mercoledì 17 febbraio 2016

Dal 28 febbraio rivivranno al teatro van Westerhout di Mola di Bari le pagine di Bohème e di altri spettacoli nell'ambito della rassegna curata dall'AGIMUS.



Da Vienna a Liverpool, passando per Parigi. Dal 28 febbraio al 19 marzo la musica viaggia e dà spettacolo al Teatro van Westerhout di Mola di Bari con il teatro champagne dell’Agìmus (Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali) che con tre affascinanti proposte di teatro musicale spazia tra operetta, Beatles e Puccini per la programmazione dell’inverno 2016, segmento inserito nelle Stagioni della ventiduesima edizione (info368.56.84.12)La rassegna, diretta da Piero Rotolo con il sostegno della Regione Puglia e del Comune di Mola di Bari e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, viene, infatti, suddivisa in quattro sezioni, secondo la reale scansione ciclica dei periodi dell’anno. E, dopo la felice esperienza del 2015, aderisce nuovamente alla rete Orfeo Futuro con un progetto artistico che propone tre modi diversi, originali e affascinanti di mettere in scena la musica colta e popolare.
Atmosfere da café-chantant, sulle musiche di Strauss, Lehàr, Lombardo e Offenbach, si rivivranno domenica 28 febbraio, alle ore 19.30, con Mi chiamano Frou Frou. Con questa deliziosa incursione nel TeatrOpera, il soprano Maria Grazia Pani (ideazione, drammaturgia e regia) si propone di coinvolgere il pubblico nel mondo sentimentale e ironico dell’operetta, al centro del quale c’è una giovane ballerina e chanteuse interpretata dall’attrice Giusy Frallonardo. Brani da La Vedova allegraIl Paese dei CampanelliIl Pipistrello e Sangue viennese faranno da colonna sonora all’ambientazione parigina dei primi del Novecento nella quale, con la stessa Maria Grazia Pani, si caleranno anche il baritono Giovanni Guarino, i soprani Maria Cristina Bellantuono e Rosanna Di Carolo e il basso Alberto Comes, con Raffaella Migailo al pianoforte (luci di Enrico Romita, scene e costumi di Giuseppe Bellini).
Spazia, invece, dal barocco al jazz-rock, con digressioni nell’art-dèco e nel teatro di Dario Fo, lo spettacolo tra virtuosismo e ironia The BumbleeBeetles con cui, sabato 12 marzo, alle ore 21, la Dual Band - che a dispetto del nome in realtà è un quartetto - presenta quel mix di generi sulle tracce dei Beatles proposto con successo al famoso Blue Note di Milano. Difficile trovare un’etichetta per l’ensemble composto da Benedetta e Beniamino Borciani, Lorenzo Bonomi e Lucrezia Piazzolla, che, in questo divertissement diretto dalla regista Anna Zapparoli, vestono i panni di comici canori o, se si preferisce, di cantanti commedianti. Ma, soprattutto, recitano e cantano in molte lingue, e imitano gli strumenti musicali, accompagnati dal pianista e arrangiatore Mario Borciani.
E dopo Frou Frou, c’è anche Mimì. Del resto, da oltre cent’anni, la chiamano così la protagonista dell’intramontabile Bohéme, il capolavoro di Puccini che sabato 19 marzo, alle ore 21, verrà presentato nella rivisitazione del progetto Opera Studio realizzato dal dipartimento di Canto e Teatro Musicale del Conservatorio «Nino Rota» di Monopoli. Scénes de la vie de Bohème s’intitola lo spettacolo diretto alla regia da Giovanni Guarino con protagonisti Ilaria Calò (Mimì), Rosanna Di Carolo (Musetta), Xiao Han (Rodolfo), Carlo Sgura (Schaunard), Vincenzo Santoro (Colline) e Maurizio Pellegrini (narratore) che, con la pianista Raffaella Migailo, faranno rivivere i momenti più belli di uno dei melodrammi più amati di sempre.


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