sabato 31 dicembre 2011

"Il bilancio del Festival Mousiké, XII edizione" di Dinko Fabris


"Giunti alla edizione XII, per il Festival più antico della Puglia dedicato alla musica antica e mediterranea (fondato nel 1995) possiamo dire di aver raggiunto con Mousiké una solidità e una notorietà internazionale che sono purtroppo rare nel panorama delle attività musicali della nostra regione.
L’edizione 2011 non era tematica, ma in qualche modo proseguiva il “viaggio” intrapreso negli ultimi anni sulle “vie dei Canti”, esplorazioni intelligenti e fascinose di territori musicali poco o per nulla esplorati, che si irradiano in maniera diacronica dal territorio pugliese verso tutti gli angoli del Mediterraneo, ad occidente e ad oriente. Il festival si è inaugurato con una prima italiana dello spettacolo dedicato alla ambigua e discussa figura di Lucrezia Borgia, figlia di un papa spagnolo, sposata tre volte (tra i mariti era Alfonso duca di Bisceglie) e accusata delle peggiori nefandezze, ma straordinaria mecenate e protettrice di letterati, artisti e musicisti nel Rinascimento, in collaborazione con il Festival di Utrecht; il concerto al castello di Bari è stato animato da Patrizia Bovi (premio Mousiké 2008) accompagnata da prestigiosi strumentisti della Schola Cantorum di Basilea. Gli altri concerti, come sempre in magnifici luoghi storici della Puglia, sono stati dedicati al recitarcantando del Seicento (il francese Marco Horvat), ai capricci per tiorba del bizzarro Bellerofonte Castaldi (l’argentina Evangelina Mascardi), al confronto tra due tedeschi viaggiatori, Händel e Telemann (Bonello, Alcalay, Di Lorenzo e Massa), alle cantate barocche (complesso barocco di Stoccolma con il virtuoso Dan Laurin), oltre a uno spettacolo degli amici di Terrae dedicato a Garcia Lorca e alla musica di autori spagnoli nati su “quella pelle di toro stesa fra Gibilterra e i Pirenei, l'Oceano ed il Mediterraneo”. Inoltre – proseguendo la tradizione di approfondimento culturale di Mousiké – sono stati presentati libri ed edizioni critiche (Il primo libro di madrigali di Jachet Berchem in collaborazione con il Conservatorio Nino Rota di Monopoli), cd e dvd (La Partenope di Leonardo Vinci appena realizzata dalla Dynamic con la partecipazione dei celebri Turchini di Antonio Florio). Tutto questo nel Castello Svevo di Bari (una felice coproduzione artistica con la Soprintendenza e la Direzione del Castello che ringraziamo) e nei castelli di Sannicandro, di Mola di Bari, di Bitritto, nello splendido Palazzo Beltrani di Trani (è nata quest’anno una proficua collaborazione con la Direzione della Pinacoteca Ivo Scaringi che vi è accolta). Altra collaborazione molto proficua è stata quella con il territorio della vicina Basilicata, ed in particolare con l’Università della Basilicata e con la Soprintendenza ai Beni artistici di Matera – con la cui collaborazione si sono svolti ben due concerti a Matera nella suggestiva cornice di Palazzo Lanfranchi: un concerto di musiche barocche (Telemann e Haendel a confronto) e un concerto di musiche e danze medievali con i complessi stabili del Festival in ricordo del musicista Massimo La Zazzera prematuramente scomparso.
L’Associazione “I luoghi della musica” di Angelo De Marzo e Sergio Pirozzi ha ideato l’innovativo progetto di guide storiche ai monumenti in cui si svolgono i concerti, accessibili a tutti gli interessati su prenotazione. Si inoltre svolta con successo la quarta edizione dei Corsi Internazionali di Musica Antica, con la partecipazione di straordinari maestri europei come il virtuoso di flauto dolce Dan Laurin e gli insegnanti di danza rinascimentale Barbara Sparti e Lieven Bart.
L’incontro per noi più emozionante è stato certamente quello conclusivo con lo straordinario musicista palestinese Ramzi Aburedwan (Premio Mousike Regione Puglia 2011) col suo ensemble di musicisti palestinesi Dal’Ouna, in un concerto con musiche e strumenti tradizionali di alto significato artistico ed umano. Ramzi è un musicista eclettico divenuto famoso nel mondo per la sua partecipazione come violista alla Diwan Orchestra Israelo-Palestinese di Daniel Barenboim, ma soprattutto per il suo progetto di scuola di musica a Ramallah che insegna ai bimbi palestinesi l’uso di strumenti musicali come alternativa all’odio e alla violenza. E’ stata questa l’occasione ideale per presentare in Puglia e in Basilicata, il “Sistema nazionale dei cori e orchestre infantili e giovanili” voluto in Italia da Claudio Abbado sul modello del Sistema venezuelano di José Antonio Abreu e già operativo nei territori pugliese e lucano, in collaborazione con diversi enti e istituzioni come l’Università e i Conservatori della Basilicata e numerosi nuclei già attivati. Questa iniziativa crea anche all’interno di Mousiké una svolta di impegno non più soltanto di tipo artistico ma sempre di più di carattere didattico e sociale, sia in Puglia e Basilicata, sia in cooperazione internazionale con i paesi del Mediterraneo, che caratterizzeranno sempre più le prossime edizioni del Festival." DINKO FABRIS

giovedì 29 dicembre 2011

Su Rai 5 il Capodanno è a suon di valzer!


Il primo giorno dell’anno Rai5 propone un vorticoso giro tra i valzer di Johann Strauss jr. Si inizia alle 9.30 con la sua più celebre operetta, “Il pipistrello”. Protagonisti dello spettacolo, diretto nel 1988 dal grande Carlos Kleiber (nella foto) con la regia di Otto Schenk, Pamela Coburn, Brigitte Fassbaender, Janet Perry ed Eberhard Wachter.
Si prosegue alle 19.00 con il tradizionale Concerto di Capodanno trasmesso in differita dal Musikverein di Vienna. Sul podio dei Wiener Philharmoniker Mariss Jansons, che propone i grandi classici di Johan Strauss figlio, come “Su bel Danubio blu”, “Tik-Tak-Polka”, “Delirium Waltz” e la “Tritsch-Tratsch-Polka”. In programma anche la “Pizzicato-Polka” di Johann Strauss jr. e Josef Strauss, la “Carmen-Quadrille” di Eduard Strauss, su motivi della “Carmen” di Georges Bizet, e la celeberrima “Marcia di Radetzky” di Johann Strauss padre.

Concerto di fine anno stasera a Corato. Presenta Michele Mirabella


Come da tradizione, l´Associazione "Harmonia Vocis" propone a Corato il Concerto di Fine Anno. Grazie al sostegno delle aziende Casillo, Cannillo, Torrevento e Granoro, questa sera, alle ore 20.30, in Chiesa Matrice risuoneranno le voci di Cheryl Porter, con l´Ensemble vocale "Halleluiah Gospel Singers", del tenore Cataldo Caputo, del soprano Teresa Di Bari e del mezzosoprano Antonella Colaianni.
Le loro voci saranno accompagnate dal Coro Ottavio De Lillo, dall´Orchestra da Camera "Harmonia Vocis" e dal pianoforte di Vincenzo Rana. A dirigere l´intera serata musicale sarà la virtuosa bacchetta di Bepi Speranza. Attesissima inoltre, la presenza di Michele Mirabella (nella foto), elegante e raffinato testimone della cultura contemporanea, oltre che esperto conoscitore del nostro territorio e delle sue risorse.
L´ensemble "Halleluiah Gospel Singers" riunisce varie voci provenienti dalle "città-simbolo" della musica afroamericana: Chicago, Atlanta e Memphis. Le particolari risorse timbriche di ogni singola voce di questo coro gospel danno vita ad un impasto sonoro accattivante, di notevole impatto espressivo. Gli "Halleluja Gospel Singers" hanno alle spalle un grande esperienza e hanno affiancato artisti del calibro di Mariah Carey, Giorgia, Stevie Wonder, George Benson, Mario Biondi, e Luciano Pavarotti.
Cheryl Porter, soprannominata "la Regina del Gospel d'Italia", torna a Corato dopo "Incanto d´estate", la serata che l´ha vista protagonista con massimo successo di pubblico e di critica. Cheryl Porter e Cataldo Caputo hanno duettato insieme più volte accompagnati dalla Banda della Polizia di Stato, sul palco del Petruzzelli ed in giro per il mondo. Quella del Concerto di Fine Anno sarà una ghiotta occasione per riascoltarli insieme e con gli altri protagonisti della serata.
Ingresso libero. Info: 3494533246.

mercoledì 28 dicembre 2011

Il grande Roberto Cappello incanta il pubblico dell'Agimus di Mola di Bari


Il teatro van Westerhout di Mola di Bari è una bomboniera raccolta ed elegante dall'acustica un po'secca ma egualmente efficace. Ospite dell'ammirevole associazione Agimus "Giovanni Padovano", nella fiorente cittadina a pochi chilometri dal capoluogo pugliese, è stato ieri il celebre pianista salentino Roberto Cappello, uno dei massimi interpreti lisztiani al mondo. Giunto a festeggiare proprio in questo 2011, dedicato al bicentenario della nascita di Franz Liszt, i suoi luminosi quarant'anni di carriera.
Il sessantenne Cappello è diventato dallo scorso anno direttore del Conservatorio "Arrigo Boito" di Parma, ma non ha certo per questo rinunciato a studiare e suonare, oltre a tenere accorsate maesterclasses.
Nel 1976, dopo la sua significativa affermazione al "Maria Canals" di Barcellona (1974) gli fu assegnato il Primo Premio al prestigioso Concorso "Ferruccio Busoni" di Bolzano, quando erano ben venticinque anni che non veniva assegnato ad un italiano. Da lì una carriera che l'ha visto esibire il suo straordinario talento in tutto il mondo.
Cappello non è mai stato, va detto, un personaggio da star system, mantenendo sempre un profilo umano vagamente introspettivo e di rara signorilità. Ci chiediamo, infatti, ancora oggi come mai etichette prestigiose come la Deutsche Grammophon e la Decca - di un tempo ormai andato - non gli abbiano mai proposto di incidere per loro.
Ieri sera a Mola ci ha regalato un programma dal taglio originalissimo: "Il canto del cigno", l'ultimo ciclo liederistico di Franz Schubert, nella trascrizione per solo pianoforte di Franz Liszt. Un viaggio spirituale, autenticamente romantico dove delle vibrazioni talora enfaticamente virtuosistiche del compositore ungherese, c'era poco o nulla. Cappello ha eseguito con eleganza di tocco, coinvolgente lirismo e fremiti appassionati i quattordici numeri del bellissimo ciclo schubertiano, senza soluzione di continuità e soprattutto senza la minima interruzione da parte dell'impeccabile pubblico molese, sempre attento e concentrato nell'ascolto. Alla fine tutti in piedi e profondamente grati ad applaudire questo grande Artista che ha saputo in quarant'anni onorare la sua schietta pugliesità nel mondo. Infine, due bis sublimi, restituiti dal Maestro con classe cristallina, come l'"Ave Maria" di Schubert ed il "Widmung" di Schumann in altrettante splendide trascrizioni lisztiane.

Zhang Xian dirige L'Orchestra Verdi di Milano nella Nona Sinfonia di Beethoven


Giusto il tempo per festeggiare il Natale in famiglia. E poi, il gran finale, con quello che ormai è diventato un vero e proprio must nel panorama musicale milanese e nazionale: la Sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven, universalmente e più semplicemente conosciuta come la Nona. Appena rientrata dall’Oman, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, guidata dalla sapiente bacchetta del suo Direttore Musicale ormai da tre stagioni, la cinese Zhang Xian (nella foto), intonerà le inconfondibili quanto superbe e trascinanti note del capolavoro del genio di Bonn, culminante in quell’Inno alla Gioia che, come pochi altri brani nella storia, condensa in sé gli stilemi della musica assoluta. E, come vuole consolidata tradizione ormai da tredici stagioni consecutive, la Nona sarà eseguita quattro volte a cavallo di Capodanno: giovedì 29 (ore 20.30), venerdì 30 (ore 20.00), sabato 31 dicembre (ore 20.00) 2011 e, nel pomeriggio, alle ore 16.00, anche l’1 gennaio 2012, all’Auditorium di largo Mahler.
Sul palco, a completare uno scenario d’impatto inimitabile - con circa 200 persone tra musicisti e orchestrali - ci sarà naturalmente il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, sotto la guida del Choir Master Erina Gambarini.
Di massimo profilo artistico anche il cast dei solisti, composto da Eva Oltivanyi (soprano), Maria José Montiel (mezzosoprano), Arthur Espiritu (tenore), David Wilson Johnson (basso).

martedì 27 dicembre 2011

E' nato un sito web dedicato alla vita e all'opera del compositore Salvatore Sciarrino


Dal 25 dicembre del 2011 è on line il sito www.salvatoresciarrino.eu/
Le pagine web sono interamente dedicate a Salvatore Sciarrino ed hanno l’intento di documentare al meglio l’opera, il pensiero musicale, l’estetica di uno dei più grandi compositori contemporanei. Il sito contiene una nota biografica, una scheda per ognuna delle opere composte da Salvatore Sciarrino (con informazioni di edizione, organico ed esecuzione, nota dell’autore, bibliografia e discografia specifiche), un apparato generale di bibliografia, discografia, pagine web il più possibile completo ed aggiornato, una pagina di contatti. A questi elementi si è aggiunta una sezione interamente dedicata a filmati, appositamente prodotti, con interventi dello stesso Salvatore Sciarrino e di Marco Angius, Mario Caroli e Anna Radziejewska virtuosi e musicisti abituali collaboratori del Maestro; ai video già prodotti a breve se ne aggiungeranno altri.
Il sito è stato concepito e prodotto da Giulio D’Angelo insieme a Tiziano Bole (web design, riprese e montaggio video) e Paolo Troian (collaborazione alla schedatura delle opere) ed è stato realizzato con la collaborazione degli editori Ricordi e Rai Trade, l’Archivio Storico Ricordi, la Fondazione Paul Sacher.

Concerto di Capodanno a Barletta con l'Orchestra Sinfonica di Chisinau


Sarà il tradizionale Concerto di Capodanno, giovedì 29 dicembre , con porta alle ore 20,45 ed inizio alle ore 21,15. Anche quest'anno la stagione ha fatto registrare il tutto esaurito, ad inaugurare l'intensa e particolare 28.ma Stagione Concertistica organizzata dall''Associazione Cultura e Musica "G.Curci" di Barletta, in collaborazione con la Direzione Artistica dell'omonimo Teatro Comunale. Nel corso del nuovo anno saranno ben gli 16 appuntamenti che si svolgeranno presso il Teatro Comunale Curci e la Chiesa di Sant’Antonio.
Di scena quest'anno nel primo evento di stagione, l'Orchestra Sinfonica di Chisinau, orchestra fondata nel 1930 a Tiraspol. Da allora, la compagine ha svolto il ruolo di ambasciatore dell'arte e della cultura nazionali nel mondo. Suo primo direttore stabile è stato il maestro A.Climov. Il suo repertorio è costituito da capolavori di musica sinfonica e sacra. L'orchestra esegue opere di diversi generi ed epoche stilistiche che copre un vasto arco di tempo che va dal XVII al XXI secolo. Un posto speciale nel suo repertorio è dedicato alla musica di compositori moldavi e rumeni. L'orchestra è composta da più di 80 musicisti, tutti solisti di grande prestigio e fama. Per oltre 75 anni l'Orchestra Filarmonica ha ospitato alcuni dei più grandi musicisti collaborando con compositori e direttori d'orchestra di fama internazionale come D. Shostakovich, D. Kabalevsky, A. Khachaturyan, A. Beffato, K. Kondrashin, O. Chekigean, O. Jansons , K. Esterreicher, San Niculescu, A. Vieru, A. Iorgulescu, D. Rotaru, L. Danceanu, M. Jora, M. Negro, C. Tsaranu, V. Munteanu.
Tra il 1950 e il 1970 anni l'orchestra ha suonato con musicisti del calibro di D. Oistrach, M. Rostropovich, L. Kogan, E. Gilels, S. Richter, G. Kremer.
Tradizionale, eppure diverso, ma sempre affascinante, sarà il programma che questa famosissima Orchestra russa ci proporrà. Dall’Ouverture de “Il Pipistrello”, al Kaiser Valzer, da Rose del Sud all’Annen Polka, da “Voci di Primavera” al Pizzicato Polka e tanti altri valzer e polke ancora , fino a concludere con la tradizionale e coinvolgente "Marcia di Radetzky". A dirigerla ci sarà il maestro moldavo Michail Agafita apprezzato per la sua personalità ed il suo talento artistico, oltre che per sensibilità interpretativa e tecnica raffinata, è stato definito dalla critica come "uno dei più giovani talentuosi direttori europei".
Una celebrazione dunque memorabile per salutare nel migliore dei modi l'arrivo del Nuovo Anno, rinnovando uno degli appuntamenti più amati ed attesi dal pubblico. Per informazioni rivolgersi al botteghino del Teatro Curci di Barletta(tel. 0883/332456).

A Casa Giannini si presenta il nuovo libro su Gustav Mahler di Alessandro Zignani


giovedì 29 dicembre a CASA GIANNINI
(Via Sparano, 172 BARI
Ingresso libero - ore 18,00 /
Infotel 080.524.68.64.)
a chiusura dell'anno mahleriano, Nicola Scardicchio presenta, con l'autore, il nuovo, straordinario romanzo di Alessandro Zignani (nella foto): "IL CANTO DELLA TERRA. Mahler, Freud e l'America: il romanzo degli addii".
A Vienna, alla vigilia dell'annessione nazista, nella mente di Freud riemerge un dialogo con Mahler, avvenuto anni prima in Olanda.
Lo psicoanalista muove i suoi passi nella capitale asburgica nei luoghi segreti che hanno visto la nascita di quella nuova estetica, ambigua nel suo ideale di purezza, proclamata dal compositore lungo le sue visionarie sinfonie.
Dalla follia amorosa per Alma fino all'ultimo esilio a New York, la figura di Mahler diventa, nella mente di Freud minata dalla malattia, una figura di Sosia demoniaco, insieme vittima e carnefice, tra gli spasimi di un Occidente ormai giunto al suo tramonto.

sabato 24 dicembre 2011

Presentati i preziosi concerti di Mirarte per il 2012: si parte il 13 gennaio con il pianista Enrico Pieranunzi


Le due precedenti stagioni hanno rappresentato per la neonata associazione culturale Mirarte di Bari un successo davvero sorprendente: "sold out" per tutti i concerti proposti in Vallisa. Quest'anno nella medesima cornice ne saranno elargiti altri sei, tutti di ragguardevole livello artistico, come i precedenti. La stagione è stata presentata ieri nella sala Giunta della Provincia di Bari dal direttore artistico di Mirarte, Marina Addante, insieme al vicepresidente dell'ente barese Nuccio Altieri ed al suo segretario generale, Domenico Giorgio. Tra i concerti che si succederanno, un fascinoso mixage tra classica e jazz border-line, segnaliamo, oltre a quello di apertura già annunciato dal blog mesi fa del notissimo pianista Enrico Pieranunzi (13 gennaio), il Trio Modigliani (27 gennaio), il Duo - da non perdere - Javier Girotto (sax) e Luciano Biondini (fisarmonica) per il 10 febbraio ed il Nuevo Tango Ensamble, con la partecipazione straordinaria del grande clarinettista Gabriele Mirabassi (24 febbraio). Gli ultimi due appuntamenti del 9 marzo e del 23 marzo di impronta squisitamente "Classica" vedranno, anche in questo caso, protagonisti delle due serate artisti di calibro internazionale: Tomasz Tomaszewski (primo violino - konzertmeister della Deutsche Oper di Berlino) e il nostro Domenico Del Giudice (chitarra) nel primo concerto; il prestigioso Quartetto Savinio (nella foto) insieme alla eccellente pianista Linda Di Carlo nella seconda ed ultima performance della rassegna. La Provincia di Bari, come ha ricordato Altieri, sosterrà l'ultima serata, mentre gli altri cinque appuntamenti avranno, di volta in volta, una sponsorizzazione ad hoc. Il Main Sponsor di Mirarte è, come sempre, la "Tenuta Le Taverne" di Ostuni del dott. Giovanni Veronesi. Gli accessibili abbonamenti (70 euro/50 Euro) e biglietti (15/10 Euro) sono già in prevendita presso il negozio Centro Musica in Corso Vittorio Emanuele II, 165 a Bari.

giovedì 22 dicembre 2011

AUGURI DI BUON NATALE!

Due raffinati compact disc da regalare a Natale


E' da un bel po' di tempo che non mi occupo in questo blog di recensire compact disc. Avvicinandosi inesorabilmente il Natale, che tutto in realtà dovrebbe essere tranne che sfrenata corsa al regalo, mi preme però segnalare da queste umili colonne due preziosi compact disc che sono pervenuti in "redazione" nelle ultime settimane.
Il primo appartiene alla prestigiosa etichetta Decca e vede protagonista l'eccellente chitarrista napoletano Edoardo Catemario (nella foto) impegnato in alcune pagine tra le più significative del repertorio spagnolo di questo popolare strumento. Non a caso il titolo del compact è sufficientemente indicativo: "España". E' lo stesso Catemario a "raccontare" nel prologo delle note di copertina il suo amore quarantennale per la musica spagnola, ricordando in particolare il più grande chitarrista classico di sempre, quell'Andrès Segovia a cui lui stesso deve in fondo la scelta di una vita passata con lo strumento a sei corde. Nel compact si parte con alcuni hits di Albeniz, passando poi per Moreno Torroba, Manuel De Falla, Joaquin Turina, lo stesso Segovia e si termina con la "Suite Compostelana" di Federico Mompou. 76 minuti godibilissimi, dove oltre alla solida tecnica, colpiscono la calda espressività e la coinvolgente intensità delle interpretazioni del partenopeo Catemario. Napoli e la Spagna: due luoghi da sempre culturalmente ed artisticamente vicini; questo disco ne è la dimostrazione perfetta.
L'altro compact disc di cui vi voglio parlare costituisce il debutto di un Duo, il "Globe Duo", giovane ma già noto ed apprezzato soprattutto all'estero; lo compongono due straordinari talenti italiani del calibro di Andrea Oliva (flauto) e Costanza Savarese (chitarra). Il disco pubblicato dall'etichetta Wide Classique sciorina una variegata quanto stimolante scaletta temporale che va dalla "Sonata Concertata" di Paganini alla sublime Sonata "Arpeggione" di Schubert, nella buona, va detto, revisione di K. Ragossnig. In mezzo ascoltiamo la delicata e struggente "Bachianas Brasileiras n.5" di Villa-Lobos la celebre "Pavane pour une enfant défunte" di Ravel, un gustoso, sorprendente mix di colonne sonore e "La fille aux cheveux de lin" di Debussy. Loro sono bravissimi, possiedono un'intesa fantastica, ma soprattutto suonano con precisione, musicalità ed eleganza, assai rare. A dare un significativo valore aggiunto all'ottima riuscita artistica del compact disc, ci pensa la strepitosa qualità dell'incisione.

I concerti natalizi dell'Orchestra Sinfonica di Bari diretta da Giovanni Pelliccia a San Nicola e Showville


Ieri sera nella splendida cornice di una Basilica di San Nicola (affolatissima di gente) in favore dell'associazione "Alzheimer Italia", questa sera, alle ore 21.00, presso la multisala Showville di Bari l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibisce in un bel concerto natalizio dal titolo “Christmas Time Is Here For Everyone”, diretto dal maestro Giovanni Pelliccia (nella foto) e con solisti del calibro di Giuseppe Delre (voce), Roberto Ottaviano (sax soprano), Michele Campobasso (pianoforte), Camillo Pace (contrabbasso) e Saverio Petruzzellis (batteria). I biglietti sono in vendita la sera stessa del concerto al costo di 4 euro presso il botteghino della multisala Showville.

In programma :

· Heaven can wait - Dave Grusin /

· Jingle bells - James Pierpont /

· The Christmas song - Robert Wells/

· Let it snow - Jule Styne /

· Christmas time is here for everyone – Giuseppe Delre/

· Santa Claus is coming to town – H. Ghillespie – F. Coots /

· People - Jule Styne /

· White Christmas – Irving. Berlin/

· Sleigh ride – M. Parish – L. Anderson /

· I’ll be home for Christmas – W. Kent /

· Have yourself a merry little Christmas – H. Martin R. Blane /

· Medley: Silent night – Tu scendi dalle stelle - F. Gruber - A. Liguori.

mercoledì 21 dicembre 2011

Stasera s'inaugura a Firenze il Nuovo Teatro dell'Opera con diretta su Rai5


La Toscana diventa “all digital” e Rai5 festeggia l’evento con la diretta del Concerto inaugurale del Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, questa sera alle 20.15. “Dopo l’ ‘Aida’ con la regia di Ferzan Ozpetek che inaugurò lo scorso Festival del Maggio Musicale Fiorentino – dice Massimo Ferrario, Direttore di Rai5 – il nostro canale porta un nuovo grande evento musicale fiorentino in diretta nazionale, ma questa volta trasmettendolo anche in Toscana, grazie allo switch-off della regione. E dopo la diretta della serata Rai5, con la sua programmazione dedicata all’intrattenimento culturale, resterà un’opportunità in più per tutta la Toscana”.
Il concerto, con Zubin Mehta sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino, ha in programma l’Ouverture “Leonore n. 3” di Beethoven, la prima esecuzione assoluta di “Gegenliebe” di Sylvano Bussotti, opera composta appositamente per l’occasione, e la “Nona Sinfonia” di Beethoven.
Il concerto è introdotto e commentato durante l’intervallo da Michele dall’Ongaro, protagonista della trasmissione “Petruška” e volto di Rai5 legato alla musica, e dalla giornalista Maria Rosaria de Medici. Intervengono il compositore Sylvano Bussotti, l’architetto Paolo Desideri, autore del progetto del Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, Giorgio Albertazzi e Zubin Mehta. La regia televisiva del concerto è di Patrizia Carmine; la personalizzazione della diretta di Rai5 è curata da Felice Cappa. La serata è trasmessa in diretta anche in 16 cinema italiani, parte del circuito Microcinema, distribuiti in Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Veneto, Umbria e Piemonte.

Il celebre pianista Roberto Cappello suona per l'Agimus a Mola di Bari il ciclo "Schwanengesang" di Schubert-Liszt


Martedi 27 dicembre alle ore 20.45 in Mola di Bari presso il Teatro Comunale N. van Westerhout il celebre pianista ROBERTO CAPPELLO (nella foto), uno dei massimi esponenti del concertismo mondiale, sarà protagonista di un attesissimo recital.
Il pianista a Mola di Bari eseguirà tutto il ciclo sublime e tragico dello "Schwanengesang" (Canto del cigno), una serie di Lieder di Schubert (composti nel 1828 e pubblicati nel 1829 a pochi mesi dalla sua morte) trascritti per solo pianoforte da Franz Liszt. Sono pezzi ben noti nella versione originale per voce e pianoforte ma è rarissimo poterli ascoltare nella sontuosa strumentazione di Liszt. Ciascun Lied diviene uno studio di tecnica pianistica, ma soprattutto un piccolo prodigio di poesia.
Ex-enfant prodige, Roberto Cappello è, da anni, uno degli artisti più noti e richiesti dell’intero panorama pianistico mondiale. Sono oltre 2000 i concerti tenuti nelle più prestigiose sale da concerto del mondo come solista, ma anche in formazioni da camera (importante la sua attività in collaborazione con il quartetto Kodaly e il violoncellista Franco Maggio Ormezowsky) e con orchestra.
Nato nel 1951 a Campi Salentina (Lecce), Cappello ha iniziato giovanissimo gli studi musicali con il padre, tenendo il suo primo concerto, accolto con entusiasmo da pubblico e critica, a soli 6 anni presso la Konzerthaus di Vienna. Entusiasmo che non è calato nel corso della sua carriera, come dimostrano i tanti premi ricevuti in concorsi come il “Città di Senigallia” e il “Maria Canals” di Barcellona, il Concorso Pianistico Nazionale di Treviso e, nel 1976, il primo premio al prestigioso Concorso Pianistico Internazionale “Ferruccio Busoni” di Bolzano, che da 25 anni non veniva assegnato a un pianista italiano e che lo ha consacrato a livello internazionale.
Costantemente invitato ad eseguire concerti con le più importanti orchestre sinfoniche italiane e straniere, è ospite regolare delle maggiori Istituzioni Nazionali (Accademia di Santa Cecilia di Roma, Teatro La Scala di Milano, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Petruzzelli di Bari) e Internazionali (Accademia F. Liszt di Budapest, Konzerthaus di Vienna, Salle Gaveau di Parigi) e dei più prestigiosi festivals Internazionali come quelli di Besançon, Spoleto, Stresa, Bergamo, Husum, può vantare esecuzioni particolarmente importanti come quelle dell’inaugurazione della Stagione da Camera del Teatro alla Scala di Milano nel 1994 e della Stagione da Camera di Santa Cecilia a Roma nel 1995, in cui ha eseguito, in entrambe le occasioni, i 12 Studi Trascendentali di Liszt.
Info e prenotazioni:

associazione A.G.I.MUS./ tel. 368.56.84.12 /

a.g.i.mus@alice.it /

www.agimuspadovano.com /
DA NON PERDERE!

martedì 20 dicembre 2011

Lorin Maazel annuncia a Bari:" l'Orchestra del Petruzzelli sarà ospite in estate al Festival americano di Castleton"


Il formale benvenuto con brindisi di questa mattina, in un affollato foyer del Petruzzelli, al grande Maestro americano Lorin Maazel, oltre che in un'occasione di auguri per l'imminente Natale, ha regalato una splendida quanto inattesa sorpresa: l'Orchestra della Fondazione Petruzzelli, già molto apprezzata dal direttore nel concerto a Washington della primavera scorsa, sarà invitata al suo prestigioso Festival di Castleton in Virginia per l'esecuzione di ben tre opere (Carmen, Barbiere di Siviglia e la Bohème) ed un paio di concerti. La notizia è stata accolta con evidente emozione dal sindaco di Bari Michele Emiliano, nella sua funzione di presidente della Fondazione Petruzzelli e dallo stesso sovrintendente Vaccari, presenti alla conferenza stampa di stamane. "Mi pare che sia la prima volta - ha detto Maazel - che una compagine sinfonica italiana venga invitata ad un festival americano come orchestra in residence per tre settimane. E questo perchè ho ammirato e riconosciuto che il complesso barese, pur essendo giovane, possiede al suo interno musicisti di significativo livello; già adesso nell'insieme ha delle eccellenti qualità e potenzialità da cui partire per migliorare ancora. Si tratta per quanto mi riguarda di una delle più belle realtà orchestrali italiane e sono sicuro che la sua permanenza estiva a Castleton sarà un successo." Il Maestro americano ha poi dato appuntamento al prossimo 20 gennaio per l'inaugurazione della stagione lirica del Teatro Petruzzelli con la Carmen di Bizet da lui stesso diretta. Un grande evento per Bari e per la Puglia.

lunedì 19 dicembre 2011

"La damnation de Faust" inaugura la Stagione 2012 del Teatro Massimo di Palermo: debutta nella regia lirica Terry Gilliam, sul podio Roberto Abbado


È frutto di una prestigiosa coproduzione internazionale lo spettacolo per il titolo inaugurale della Stagione 2012 del Teatro Massimo, "La damnation de Faust" di Hector Berlioz (22-29 gennaio): un allestimento, già definito dalla critica inglese come un capolavoro, realizzato dal Massimo con la ENO-English National Opera di Londra e alla Vlaamse Opera di Anversa e Gent, e che vanta la firma di una celebrità come Terry Gilliam, geniale innovatore del linguaggio televisivo, cinematografico e teatrale postmoderno, per la prima volta impegnato nell'opera. Membro americano dei Monty Phython, Gilliam è il fantasioso e irriverente regista di film come "Brazil" (1985), "Le avventure del barone di Münchausen" (1988), "La leggenda del re pescatore" (1991 - Leone d´Argento a Venezia), "L´esercito delle 12 scimmie" (1995 - con Bruce Willis e Brad Pitt), "Paura e delirio a Las Vegas" (1998), "I fratelli Grimm e l´incantevole strega" (2005), "Parnassus. L´uomo che voleva ingannare il diavolo" (2009).
Spettacolo "pirotecnico" in cui Gilliam percorre simbolicamente insieme a Faust e al suo patto con Méphistophélès i momenti più significativi della storia tedesca come un rincorrersi di immagini che conducono il pubblico attraverso continui rimandi storici e artistici: dal romanticismo al nazismo, dall'idillio campestre del primo atto (con riferimenti ai quadri di Caspar Friedrich), a una pungente satira che talora sfocia nell'autocommiserazione e che si scaglia contro la politica imperialistica europea di fine Ottocento. La "dannazione" della cultura tedesca prende corpo nell'ascesa del regime nazista, fra il "Nido dell'aquila" a Berchtesgaden e i giochi olimpici del 1936, con Marguerite ebrea che si finge ariana con una parrucca dalle trecce bionde e che poi compie in treno il suo viaggio verso la morte, mentre Faust e Méphistophélès corrono agli inferi su un sidecar.
Nella partitura di Berlioz, le immagini della parabola faustiana - non sempre nella canonica successione goethiana, si susseguono sinfonicamente senza sosta, come già fosse un copione cinematografico, terreno ideale per la creatività vulcanica di Gilliam.
A dirigere l'Orchestra, il Coro e il Coro di voci bianche del Teatro Massimo ci sarà una fra le più note bacchette di oggi, Roberto Abbado. Gli interpreti vocali Gianluca Terranova come Faust, Anke Vondung nel ruolo di Marguerite e Lucio Gallo in quello di Méphistophélès.
Costo dei biglietti: da euro 15 a euro 125, in vendita presso il botteghino del Teatro (aperto da martedì a domenica ore 10 - 15, tel. 0916053580 / fax 091322949 / biglietteria@teatromassimo.it), sul sito www.teatromassimo.it o nelle prevendite autorizzate in tutta Italia del circuito Amit-Vivaticket. Informazioni e prevendita 800 907080 (tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17). Teatro Massimo - piazza Verdi 1 - 90138 Palermo.

giovedì 15 dicembre 2011

Concerto di Natale della Scuola di Musica di Fiesole

Concerto di Natale a Corato con l'Associazione "Euterpe"

"Raccontare Beethoven" con l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari: si parte il 5 gennaio allo Showville


Una programmazione totalmente rinnovata con cinque progetti musicali tematici, una guida all’ascolto prima di ogni concerto con critici musicali, giornalisti e registi e una nuova campagna abbonamenti. Sono queste alcune delle novità della stagione concertistica 2012 dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari che si apre il 5 gennaio prossimo con il progetto “Raccontare Beethoven” in coproduzione con Showville la multisala cinematografica barese che ospiterà i primi dodici concerti dell’anno (otto Sinfonie e quattro concerti per pianoforte), dedicati al grande compositore tedesco.
In occasione del concerto inaugurale della stagione, l’Orchestra Sinfonica della Provincia sarà diretta dal maestro Vladimir Conta con solista il soprano greco Dimitra Theodossiou. In programma la Sinfonia n.1 in do maggiore op.21 di Ludwing Van Beethoven, Sinfonia da “Norma” e Sinfonia da “Casta Diva” di Vincenzo Bellini, Sinfonia da “Luisa Miller”, “Tacea la notte placida” da “Il Trovatore”, “Preludio atto III” e “Addio del passato da “La Traviata” di Giuseppe Verdi.
Alla vigilia della riapertura nel 2012 dell’auditorium “Nino Rota”, futura sede dell’Orchestra, è stato promosso anche un rilancio degli abbonamenti.
Per il “ciclo beethoveniano”, che si svolgerà da gennaio a marzo, il costo biglietto sarà di 10 euro per ogni singola serata, 8 euro quello ridotto (over 65, possessori di tessera Agis, studenti universitari e allievi del Conservatorio). Sono previsti abbonamenti da 60 euro (40 euro ridotto) per i dodici concerti. Nell’ambito del progetto “Raccontare Beethoven” sono previste anche produzione in decentramento in alcuni teatri della provincia quali Santeramo, Gioia del Colle, Castellana e Conversano. La stagione dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari proseguirà con altri quattro cicli monotematici: “Festival di Pasqua” (marzo- aprile), “Silenzio: settimane di musica contemporanea” (aprile – maggio), “Tesori musicali di Puglia” (maggio), “I luoghi della memoria: concerti nei castelli” (giugno – luglio).
L’iniziativa è stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, alla presenza dell’assessore alla cultura della Provincia di Bari, Nuccio Altieri, del maestro Angelo Cavallaro, nuovo direttore artistico dell’Orchestra della Provincia di Bari, di Michele Bisceglie, responsabile delle attività teatrali ed eventi della multisala Showville di Bari e di Lucia Favia, dirigente del Servizio Beni ed Attività Culturali della Provincia di Bari.
Gli abbonamenti potranno essere acquistati presso il botteghino di Showville aperto tutti i pomeriggi a partire dalle ore 16.00 (mercoledì – sabato - domenica anche di mattina dalle ore 10.30 alle 13.30). Info. 080.9757084.

Il "Marina Addante Sextet" apre questa sera al Gorgeous di Bari la rassegna jazz dell'Associazione MIRARTE


Parte questa sera, alle 21,30, la rassegna Jazz organizzata dall'Associazione Mirarte al Gorgeous di Bari (via della Costituente 82). Il primo concerto si intitolerà “Singing and Swinging”: protagonista il "Marina Addante Sextet". Insieme alla nota vocalist barese, nella foto, si esibiranno artisti del calibro di Nico Marziliano (pianoforte), Francesco Lomangino (sassofoni e flauto), Roberto Inciardi (contrabbasso), Franco Guarnieri (batteria) e Menico Quintavalle (chitarra). Infotel: 340.751.05.54.

E' Carlos Kleiber il più grande direttore d'orchestra di sempre secondo i Maestri di oggi


Cento direttori d’orchestra di tutto il mondo hanno votato il migliore direttore di sempre. Primo classificato è risultato Carlos Kleiber, seguito da Bernstein, Karajan e Toscanini. E tra quelli in attività, il primo è Claudio Abbado.
Pochi voti invece sono stati contati per Barenboim, Pappano e Mehta.
Classic Voice, il mensile italiano leader nel settore della musica classica, ha chiesto alle cento più autorevoli bacchette internazionali, dalla A di Abbado alla Z di Xian Zhang, di indicare il più grande direttore di tutti i tempi. Tra i cento elettori ci sono grandi nomi come Muti, Mehta, Chailly, Gatti, Luisi, Temirkanov, ma anche giovanissimi astri del podio tra i quali Harding, Dudamel e Matheuz. Il risultato finale proviene dunque da una giuria a dir poco qualificata. E questi sono i risultati pubblicati sul numero di “Classic Voice” in edicola dal 15 dicembre: Carlos Kleiber, che pur essendo un direttore a dir poco “irregolare”, ha trionfato lasciando a buona distanza il secondo classificato Leonard Bernstein e al terzo posto Herbert von Karajan, seguito o a pari passo dal grande vecchio Arturo Toscanini. Tra i direttori in attività Claudio Abbado è stato il più votato dai suoi colleghi, seguono Harnoncourt e Muti. I maestri impegnati a dirigere le principali istituzioni musicali italiane, Barenboim alla Scala, Pappano a Santa Cecilia e Mehta al Maggio fiorentino, hanno invece raccolto pochi voti, non riuscendo a entrare nella top 20 generale, e collocandosi nella parte bassa della classifica dei migliori direttori di oggi, dopo Gardiner, Boulez e Rattle. Riccardo Chailly, commentando le qualità del vincitore, ha elogiato la sua “grande tecnica direttoriale mai superata da altri” e la capacità di “raggiungere sempre la vetta della sua somma ricerca interpretativa”.

Di seguito la classifica generale:


1) Carlos Kleiber /
2) Leonard Bernstein /
3) Herbert von Karajan /
4) Arturo Toscanini /
5) Wilhelm Furtwängler /
6) Claudio Abbado /
7) Dimitri Mitropoulos /
8) Nikolaus Harnoncourt /
9) Bruno Walter /
10) Gustav Mahler /



Nel numero di “Classic Voice” in edicola (allegati 2 CD con Claudio Abbado che dirige le Musiche per il teatro di Beethoven e l’annuario biografico “Classic People”) si trovano le classifiche particolari, i voti espressi dai 100 direttori e la motivazione delle loro preferenze.

martedì 13 dicembre 2011

Domani a Villa Romanazzi Carducci si presentano le guide ai vini di Puglia e Basilicata 2012


Quali novità fra i vini di Puglia e Basilicata? Quali saranno le Eccellenze 2012? Per scoprirlo basta partecipare all'appuntamento di domani, mercoledì 14 dicembre alle ore 18,00 presso l'Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci di Bari, dove si terrà la presentazione delle edizioni 2012 della “Guida ai Vini di Puglia” e della “Guida ai Vini di Basilicata” edite da Edisud - società editrice de La Gazzetta del Mezzogiorno.
In occasione della serata, presentata dall'attore Mauro Pulpito, interverranno produttori, esperti del settore e autorità istituzionali.
Al termine dell'incontro, ricca degustazione dei vini presenti in entrambe le guide, comprese le eccellenze e le novità dell'ultima annata. Ingresso libero. Info 080. 2023988.

Si è aperta ieri con successo nel segno di Brahms la stagione dei Cameristi


La domenica precedente un raffinato matinèe di musica francese con Leonardo Grittani (flauto), Francesco Paradiso (clarinetto) e Maurizio Zaccaria (pianoforte), ieri sera nell'Auditorium Vallisa di Bari, affolato di appassionati, è stata invece la volta dell'attesa integrale delle sonate per violino e pianoforte di Johannes Brahms interpretate da due eccellenti artisti del calibro di Giulio Rovighi (violino) ed Elisabetta Mangiullo (pianoforte). Così dunque si è aperta la XIII stagione dell'Accademia dei Cameristi, i cui concerti sono e saranno in replica il giorno successivo, come stasera presso il Teatro Sociale di Fasano (BR).
Soffermandoci sul bel concerto di ieri sera, non possiamo che complimentarci con Rovighi e la Mangiullo per aver trovato in pochi giorni di prove un affiatamento davvero invidiabile. Le tre sonate per pianoforte e violino di Brahms op. 78, 100 e 108, si sono susseguite senza soluzione di continuità, come un unico corpus espressivo di rara bellezza. Il violino dal suono mirabile, e a tratti angelico, vibrante, cantabilissimo di Rovighi si è fuso naturalmente nel tessuto ora morbido, ora corposo dell'"orchestra" pianistica della Mangiullo. Dico non a caso "orchestra", perchè la pianista salentina, tra le più brillanti soliste italiane del nostro tempo (meritevole di ben altra attenzione di quella ottenuta sinora), ci ha regalato un approccio virile e tagliente, grazie alla sua schietta musicalità, soprattutto quando si misura con Maestri a lei congeniali come Schumann e Brahms. Ecco perchè ieri, grazie all'abilità e sensibilità dei due interpreti si è riusciti ad ottenere un'aura, un'atmosfera di magica concentrazione anche nel pubblico. Ne siamo stati felici: per una volta, non abbiamo ascoltato il trillo del solito cellulare dimenticato acceso; abbiamo dunque potuto godere appieno dell' intenso viaggio nel (sempre) fascinoso universo brahmsiano.

Il Concerto di Natale dell'OSN della Rai nella suggestiva Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi


Da Stille Nacht ad Adeste fideles: due brani che segnano l’inizio e la fine del tradizionale viaggio nelle più belle melodie della natività - tra musica popolare, spirituals e composizioni classiche – proposto dal Concerto di Natale, sabato 17 dicembre alle 11.00, nello scenario della Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi. Protagoniste la violinista scozzese di origine italiana Nicola Benedetti, la cantante statunitense Randy Crawford e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che ritrova – per il terzo anno – il direttore newyorkese Steven Mercurio (nella foto). A impreziosire il concerto anche il Coro di Voci Bianche e il Coro da Camera dell’Accademia Del Teatro alla Scala diretti da Bruno Casoni con Marco De Gaspari.

Il Concerto - che verrà trasmesso in Eurovisione su Raiuno il 25 dicembre alle 12.30, dopo la benedizione Urbi et Orbi di papa Benedetto XVI - giunge quest’anno alla sua XXVI edizione. Lo scorso anno è stato seguito in Italia da oltre due milioni e 500 mila telespettatori per uno share del 23.02 per cento, ma – con Rai Internazionale – ha raggiunto tutto il mondo.

Il programma dell’edizione 2011 si apre con un classico di Natale: Stille Nacht di Franz Gruber. Seguono White Christmas di Irving Berlin, Jesus, bleibet meine Freude dalla Cantata Herz und Mund und Tat and Leben, BWV 147 di Johann Sebastian Bach, Amazing Grace di John Newton, Allegro Adagio Allegro dal Concerto in Fa minore per violino, archi e continuo N. 4 Op. VIII, L’inverno, da “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi, La fede, la carità, la speranza di Gioachino Rossini, The Christmas Song di Mel Tormé – Bob Wells, Ave Verum Corpus di Wolfgang Amadeus Mozart, i tradizionali Deep River e When the Saints go marchin’ in, The Lark ascending di Ralph Vaughan-Williams. La chiusura con Adeste fideles.

Straordinaria dimostrazione oggi al Politecnico di Bari con il Disklavier della Yamaha


Martedi 13 dicembre, presso l’Aula Magna del Politecnico di Bari ed in collaborazione con il Conservatorio “N.Piccinni”, straordinaria sessione dimostrativa del pianoforte Yamaha Disklavier, a cura di Yamaha Music Europe – Branch Italy.
Il Maestro Paolo Stefano, sul Disklavier situato in Fiera si collegherà via internet con il Maestro Ratko Delorko, presente con un altro Disklavier presso il proprio studio di Amburgo, in Germania.
Insieme daranno vita alla straordinaria dimostrazione della funzionalità Remote Lesson (lezione pianistica a distanza): un sensazionale evento da non perdere!
Gli appuntamenti saranno due, pomeridiani, a partire dalle ore 15,30.
Il pianoforte Disklavier costituisce una delle eccellenze della produzione Yamaha.
Unendo tecnologia e tradizione consente al pianista di raggiungere nuove possibilità espressive.
Fin dalla comparsa sul mercato, nel 1986, il Disklavier ha riscosso un successo commerciale senza precedenti, sia per l’utilizzo nel campo dell’intrattenimento che nel mondo prettamente accademico.
Questo strumento coniuga la proverbiale qualità dei pianoforti acustici Yamaha con una avanzata dotazione tecnologica che gli permette di registrare e rieseguire qualunque esecuzione pianistica, ciò grazie alla tastiera totalmente automatizzata.

Nello specifico il pianista ha la possibilità di registrare le proprie esecuzioni, potendo riascoltarle oltreché dalla propria postazione anche da quella dell’ascoltatore, che come ben noto, per ragioni legate all’acustica, ha un punto di ascolto diverso dall’esecutore.
Da questa funzione deriva la facoltà di suonare su parti pre-registrate, consentendo l’allenamento sul repertorio cameristico a 4 mani come pure lo studio di “insieme” della letteratura cameristica di strumentisti diversi (violino, flauto, clarinetto, cantanti, ecc.), mediante la propria esecuzione solistica su basi pianistiche da accompagnamento, appunto, pre-registrate.
Inoltre, grazie alla gestione diretta dei cd audio, il Disklavier può riprodurre basi di trii, quartetti, quintetti nonché concerti per pianoforte e orchestra prive della parte pianistica e sulle quali esercitare le proprie capacità tecnico-interpretative, magari registrando in sincrono l’esecuzione che potrà essere utilizzata per un successivo riascolto.

La possibilità di connettersi in rete, poi, rende il Disklavier straordinariamente interessante per l’utilizzo in campo accademico: attraverso la Remote Lesson, infatti, si possono effettuare vere e proprie lezioni pianistiche a distanza.
In questo modo il Disklavier dell’allievo può essere connesso al Disklavier del maestro, magari distante migliaia di chilometri, e tutto quello che verrà suonato su uno dei due strumenti sarà eseguito dall’altro.
Per proseguire nell’esempio, l’allievo nell’esecuzione di un brano o un esercizio sarà ascoltato dall’insegnante, direttamente sul proprio Disklavier, il quale potrà correggere eventuali errori suonando a sua volta.
Contemporaneamente l’allievo sul proprio strumento vedrà e ascolterà l’esecuzione suggerita dall’insegnante stesso.
Attraverso la videoconferenza, con due telecamere, la lezione sarà integrata anche dalla comunicazione visiva e verbale, tutto in tempo reale.

Possiamo senza dubbio affermare che la “Remote Lesson” comporterà la eliminazione di qualunque barriera geografica nello studio pianistico: gli allievi pianisti di tutto il mondo potranno partecipare a lezioni, masterclass e seminari tenuti dai più importanti concertisti, indipendentemente dalla loro collocazione geografica.
Una autentica rivoluzione tecnologica che condizionerà positivamente la didattica pianistica offrendo opportunità finora impensabili.

lunedì 12 dicembre 2011

"Vladimir Simkin, un Maestro russo di rara eleganza e simpatia" di Giulio Loiacono


"Leggendo il direttore (stavolta più ironico che irresponsabile) disegnar le forme dell' immenso Daniel Oren, mi sovvien l'eterno miracolo di quest'Arte-Musica, che sempre ci sorprende e che è pronta a trascinarci nel suo fecondo gorgo, ma che, soprattutto, ci regala sempre nuovi fenomeni e potenziali personaggi.
Ciò che sto per vergare lo si segua senza ironia, perché, garantisco, non vi è nemmeno il più velato accenno, ma solo uno sguardo benevolo, arricciato dal sorriso.
Per non disperdere nei fumi inestricabili dell'Ignoto il lettore malcapitato, vengo subito al punto: ieri sera la redazione dell'Orecchio di Dioniso era convocata, al gran completo, al Petruzzelli per seguire i Virtuosi di Mosca, preceduti da una fama indubbiamente meritata, con lo scetticismo e col nasino all'insù arricciato dall' ipercritico aplomb; ed invece è bastato poco per riconciliarci col sorriso, il sorriso di una recita piena. Il programma era classico e romantico insieme, anche se quella concessione finale al Piazzolla pareva strana, un po' particolare per un ensemble di archi dalla scacchistica precisione e bravura. Ed infatti, i Karpov dell'arco sciorinavano, con straordinaria efficacia tecnica, i panni musicali e dilettavano il non folto (ahimè o ahi loro?) pubblico, sempre più da loro trascinato.
Ma gli occhi miei e del Direttore erano pieni di lui, erano solo per lui, per il superbo Vladimir Simkin, un vero fenomeno; senza abusar di lui(davvero bravo) e della espressione in sé, un vero spettacolo nello spettacolo.
Altro che i "grugniti" di Oren...E' stata una rumba, uno svettar di braccia da consumata etoile, fino alla più totale e pugilistica indipendenza di gambe su di un podio, improvvisamente troppo piccolo, forse per un palcoscenico, anche esso troppo piccolo.
Lo zenit della sua performance il buon Simkin lo riserva, a noi ancora ignari, nella pars argentina, declinata alla Dottor Zivago; lì è una mossa improvvisa da sciabolatore in pedana con affondo ritmato dal suo stesso battimani a teleportarci a Baires. Ed ancora: agitarsi, dimenarsi molle di braccia, quasi come un breaker e di nuovo battimani furibondo per chiamare a raccolta i suoi solisti.Tutti bravi e affiatati come una sorprendente falange.
Ma soprattutto Ella, grande Maestro Simkin, ci ha meravigliato con la Sua bravura, la Sua simpatia e capacità di relazionarsi col pubblico, che La ha beneficata con numerose richieste di bis.
Bravo Maestro e Arrivederci a presto! Se dipendesse da me, il podio del Concerto di Capodanno al Musikverein di Vienna dovrebbe essere Suo a furor di popolo." GIULIO LOIACONO

Il giovane pianista pugliese Leonardo Colafelice vince il “The Young Pianist of the North” a Newcastle (Inghilterra)


Si è svolta dal 23 al 26 novembre 2011 a Newcastle upon Tyne (Inghilterra) la IV edizione del concorso pianistico internazionale “The Young Pianist of the North”.
La giuria, formata da pianisti e docenti delle più prestigiose accademie internazionali (tra cui l'Hochschule für Musik und Theater di Hannover, la Sibelius Academy di Helsinki, il Gateshead Music Services) ha assegnato all'unanimità (ex-aequo con la diciassettenne pianista coreana Jung Eun Kim) il Primo Premio ed il titolo di "Young Pianist of the North 2011" al giovane pianista pugliese Leonardo Colafelice, allievo del M° Pasquale Iannone al Conservatorio “N. Piccinni” di Bari e già noto alle platee internazionali per le affermazioni ottenute in altri prestigiosi concorsi in U.S.A., Danimarca, Francia e Italia.
Il giovane pianista, che ha da poco inaugurato la stagione "Incontri musicali" della Società dei Concerti di Milano (Auditorium G. Gaber, Grattacielo Pirelli), a seguito di quest'ultima prestigiosa affermazione è già stato invitato a tenere concerti in Inghilterra.

L'americano John Axelrod torna venerdì prossimo sul podio dell'OSN della Rai


Torna sul podio dell’Orchestra Rai il direttore americano John Axelrod (nella foto), recentemente nominato Direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”, che nella stagione scorsa è stato protagonista di una memorabile Nona Sinfonia di Mahler, e che in quella in corso sarà impegnato in quattro concerti. Nel primo, venerdì 16 dicembre alle 20.30, all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, in diretta su Radio3 e in live streaming sul sito www.osn.rai.it, propone un programma introdotto dall’Ouverture Leonore n. 3 di Beethoven, scritta per la prima ripresa della sua unica opera, il Fidelio. A seguire il Concerto su antichi canti popolari per viola e piccola orchestra "Der Schwanendreher" di Paul Hindemith, il cui titolo allude all’antica figura del “rotatore del cigno”: l’uomo che nelle feste paesane faceva arrostire la carne sullo spiedo. Il concerto, eseguito per la prima volta ad Amsterdam nel 1935 dallo stesso compositore, è interpretato dalla prima viola dell’Orchestra Rai Luca Ranieri.
In chiusura la Sinfonia perduta di Franz Schubert, la cosiddetta "Grande", ritrovata per caso nel 1839 a casa del fratello Ferdinand da Robert Schumann, che dell’opera disse: “ci conduce in una regione dove non possiamo ricordare d’essere già stati prima”.
Il concerto sarà replicato domenica 22 gennaio al Teatro “Alighieri” di Ravenna. Le poltrone numerate per il concerto torinese, da 30 a 15 euro (ridotto giovani per i nati dal 1982) sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell'Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino. Un'ora prima del concerto saranno messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro (ingresso giovani per i nati dal 1982).
Informazioni: 011.8104653 - biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it.

Piace e diverte il concerto lirico-sinfonico diretto da Daniel Oren al Petruzzelli


E' stato, almeno per chi lo segue da (molti) anni, il solito spassosissimo "OREN SHOW" fatto di salti vertiginosi sul podio, cantabili miagolii e qualche grugnitello di troppo. Ma lui è così: prendere o lasciare. O lo ami o lo detesti. Parliamo dell'ormai mitico maestro israeliano Daniel Oren, da tempo ormai uno dei più acclamati direttori d'opera le mondo, alle prese al Petruzzelli con un nuovo concerto dal variegato impaginato nazional-popolare, o da Arena di Verona se preferite. Giusto, perchè non si possono eseguire "solo" Brahms, Wagner, Bruckner e Mahler. E allora: Sinfonia dal "Nabucco" con annessi i cori "Gli arredi festivi" e l'immancabile "Va pensiero" e poi le arie più celebri da "Tosca" e "Bohème" di Puccini, "Luisa Miller" e "Macbeth" di Verdi e la Casta diva dalla Norma di Bellini e il lacerante intermezzo della Manon Lescaut. Strepitoso Oren, bravi i cantanti a seguirlo alla lettera. Loro erano il già celebre Fabio Sartori, voce calda e stentorea e la giovane, tecnicamente abile e sicura Maria Agresta: entrambi si sono disimpegnati con intelligenza interpretativa ed apprezzabile vocalità nelle arie loro assegnate; bravo anche il coro della Fondazione Petruzzelli, splendidamente preparato da Sebastiani; e poi, non dimentichiamo l'Orchestra della Fondazione Petruzzelli, che non si fa certo distrarre dall'agitato quanto tormentato Maestro e tira fuori soprattutto nei primi tre movimenti dell'irresistibile "Settima" di Beethoven l'ennesima prova maiuscola della stagione.
Teatro pieno (ma non esaurito) per questo primo appuntamento di Dicembrinmusica. La vera sorpresa, almeno per chi scrive, dell'applaudita serata, è stata la camera acustica montata ad arte sul palcoscenico. Finalmente anche in platea abbiamo ascoltato, come si deve, lo splendido SOUND dell'Orchestra. Alla fine della serata incessanti richieste di bis dal pubblico in piedi, ma il buon Oren non ha voluto esser generoso come in altre occasioni. Tutti a casa allor, ma con la consapevolezza di aver assistito ad un bel concerto. E non è poco, almeno di questi tempi.

domenica 11 dicembre 2011

A Monfalcone il celebre pianista Louis Lortie suonerà in Duo con il violoncellista Pavel Gomziakov


Torna al Teatro Comunale di Monfalcone, graditissimo ospite della stagione musicale, il celebre pianista franco-canadese Louis Lortie (nella foto), fra i beniamini del pubblico monfalconese. Mercoledì 14 dicembre, alle ore 20.45, Lortie sale sul palcoscenico del Comunale insieme al violoncellista russo Pavel Gomziakov, uno straordinario strumentista che ha riscosso i suoi successi più recenti con la Chicago Symphony Orchestra diretta da Trevor Pinnock.
Il programma del concerto propone uno spaccato della musica da camera austro-tedesca degli anni 1880, dominati dalla figura di Brahms, punto di riferimento ineludibile per i giovani compositori di musica strumentale. È il caso di Richard Strauss, con la sua Sonata op. 6 e di Alexander Zemlinsky, che fu personalmente incoraggiato da Brahms e che rappresentò nella vita musicale viennese, anche come direttore d’orchestra di straordinario talento, una congiunzione importante fra la tradizione (Brahms) ed il nuovo (Mahler, Schönberg).
Ai loro brani si affiancano alcune pagine di Franz Liszt appartenenti alla sua ultima, ascetica stagione creativa.

Il concerto monfalconese si apre nel segno di Liszt, di cui il duo eseguirà i seguenti brani: Zweite Elegie, composta nell’ottobre del 1877 durante un soggiorno a Villa d’Este, una struggente testimonianza del senso musicale delle opere cameristiche del compositore, scritta per più destinazioni strumentali; Die Zelle in Nonnenwerth, fra le creazioni cameristiche più riuscite di Liszt, che riprende un Lied già più volte trattato dal compositore (la versione per violoncello e pianoforte è del 1883) e da lui particolarmente amato; La lugubre gondola, i cui significati emotivi sono affidati al contrasto armonico e in cui gli effetti contrappuntistici e le suggestioni tardo romantiche restituiscono il funereo paesaggio invernale veneziano; Romance oubliée, pagina brevissima e molto calibrata, in cui il dialogo fra i due strumenti lascia spazio a una cadenza dell’arco solista (al violoncello, infatti, è affidato il difficile compito di restituire le sonorità e il calore della viola, iniziale destinataria della prima versione del brano).

Di Alexander Zemlinsky viene invece eseguita la Sonata in la minore, fra le pagine più eseguite dell’autore. Si tratta di un’opera fondamentale per la produzione cameristica viennese di fine Ottocento: ancorata saldamente all’espressività e al pianismo brahmsiani (Brahms è fra i principali sostenitori di Zemlinsky) ma già ricca di impeti sperimentali. La poetica di questa pagina, basata sul contrasto sia tecnico-strumentale che espressivo, la accredita a simbolo di importante trait d’union fra l’atmosfera della Vienna di fine Ottocento e i nuovi esperimenti dello stile mahleriano, fino alle innovazioni tutte novecentesche di Schönberg, Berg e Hindemith.

Chiude il concerto monfalconese l’interpretazione della Sonata in fa maggiore op. 6 di Richard Strauss. Sebbene la produzione cameristica straussiana non sia fra le più eseguite del catalogo rispetto alle imponenti opere orchestrali, questa ha certamente contribuito allo sviluppo della letteratura cameristica europea. La Sonata op. 6 è un riuscitissimo esempio della poetica giovanile di Richard Strauss e contiene in embrione molte delle caratteristiche che marcano il suo inconfondibile stile maturo: una scrittura piena di energia, influenzata da Mendelssohn, dal vigoroso impatto dello stile brahmsiano e da alcune anticipazioni della poetica wagneriana.



I biglietti sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro (da lunedì a sabato, ore 17-19), la Ticketpoint di Trieste, la Libreria Antonini di Gorizia, l’ERT di Udine e on line sul sito www.greenticket.it.
A partire da martedì 13 dicembre è possibile acquistare i biglietti per tutti gli appuntamenti in cartellone fino all’8 febbraio 2012. La Biglietteria del Teatro rimane chiusa dal 24 dicembre all’1 gennaio.

Presentata ieri mattina la stagione lirica 2012 della Fondazione Petruzzelli


Lorin Maazel (nella foto), Roberto Abbado, Alberto Veronesi, Giorgio Albertazzi, la celebre compagnia di Martha Graham e quella altretanto nota del "Bejart Ballet" di Losanna, sono solo alcuni dei nomi inseriti nella stagione lirica e di balletto per il 2012 del Teatro Petruzzelli, presentata ieri mattina nel foyer del politeama barese. La Fondazione Petruzzelli offrirà otto spettacoli, tra lirica e danza, ai quali si aggiungeranno gli appuntamenti della stagione sinfonica.
Si parte il 20 gennaio - ha ricordato Giandomenico Vaccari, sovrintendente della Fondazione - con la ià preannunziata «Carmen» in coproduzione con il festival americano di Castleton (Virginia), che sarà affidata alla prestigiosa bacchetta del Maestro Lorin Maazel, William Kerley firmerà la regia, mentre Ekaterina Metlova (Carmen) e Richard Troxell (Don Josè) ricopriranno i ruoli dei protagonisti vocali. Seguirà «Il barbiere di Siviglia» di Rossini, sempre in coproduzione on il Festival di Castleton, la regia di William Kerley e la direzione orchestrale affidata a Lorin Maazel (17 aprile); a seguire «Tosca» con la direzione di Alberto Veronesi, attuale direttore stabile della Fondazione barese e la regia di Michele Mirabella (24 maggio). Prima della pausa estiva e in attesa del ritorno sulle scene di Eleonora Abbagnato (che diventerà mamma a gennaio) ancora due importanti appuntamenti con la danza: il 20 marzo, sarà in scena «Cercando Picasso» con Giorgio Albertazzi e la «Martha Graham dance company», e il 19 giugno, la compagnia «Bejart Ballet Lausanne» proporrà Le presbytere con le musiche di Mozart e dei «Queen» e i costumi di Gianni Versace. Dopo la pausa estiva si riprende il 10 settembre con «Don Giovanni» diretto da Roberto Abbado, e il 10 ottobre con «West Side Story» che prevede la visione della pellicola restaurata contemporaneamente all'esecuzion delle musiche eseguite dal vivo dall'Orchestra della Fondazione Petruzzelli diretta da Boris Brott. Ultimo titolo in cartellone, 17 novembre, «War Requiem» di Benjamin Britten, la cantata scritta dal compositore inglese agli inizi della anni 60 per celebrare la ricostruzione della Cattedrale di Coventry distrutta dai bombardamenti aerei tedeschi. si tratta come è agevole notare di un cartellone in controtendenza rispetto a quello dello scorso anno: Vaccari ha puntato su quattro titoli di repertorio, oltre a due lavori del Novecento come il War Requiem di Britten e il musical West Side Story di Bernstein.
La stagione 2010-2011 ha registrato ben 1.600 abbonati, e per questa che verrà lo stesso Vaccari ed il vice presidente dell'ente Nuccio Altieri (assente giustificato il presidente Michele Emiliano per coicidenti impegni istituzionali) sperano di raggiungere le 2000 unità. Per favorire l'accesso del pubblico sono stati mantenuti gli stessi prezzi, ma sono anche aumentate le recite: per alcune opere sono previste ben sette repliche. A rendere possibile la proposta di questo cartellone hanno collaborato - è stato detto - numerosi sponsor, tra cui la Confindustria di Bari, la Cobar e la Banca Popolare di Bari. Quello che però si aspetta è l'ingresso di almeno un paio di nuovi e significativi soci privati all'interno del CdA della Fondazione Petruzzelli, che in un momento di crisi generalizzata come questo possano garantire il completamento e successivamente la stabilizzazione dell'ancora carente pianta organica artistica ed amministrativa della Fondazione lirico-sinfonica barese.

venerdì 9 dicembre 2011

Domani si terrà nella Basilica di San Nicola la finale della quinta edizione dell'omonimo concorso pianistico internazionale


Serata finale, domani, sabato 10 dicembre, della Quinta edizione del prestigioso Concorso Pianistico Internazionale “San Nicola di Bari”, che quest’anno si arricchisce del Premio Speciale Franz Liszt, in occasione della celebrazione del bicentenario dalla nascita del compositore ungherese.
L’evento, come sempre, è organizzato dall’Associazione Culturale “Research Press – Centro Studi Franz Liszt”, sotto la direzione artistica della Prof.ssa Giovanna Valente e con la collaborazione del Conservatorio di Musica N. Piccinni di Bari, Regione Puglia, della Provincia di Bari e del Comune di Bari nonché sotto l’alto patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’evento, che chiude anche il FestivaLiszt, si terrà presso la Basilica San Nicola (Largo Abate Elia, Bari) con inizio alle ore 20,00.
Il concorso è aperto ai pianisti di ogni nazionalità nati dal 1 gennaio 1975, in poi. Ventisei i partecipanti all’agone, provenienti da Europa e Asia.

I Premi:

1° premio: borsa di studio di € 5000, targa, diploma d'onore, concerti premio - solistici e con orchestra – e invito a far parte della Commissione della edizione successiva.

Il vincitore riceverà €3.000/00 la sera della premiazione ed €2.000/00 come cachet per due recital organizzati dalla Ass. Research Press nella stagione 2011/2012.

Il vincitore è tenuto ad esibirsi nel concerto inaugurale della successiva edizione del Concorso.

2° premio: borsa di studio di € 2000, targa, diploma e due recital.

3° premio: borsa di studio di € 1000, targa e diploma e un recital.

A tutti i concorrenti non vincitori di premi sarà rilasciato un diploma di partecipazione.

Sono previsti anche i seguenti premi speciali:

Premio speciale F. Liszt 2011 consistente in una borsa di studio di € 1.000 assegnato dalla giuria al concorrente classificatosi col miglior punteggio, tra i candidati che hanno concorso per il premio in questione, al termine della prova finale solistica .

Premio speciale consistente in una borsa di studio di € 500,00 assegnato dalla giuria al finalista della prova solistica miglior classificato tra i concorrenti di nazionalità italiana.

Premio speciale consistente in una borsa di studio di € 500,00 alla candidata proveniente dai Paesi del Bacino Mediterraneo meglio classificatasi nel concorso, offerto da Lions Club "Bari - Federico II".

Premio speciale della critica consistente in una borsa di studio di € 200,00, assegnata da una giuria di critici musicali, in occasione della serata finale.

Altri premi speciali e concerti premio sono in via di definizione.

La commissione giudicante sarà composta dal presidente Bruno Canino (Italia), Maria Teresa Carunchio (Argentina), Georgy Gromov (Russia), Pasquale Iannone (Italia), Riccardo Risaliti (Italia).

Il Comitato organizzatore è composta da: Padre Damiano Bova - Priore della Basilica “San Nicola” di Bari; Giovanna Valente - Direzione Artistica; Mario Angiolelli – Presidente; Maria Luisa Abbattista - Segreteria Artistica; Alceste Ayroldi - Responsabile della Comunicazione; Annamaria Giannelli - Coordinamento Artistico; Ebe Guerra - Responsabile P. R.

Per informazioni: tel.+39 080 556.97.69 3406312899 • 3477339379; e-mail: info@researchpress.it

"Il colore della Scala nella mitica serata di Sant'Ambrogio" di Giulio Loiacono


"A me questo arduo compito? Quando l'irresponsabile "Direttore" di codesto Blog mi ha chiesto di fare un pezzo di colore sulla Prima alla Scala del 2011, con l'opera Don Giovanni di Mozart, devo dire che un po' mi ha spaurito...non tanto per il compito, che assumo anche volentieri sulle mie spalle (il Direttore ordinò, lo sventurato rispose...), quanto per il fatto che non mi posso travestire da Lina Sotis, che, con quel mix di distacco meneghino, un po' leghistoide, ed ironica intelligenza, da sempre fotografa la realtà del bel mondo milanese.
Poiché la testata è specializzata in Musica, farò convergere le mie attenzioni sul colore attorno alla rappresentazione, con un inserto finale, che sa di sapido ed asprigno sugo della storia (e, visto che siam nella gran Milàn, ci siamo giuocati anche la seconda citazione del grande Don Lisander).
Per venir incontro ad una moda, oramai crescente, cosa ribadita dal Sovrintendente alla Scala, della "opera popolare", mirante al coinvolgimento della sala nella storia, i cantanti son discesi tra noi a partecipare dell'opera (cosa già vista nella resa wagneriana di Walter Pagliaro al Petruzzelli ed in altre occasioni consimili). La qual cosa, devo dire, se va bene una volta, suonando come realtà di scuola, viene a noia, ragion per cui la mia espressione in merito non può che essere negativa. Come altrettanto negativa è apparsa (oltre agli abiti da anni ruggenti) la scelta di indaraffare la preziosa Donna Elvira (una convincente e sensualissima Barbara Frittoli) con due bei trolley contemporanei, facendola girare, affannosa, per il palcoscenico descrivendo bei cerchi coi due bagagli ruotati.
Molto bella la scelta, sorprendente e sempre inedita, nella sua atleticità e forza, di buttar giù, a forza di mano, il sipario iniziale, facendo risaltare un sempre valido effetto morphing liquido a specchio dello sfondo, in cui il pubblico si è visto manipolato, come in uno specchio di acqua riflettente il suo protagonismo; ciò in linea con la scelta della messa in scena popolare di cui si diceva innanzi. Dunque opzione approvata, perché di impatto e coerente.
Al di là, di questo, l' impasto concepito dal Guignol Robert Carsen è risultato piuttosto modesto, con una sequela di carrelloni da supermarket, voltati e rivoltati in scena.
E, per finire, cominciamo dall' inizio: la epifania dei due sovrani di Italia, l'uno l'assoluto, Presidente della Repubblica, Re e Capo del Governo; l'altro, quello ( si spera molto) relativo, il ministro della Economia del Suo Governo, cosa altrettanto inedita.
L'intonar dell'Inno, particolarmente accelerato, da parte della Orchestra, molto valida, diretta dal grande Baremboim, è suonato, a queste orecchie, come un auspicio del ritmo da dare all'azione di questo nuovo Esecutivo, altrimenti che questo sia il moto verso casa dei "tennici", come si dice in Padania.
Un poco di grigio nei variopinti abiti delle signore, in questa sera di Sant' Ambrogio, ci sta proprio bene". GIULIO LOIACONO

Grande successo per il Don Giovanni scaligero trasmesso dalla Rai "Urbi et Orbi". Eppure Rai 5 in Puglia ancora non si vede...


Dieci telecamere, sessanta microfoni, più di tre ore di diretta assicurate, in Italia, da Rai5 e da Radio3, in Europa da Arte – ZDF, in Russia da TV Kultura e negli Stati Uniti, nelle sale cinematografiche digitalizzate grazie alla partnership con Emerging Pictures; un maxi schermo in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano; più di cento sale cinematografiche collegate in Italia in diretta, incluso il circuito The Space, attraverso il partner Microcinema; altre 470 sale in tutto il mondo: perché per Rai la grande musica deve essere di tutti e per tutti.
Questo è stato il lodevole quanto straordinario impegno della Rai in occasione dell’inaugurazione della Stagione d’opera del Teatro alla Scala di Milano lo scorso 7 dicembre 2011, con il “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart, con la direzione di Daniel Barenboim e la regia di Robert Carsen.
Dopo il successo dello scorso anno, quando una media di quasi 170.000 telespettatori, con punte di 250.000, seguirono “La Valchiria”, anche quest’anno Rai5è tornata a trasmettere in diretta la prima della Scala. “Intendiamo così – spiega Massimo Ferrario, Direttore di Rai5 – contribuire a diffondere la cultura italiana, avvicinare alla musica colta un pubblico sempre più vasto e confermarci il canale televisivo Rai della musica”.
L’opera, prodotta da Rai3 e ripresa in alta definizione con la regia di Patrizia Carmine per “La Musica di Rai3”; terminata la diretta su Rai5 si è aperta la differita su “Classica” della piattaforma di Sky. L’opera è stata distribuita nelle sale cinematografiche di tutta Europa, con sottotitolazione multilingua, e Rai proporrà l’opera sempre tramite Emerging Pictures, in differita, in Canada, Australia, Nuova Zelanda e Asia. In Giappone, grazie all’accordo tra Rai e la tv di Stato NHK, il “Don Giovanni” sarà trasmesso in differita nell’ambito di un palinsesto dedicato alla stessa Rai e alla Scala.
“Il nostro impegno produttivo, promozionale e commerciale nella diffusione della musica colta nel mondo, trova nella partnership con il Teatro alla Scala il suo momento più significativo. Don Giovanni – spiega il Direttore Commerciale della Rai, Luigi De Siervo - ha già mosso l’interesse dei nostri interlocutori televisivi e dei nostri distributori ed ha tutti i requisiti per offrirci, con importanti risultati, le migliori soddisfazioni”.
In questa ottica il “Don Giovanni” di Mozart diventerà anche un DVD che Rai distribuirà in tutto il mondo.
“Questo grande sforzo organizzativo e di divulgazione è la risposta più chiara ed efficace a quanti ci chiedono quale sia oggi il senso e il ruolo del servizio pubblico in Italia – ha spiegato l’avv Gianfranco Comanducci, Vice Direttore Generale della Rai. E’ motivo di grande orgoglio per Rai affiancare anche quest’anno il Teatro alla Scala in occasione della prima e portare nel mondo un nome che è sinonimo di cultura, di impegno, di qualità. Quest’anno poi – ha detto l’avv. Comanducci – Rai potrà avvalersi della collaborazione con la Deutsche Grammophon per la distribuzione mondiale del dvd dell’opera aggiungendo, ove mai fosse necessario, qualità e prestigio alla collaborazione Rai-Teatro alla Scala”.
Il giorno della diretta alcune telecamere sono state collocate nel foyer del teatro milanese, per seguire tutto ciò che accadeva attorno allo spettacolo. Michele dall’Ongaro, compositore e protagonista della trasmissione di Rai5 “Petruska” dedicata alla musica classica e Margherita Ferrandino, giornalista del TG3 hanno condotto la diretta televisiva incontrando, prima dell’inizio e durante l’intervallo, i protagonisti e gli ospiti presenti a uno dei più grandi eventi culturali del nostro Paese. La trasmissione dell’opera sarà replicata su Rai5 domenica 11 dicembre alle 9.30. Peccato, aggiunge il curatore di questo umilissimo blog, che per quanto riguarda la Puglia (e probabilmente altre regioni meridionali) RAI 5 è ancora un sogno impossibile, anche per tutti coloro in possesso di un regolamentare decoder per prendere i canali in digitale. Cosa aspettiamo?

Due grandi concerti violinistici con Stefan Milenkovich e Gidon Kremer alla IUC di Roma






Domani, sabato 10 dicembre alle 17.30, il serbo Stefan Milenkovich, già strabiliante bambino prodigio, che a sei anni dava il suo primo concerto e a dieci si esibiva davanti a Reagan, Gorbaciov e Giovanni Paolo II. Ora, a trentaquattro anni, è un interprete maturo e completo, che lascia pubblico e critica ammirati di fronte alla sua tecnica superlativa e al suo perfezionismo maniacale. Si cimenterà con l'impervio virtuosismo del Concerto n. 2 "La Campanella" di Niccolò Paganini.
Accanto a lui l'Orchestra Filarmonica di Belgrado, storica compagine sinfonica, tra le più prestigiose non solo dell'est europeo ma dell' intera Europa ("one of the leading European orchestras", The Independent). Sul podio Charles Olivieri Munroe, maltese di nascita e canadese di formazione, giovane direttore che si è già fatto un nome in America e Europa (in Italia ha diretto tra l'altro al Teatro La Fenice di Venezia).
martedì 13 dicembre, alle 20.30, sarà poi la volta di un altro grandissimo dell'archetto, il lettone Gidon Kremer (nella foto) artista di indubbia personalità sempre interessato ad aprire prospettive insolite e nuovi orizzonti, più che interessato ad essere soltanto applaudito per prodezze virtuosistiche. Per questo è, fra tutti i più grandi violinisti del mondo, quello che probabilmente ha avuto la carriera meno convenzionale. Si dedica da anni a far conoscere la musica dei compositori che nell'ex Urss sono stati perseguitati. trovarono seri ostacoli ad esprimersi liberamente. Suonando sia da solo che in duo e in trio con la violoncellista Giedre Dirvanauskaite e il pianista Andrius Zlabys, due giovani musicisti lituani considerati tra i migliori talenti della loro piccola ma musicalissima nazione, Kremer alternerà Johann Sebastian Bach a tre dei più importanti compositori dell'ex URSS.

mercoledì 7 dicembre 2011

Fondazione Petruzzelli: annullati i concerti dell'11 e 12 dicembre dell'Orchestra di Novosibirsk diretta da Fabio Mastrangelo


A seguito di un'improvvisa indisposizione del maestro Fabio Mastrangelo, la tournée italiana dell’Orchestra di Novosibirsk è stata annullata.
Pertanto, i concerti in programma al Petruzzelli domenica 11 e lunedì 12 dicembre saranno sostituiti da un unico concerto con il famoso complesso sinfonico de “I Virtuosi di Mosca”, diretto dal maestro Vladimir Simkin, che si terrà domenica 11 dicembre, alle ore 21:00.
In programma:
P. I. Čajkovskij: Serenata per orchestra d’archi /
L. Boccherini: Sinfonia in do minore /
G. Rossini: Sonata n.3 /
A. Piazzolla: Historia del Tango.
Coloro che hanno acquistato gli abbonamenti (CONCERTI 9-11-12 DICEMBRE 2011) ed i biglietti per il concerto del 12 dicembre sono invitati a recarsi presso il botteghino del teatro, entro le ore 20.30 del giorno 9 dicembre. Per maggiori informazioni è possibile contattare il botteghino del teatro al seguente numero: 080.975.28.10. Orari botteghino teatro Petruzzelli (dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13:00 e dalle 17.00 alle 19.30, chiuso giovedì 8 dicembre)
Nessun problema per l'appuntamento inaugurale di DicembrinMusica con il maestro Daniel Oren (nella foto) che dirigerà regolarmente l’Orchestra del Petruzzelli.
Venerdì 9 dicembre alle 21.00 tornerà al politeama un grande nome del panorama musicale internazionale.
Oren dirigerà l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli in un programma dedicato al grande repertorio italiano e ad un grande capolavoro come la Settima sinfonia di Beethoven. Solisti il soprano Maria Agresta, in sostituzione della prevista Martina Serafin, ed il tenore Fabio Sartori. Maestro del Coro della Fondazione Petruzzelli sarà come sempre Franco Sebastiani. In programma di Giuseppe Verdi: Sinfonia, “Va pensiero” e “Gli arredi festivi” dal Nabucco, “Quando le sere al placido” dalla Luisa Miller, “Patria oppressa!” Corale e “Ah, la paterna mano” dal Macbeth, “D’amor sull’ali rosee” da Il Trovatore.
Di Vincenzo Bellini “Casta diva” dalla Norma, di Giacomo Puccini "Intermezzo" dalla Manon Lescaut “E lucevan le stelle” dalla Tosca, “Sì, mi chiamano Mimì” da La Bohème. La seconda parte del concerto sarà, come noto, interamente dedicata alla Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven.
Infopoint: 080.975.28.40

Entusiasmo alle stelle ieri per la lezione-concerto alle scuole dell'Orchestra della Fondazione Petruzzelli diretta da Gregorio Goffredo


Grande successo per la lezione concerto organizzata dalla Fondazione Petruzzelli nel giorno di San Nicola. I giovanissimi alunni di ben 15 istituti scolastici primari e secondari di primo grado di Bari e provincia hanno affollato all'inverosimile il Teatro Petruzzelli.
L'evento rientrava nelle attività organizzate dall'Ufficio Scuola dell'ente lirico, fortemente voluto del sovrintendente Giandomenico Vaccari.
All'attore Antonio Stornaiolo è toccato il compito di coinvolgere i ragazzi, preparandoli all'ascolto delle ouverture di Mozart, Rossini e Bizet. Sul podio dell'Orchestra della Fondazione il maestro Gregorio Goffredo che ha diretto le Ouverture da "Le nozze di Figaro", "L'Italiana in Algeri", "La Cenerentola" e l'Entr'acte dei primi quattro atti della "Carmen". Molto apprezzate anche l'esecuzione del celebre "Pink Panther theme" interpretato dal Quintetto di Ottoni della Fondazione Petruzzelli e la chiusura in bellezza con la Sinfonia dal "Nabucco" di Verdi. A salutare i ragazzi anche il sindaco e presidente Michele Emiliano ed il vice presidente della Fondazione Petruzzelli Nuccio Altieri. Si spera che questo, risorse permettendo, diventi un appuntamento costante nel corso della prossima stagione del politeama barese.