lunedì 29 febbraio 2016

Il 3 marzo Daniele Belardinelli dirige l'Orchestra Metropolitana di Bari allo Showville.


Giovedì 3 marzo 2016, alle ore 21.00, nel teatro Showville (Via Giannini, 9 – Bari), l’Orchestra Sinfonica della Città metropolitana di Bari si esibirà in un concerto diretto dal maestro Daniele Belardinelli (nella foto).
 In programma i seguenti brani: Variazioni su un tema originale (Enigma Variations) op. 36 di Edward Elgar, Danze Slave op. 46 n. 8 in sol minore – n. 1 in do maggiore di Antonin Dvorak e Danze ungheresi n. 1 in sol minore – n. 5 in sol minore di Johannes  Brahms.
 Infobiglietto intero 10 euro,  ridotto 5 euro (studenti under 18, universitari, studenti del Conservatorio, over 65, dipendenti della Città metropolitana, dipendenti pubblici iscritti a circoli ricreativi pubblici e privati. È attiva anche la vendita on line su www.showville.net).

I Rhomanife con nuovi brani ed un nuovo show. Ecco le date della tournèe.


La band Rhomanife, con nuovi brani ed un nuovo show, continua a suonare diffondendo note e messaggi d'amore. I Rhomanife eseguiranno, come è solito fare, un concerto reggae coinvolgente e divertente con un tributo a Bob Marley. L'evento si terrà presso il noto club Vinarius di Monopoli. Si esibiranno per voi dal vivo: Gianni Somma voce e chitarra, Pino Di Taranto basso, Melissa Mongelli voce, Chiara Mattia voce, Nicola Mineccia chitarra, Enrico Elia tastiere, Francesco Bartoli batteria. Rhomanife suona per te sempre con amore, non perdere la tua occasione.
prossimi eventi dei Rhomanife:
  1. giovedi 3 marzo Vinarius, Monopoli, concerto
  2. sabato 19 marzo Dejavu, Bari, concerto
  3. sabato 26 marzo piazza, Erchie(Br), concerto
  4. domenica 27 marzo agriturismo Kedros, Binetto,  
  5. lunedi 28 marzo Ex Frantoio, Bitonto, sound system
Puoi contattare i Rhomanife per il tuo evento speciale... Tour 2016.https://www.facebook.com/RHOMANIFE

video mix with love by RHOMANIFE:   

ORCHESTRA RAI : IL VIRTUOSISMO DEL PIANISTA RUSSO NIKOLAJ DEMIDENKO PER BEETHOVEN.


E' celebre in tutto il mondo per le sue interpretazioni del repertorio concertistico russo, ma quest'anno suonerà in Australia tutti i concerti per pianoforte di Ludwig van Beethoven, compositore con cui si sente molto in sintonia. Ed è proprio con il Quarto Concerto in sol maggiore op. 58 per pianoforte e orchestra di Beethoven, che il virtuoso russo della tastiera Nikolaj Demidenko è ospite nella stagione dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai giovedì 4 marzo alle 20.30, all’Auditorium Rai “A. Toscanini” di Torino. Il concerto, trasmesso in diretta da Radio3, è replicato venerdì 4 marzo sempre alle 20.30.
Il pianista vanta collaborazioni prestigiose con orchestre internazionali e direttori di chiara fama, tra cui - in particolare - la Filarmonica di San Pietroburgo e Yuri Temirkanov. Con lui sul palco il Direttore principale dell'Orchestra Rai Juraj Valčuha (nella foto), che propone anche il Concert Românesc di György Ligeti, partitura che venne subito censurata dal regime sovietico in Ungheria dopo le prove a Budapest nel 1951, per via di alcuni passaggi ritenuti sovversivi. Ligeti fuggì a Vienna nel 1956 per trovare la libertà espressiva, ottenendo in seguito la cittadinanza austriaca, ma il Concert Românesc rivide la luce solo nel 1971. Completa il programma della serata il Concerto per orchestra di Béla Bartók, altro grande compositore ungherese, che lo scrisse nel 1943 durante la Seconda Guerra Mondiale e i difficili anni dell'esilio americano. Commissionato della Fondazione Koussevitzky, il Concerto fu eseguito per la prima volta a Boston nel 1944 dall'Orchestra Sinfonica cittadina. Le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani Under 30) sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell'Auditorium Rai. Un'ora prima dei due concerti sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro.
Informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it.

I nuovi progetti artistici del Festival di Lucerna con Riccardo Chailly ed il sovrintendente Michael Haefliger.


Ieri, il nuovo direttore musicale della Lucerne Festival Orchestra Riccardo Chailly (nella foto) e il sovrintendente del Lucerne Festival Michael Haefliger, hanno presentato a Lucerna i primi progetti sul futuro artistico della Lucerne Festival Orchestra. Dal 2017, in occasione dell’apertura di ogni edizione estiva, Riccardo Chailly annualmente dirigerà la Lucerne Festival Orchestra in tre distinti programmi. Saranno complessivamente quattro concerti, dei quali, quello di apertura, sarà replicato una volta. Dall’autunno 2017, l’Orchestra sarà impegnata annualmente in una grande tournée internazionale. La prima trasferta musicale è prevista per ottobre 2017 e ha come destinazione l’Asia. Il 12 agosto Riccardo Chailly e la Lucerne Festival Orchestra daranno il via all’edizione estiva di quest’anno con la Sinfonia dei Mille di Gustav Mahler, ultima composizione a compimento del ciclo su Mahler che Chailly dedicherà a Claudio Abbado, ciclo che Claudio Abbado non è riuscito a portare a termine con la sua Orchestra. Nei prossimi anni Chailly ha intenzione di inaugurare anche un nuovo repertorio sinfonico. Ad aprire l’edizione estiva 2017 due rare perle, quali l’opera-oratorio Oedipus Rex di Igor Stravinskij e la composizione Edipo a Colono di Rossini, musica di scena raramente interpretata. Gli altri due programmi per il 2017 comprendono inoltre i poemi sinfonici Macbeth Ein Heldenleben di Richard Strauss, il Sacre du Printemps di Igor Stravinskij, nonché la Prima Sinfonia in sol minore di Čajkovskij.La formazione base della Lucerne Festival Orchestra per l’estate 2016 rimarrà invariata. Si aggiungeranno alcuni elementi del Teatro alla Scala di Milano, attualmente sotto la direzione di Riccardo Chailly. La Lucerne Festival Orchestra è stata rifondata nel 2003 da Claudio Abbado e dal sovrintendente del festival Michael Haefliger, riprendendo la volontà del fondatore Arturo Toscanini che, per l’inaugurazione del festival lucernese nel 1938, diresse un «Concert de Gala» creando tra i musicisti una simbiosi perfetta, tipica di un’orchestra d’élite d’eccezione. Ogni estate Claudio Abbado era solito riunire solisti, musicisti da camera e professori di musica di fama internazionale. Oggi la sua «Orchestra degli amici» è riconosciuta come una delle orchestre sinfoniche più prestigiose in tutto il mondo. Quest’estate, con Riccardo Chailly la direzione artistica dell’Orchestra, passerà nelle mani di uno dei direttori più richiesti ai nostri giorni. Nato a Milano nel 1953, Chailly è molto legato al Lucerne Festival già dal 1988, dirigendo quale ospite numerosi concerti con l’Orchestra reale del Concertgebouw di Amsterdam e l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia.Dalla sera del 29 febbraio sarà possibile ascoltare la presentazione via podcast audio, disponibile nell’area stampa del sito del Lucerne Festival: www.lucernefestival.ch/de/presse. La vendita dei biglietti per i concerti dell’edizione estiva sarà disponibile on-line sul sitowww.lucernefestival.ch o nei punti di prevendita, a partire dal 7 marzo 2016, alle ore 12.00.

Il baritono Ambrogio Maestri e la bravissima chef Lidia Bastanich il 2 marzo a cena con loro a New York nella sede della "Scuola Grande" di Eataly.

Avete mai desiderato di cenare con un celebre baritono e con uno degli chef più rinomati al mondo, conversando di cucina e di musica? Se la risposta è sì, l'appuntamento è il 2 marzo alle ore 19.00 a New York, nella sede della “Scuola Grande” di Eataly, per una cena speciale al tavolo dello Chef. Protagonisti e cuochi saranno il baritono Ambrogio Maestri (nella foto), da anni impegnato nei più prestigiosi teatri d'opera del mondo, e la chef Lidia Bastianich, partner e fondatrice di Eataly USA, madre di Joe Bastianich, nota non solo nell'ambito della ristorazione ma anche per la partecipazione al talent televisivo “Junior Masterchef Italia”.
Ambrogio e Lidia intratterranno i commensali conversando di cibo, musica e creatività. Il menù da loro proposto e cucinato comprende un risotto alla milanese e l'ossobuco: un omaggio alla tradizione culinaria della Lombardia, regione che ha dato i natali sia ad Ambrogio Maestri sia a Gaetano Donizetti, compositore tra i preferiti del baritono, già apprezzato interprete del ruolo di Dulcamara nell'Elisir d'amore, che dal 4 marzo si appresta a debuttare come Don Pasquale al Metropolitan di New York.
Ambrogio Maestri coltiva da sempre la passione per la cucina. Cresciuto nel ristorante di famiglia, a Pavia, dove occasionalmente cantava per i clienti e dove è stato scoperto da alcuni loggionisti del Teatro alla Scala, è diventato celebre per il ruolo di Falstaff. Dopo aver debuttato alla Scala con la direzione di Riccardo Muti nell'ultima opera di Verdi, ambientata proprio in un'osteria, ha vestito i panni di Sir John più di 200 volte, portando lo straordinario personaggio shakesperiano nei teatri d'opera di tutto il mondo, da Londra a Parigi, da Tokyo a New York, fino Buenos Aires e San Paolo del Brasile. Attesissimo al suo debutto come Don Pasquale, Maestri riflette sulle affinità di questo ruolo con quello di Falstaff: “Entrambe le opere – dice – sono caratterizzate da toni malinconici e crepuscolari, e offrono una particolarissima riflessione sulla vecchiaia, pur restando essenzialmente ruoli comici, che non mancano mai di far divertire il pubblico”.
Lidia Bastianich è tra gli chef più amati in televisione, autrice di libri di cucina che sono diventati best-sellers e impegnata da anni nella ristorazione. A New York è proprietaria di quattro rinomati ristoranti: Felidia, Becco, Esca e Del Posto. Nel 2010, insieme al figlio Joseph Bastianich, a Mario Batali, a Oscar Farinetti e ad Adam e Alex Saper, ha aperto Eataly. È anche fondatrice e presidente di “Tavola Productions”. Insieme al figlio Joseph produce in Italia vini che si sono aggiudicati svariati premi. Con la figlia Tanya ha promosso nel 2010 “Nonna Foods”, una piattaforma per distribuire i prodotti alimentari “Lidia's”. È inoltre membro attivo della società che partecipa alle attività di lavoro socialmente utile e ad eventi speciali per conto della “James Beard Foundation”.

Per informazioni:

venerdì 26 febbraio 2016

La Città Metropolitana si candida come Capitale dei Giovani 2017.



Capitale Italiana dei Giovani per il 2017. La Città metropolitana di Bari si è ufficialmente candidata a ricoprire il prestigioso titolo che viene assegnato annualmente alle Città che hanno messo in campo  capitale. Efficaci politiche giovanili, valorizzando la creatività e la progettualità dei giovani, favorendo e stimolando la partecipazione attiva delle nuove generazioni
Il riconoscimento di Capitale Italiana dei Giovani è promosso dal Forum Nazionale dei Giovani (FNG), in collaborazione con il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) e ANCI Giovane.
La Città metropolitana di Bari, dunque, con i suoi 200.000 studenti e 90.000 allievi universitari, custodisce un bacino di presenza giovanile imponente sulla popolazione complessiva (22%) e presenta un tessuto demografico giovanile tra i più significativi d'Italia. Un’area segnata da un’infrastruttura scolastica capillare, da un’ampia rete universitaria e di ricerca, da un tessuto industriale a forte vocazione tecnologica e un capitale umano qualificato giovanile. Inoltre, gli impegni profusi dai 41 Comuni dell’area metropolitana di Bari hanno consolidato un sistema favorevole allo sviluppo delle competenze e dell’espressività giovanile, in grado di competere sul panorama nazionale ed europeo. Un percorso che sarà ulteriormente rafforzato dalla nuova programmazione che impegna 30 milioni di euro nel prossimo biennio su risorse del PON Metro e del PO Puglia 2014-2020, consentendo di candidare la Città metropolitana come Capitale Italiana dei Giovani.
Investire sulle nuove generazioni è la prospettiva politica più importante che un'Amministrazione può darsi per trattenere i suoi talenti e garantirsi una sostenibilità di lungo periodo – afferma il sindaco metropolitano, Antonio Decaro (nella foto)La Città Metropolitana di Bari vanta una infrastruttura scolastica, di ricerca, culturale ed economica che va valorizzata, messa maggiormente a sistema e orientata allo sviluppo di nuove occasioni di lavoro e di crescita per i nostri giovani. Il nostro obiettivo è utilizzare tutti gli strumenti nazionali e comunitari della programmazione 2014-2020 per rafforzare i servizi e le realtà nate in questi anni e migliorare l’attrattività del nostro tessuto socio-economico, creando per i nostri giovani le possibilità per scegliere la nostra terra ed essere protagonisti del loro futuro”.
La candidatura a capitale italiana dei giovani – prosegue il vice sindaco metropolitano, nonché consigliere delegato alla Pianificazione strategica, Michele Abbaticchio - è frutto di un lavoro di staff fortemente indirizzato dalla volontà politica di tutto il consiglio metropolitano: la visione strategica è stata deliberata a gennaio con l'imperativo di valorizzare i nostri talenti, offrire ai nostri ragazzi una terra più vicina alle loro aspettative con nuovi centri di aggregazione e nuove prospettive lavorative. Stiamo cambiando, insieme, una intera generazione di pensiero politico”.
La Città di Bari e gli altri 40 Comuni della Città metropolitana decidono di candidarsi a Capitale Italiana dei Giovani 2017 perché credono nel capitale creativo che rappresentano i giovani e il potenziale di innovazione di processi e attività che possono renderci molto competitivi sul panorama nazionale – continua Paola Romano, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Bari. Bari è la sesta Città Metropolitana d'Italia e la seconda nel Mezzogiorno in termini di estensione e il suo futuro poggia sulla sua capacità di internazionalizzarsi, aprirsi al mondo ma anche garantire una migliore qualità della vita per i suoi giovani. Casa, scuola, lavoro, formazione, alternanza e opportunità di auto impiego sono al centro della nostra agenda programmatica”.
La Città metropolitana di Bari – conclude Giuseppe Valenzano, consigliere delegato alla Politiche sociali – ha tutte le caratteristiche e le qualità per competere a questo prestigioso riconoscimento. Dal monitoraggio delle attività e dei progetti messi in campo dai Comuni è emersa su tutto il territorio una marcata sensibilità programmatica verso i bisogni e le aspirazioni giovanili. Questo è punto di partenza per consentire la partecipazione attiva dei giovani ai processi di sviluppo della Città metropolitana”.

Rinviato a fine aprile il wokshop "Illustrazioni sonore: illustrare la musica" a cura di Francesca Cosanti per la Fondazione Grassi.



Vi informiamo che il workshop "Illustrazioni sonore: illustrare la musica" a cura di Francesca Cosanti (nella foto) con la partecipazione di Paolo Palazzo, è stato rinviato al mese di aprile (due fine settimana: 16/17 e 24/25 aprile 2016). Di conseguenza, la performance conclusiva del workshop (live-painting e musica dal vivo), in programma domenica 28 febbraio, è posticipata al mese di aprile. Ulteriori dettagli sul nostro sito:www.fondazionepaolograssi.it

Prossimo appuntament: venerdì 4 marzo 2016 alle ore 19.00 nell'Auditorium della Fondazione Paolo Grassi, con Ivana Zaurino (violino) e Giovanna Vinci (pianoforte) in concerto. Ingresso libero.

Visita il nostro sito e segui la Fondazione Paolo Grassi su Facebook e Twitter
per ulteriori informazioni sui laboratori e le attività in programma!

www.fondazionepaolograssi.it

Domani sera si terrà in Vallisa una maratona dedicata a Chopin e curata da Paolo Lepore.


L’Associazione Chorus Jazz Studio Orchestra presieduta dal M° Paolo Lepore (nella foto) presenta la 40° stagione concertistica della Jazz Studio Orchestra, anno 2016. L’inaugurazione è affidata alla MARATONA CHOPIN, che si terrà sabato 27 febbraio alle ore 20,30 presso l’Auditorium Vallisa. L’omaggio al grande Fryderyk Chopin avrà come ospiti i pianisti Giovanna Valente, Elisabetta Pani, Greta Lobefaro, Renata Oana Lofrese, Lorenzo Mondelli e Federica Vigilante. Un grande, unico appuntamento per avvicinare la musica classica a tutte le orecchie. Biglietti acquistabili solamente prima del concerto presso l’Auditorium Vallisa. Per info dalle 10 alle 13 0805217502 dalle 16 alle 20 3458589288.

Le atmosfere da Cafè-chantant con Maria Gazia Pani ideatrice di "Mi chiamano Frou Frou" il prossimo 28 febbraio a Mola di Bari.


Le atmosfere da café-chantant, sulle musiche di Strauss, Lehàr, Lombardo e Offenbach, rivivono nel clima da Belle Époque di «Mi chiamano Frou Frou», deliziosa incursione nel TeatrOpera del soprano Maria Grazia Pani, che è ideatrice e tra gli interpreti dello spettacolo, del quale cura anche drammaturgia e regia.
La musica è allegria col teatro champagne dell’Agìmus che, domenica 28 febbraio (ore 19.30), al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, apre le Stagioni 2016 inserite nella rete Orfeo Futuro con la sezione «Inverno» comprendente «The BumbleeBeetles», miscela esplosiva, traBeatles, barocco e Dario Fo, firmata dal quartetto Dual Band (12 marzo), e la «Bohème» di Puccini rivisitata con «Scénes de la vie de Bohème» dal Conservatorio di Monopoli (19 marzo). Info 368.56.84.12.
Diretta da Piero Rotolo con il sostegno della Regione Puglia e del Comune di Mola di Bari e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, la rassegna si inaugura, dunque, con uno spettacolo tratto dal libro «TeatrOpera», «uno scrigno di perle» elaborato da Maria Grazia Pani per Florestano Edizioni con l’obiettivo di rendere più accessibile al pubblico d’oggi il melodramma e il teatro musicale.
«Mi chiamano Frou Frou» si propone, infatti, di coinvolgere direttamente gli spettatori nel mondo sentimentale e ironico dell’operetta, al centro del quale c’è una giovane ballerina e chanteuse interpretata dall’attrice Giusy Frallonardo. Brani da «La Vedova allegra», «Il Paese dei Campanelli», «Il Pipistrello» e «Sangue viennese» fanno da colonna sonora all’ambientazione parigina dei primi del Novecento nella quale, con la stessa Maria Grazia Pani, si calano anche il baritono Giovanni Guarino, i soprani Maria Cristina Bellantuono e Rosanna Di Carolo e il basso Alberto Comes, con Raffaella Migailo al pianoforte (luci di Enrico Romita, scene e costumi di Giuseppe Bellini).
Modalità scenica creativa, che interviene sulla stessa struttura del melodramma, il progetto TeatrOpera di Maria Grazia Pani (nella foto), del quale si possono intravvedere le prime modalità di realizzazione già una quindicina d’anni fa con gli spettacoli dedicati al compositore barese Niccolò Piccinni e a Giuseppe Verdi, nasce, dunque, dal desiderio di rendere maggiormente fruibile l’opera lirica nella società contemporanea creando una sintesi tra melodramma, testo in prosa, danza, musica e colore scenico. L’essenza diventano i personaggi, i cantanti, la trama, la musica, «mentre il resto è sovrastruttura, pesante, immobile, paludosa», come spiega la stessa Pani.
Tra l’altro, i personaggi di «Mi chiamano Frou Frou», grisette, nobildonne e gentiluomini del pruriginoso e romantico mondo della borghesia francese fin de siècle, dialogano con il pubblico, «compromettendo» gli spettatori nelle loro storie, tra giri di valzer e ventagli di piume, nel tipico clima da café-chantant. Tutto accade intorno al 1893, da Chez Maxim, luogo di perdizione e facili amori, dove la giovane protagonista, ballerina un po’ svampita e ciarliera, ma amabile e seducente, pur corteggiata da uomini ricchi che la ricoprono di gioielli e pellicce, s’innamora di un giovane fornaio dopo varie esperienze nel mondo edulcorato dell’operetta.

BNL si prepara ad una notte magica. sabato 5 marzo nel salone del Palace Hotel raccolta fondi per Telethon.


Bari si prepara ad una notte magica, dedicata all’esaltazione della bellezza a 360 gradi. Sabato 5 marzo alle ore 20.00 nel salone dell’Hotel Palace sarà in scena “The Golden Age”, evento dedicato alla raccolta fondi di BNL per Telethon. Parte degli incassi sarà donata a Telethon e alla ricerca scientifica per la cura delle malattie genetiche.
Sul palco un melting pot delle eccellenze pugliesi tra arte, moda, cultura e spettacolo.
La serata di beneficenza nasce da un’idea di Daniela Mazzacane (nella foto), giornalista di Tg Norba 24 e responsabile della rubrica di costume “Tg Prima”. La macchina organizzativa è affidata a Rosa Ladisa, l’eclettica designer di gioielli che sarà anche protagonista in passerella con la sua linea di bijoux “Pizzi Preziosi”, realizzata in collaborazione con Marcello Angarano. Alla direzione artistica Rosanna Amati, grande esperta di regia lirica e docente al Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari.
 Ospite d’onore della serata Mariella Milani, firma storica della Rai e prima donna a condurre il Tg2, autrice e conduttrice della rubrica “Costume e Società”.
Dopo lo spettacolo degustazione di vini e cioccolato ‘d’autore’ LINDT nella sala Messapia dell’hotel.
L’evento è realizzato grazie alla partecipazione di sponsor, tra gli altri ‘ANGARANO gioiellieri’, ‘PALACE HOTEL BARI’, ‘SAN NICOLA Officina dei profumi e degli odori’, Banca MEDIOLANUM’,  ‘ALDO TARRICONE investigazioni’ e un particolare ringraziamento voglio indirizzarlo aBALDASSARRE MOTORS’ Concessionaria BMW e MINI.

giovedì 25 febbraio 2016

Il 26 febbraio a Casa Giannini Carmela Formicola presenta "L'ombra di Clara" di Alessandro Zignani.


CARMELA FORMICOLA presenta il Libro di ALESSANDRO ZIGNANI “ L’OMBRA DI CLARA “ Edizioni Florestano. Al crepuscolo del regime marxista, a Zwickau, nella Germania Democratica, si tiene come ogni anno il Concorso “Schumann”. Gabriele e Silvia vi partecipano per opposti motivi: lui, per distaccarsi dalla musica, presenza ossessiva nella sua vita, dopo che la Fantasia di Schumann l’ha saputo risvegliare dal coma; lei, per trasformare in sensazioni le idee sull’universo che il padre, fisico nucleare, le ha trasmesso per simboli e accenni. Silvia, per la prima volta, porta al concorso alcuni brani di Clara Schumann: l’Ombra di Robert, musa ispiratrice e vittima, insieme, del suo genio. Tra i due, si allaccia un rapporto modulato da un segreto sulla natura dell’universo, e su  come gli armonici più lontani di ogni suono evochino presenze da sempre vicine a noi, ma invisibili. In una sequenza di omicidi e rivelazioni, la vicenda si avvicina sempre più alla soglia di mondi più prossimi alla realtà di quanto, tutti noi, siamo disposti ad ammettere...
…..E continuando con SCHUMANN Il libro dello stesso autore “ IL RICHIAMO DELL’ANGELO “ Edizioni  Florestano Una discesa negli inferi dell’anima romantica. Robert Schumann nel manicomio di Endenich sta consumando un suicidio pianificato da quanti si sono abbeverati al suo genio. La moglie Clara, il padre di lei, Fridrich Wieck; l’erede spirituale, Johannes Brahms: tutti sono partecipi del silenzioso complotto; tutti ne attendono l’esito con orrore misto a sollievo. Nell’isolamento creatogli intorno dal dottor Richarz, Schumann dialoga con i suoi Sosia: Eusebio e Florestano, da sempre compagni al proprio delirio, mentre gli artefici della sua fine tentano di giustificare l’accanimento verso un uomo tanto, troppo amato. Un accanimento forse inconsapevole e per questo ancor più nefasto. E si accorgono che per distruggere il genio, significa poter vivere ancora il tempo presente.
Se ami Schumann e apprezzi l’ elegante scrittura di Alessandro Zignani (nella foto), non puoi mancare ! Durante la presentazione sarà proiettato il video clip dell'opera teatrale "Mia dolcissima Clara. L'ultima notte di Robert Schumann" liberamente tratto dal libro "Il richiamo dell'angelo".

CASA GIANNINI ore 18,30
Ingresso libero  info 080/5246864

Nabucco di Verdi, un successo che convince il pubblico del Petruzzelli.


La seconda opera di stagione, dopo le Nozze mozartiane del 2016 al Petruzzelli, è il Nabucco di Giuseppe Verdi, ed è praticamente uno dei primi melodrammi del grande compositore di Busseto, prima di arrivare a quelle della maturità in cui si staglia la grande e geniale figura del musicista.
Traviata, Trovatore e Rigoletto, nella fase di mezzo della produzione verdiana, per poi passare ai veri capolavori di  definitive, come Simon BoccanegraForza del Destino, Don Carlos, Otello e Falstaff. Il Verdi di Nabucco, si ascolta, sempre, con piacere. e' disinvolto e schietto ed un po' troppo bandistico. Un'opera, dove emergono le tenzoni guerresche, i cori a tutto spiano ed a "tutta voce", le cabalette spinte e un po' chiassose. Insomma, è un Verdi ancora alle prime armi, che però determina già un suo personalissimo linguaggio, pur tra reminiscenze rossiniane (soprattutto nella Sinfonia, con la ripresa dei temi) e donizettiane.
A Bari, ad aiutare il tutto, una scenografia sontuosa ed efficace  (ben curata da Marta Ferri ) ed "illuminata" dal Light designer Claudio Schmid e dal costumista di rara classe, Pasquale Grossi, autore di un ottimo lavoro su tutti i personaggi dell'opera. L'unico serio problema è quello di uno spettacolo realizzato molti anni fa ed in cui i fondali son cartonati, e sul recupero da parte dell'americano Joseph Franconi Lee di bozzetti a firma del grande Peter Hall, scomparso nel 2010. Uno spettacolo sì da Scala milanese, ma che offre poco in termini di efficacia gestuale e pittorica alla produzione del Petruzzelli.
Il protagonista assoluto dell'opera è invece il coro, e ci vuol poco tempo, per apprezzarne tutte le parti più intense ed efficaci. Il bravissimo Franco Sebastiani, non ultimo, nel Va Pensiero, Inno nazionale d'Italia glorioso, ha regalato un buon momento sotto la direzione eccellente ed equilibrata, di Roland Boer, un passato scaligero di discreto livello ed in tanti altri teatri di prestigio internazionale.
I cantanti, tutti di buona taglia, a cominciare dal Nabucco di Giovanni Meoni, di intensa espressività e con un colore timbrico che ricorda quello del giovane Bruson, con fraseggi rotondi e sinuosi, e buone capacità  nel registro medio-acuto. La scena della pazzia, per esempio, è stato uno dei momenti più toccanti e patetici dell'opera. Come anche i duetti tenuti con il suo contraltare Abigaille, una abile e virtuosistica soprano, la Susanna Branchini, che appariva un po' in difficoltà sulle tessiture più impervie e complesse della prima parte, rifacendosi invece ottimamente in quelle più agevoli delle successive parti. Non garbato, invece, lo Zaccaria del greco Christophoros Stamboglis, dalla vocalità abbastanza approssimativa e poco curata, ha saputo poi riprendersi bene nel finale dell'opera. Squillante e dal timbro pastoso l'Ismaele di Antonio Corianò e la ottima Fenena di Daniela Innamorati, che hanno dato prova di buoni mezzi vocali nel primo quadro del Nabucco.
Al Petruzzelli non proprio pieno (ma quasi...), il risultato complessivo dell'opera verdiana è piaciuto.
A dimostrarlo gli applausi entusiastici nei confronti del Coro e dei personaggi in scena. Sette repliche previste, da qui a giovedì 3 marzo. Speriamo solo di vedere il teatro sempre pieno, se non esaurito.





Due giorni di audizioni per Il Coro da Camera rivolto agli allievi e docenti del Conservatorio di Matera.


Il Conservatorio “E.R. Duni” di Matera apre le sue porte alle realtà corali della provincia.
Infatti è in fase di formazione il Coro da Camera del Conservatorio e lunedì prossimo 29 Febbraio comincerà una due giorni di audizioni, naturalmente rivolte agli allievi, ai docenti e, per la prima volta, a ex allievi del Conservatorio e a coristi esterni facenti parte di associazioni corali regolarmente costituite.
“Dotare il Conservatorio di Matera di un Coro stabile, selezionato e professionale, per far fronte alle sue numerose produzioni era diventata una necessità. Si è voluto coinvolgere coristi esterni affinchè facciano tesoro di questa esperienza e la trasmettano al coro di cui fanno parte. Il Coro, infatti, è condivisione e crescita comune. Penso che, anche in vista di Matera 2019, sia una grossa occasione per tutti. Quindi spero che siano in tanti a sostenere le audizioni”: questo il pensiero del referente del progetto, il prof. Manolo Da Rold, docente di Esercitazioni Corali presso il Duni di Matera.
Sicuramente la prima esecuzione di questo nascente coro sarà l’esecuzione di una Messa per coro e orchestra scritta interamente dagli allievi delle classi di Composizione dei proff. Maiellari e Liturri, elaborando i temi scritti su antiche partiture ritrovate e curate dal prof. Carmine Catenazzo, docente di Direzione di coro, durante i restauri della Cattedrale materana.
Quindi, per chi ne possedesse i requisiti e volesse sostenere queste audizioni, l’appuntamento è presso il Conservatorio di Matera in Piazza Sedile, lunedi 29 febbraio dalle ore 11.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 19.45 e martedi 1 marzo dalle ore 11.00 alle ore 13.00.

Il 3 marzo il celebre pianista Pietro De Maria sarà interprete a Matera del Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Brahms con L'orchestra della Magna Grecia diretta da Luigi Piovano.


Il concerto “Tchaikovsky-Brahms V” è il prossimo appuntamento del cartellone della stagione “Matera in Musica” 2015-2016 di Festival Duni e dell’Istituzione Concertistica Orchestrale “Magna Grecia”, che si terrà giovedì prossimo, 3 marzo, alle ore 21.00 all’Auditorium Gervasio di Matera; info e prenotazioni presso Festival Duni – ICO “Magna Grecia”, in Via De Viti de Marco n.13 a Matera (cell. 392.9199935 – omg.matera@gmail.com), o presso Cartolibreria Montemurro, via delle Beccherie n.69 a Matera (0835.333411).
In programma il Concerto n. 2 in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra, op. 83 di Johannes Brahms e la Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 di Pyotr Ilyich Tchaikovsky, che saranno eseguiti, con la direzione di Luigi Piovano, dal pianista Pietro De Maria (nella foto) e dall’Orchestra ICO “Magna Grecia”.
Monumentale e terribile: sono i due aggettivi che definiscono il Concerto n. 2 in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra, op. 83 di Johannes Brahms.
Monumentale perché è una delle opere più ampie ed imponenti di Brahms, un grandioso concerto in quattro movimenti, invece dei tradizionali tre, talmente ricco di temi ed estremamente vario nel gioco timbrico e ritmico, che alcuni critici lo definirono una “sinfonia con pianoforte”.
Terribile perché, in un quadro di straordinaria espressività tipicamente romantica, questa partitura è universalmente considerata tra le più tecnicamente difficili di tutto il repertorio concertistico correntemente eseguito, laddove nella sua esecuzione il pianista deve superare alcune delle difficoltà più ardue che si conoscano nella letteratura pianistica.
Per eseguire questo memorabile capolavoro Festival Duni e l’Istituzione Concertistica Orchestrale “Magna Grecia” hanno chiamato Pietro De Maria, una solida realtà del concertismo internazionale: fin da giovane si è segnalato vincendo, già nel 1990, il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca e il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani di Milano, e poi quattro anni più tardi al Géza Anda di Zurigo. Da allora alterna la carriera di docente in importanti istituzioni musicali a quella discografica e concertistica con un repertorio che spazia da Bach a Ligeti, tra l’altro è stato il primo pianista italiano ad eseguire pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin in sei concerti che sono stati incisi in CD dalla prestigioso etichetta “Decca”.
Questo straordinario musicista sarà il protagonista di “Tchaikovsky-Brahms V”, il prossimo concerto di un progetto di “Matera in Musica” che da alcuni anni vede l’Orchestra ICO “Magna Grecia”, diretta da Luigi Piovano, impegnata nella esecuzione dell’integrale delle sinfonie e dei concerti di questi due grandi compositori.
Nella seconda parte di “Tchaikovsky-Brahms V” sarà protagonista l’Orchestra ICO “Magna Grecia”, diretta dalla “bacchetta” di Luigi Piovano, il suo Direttore musicale: “primo violoncello” dell’Orchestra di Santa Cecilia di Roma, da alcuni anni questo musicista si è imposto sulla scena internazionale come sensibile e raffinato direttore d’orchestra.
In questo concerto Luigi Piovano dirigerà l’Orchestra ICO “Magna Grecia” nell’esecuzione della stupenda Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 di Pyotr Ilyich Tchaikovsky, meravigliosa opera che, come tratteggiò lo stesso compositore russo, descrive l’uomo in una «sottomissione totale davanti al destino o, ciò che è lo stesso, davanti alla predestinazione ineluttabile della provvidenza… non è meglio allora gettarsi a corpo morto nella fede?».
Partner culturale e sociale è Ubi Banca Carime, che conferma il suo sostegno convinto per corroborare sul territorio la funzione di una economia integrata al fine di garantire responsabilmente un’alta qualità della vita; main sponsor sono Shell Italia E&P S.p.A., BAWER, EcoWash, Grieco abbigliamento Matera e Concessionaria Peugeot Lions Service a Matera. Partner istituzionali sono Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo, Comune di Matera, Camera di Commercio di Matera, Regione Basilicata, UNESCO, FESR Basilicata, Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e ItalCementi Group.

mercoledì 24 febbraio 2016

Vito Clemente dirige l'Orchestra Metropolitana di Bari presso la Chiesa del Carmine a Bitonto.


Venerdì 26 febbraio 2016 alle ore 20.30 presso la Chiesa del Carmine (Istituto “Maria Cristina di Savoia”) a Bitonto, l’Orchestra Sinfonica della Città metropolitana di Bari si esibirà in un concerto (ingresso libero) diretto dal maestro Vito Clemente (nella foto) e con la voce recitante di Vito Signorile. 
Il programma la Sinfonia in Re maggiore di Tommaso Traetta  (revisione a cura del Traetta Opera Festival)la Sinfonia concertata di Filippo Traetta (revisione di Franco Sciannameo a cura del Centro Studi Traetta) e Pierino e il Lupo, Fiaba musicale per bambini, op.67 di Sergej ProkofievLo spettacolo sarà replicato, sempre a Bitonto, sabato 27 febbraio alle ore 21.00 presso il Teatro Traetta (ingresso libero).

Sabato 27 febbraio "Le ultime frontiere del Pianoforte" da Giannini.




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25 febbraio prossimo Paolo Lepore presenta il "Piccolo Jazz Club" al Piccolo Teatro.


La CHORUS JAZZ STUDIO ORCHESTRA diretta dal M° Paolo Lepore è lieta di presentare IL PICCOLO JAZZ CLUB, un’iniziativa in collaborazione con il PICCOLO TEATRO DI BARI “EUGENIO D’ATTOMA”. Continuano gli appuntamenti del PICCOLO JAZZ CLUB, la rassegna fortemente voluta dal M° Lepore per ricreare l’atmosfera di un jazz club all’interno dello storico teatro IL PICCOLO, riconosciuto ufficialmente dalla Regione Puglia luogo di interesse culturale.
Il prossimo appuntamento del 25 febbraio 2016ore 21,00  vedrà come ospiti Rossella Racanelli e Michele Campobasso con “In search of Billie Holiday” , uno splendido omaggio alla leggendaria interprete. Il Piccolo Teatro di Bari “Eugenio d’Attoma” è in Strada Privata Borrelli. 
Biglietti disponibili presso il botteghino del Teatro.
Infotel (dalle 10 alle 13) 080/5217502
dalle 16 alle 20) 345/8589288-080/5428953 



martedì 23 febbraio 2016

Alessio De Marchis ed il suo paesaggio alla Galleria Nazionale della Puglia.


Nello scenario artistico tra Sei e Settecento il paesaggio diventa grande protagonista, evocando la storia attraverso le sue rovine, citando la letteratura e divenendo imponente scenografia di racconti, suscitando in chi guarda sogni ed emozioni.
La mostra si concentra su un autore, Alessio De Marchis (nella foto un suo dipinto), che del paesaggio ha fatto la sua cifra e del quale la Galleria Nazionale della Puglia conserva un interessante nucleo di finissime opere.
La mostra è il risultato di una ricerca su De Marchis del quale sono stati riesaminati, alla luce dei più recenti contributi critici, la vicenda biografica e il percorso artistico svoltosi tra Roma, Urbino e Perugia.
Oltre alle opere di De Marchis, che comprendono anche esemplari provenienti da collezioni private, la mostra espone dipinti di pittori di paesaggio che contribuirono alla sua formazione: Salvator Rosa, Philipp Peter Roos, Bartolomeo Torreggiani, Gaspard Dughet, Jan Frans van Bloemen e Adriaen van der Cabel.
La mostra Alessio De Marchis e i pittori di paesaggio a Roma tra Sei e Settecento è la prima organizzata dal Polo Museale della Puglia che offre al pubblico l’inestimabile patrimonio di Castelli, Musei e Parchi Archeologici, Gallerie d’arte che compongono la corona degli undici siti per la prima volta gestiti unitariamente e nell’ottica di una vera valorizzazione, secondo le disposizioni della nuova riforma del Ministero.

Oleg Caetani dirige la OSN della Rai in musiche di Carl Maria von Weber e Dmitri Shostakovich.


«Il fagotto è uno strumento dal timbro duttile, espressivo e dalla grande personalità, che ricorda quello della voce umana; inoltre ha un ruolo centrale nella cultura musicale occidentale». Lo sostiene con fierezza e passione Andrea Corsi, primo fagotto dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, protagonista del concerto in programma giovedì 25 febbraio alle 20.30 all’Auditorium Rai “A. Toscanini” di Torino, che Rai Cultura trasmette in diretta televisiva su Rai5. Il concerto è replicato venerdì 26 febbraio, sempre alle 20.30, con trasmissione in diretta su Radio3. In programma due pagine per fagotto di Carl Maria von Weber, che mettono in risalto le capacità nell'arte della strumentazione del compositore tedesco: l'Andante e Rondò all'ongarese op. 35 per fagotto e orchestra, composto nel 1813 mentre Weber era direttore del teatro d'opera di Praga ed eseguito per la prima volta quello stesso anno nella capitale ceca; e il Concerto in fa maggiore op. 75 per fagotto e orchestra, scritto due anni prima e considerato una prova di grande impegno per il solista, che deve prestare molta attenzione al timbro e al colore insiti nella partitura. «Del resto Weber – dice Corsi – ha uno stile inconfondibile, che coniuga efficacemente le sue esperienze operistiche con quelle sinfoniche».
Sul podio il direttore d'orchestra Oleg Caetani (nella foto), vincitore nel 1979 del Concorso Rai di Torino, che propone nella seconda parte del concerto la monumentale Sinfonia n. 7 in do maggiore op. 60 Leningrado di Dmitrij Šostakovič, ultimata nel 1941 durante la Seconda Guerra Mondiale e dedicata dal musicista all'amata città natia, minacciata dalle truppe di Hitler. La musica di Šostakovič ha sempre ricoperto un ruolo centrale nel repertorio di Caetani che, oltre ad aver inciso il primo ciclo completo delle sinfonie del compositore russo con l’Orchestra Verdi di Milano, ha tradotto in tedesco il libretto del Naso per una produzione a Francoforte nel 1991 e ha diretto la prima italiana dell'operetta Mosca, Cheriomushki nel 2007. 
Le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani Under 30) sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell'Auditorium Rai. Un'ora prima dei due concerti sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro.
Informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it.

Il Duo Pianistico Ashkenazy si esibirà al pianoforte al Petruzzelli per la Camerata il prossimo 22 aprile.


È un grande onore per la città di  Bari che avrà   infatti il privilegio di ospitare uno dei massimi interpreti musicali di tutti i tempi: il celebre pianista e direttore d’orchestra Vladimir AshkenazyIl Maestro si  esibirà  in un concerto per due pianoforti insieme al figlio Vovka il prossimo 22  aprile  alle ore 20,45 al Teatro Petruzzelli. 
Da quando Vladimir Ashkenazy è balzato alla vetta della scena musicale mondiale con la vittoria al Concorso Chopin di Varsavia del 1955, la sua carriera non ha avuto pausa. È ormai non soltanto uno dei pianisti più rinomati del nostro tempo, ma un artista la cui vita creativa comprende una vasta gamma di attività. La direzione d'orchestra ha occupato la maggior parte del suo tempo negli ultimi vent'anni: ruolo svolto presso le più importanti orchestre mondiali. Per quanto la direzione occupi una buona parte del suo tempo, Ashkenazy continua a dedicarsi al pianoforte, arricchendo costantemente il suo vastissimo catalogo di incisioni.
Vladimir e Vovka Ashkenazy effettuano numerose tournées che li vedono impegnati recentemente  anche in Cina, Turchia e Italia e prossimamente in Giappone e Corea.
Vovka Ashkenazy ha debuttato nel Primo Concerto di Ciaikowskij con la London Symphony Orchestra al Barbican Centre di Londra. Da allora la sua carriera l'ha portato in giro per il mondo con opportunità di suonare in prestigiosi teatri in Europa, Australia, Nuova Zelanda, Giappone e le due Americhe. Ha partecipato a numerosi festival internazionali, come il Marlboro Festival in Vermont e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, ed è stato ospite delle maggiori orchestre inglesi. È molto attivo nella musica da camera: ha registrato un CD di musica italiana con suo fratello, il clarinettista Dimitri  e si esibisce  col padre, assieme al quale incide per Decca. Parallelamente alla sua attività concertistica, Vovka Ashkenazy si dedica con passione all'insegnamento. Ha tenuto masterclass in Australia, Danimarca, Gran Bretagna, Grecia, Guatemala, Islanda, Norvegia, Svezia e Stati Uniti ed è docente all'Accademia di Imola. 
Un programma per due pianoforti quasi tutto slavo: da Glinka a Rachmaninov, passando per Smetana e finire al “misterioso” Maurice Ravel. Una prova d’orchestra insomma, più che una prova pianistica, vista la gamma sonora ed espressiva amplissima che ci aspettiamo dalla tastiera x 2, raddoppiata, a ben vedere e a saper ben ascoltare, nelle mani espressive e virtuosistiche di questi due straordinari musicisti, di questi due straordinari interpreti.
Per il concerto  sarà  valida la formula “A  Teatro con Mamma e Papà”, riservata ai ragazzi e ragazze fino a 15 anni, con un costo del biglietto di soli 5 euro. Sconto speciale anche per i giovani fino a 25 anni: sempre 5 euro.
Continuano intanto le prenotazioni  per i due Eventi Straordinari  della Camerata, Paolo Conte il 29 aprile e Giovanni Allevi il 28 maggio 2016.

Per informazioni e prenotazioni gli interessati possono rivolgersi presso gli uffici della Camerata infotel 080/5211908  e on-line sul sito www.cameratamusicalebarese.it.

Stamattina conferenza stampa al Petruzzelli del Nabucco di Verdi. Domani sera la Premiere.


Mercoledì 24 febbraio alle 20.30 (turno A), andrà in scena la prima di Nabucco di Giuseppe Verdi, per la regia di Joseph Franconi LeeSul podio dell’Orchestra del Teatro i maestri Roland Böer (24, 25, 26, 27, 28 febbraio e primo marzo) e Giuseppe La Malfa (2, 3 marzo), maestro del Coro Franco SebastianiLe scene sono di Peter Hall (Bristol, 22 gennaio 1926 – Dallas, 27 maggio 2010), i costumi di Pasquale Grossi, il disegno luci di Claudio Schmid, le coreografie di Marta Ferri. Assistente alla regia Daniela Zedda. 
Lo spettacolo è una produzione della Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, le scene sono quelle del memorabile allestimento di datazione incerta (1963-65) dipinto nel laboratorio Sormani di Milano, durante una collaborazione di Peter Hall presso il Teatro alla Scala. Dai documenti consultati –racconta Marzio Cardaropoli, proprietario attuale del fundus Sormani - l’allestimento sembra sia stato realizzato nei primi anni Sessanta. La prima data a noi certa risale al 1968 al Teatro Regio di Torino (seguirono Bergamo, Cremona, Barcellona in Spagna e Novara). Tuttavia la dimensione dei pezzi fa ritenere che l’allestimento fosse nato per un teatro più grande, con almeno 16-18 metri di boccascena, e quindi necessariamente anteriore alla messa in scena di Torino.
A dar vita al capolavoro verdiano: Giovanni Meoni (Nabucodonosor 24, 26, 28 febbraio, 2 marzo), Leo An (Nabucodonosor 25, 27 febbraio, 1°, 3 marzo), Antonio Corianò (Ismaele 24, 26, 28 febbraio, 1°, 2, 3 marzo), Max Jota (Ismaele 25, 27 febbraio), Ernesto Morillo (Zaccaria 24, 26, 28 febbraio, 2 marzo), Abramo Rosalen (Zaccaria 25, 27 febbraio, 1°, 3 marzo), Susanna Branchini (Abigaille 24, 26, 28 febbraio, 2 marzo), Rachele Stanisci (Abigaille 25, 27 febbraio, 1°, 3 marzo), Daniela Innamorati (Fenena 24, 26, 28 febbraio, 2 marzo), Cinzia Chiarini (Fenena 25, 27 febbraio, 1°, 3 marzo), Rocco Cavalluzzi, (Gran Sacerdote), Gianluca Bocchino (Abdallo) Marta Calcaterra (Anna).

lunedì 22 febbraio 2016

Illustrazioni sonore dal 25 al 28 febbraio all'auditorium "Paolo Grassi" di Martina Franca.



Sono aperte le iscrizioni al workshop di illustrazione a cura di Francesca Cosanti sull’ascolto di musica dal vivo, eseguita per l’occasione da Paolo Palazzo (pianoforte e live electronics).
Il workshop è destinato a illustratori professionisti e amatoriali e si concluderà con una performance di live-painting e musica dal vivo aperta al pubblico, a cui prenderanno parte gli stessi partecipanti oltre ai due docenti.
Si svolgerà nella sede della Fondazione Paolo Grassi dal 25 al 28 febbraio 2016, secondo il seguente calendario:
Giovedì 25 febbraio: ore 17.00 – 20.00
Venerdì 26 febbraio: ore 17.00 – 20.00
Sabato 27 febbraio: ore 16.00 – 20.00
Domenica 28 febbraio: ore 16.00 – 18.00 + performance dalle ore 19.00.

La musica servirà non soltanto da fonte d’ispirazione, ma scandirà anche il ritmo di realizzazione delle tavole. I partecipanti saranno infatti chiamati a disegnare sulla base di un tempo musicale imposto, con tutti i limiti e le possibilità da ciò derivanti.
Le tecniche oggetto di approfondimento saranno il bozzetto, l’acrilico (a secco e liquido) e i pastelli.
Potranno parteciparvi anche coloro che sono alla prima esperienza nel settore dell’illustrazione.

Gli aspiranti partecipanti dovranno compilare il modulo di iscrizione in allegato (scaricabile dal sito della Fondazione) e farlo pervenire in modalità elettronica al seguente indirizzo e-mail:comunicazione@fondazionepaolograssi.it. In alternativa, il modulo potrà essere consegnato a mano presso gli uffici della Fondazione Paolo Grassi, in Via Metastasio n. 20, tutti i giorni dal lunedì al venerdì nei seguenti orari: dalle ore 9,00 alle ore 13,00 - dalle ore 16,00 alle ore 18,00.
Le iscrizioni potranno pervenire entro le ore 12.00 di giovedì 25 febbraio.
La quota di frequenza è pari a € 20,00  a copertura dei costi didattici, di segreteria e degli oneri assicurativi. Al termine di ogni sessione sarà rilasciato un attestato di partecipazione valido, ove possibile, per il rilascio di crediti formativi presso Scuole Secondarie di II grado, Università e Conservatori di Musica.