Dopo aver insegnato per qualche tempo alla Royal Academy of Musica, si dedicò molto allo studio della musica antica nel suo paese, svolgendo anche un’attivo recupero delle opere degli autori inglesi del diciottesimo secolo. Il suo linguaggio rimase sempre originale con inevitabili influenze da parte di compositori come Vaughan Williams ed Elgar. L'autore del testo della Cantata Dies Natalis è Thomas Traherne (1637/39- 1674), tra le più interessanti figure della poesia mistica inglese. Impegnati nell’interpretazione dell’opera di Finzi, il tenore Camillo Facchino e l’orchestra d’archi del Collegium Musicum. La seconda parte della serata prevede l’esecuzione della celebre Gloria in re magg. RV 589 di Antonio Vivaldi. Protagonisti, il soprano Anna Maria Stella Pansini, il contralto Alessandra Volpe, il Coro Modus Novus diretto da Luigi Leo. Dirigerà naturalmente il maestro Rino Marrone.

Noi, free-lance trattati come colf


Continuano le agitazioni dei giornalisti per il rinnovo del contratto di lavoro. Da tre giorni è ripreso il cosiddetto "sciopero delle firme" su molti quotidiani e telegiornali Rai e Mediaset. Oggi e domani tocca ai giornalisti di radio e tv astenersi dal lavoro. In seguito, ci saranno scioperi (a sorpresa) di stampa e internet. Cambierà qualcosa? Sinceramente ne dubito, ma continuo, continuiamo tutti a sperare e soprattutto a lottare. Sino a quando, però i nostri “amati” editori e i loro azionisti godranno - come ha ben ricordato il professor Giavazzi in un fondo apparso sul Corriere qualche giorno fa - di cospicui finanziamenti statali, potranno tranquillamente continuare a fregarsene (e alla grande) di tutto e di tutti. Non bisogna certo chiamarsi George Orwell per prevedere un futuro sempre più nero per i giornalisti, in particolare per coloro, i c.d. collaboratori free-lance, privi di tutela e talora pagati solo con pochi spiccioli ad articolo. Vi racconto la mia esperienza personale. Alcuni amici e conoscenti che solitamente leggevano i miei 2-3 articoli settimanali mi hanno chiesto perché dallo scorso giugno non firmo più sul Corriere del Mezzogiorno – Puglia, che è, per chi non lo sapesse, l’inserto locale del Corriere della Sera (non dunque un foglio di quartiere o un giornalino scolastico/universitario). Ecco la mia risposta: chi scrive ha “guadagnato” su quel giornale a fronte di oltre 800 pezzi consegnati (spesso superiori alle due cartelle, talvolta cestinati per mancanza di spazio e dunque non ricompensati) in 5 anni e mezzo, la “bellezza” di circa 2500 Euro lordi all’anno. Un pezzo di o superiore a 2000 battute viene infatti pagato la “bellezza” di 19,37 euro lordi (scrivendo quindi pezzi di 4000, 5000 o 6000 battute si ha la stessa cifra) e 6.50 euro (sempre lordi naturalmente) per i pezzi di misura inferiore. Chi scrive ha dunque sospeso ad libitum, dopo anni di intensa ma evidentemente poco gratificante collaborazione, il rapporto con quel giornale, comunicandolo tra l’altro al suo redattore di riferimento, almeno fino a quando non saranno stabilite tariffe dignitose e direttamente proporzionali al lavoro svolto in relazione con l’attuale costo della vita. In questi mesi ho invitato colleghi della "mia" come e di altre testate locali, che stanno anche decisamente peggio, a comportarsi allo stesso modo. Solo in pochi hanno però seguito il mio esempio. Forse per paura, o forse perché amano edonisticamente leggere la loro firma sul giornale, o forse perché adorano - morettianamente parlando - farsi del male, o ancora, più realisticamente, perché hanno ragionato seguendo il vecchio adagio: “Meglio l’uovo oggi che la gallina domani…”. Qualcuno forse, a questo punto, potrebbe dirmi: cercati un giornale che ti paghi meglio o rimettiti seriamente a esercitare la professione di avvocato. Voi che ne dite? Sono arrivato alla “bellezza” di 43 anni (da ventitré scrivo su quotidiani e roba simile) e dovrei ancora una volta abbassare la testa e arrendermi? No, meglio bloggare gratis ma almeno LIBERI, in attesa della...gallina.

venerdì 15 dicembre 2006

Gli eleganti Turchini di Florio a Bari

“Le Cantate per il Natale del ‘600 napoletano” costituiva il tema di fondo del bel concerto offerto ieri sera per la Fondazione Petruzzelli dalla Cappella della Pietà de’ Turchini (nella foto) diretta da Antonio Florio al Kursaal Santalucia di Bari. Un ensemble cameristico barocco che sin dal 1987, anno della sua fondazione, regala chicche di straordinario interesse, frutto di anni e anni di laboriosa ricerca su fonti storiche, musicali e documentarie del Rinascimento e Barocco napoletano (e non solo). I tanto oggi celebrati “Tesori di Napoli” non sarebbero venuti fuori senza la pionieristica audacia e la ferrea testardaggine di alcuni studiosi-musicisti, autentici “cacciatori” di musica antica del calibro di Antonio Florio e Dinko Fabris, per citarne solo due (anche perché entrambi baresi e…non napoletani, come del resto lo era un “certo” Niccolò Vito Piccinni nel lontano Settecento). La serata di giovedì l’ha dimostrato ancora una volta, quando si sono susseguite con intrigante leggerezza le raffinate cantate sacre di Francesco Provenzale e Cristoforo Caresana dedicate alla “Nascita del Verbo”, intervallate da una godibile ciaccona pastorale di Orazio Giaccio e da una breve, danzante Sonata per archi di Alessandro Stradella. Letture tutte di eccezionale livello esecutivo, arricchite com’erano oltre che da strumentisti giovani, partecipi, capaci, da un direttore di certosina eleganza e precisione (e non solo) nel gesto e soprattutto da un manipolo di eccellenti cantanti che volentieri citiamo (almeno loro) uno per uno: Roberta Andalò, Maria Ercolano, Daniela Del Monaco, Giuseppe De Vittorio, Rosario Totaro e Giuseppe Naviglio. Successo caloroso e meritato da parte del folto pubblico (ma potevano essere di più) presente.

Un Oscar per Morricone

Finalmente una bella notizia per la musica italiana. Il celebre compositore romano, Ennio Morricone, autore di numerose e indimenticabili colonne sonore per il cinema, ma anche di tanti lavori “colti” forse meno noti ma ugualmente significativi, riceverà l’Oscar alla carriera. Dopo cinque nomination ricevute dall'Academy negli ultimi ventisette anni di intensa attività (da “I giorni del cielo” a “Mission”, da “Gli intoccabili” a “Bugsy” e al più recente “Malena”) è arrivato dunque per il grande maestro il meritatissimo tributo che da tempo gli spettava. Ho avuto la possibilità di intervistarlo ("solo" al telefono) per conto del Corriere del Mezzogiorno circa un anno e mezzo fa. Lo chiamai a casa. Passai con lui un quarto d'ora meraviglioso. Ricordo ancora con tenerezza le sue sagge parole di uomo serio, semplice, umile, modesto, proferite sempre con quel tono di voce rispettoso, amichevole, confidenziale che hanno solo pochi (veri) Grandi. Il suo pensiero, nel corso dell’intervista, andava frequentemente a ricordare le amicizie e i rapporti di lavoro del passato. Una galleria di ricordi che si popolava di nomi importanti: Goffredo Petrassi, Nino Rota, Federico Fellini e (naturalmente) l’amico fraterno Sergio Leone con cui ci regalò quella colonna sonora davvero straordinaria che fu negli Anni Ottanta “C’era una volta in America”. Una musica da film che sapeva “stare in piedi” da sola, anche senza le stupende immagini del compianto Sergio, grazie alla malinconia post-mahleriana dei suoi bellissimi temi melodici. Lo stesso dicasi per “Il Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore. Capolavori del cinema che hanno ricevuto tanto, tantissimo dall’arte inconfondibile, dal magico, unico background sonoro di questo stupefacente Poeta delle note musicali. Era giunto davvero il momento di ringraziarlo, o meglio, di “risarcirlo” (come ha giustamente titolato oggi il Corriere della Sera) per i mancati Oscar precedenti. Lui, quando ha saputo la bella notizia giunta dall’Academy, ha risposto con la disarmante semplicità che lo contraddistingue da sempre: “Ormai non ci speravo più”. Grazie di tutto Ennio!

giovedì 14 dicembre 2006

Il Duo Sbeglia - Zamuner suona al Caffè d'Arte

Domani sera al Caffè d'Arte DolceAmaro di Bari (alle 21.00) per la raffinata stagione concertistica curata dal M° Domenico Del Giudice sarà di scena il Duo per pianoforte a quattro mani composto da Maria Sbeglia e Umberto Zamuner. In programma: musiche di Ravel, Barber e Gershwin.Infotel.080/5289368 (18.00 - 23.00)

Sergio Monterisi dirige la Società dei Concerti


Domenica 17 dicembre (alle 17) al Kursaal Santalucia si chiude con il decimo pomeriggio musicale la seconda stagione della Societa' dei Concerti di Bari.
Prima del concerto (alle 16) ci sarà un'introduzione all'ascolto curata dal M° Francesco Scoditti. Il concerto verrà diretto dal M° Sergio Monterisi (in foto) con l'apporto del solista Antonio G. Narcisi al flauto. In programma, musiche di W. A. Mozart (Concerto per flauto e orchestra in re maggiore KV 314; Sinfonia N. 41 in do maggiore KV 551 "Jupiter") e A. Costantini (Wiederhall) in prima esecuzione assoluta.
Per biglietti: Botteghino del Teatro Kursaal Santalucia
(Largo Adua, 5/9, Bari; info: 080.524.60.70; 080.476.81.55) e
Box Office c/o Feltrinelli Libri e Musica di via Melo
Tel. 080 / 524.04.64 /e-mail: info@societadeiconcertidibari.it
/www.societadeiconcertidibari.it













________________________________________

I "due" Messiah ad Arezzo e Firenze


Fondazione Scuola di Musica di Fiesole O.N.L.U.S.
Pieve di Santa Maria sabato 16 Dicembre 2006 ore 21.00 - Arezzo
In co-produzione con Ente Filarmonico Italiano - Festival “I Grandi Appuntamenti della Musica”
Chiesa di San Salvatore al Monte domenica 17 dicembre 2006 ore 21.00 - Firenze
In collaborazione con Obiettivo Francesco O.N.L.U.S.
CONCERTO DI NATALE
G.F. HÄNDEL: MESSIAH
Oratorio in three parts HW 56 per Soli, Coro e Orchestra
***
G.F. HÄNDEL / W.A. MOZART: DER MESSIAS /
Oratorium in Drei Teilen KV 572 per Soli, Coro e Orchestra -

Direttore Nicola Paszkowski - Maestro del Coro Fabio Lombardo
Elizaveta Martirosyan (soprano) - Milena Storti (contralto)
Matthias Stier (tenore) - Gabriele Lombardi (basso)
Orchestra Vincenzo Galilei - Schola Cantorum “F. Landini”-

Continua per il terzo anno consecutivo la collaborazione tra l’Ente Filarmonico Italiano-Festival “I Grandi Appuntamenti della Musica” e la Scuola di Musica di Fiesole con la co-produzione di un imponente Concerto di Natale che sarà eseguito ad Arezzo sabato 16 dicembre e a Firenze il giorno successivo (domenica 17) a San Salvatore al Monte, la suggestiva basilica situata nella collina dietro il Piazzale Michelangelo, il Monte delle Croci, appena al di sotto della chiesa di San Miniato.
Nell’anno delle celebrazioni mozartiane, la Scuola di Musica di Fiesole, dopo aver proposto in occasione della Pasqua, il poco frequentato oratorio Davidde penitente (K 469), ha voluto ora accostare il Messiah di Händel alla revisione di Mozart in un’unica esecuzione.
Come in un abbraccio e in un passaggio di testimone da maestro a maestro, ascolteremo dapprima il Messiah di Händel, poi –dopo il n. 30 della partitura händeliana- Der Messias, K 572, nella strumentazione di Mozart. Nella continuità, emergerà netta la diversità, sottolineata anche da un semplice gesto scenico oltre che da un cambiamento di lingua che da inglese si fa tedesca.
La strumentazione originale handeliana -due oboi, due fagotti, due trombe, timpani, violini, viola, basso continuo– muta così, nella versione di Mozart: due flauti, due oboi, due clarinetti, due fagotti, due corni, due trombe, tre tromboni, un maggior peso degli archi. È il segno del tempo musicale trascorso: nuovi strumenti hanno conquistato il loro posto in orchestra, si impone un nuovo peso sonoro, è più serrata la trama della scrittura
Un doppio grande appuntamento affidato ad artisti di prim’ordine: l’Orchestra Vincenzo Galilei sarà diretta da Nicola Paszkowski, mentre il Maestro della Schola Cantorum F. Landini sarà Fabio Lombardo. Le parti soliste saranno affidate a Elizaveta Martirosyan (soprano), Milena Storti (contralto), Matthias Stier (tenore) e Gabriele Lombardi (basso), un gruppo di giovani interpreti che possono già vantare collaborazioni con musicisti del calibro di Alessandrini, Kabaivanska, Kakhidze, Pavarotti, Webb.
RAI RADIO-TRE, persuasa dall’interesse della proposta artistica, registrerà la prima esecuzione di questo “doppio Messiah”, per metterlo in onda il 25 dicembre 2006.


Il Concerto verrà eseguito ad Arezzo (sabato 16 dicembre ore 21.00) nella splendida Pieve di Santa Maria e a Firenze (domenica 17 dicembre ore 21.00) nella suggestiva Chiesa di San Salvatore a Monte.

Arezzo Ingresso a invito /

Firenze Ingresso libero /


Per informazioni: 055/597851 oppure www.scuolamusica.fiesole.fi.it / info@scuolamusica.fiesole.fi.it

Asta di strumenti musicali a Roma


“Domani alle ore 15,30 inizierà l'annuale asta di oltre 200 strumenti musicali raccolti dalla Casa d'Aste Babuino.Se non si ha la possibilità di presenziare all’asta, ricordiamo che l'intero catalogo è anche consultabile sul sito www.astebabuino.it (terza tornata del 14 dicembre) e per molti lotti è possibile una visione fotografica.
Oltre a numerosi strumenti ad arco ed archetti, il catalogo comprende anche gli ultimi pezzi della famosa collezione etnografica del fiorentino barone Kraus, una rara collezione di pochettes del XVIII e XIX secolo ed una collezione di cetre del centro Europa. E’ inoltre possibile partecipare all'asta sia con offerte segrete sia telefonicamente. Per questo potrà consultare sul sito la scheda offerte/gara telefonica ed inviarla alla Casa d'Aste Babuino anche via fax 06 32283215.”

Giovanni Antonioni -
Casa d’Aste Babuino – Roma
00187 Rome, Italy - Via dei Greci 2/a
+39 06 36088952 / +39 06 32283800

mercoledì 13 dicembre 2006

Il concerto di Natale con Katia Ricciarelli

Sarà Katia Ricciarelli (nella foto) a chiudere la programmazione 2006 dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari. Una stagione di ben 30 produzioni che ha visto l’avvio di nuove collaborazioni istituzionali, l’apertura a diversi generi musicali e un’attenzione sempre maggiore alle differenti fasce di pubblico. Il celebre soprano italiano, che di recente si è data con successo (anche) al cinema, si esibirà in concerto giovedì 14 dicembre alle ore 20.30 presso l’Auditorium della Guardia di Finanza di Bari (i biglietti sono in vendita solo presso il Box Office della Feltrinelli Libri e Musica in via Melo, 119 a Bari al prezzo di 5 euro. Info: 080.5240464).
La Ricciarelli sarà accompagnata dall’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari diretta da Leonardo Quadrini, che vanta diverse collaborazioni con il soprano, e dai tenori Francesco Zingariello, Giuseppe Talamo e Giuseppe Gallone.
In programma famose arie d’opera e celebri brani contemporanei:“Star Wars” di J.Williams, “La donna è mobile” da Rigoletto di G. Verdi, “Nessun dorma” da Turandot di G. Puccini, “Habanera” da Carmen di Bizet,
“Tarantella” di G. Rossini, “Mattinata” di R. Leoncavallo, “Musica proibita” di S. Gastaldon, “Non ti scordare”, di E. De Curtis, “Marechiare” di F. P. Tosti, “Summertime” di G. Gershwin, “Maria – tonight” di L. Bernstein, “Memory” di A. Weber, “Granada” di A. Lara, “L’amore è una cosa meravigliosa” di F. Lai, “Caruso” di L. Dalla, “Ie te vurria vasà” e “O sole mio” di L. Bovio, “Funicoli, funiculà” di L. Denza e “brindisi” da Traviata di G. Verdi.
Già questa sera Ricciarelli insieme all’Orchestra eseguirà lo stesso programma, sempre all’Auditorium della Guardia di Finanza, in un concerto ad inviti offerto dal Presidente della Provincia di Bari, Vincenzo Divella, alle istituzioni del territorio. Si tratta del tradizionale concerto di Natale, organizzato dalla Provincia, che quest’anno si arricchisce della significativa partecipazione del soprano.

Il Quartetto di Cremona a Bari

Due strepitosi concerti del Quartetto di Cremona, uno dei migliori ensemble cameristici in circolazione, hanno dato il via, nel modo migliore, lunedì (presso il Circolo Unione di Bari) e ieri (nella suggestiva cornice del Salone degli Affreschi dell’Ateneo barese) all’ottava stagione dell’Accademia dei Cameristi.
Il Quartetto di Cremona, fondato nel 2000, si è affermato in pochi anni come una delle realtà cameristiche italiane più interessanti. L’ensemble è nato dall’unione di musicisti (ecco i loro nomi: Cristiano Gualco e Paolo Andreoli, violini; Simone Gramaglia alla viola e Giovanni Scaglione al violoncello) che si sono formati all’Accademia W.Stauffer di Cremona, diretta dal celebre violinista e direttore d’orchestra Salvatore Accardo. Successivamente, il Quartetto è cresciuto in seno alla Scuola di Musica di Fiesole, naturalmente sotto la guida di quello straordinario uomo e musicista che è Piero Farulli (e posso testimoniarlo per aver avuto la gioia e la fortuna di conoscerlo di persona una quindicina d’anni fa alla Chigiana a Siena). Da lì, i quattro talentuosi “cremonesi” hanno spiccato letteralmente il volo verso le sale concertistiche più prestigiose del pianeta, proseguendo con la giusta umiltà a perfezionarsi con i migliori Maestri della musica da camera: da R. Schmidt (Hagen Quartet) a P.Katz (Cleveland Quartet). Ieri, come dicevo, erano a Bari e insieme alla pianista salentina Elisabetta Mangiullo e al violista barese Giuseppe Russo Rossi hanno regalato al pubblico che affollava il Salone degli Affreschi un concerto di straordinaria bellezza. In programma c’erano il Quintetto per archi in sol maggiore op 111 e il Quintetto per pianoforte e archi in fa minore op. 34 di Johannes Brahms. Due autentici capolavori del sommo Maestro di Amburgo, che sono stati resi dal Quartetto di Cremona, qui in formazione allargata (il bravo Russo Rossi nel Quintetto per archi e la travolgente pianista Elisabetta Mangiullo nel celebre Quintetto in fa minore), con tutta la gamma di sfumature agogiche e dinamiche necessarie, ma soprattutto arricchendo la loro esecuzione tecnicamente ineccepibile con una non comune partecipazione emotiva. Esemplari, in entrambi i casi, i preziosi contributi dei talenti di casa nostra, Elisabetta Mangiullo e Giuseppe Russo Rossi, alla piena riuscita delle due serate baresi. Caloroso successo.

Il caso Alagna


Qualche giorno fa, in coincidenza con l’attesa Prima di Aida alla Scala, esortavamo la Rai a riprendere l’antica, ma ormai dimenticata, consuetudine di trasmettere gli allestimenti delle opere liriche più significative in diretta tv. Un modo per dare visibilità ad un mondo che moltissimi giovani (ahimè) ignorano. Ebbene, le contestazioni (per certi versi davvero impietose) che si sono scatenate nei confronti del tenore Roberto Alagna (Radames) alla seconda recita di Aida, con conseguente polemico abbandono dello stesso in corso…d’opera, hanno riacceso i riflettori di stampa e tv sulla Lirica. Da alcuni giorni i principali giornali nazionali ed esteri titolano autentici paginoni sui quotidiani ripensamenti di Alagna (il “Non metterò mai più piede alla Scala” di domenica scorsa e, di contro, il “torno a cantare nella recita di giovedì”, come titolava ieri il Corriere della Sera), sulle polemiche con la Scala e su tutto il polverone che ne è scaturito. Alagna si considera, a ragione, un divo della lirica e in coppia con l’affascinante moglie rumena Angela Gheorghiu ha inciso numerose opere di successo. Ma questo non basta, se non si ha poi il coraggio di affrontare “dal vivo” la critica musicale e soprattutto un pubblico esigente come quello dei melomani scaligeri (non quello, si badi bene, vipparolo e politicamente corretto del 7 dicembre). Personalmente, ho ascoltato l'Alagna la sera della diretta trasmessa da Radiotre. La sua tanto incriminata “Celeste Aida” non era poi così disprezzabile da un punto di vista squisitamente tecnico. Se mai mi è parso che proprio la vocalità del tenore italo-francese si sia impoverita nell'ultimo periodo, perdendo nel complesso il colore, lo smalto e la vibrante pastosità degli esordi. Che abbia cantato troppo (della serie: di tutto di più) in questi ultimi anni, questo è fuor di discussione (confermato anche dalla sua prossima sorprendente partecipazione al…Festival di Sanremo). Probabilmente, adesso, avrebbe semplicemente bisogno di un salutare e lungo periodo di riposo fisico e psichico per riprendersi la "voce" d'un tempo. Per iniziare: un bel viaggio natalizio alle Maldive con la sua dolce signora sarebbe cosa decisamente consigliabile. Che ne dite?

Premiato Emanuele Arciuli



Il pianista Emanuele Arciuli ha vinto il premio della critica promosso dal Magazine Musica e Dischi: il suo cd - edito da Stradivarius - con musiche di Rzewski e Adams, è stato votato quale miglior disco italiano dell’anno. Il cd, presentato a New York, Cincinnati e Milano negli scorsi mesi, era già stato accolto con favore sia dagli stessi autori che dalla critica internazionale: sul numero di Gramophone dedicato ai Music Awards del 2006, Philip Clark lo definisce “una guida rivelatrice ed autorevole attraverso la musica pianistica di oggi - per questo repertorio il pianismo di Arciuli è autentica manna dal cielo”. Dopo il recentissimo debutto al Teatro La Fenice di Venezia, con la direzione di Zoltan Pesko, Emanuele Arciuli ha eseguito (lo scorso 25 novembre) il Concerto per pianoforte di Michele dall’Ongaro, con l’Orchestra dell’Ente Lirico di Cagliari diretta da R. Marrone, mentre fra i prossimi impegni si segnala il melologo Enoch Arden di Richard Strauss, con la partecipazione di Sonia Bergamasco, che aprirà la stagione 2007 dei Concerti del Quirinale, trasmessi in diretta su RadioTre RAI (14 gennaio). I due artisti si esibiranno anche il 22 dicembre al Teatro Paisiello di Lecce in un programma dedicato al melologo ottocentesco (musiche di Schumann, Liszt e R. Strauss). Nei prossimi giorni, inoltre, il Teatro di Monfalcone pubblicherà il settimo dei Quaderni di musica contemporanea ‘900 e oltre, che quest’anno è stato affidato ad Emanuele Arciuli e si intitola Rifugio Intermedio - il pianoforte contemporaneo tra Italia e Stati Uniti. Si tratta di un ampio saggio in cui il pianista ripercorre la propria esperienza di esecutore partendo dalla generazione dell’avanguardia storica per arrivare agli anni più recenti. Un excursus sul pianoforte italiano e americano con aspetti inediti della musica statunitense, tra i quali un interesse speciale è dedicato alla cultura dei nativi americani. Al libro è allegato un cd contenente registrazioni live inedite di Emanuele Arciuli con musiche di Scelsi, Togni, Del Corno, Ferrero, Hakim, Ballard, Curran, Rzewski.

lunedì 11 dicembre 2006

I prossimi appuntamenti della Fondazione Petruzzelli

Prosegue con due prestigiosi appuntamenti la Stagione 2006/2007
organizzata dalla Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di
Bari.
Giovedì 14 dicembre alle 21, nel Teatro Kursaal Santalucia,
l'Orchestra della Cappella della Pietà de'Turchini diretta da Antonio
Florio (nella foto) eseguirà "Cantate per il Natale del '600 napoletano".
Musiche di F. Provenzale, O. Giaccio, C. Caresana.

Venerdì 22 dicembre, invece, nella Basilica di San Nicola alle 20.30,
Piergiorgio Morandi dirigerà "Assassinio nella Cattedrale" di Ildebrando
Pizzetti.
L'opera sarà eseguita in forma di concerto. Nel cast: Ruggero
Raimondi, Paoletta Marrocu, Istvan Kovacs, Antonio De Gobbi, Saverio
Fiore, Salvatore Cordella. Orchestra della Provincia di Bari.
Ingresso libero.

Informazioni al botteghino del Teatro Piccinni.Infotel. 080.5212484.

La grande musica in Basilicata

XX STAGIONE CONCERTISTICA



AUDITORIUM DEL CONSERVATORIO “G. DA VENOSA”- POTENZA



ORE 19.30



dicembre
17 “ AMADE’ “: W. A. Mozart, le sue musiche le sue riflessioni
Quartetto Meridies
Rocco Papaleo, voce recitante
gennaio



1 Gran Gala’ di Capodanno

Ateneum Accademia Orchestra,

Coro Lirico della Provincia di Potenza

Amelia Felle, soprano

Pasquale Menchise, direttore

Corpo di ballo di Armonie Forme e Movimento







7 Omaggio a Luis Borges nel centenario della nascita

Quartetto d’archi Meridies, Pasquale Coviello fisarmonica

Alessandro Haber , voce recitante







14 Berliner Philarmoniker DuettoVirtuoso

Olaf Maninger,violoncello

Ulrich Wolff, contrabbasso









21 Orchestra Sinfonica della Magna Grecia

Francis Duroy, violino

Alvaro Cassuto, direttore







28 Quartetto d’archi della Scala di Milano

Andrea Bacchetti, pianoforte









Febbraio


4 Reinecke Klavier Quintet

Antonio Soria, pianoforte

Vicente Llimerá, oboe

Carlos Lacruz, clarinetto

José Llimerá, tromba
Juan Francisco Torres, fagotto









11 Orchestra Sinfonica della Magna Grecia

Giora Feidman , clarinetto

Luis Bacalov , direttore









18 EDUARD EIKNER, pianoforte







25 Orchestra Sinfonica della Magna Grecia

Robi Lakatos, violino
Ernest Bangò, cimbalom

Maurizio Diniciacci, direttore















marzo



4 Orchestra del Petruzzelli di Bari – IL GRANDE ROMANTICISMO

Fujico Hamming, pianoforte

Fabio Mastrangelo, direttore





11 Orchestra Tzigana di Budapest



Antal Szalai, direttore






18 Orchestra del Petruzzelli di Bari

Luciano Pompilio, chitarra
Giuseppe Caputo, chitarra

Benedetto Montebello, direttore





25 ROMA BAROQUE ENSEMBLE : Omaggio a Farinelli

Alla Gof, soprano

Mario Bassani, controtenore

Giancarlo Ceccacci, violino

Matteo scarpelli, violoncello

Lorenzo Tozzi,cembale















aprile



1 Orchestra Sinfonica “ G. Rossini” di Pesaro

Alberto Maria Ruta, violino
Alain Meunier, violoncello

Antonello Cannavale, pianoforte
Paolo Ciardi, direttore

Un bel concerto per pochi intimi

E’ passato purtroppo (quasi) inosservato, sabato scorso a Bari, il concerto del violinista francese Pierre Hommage (nella foto), qui in duo con la pianista lucana Mariagrazia Lioy. Nella stessa serata, come ormai capita sempre più spesso dalle nostre parti, c’erano infatti in contemporanea altre tre analoghe manifestazioni concertistiche (tra l’altro, un concerto in beneficienza del pianista Emanuele Arciuli e la finale del concorso europeo di esecuzione pianistica “San Nicola”). Certo è che quando sono arrivato alla Vallisa, mi aspettavo (almeno) di trovare qualche docente-violinista del conservatorio barese o almeno un folto gruppo di studenti dello strumento. Niente di tutto questo. Il perchè è e resta un mistero.
Riempivano invece l’incantevole auditorium romanico solo una ventina di semplici appassionati. Un vero peccato, anche perché il programma della serata comprendeva due autentiche chicche (di rado eseguite in Italia) del repertorio francese tardoromantico: la Sonata in Sol maggiore per violino e pianoforte di Guillaume Lekeu e quella n.1 in re minore di Guy Ropartz. Due allievi della “Scuola” parigina di quel grande organista e compositore che fu César-Auguste Franck; entrambe le predette composizioni si sono rivelate decisamente interessanti, permeate come sono dallo stile (inconfondibile) del comune maestro di Ropartz e Lekeu. Ed è stato poi proprio nel segno di Franck che Hommage e la Lioy hanno suggellato il loro stupendo concerto offrendo un’esemplare, appassionata interpretazione della famosa Sonata in La minore. La serata, tra l’altro ad ingresso gratuito (un ulteriore aggravante per gli assenti), era meritoriamente inserita nell’ambito delle manifestazioni del Dicembre Universitario Musicale (direzione artistica: Antonella Arnese e Pierluigi Camicia) organizzato dall’associazione Harmonia. Hommage, avignonese di nascita, ha studiato con grandi virtuosi dell’archetto come Christian Ferras, Henryk Szering e Franco Gulli ed è certamente uno dei violinisti più richiesti dell'attuale panorama concertistico internazionale. Il suono del suo prezioso Stradivari possiede, va detto, una delicata, tenera grana timbrica che Hommage domina da par suo, infondendo nella cavata sempre generosa e appassionata una compatta, travolgente espressività. Alla fine molti (e meritati) applausi anche per l’ottima prova di Mariagrazia Lioy che ha accompagnato il virtuoso francese in modo davvero impeccabile soprattutto nei passaggi tecnicamente più complessi delle tre sonate eseguite. Bis di rito con la celebre Meditazione dalla Thais di Jules Massenet.

La nuova stagione di "Musica Rara"

Si è aperto nel nome della grande “Scuola russa” il ciclo di concerti di canto che l’Associazione Musica Rara di Milano presenterà nella stagione concertistica 2007.
Il primo concerto si è infatti tenuto ieri presso la Sagrestia del Bramante (via Caradosso,1 a Milano) e ha visto impegnati il soprano Alla Simoni, il mezzosoprano Oksana Lazareva ed il tenore Mirko Guadagnini che, accompagnati al pianoforte da Giulio Zappa,hanno eseguito lieder di P. I. Čaikovskij S.S. Rachmaninov, D. Šostakovič.
P R O G R A M M A
P. I. Čaikovskij - “Era l’inizio della primavera” op. 38 n°2 (MS)
- “Il sole è tramontato” op. 73 n°4 (S)
- “Pianto della sposa” op. 47 n°7 (MS)
- “Il giorno regna” op. 47 n° 6 (S)
S. S. Rachmaninov - “Tutti ti amano così tanto” op. 14 n°6 (T)
- “Nel silenzio della notte” op. 4 n°3 (MS)
- “Lillà” op. 21 n° 5 (T)
- “Non cantare o mia bella!” op. 4 n°4 (S)
- “Da tempo, amico mio” op. 4 n° 6 (T) - “Fanciulla! Come un fiore meraviglioso...” op. 8 n°2 (MS)
- “Acque primaverili” op. 14 n° 11 (S)

D. Šostakovič - “Dalla poesia popolare ebraica” op. 79
(S, MS, T)

L’intero ciclo si svilupperà come di seguito indicato:

Domenica 28 gennaio 2007 – ore 16.00
Franz Schubert -Die Winterreise
Tenore Mirko Guadagnini - Pianoforte Paolo Ceccarini

Domenica 18 febbraio 2007 ore 16.00
Franz Schubert – Die Schöne Mullerin
Baritono Christian Senn - Pianoforte Giulio Zappa

Domenica 18 marzo 2007 ore 16.00
Modest Musorgskij – Canti e danze della morte
Gustav Mahler – Kindertotenlieder
Mezzosoprano Oksana Lazareva - Tenore Mirko Guadagnini - Pianoforte Giulio Zappa

Per informazioni:
Associazione Musica Rara /
Tel 02 42 32784 – mrara@tin.it

sabato 9 dicembre 2006

Il ministro Mussi firma per l'Auditorium Nino Rota

Mentre per il Teatro Petruzzelli di Bari si aspetta ancora la ripresa definitiva dei lavori e un erede della famiglia Messeni-Nemagna (ormai ex proprietaria dopo l'esproprio di Stato) Francesco Garibaldi si è stoicamente barricato da giorni all'interno del rudere, per quanto riguarda l'Auditorium "Nino Rota" le cose sembrano invece incanalarsi finalmente per il verso giusto. Sarà infatti ufficialmente siglata lunedì 11 dicembre, alle ore 16.30, presso l’Auditorium la Convenzione fra il Ministero dell’Università e della Ricerca, la Regione Puglia, la Provincia di Bari e il Conservatorio “Niccolò Piccinni” per la riapertura della struttura chiusa al pubblico da oltre quindici anni.
La Convenzione sarà firmata dal Ministro Fabio Mussi, dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, dal Presidente della Provincia di Bari Vincenzo Divella e dal Presidente del Consiglio di amministrazione del Conservatorio Stefano Carulli.
Per l’occasione saranno presenti il Sindaco di Bari Michele Emiliano, il vice Presidente della Provincia di Bari Onofrio Sisto, gli Assessori alla Cultura del Comune e della Provincia, rispettivamente Vittorino Curci e Nicola Laforgia, gli Assessori regionali Domenico Lomelo e Silvia Godelli, alcuni parlamentari del territorio fra cui Alba Sasso e Rocco Pignataro e il Direttore del Conservatorio Marco Renzi.
La firma della Convenzione segna l’avvio della ristrutturazione dell’Auditorium “Nino Rota”, che avverrà grazie al contributo economico del Ministero, della Regione Puglia e della Provincia di Bari.
Per l’attuazione degli interventi previsti per il recupero strutturale e funzionale della struttura è stata preventivata una spesa complessiva pari a 9.000.000 di euro.

Pierre Hommage suona in Vallisa

9 dicembre 2006, ORE 20,30 Auditorium Vallisa -

Pierre Hommage, violino /

Maria Grazia Lioy, piano.

Musiche di Guillaume Lekeu, Ropartz, Guy, Caesar Franck.



10 dicembre , ore 20,30 Auditorium Vallisa:



Quintetto Vocale “Voci dal Mondo”

Alessandra Panaro, Tina Masellis, Steve Woodbury, Francesco Abbrescia, Gianpiero Mutinati.

Direttore Alberto Bustos

segnalazione per liederomani

Per gli amanti della grande liederistica tedesca vi segnalo questi due siti che mi ha suggerito la mia (cara) amica e celebre soprano di fama internazionale Valentina Valente (in foto). Dategli un’occhiata, ne vale senz’altro la pena. /
1) www.liedersoundarchive.org -
2) www.scuolahugowolf.it/csericsams.htm

giovedì 7 dicembre 2006

Aida alla Scala: ennesima inaugurazione senza tv

Ogni inaugurazione della stagione scaligera è solitamente un Evento ( con la “e” maiuscola, per l’appunto). Quest’anno il sipario del Piermarini si aprirà nell’odierno pomeriggio alle 18 (diretta solo, ahimè, su Radiotre) con l’Aida di Giuseppe Verdi, l’opera della piena e consapevole maturità del Genio di Busseto. Direttore degli splendidi coro e orchestra scaligeri sarà il milanesissimo Riccardo Chailly (nella foto), attuale guida della gloriosa Gewandhaus di Lipsia dopo i significativi anni trascorsi al Concertgebouw di Amsterdam. Terminata l'importante “Era Muti” alla Scala lo scorso anno il nuovo Sovrintendente e Direttore Artistico Stéphane Lissner regalava un’insperata inaugurazione al trentenne maestro inglese Daniel Harding con l’Idomeneo mozartiano (e lui se la cavò, va detto, benissimo), quest’anno è finalmente la volta di Riccardo Chailly (già da tempo meritevole di salire sul podio scaligero per la sua prima inaugurazione). Il cast di cui potrà disporre il kapellmeister di Lipsia è decisamente promettente: Roberto Alagna (Radames), Violeta Urmana (Aida), Ildiko Komlosi (Amneris), Carlo Guelfi (Amonasro) sono cantanti di riconosciuto valore. Ancora una volta in cabina di regia torna il grande Franco Zeffirelli. Un nuovo (l’ennesimo) allestimento dell’opera verdiana che forse più di ogni altra egli ha scavato, approfondito, amato. Che dirvi ancora? Dispiace, come penso dispiaccia a tutti gli appassionati, che la Rai si ostini a non mandare in diretta tv una Prima dalla Scala. In Germania, in Austria, in Inghilterra questo non accadrebbe. Altre culture, altre civiltà. Forse. Eppure l’Opera, signori miei, è nata in Italia. Ma noi ce ne freghiamo. Sono finiti i tempi in cui Paolo Grassi, amatissimo Sovrintendente della Scala, uomo di somma cultura teatrale e musicale e poi (anche) Presidente della Rai, ci regalava (era il 1976, se non sbaglio) l’Otello diretto da Carlos Kleiber con uno stratosferico Placido Domingo. Trent’anni fa Mamma Rai era vero, autentico servizio pubblico. Oggi, nell’era in cui domina il computer, Internet è entrato in molte case (ma non in tutte) dobbiamo invece sorbirci partite di calcio (campionato, coppe e coppette) a tutte le sacrosante ore del giorno e della notte, reality disgustosi, montagne di stupidaggini, chiacchiere interminabili sulla decadente e gerontofila politica italiana, ma la Musica o la Lirica no, quella no, non fa ascolto, non raccoglie pubblicità. Accontentiamoci (si fa per dire) della radio, in attesa che venga fuori una Pay Tv satellitare che si dedichi a trasmettere in diretta concerti e opere liriche da tutto il mondo (Scala compresa). Possibile che non sia ancora nato un fantomatico “Rupert Murdoch 2” sfegatato, viscerale, innamorato di musica classica e lirica che possa regalarci questo incredibile sogno?

mercoledì 6 dicembre 2006

Concorso Lirico al Traetta di Bitonto

1° Concorso internazionale di canto "Tommaso Traetta"

Il Comune di Bitonto indice il 1° Concorso Internazionale di Canto Lirico "Tommaso Traetta".
L'evento avrà luogo a Bitonto dal 7 al 12 Maggio 2007 presso il Teatro Comunale "Tommaso Traetta", con la direzione artistica di Michele Mirabella (in una simpatica foto insieme a Renzo Arbore e Fabio Fazio).
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro e non oltre il 15 Aprile 2007.
Per maggiori informazioni: +390803716105, +393336215758 (Cecilia Maggio) - comunicazione@comune.bitonto.ba.it
Regolamento e scheda di partecipazione sono disponibili sul sito web del Comune di Bitonto [www.comune.bitonto.ba.it/eventi/concorsolirico.html]

martedì 5 dicembre 2006

Gli 80 anni della Polifonica Barese


"L’8 dicembre 1926, con un concerto mattutino nel teatro Margherita, nasceva a Bari l’associazione Polifonica Barese, fondata da Biagio Grimaldi (1897-1986) e con Pietro Mascagni primo presidente. Direttore e compositore, Grimaldi ha guidato tale istituzione sino alla morte avvenuta nel 1986.

In occasione degli ottant’anni dalla fondazione della istituzione musicale barese più antica e dei vent’anni dalla morte di Grimaldi, si inaugura a Casa Piccinni a Bari,questo pomeriggio (alle 18.00), la mostra documentaria

"80 anni

Biagio Grimaldi e la Polifonica Barese /

1926-2006"

curata da Fiorella Sassanelli con la consulenza scientifica di Dinko Fabris.



Attraverso foto, spartiti, programmi da concerto, articoli di giornale provenienti dal fondo Grimaldi, si ripercorrono sessant’anni di vita durante i quali la Polifonica, guidata dal suo fondatore, toccò vertici di eccellenza interpretativa in Italia.

La mostra è promossa dall’Associazione Polifonica Barese Biagio Grimaldi, col sostegno dell’Assessorato alle Culture del Comune di Bari e della Regione Puglia, col patrocinio della Soprintendenza ai Beni Archivistici della Puglia, della Rai-sede regionale per la Puglia e il servizio Teche Rai.

La mostra resterà aperta sino al 31 gennaio 2007 con orari che saranno comunicati al più presto.

Ingresso libero.



Alla cerimonia interverranno il Sindaco di Bari, Michele Emiliano, l’assessore alle Culture del Comune Nicola Laforgia, i curatori della mostra Fiorella Sassanelli e Dinko Fabris, il responsabile delle Teche della sede Rai di Bari Franco Gisotti, Antonella De Lucia della Soprintendenza Archivistica della Puglia che ha recentemente ultimato la catalogazione del fondo Grimaldi.

Durante la cerimonia saranno proposti alcuni contributi d’epoca audio e video di Vito Maurogiovanni e Antonio Rossano, messi a disposizione dalle Teche Rai di Bari."



La curatrice -

Fiorella Sassanelli.

Info 347.8328852.

lunedì 4 dicembre 2006

L'indigestione mozartiana sta finendo...

“Wolfgang Amadeus Mozart passò su questa terra senza solennità e senza enfasi. Una vita di musicista la sua, con maggiori riconoscimenti per il bimbo prodigio che per l’artista maturo; vita piena di strapazzi, di speranze, di rinunzie ma anche di brevi ma intense parentesi luminose. Un decennio sereno e rassegnato al fianco di una moglie allegra, sensuale attraente, ma nel complesso banale. In un ambiente instabile e poco rassicurante che spesso e volentieri lo sottovalutava. Nulla di tutto ciò potrebbe lasciare intravedere ad un osservatore superficiale la presenza di uno dei più grandi spiriti dell’umanità in un’esistenza così modesta. Tutte le aspirazioni umane inappagate, i nodi mai sciolti nell’anima ardente del Maestro, dovevano trasformarsi in quella vena musicale, che sa porre come poche altre gioia e dolore nello stesso respiro d’inesauribili melodie.” Questo essenziale ma efficace ritratto a tutto tondo appartiene a Bernhard Paumgartner, musicista e musicologo salisburghese (proprio come il divino Amadeus) che spese gran parte della sua vita nell’approfondire lo studio delle fonti biografiche, documentarie ed epistolari, degli spartiti e delle partiture mozartiane. Il suo ponderoso volume biografico sul “divin salisburghese” venne pubblicato in italiano dall’Einaudi solo a metà degli anni Settanta (almeno tre lustri dopo l’edizione originale) e resta, almeno per quanto mi riguarda, una pietra miliare della ricerca musicologica, anche alla luce dei numerosissimi saggi che si sono succeduti da allora sino ad oggi sull’argomento. Ultimo, almeno in ordine di tempo, l’agile libello “La notte delle dissonanze” del bravo musicologo veneziano Sandro Cappelletto (nella foto) appena pubblicato dall’EDT di Torino. Vi parlo di Mozart anche perché la settimana scorsa ho potuto seguire qui a Bari una paio di concerti che avevano in programma alcuni suoi lavori. Il primo, martedì scorso con il Collegium Musicum diretto da Rino Marrone che, nella piacevole serata inaugurale della stagione al Kursaal Santalucia, ha proposto la galante Serenata Notturna in re maggiore K. 239 (1776) di un Amadè ancora ventenne ma già sicuro e raffinato dominatore della materia strumentale affiancata alla Suite op.18a realizzata da Gennadij Rozdestvenskij sulla colonna sonora scritta da Dimitri Shostakovich per il film “La Nuova Babilonia” (1929) di Kozincev e Trauberg. L’altro omaggio mozartiano ce l’hanno regalato gli eccellenti quattro musicisti del Quartetto Meridies (Carmelo Andriani, Gennaro Menichiello, Giuseppe Pascucci e Giovanna D’Amato) reduci da un entusiasmante concerto berlinese che hanno proposto nell’accogliente “salotto” del Caffè d’Arte DolceAmaro di Luigi e Giulia Volpe una lettura di esemplare chiarezza e partecipazione del misterioso, bellissimo Quartetto K. 465 “delle dissonanze”. Non mancheranno certo altre esecuzioni del geniale salisburghese sino alla fine di quest’anno a lui dedicato per il 250° anniversario della nascita, ma poi speriamo (tutti d’accordo su questo?) che passata l’incredibile, inutile indigestione del 2006, il prossimo anno non risuoni (sabbaticamente) la Musica del Nostro. Ultima notizia: in questi giorni la celeberrima yellow label Deutsche Grammophon mi ha inviato un’e-mail in cui raccomanda caldamente di acquistare il cofanetto delle 22 opere di Mozart, registrate in dvd appena l’estate scorsa, con straordinarie riprese digitali al Festival di Salisburgo e che la pay tv satellitare “SKY Classica” sta già (sic) trasmettendo ogni domenica per i suoi abbonati. Beati loro!

Le voci dell'anima

E' stata presentata alcuni giorni fa nella sala giunta del Comune di Bari la terza edizione del Festival "Le Voci dell'Anima Occidente Oriente" che si terrà dal 9 al 23 dicembre prossimo a Bari. Itinerario migrante fra suoni e parole, fra culture e religioni, ponte ideale tra Occidente e Oriente in un luogo, la città di Bari, che è da sempre crocevia reale tra questi mondi solo apparentemente lontanissimi, affacciata com’è sul Mediterraneo, con una lunga storia ed una quotidianità ancora piena di arrivi e partenze, di scambi e di incontri. Dieci concerti in altrettante chiese della città scelte fra quelle dei quartieri periferici per riportare l’attenzione dal centro ai margini, per animare in musica luoghi di culto ma anche di impegno sociale che ospiteranno artisti di fama internazionale e di provenienza multietnica, diversi per fede (si toccheranno le tre grandi religioni monoteistiche), cultura e tradizioni, ma accomunati da una stessa sensibilità e raffinatezza che si esprime nella loro proposta artistica.

Il viaggio attraverso le musiche che dicono di religioni e culti diversi prevede una sezione con ospiti italiani che partirà con la voce e il contrabbasso di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti con un nuovo progetto in prima nazionale e proseguirà con una collettiva di poeti, Sudario – Le voci dei poeti sul corpo del sud.
Prima nazionale anche per Vinicio Capossela e il suo Offertorio natalizio per strumenti inconsistenti.

San Nicola, protettore della città di Bari, sarà protagonista del progetto San Nicola e il derviscio, produzione speciale del Festival con gli attori Emilio Solfrizzi e Giuseppe Battiston che, insieme al gruppo multietnico Sufiana, faranno incontrare il Santo con il mistico sufi Rumi, così come le parole dell’Antico Testamento incroceranno quelle della nostra modernità nel lavoro fra musica e parola proposto dallo scrittore Erri De Luca insieme al musicista Giammaria Testa.

Voci d’Oriente, nelle quali ebraismo ed islamismo parleranno insieme, saranno quelle del trio palestinese Joubran, dell’egiziano Sheikh Ahamd Al-Tuni con un repertorio di canti religiosi islamici della tradizione sufi, di Yarir Dalal, figura di spicco nell’odierno panorama di musica etnica di Israele e di Yasmin Levi protagonista della rinascita d’interesse per il repertorio in ladino.

Fra Occidente e Oriente, direttamente dalla tradizione musicale andalusa, terra dello storico incontro arabo-cristiano, arriva a Bari la Misa Flamenca del chitarrista e compositore Paco Peña, che incontrerà il coro Florilegium vocis.

Oltre la musica, Le Voci dell’Anima ha anche una forte attenzione alla produzione di progetti culturali che quest’anno si traduce nella pubblicazione del libro San Nicola agiografia immaginaria, curato da Ron Kubati e Michele Lobaccaro per le edizioni la meridiana e che sarà presentato il prossimo 4 dicembre alla libreria Feltrinelli di Bari. Dieci racconti di scrittori di diversa provenienza geografica ma radicati ormai nella nostra cultura e letteratura che hanno fatto del Santo “meticcio” per eccellenza, protettore di migranti e di bambini, l’immagine di una cultura nuova frutto dell’incontro e del dialogo fra popoli.

I concerti saranno tutti ad ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili, con inizio sempre alle ore 20.30. Informazioni allo 080.558.35.41, www.princigalliproduzioni.it, www.dicembreabari.it.

Danza lenta

“Questa poesia
è stata scritta da una adolescente malata terminale di cancro in un
ospedale di New York. E stata spedita da un medico ed inviatami da un
primario oncologo medico italiano con la preghiera di inoltrare l'email
a tutti coloro che conoscete. E' una poesia scritta da questa ragazzina
e desidera farla girare in tutto il mondo. Vi prego di leggerla assieme
alle righe che la accompagnano. Grazie a tutti.” Dr.ssa Gemma Rita
Barsanti U.O. Oncologia presidio ospedaliero di Lucca. (Lucca, 29.07.06).


DANZA LENTA -


”Hai mai guardato i bambini in un girotondo? O ascoltato il rumore della
pioggia quando cade a terra? O seguito mai lo svolazzare irregolare di
una farfalla? O osservato il sole allo svanire della notte? Faresti
meglio a rallentare. Non danzare cosi veloce. Il tempo è breve. La
musica non durerà. Percorri ogni giorno in volo? Quando dici "Come
stai" ascolti la risposta? Quando la giornata è finita, ti stendi sul
tuo letto con centinaia di questioni successive che ti passano per la
testa? Faresti meglio a rallentare. Non danzare cosi veloce. Il tempo è
breve. La musica non durerà. Hai mai detto a tuo figlio, lo faremo
domani? Senza notare nella fretta, il suo dispiacere? Hai mai perso il
contatto, con una buona amicizia che poi è finita perchè tu non hai mai
avuto tempo di chiamare e dire "Ciao"? Faresti meglio a rallentare. Non
danzare cosi veloce Il tempo è breve. La musica non durerà. Quando corri
così veloce per giungere da qualche parte Ti perdi la metà del piacere
di andarci. Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno, E´ come un
regalo mai aperto . . . Gettato via. La vita non è una corsa. Prendila
più piano. Ascolta la musica prima che la canzone sia finita.” Inoltrate questa poesia via e-mail a quante più persone potete. E´ l’unica richiesta di una ragazzina speciale che presto lascerà questo mondo a causa del cancro. A questa ragazzina rimangono 6 mesi di vita e come ultimo desiderio ha voluto mandare una lettera per dire a tutti di vivere la propria vita. Pienamente, dal momento che lei non potrà più farlo.

venerdì 1 dicembre 2006

Frederic Ledroit suona a San Ferdinando

La Chiesa di San Ferdinando di Bari per volontà del suo Parroco Don Pasquale Muschitiello ha deciso di ospitare alcune manifestazioni musicali prevalentemente organistiche per valorizzare appieno il suo (appena un mese fa) restaurato grande organo ottocentesco. Si comincia oggi con un concerto organizzato dall’Associazione Musicale “Il Coretto”, che vedrà impegnato l’organista e compositore francese Frederic Ledroit (inizio alle 20.00 / Infotel.080.5218411). Il programma prevede musiche di Vivaldi - Bach (Concerto in La Minore), J.Bonnet (Reverie), Charles-Marie Widor (Settima Sinfonia) e dello stesso Ledroit (Improvvisazione su un tema dato). Ledroit (nella foto) è musicista abbastanza noto in Francia, avendo conseguito importanti premi in alcuni prestigiosi concorsi (tra cui quello Internazionale dell’UFAM di Parigi) tenuto numerosi concerti e inciso molti significativi compact disc: nel corso della sua carriera ha inoltre incontrato i più celebri organisti del suo tempo, tra cui Robillard, Guillou, Leguay e Darasse. Pubblico e critica lo ritengono un esecutore “impetuoso ed esuberante e al contempo profondo e pervaso di bella spiritualità”. Il virtuosismo brillantissimo e la significativa creatività delle sue improvvisazioni costituiscono una base costante delle sue interpretazioni. Attualmente Ledroit è titolare del Grande Organo della Cattedrale di Angouleme (uno dei più belli d’Europa) e presiede in qualità di direttore artistico il “Festival de la Charante” che si tiene regolarmente nel periodo primaverile di ogni anno. Nel 2003 il Ministro della Cultura francese gli ha conferito il grado di Cavaliere delle Arti e delle Lettere.

Il Quartetto Meridies al Caffè d'Arte




Questa sera (alle ore 21) presso il Caffè d'Arte DolceAmaro di Bari si terrà il concerto del Quartetto d'Archi Meridies, nell'ambito della II stagione concertistica curata dal maestro Domenico Del Giudice.
In programma due splendide pagine della letteratura cameristica classica e romantica: il Quartetto "delle dissonanze" K.465 di W.A. Mozart e il Quartetto n.1 op. 51 di J.Brahms.Informazioni e prevendita dalle 18.00 alle 24.00. Infotel. 080 5289368