giovedì 12 luglio 2012

Intervista a Donatella Felluga, una Artists Manager italiana ma bavarese d'adozione

Nata a Trieste, a meta' tra l'Occidente e il Centro Europa, mediterranea e mitteleuropea al tempo stesso, Donatella Felluga vive da oltre 15 anni a Monaco di Baviera, dove svolge la sua attivita' di Artists Manager, nel settore della musica classica. Non e' un caso dunque se tra i suoi artisti troviamo nomi di fama internazionale, provenienti da tutta Europa, ma anche oltre. Donatella ha sempre amato la musica, fin da quando, all'eta' di otto anni, i suoi genitori le offrirono la possibilita' di prendere lezioni di pianoforte. Da allora ha imparato a conoscere uno dopo l'altro tutti i piu' grandi compositori musicali, ma, non a caso, ha amato in particolare la creativita' e la passione di Mozart e il languido romanticismo di Chopin. Infatti, chi la conosce di persona, sa' che questi sono esattamente gli ingredienti che compongono il suo carattere. Non sempre il destino ci da' modo di fare delle nostre passioni il nostro mestiere, ma a volte funziona proprio cosi'. Tutto ebbe inizio nel lontano 2002, quando il suo insegnante di pianoforte, colpito dalla sua facilita' di interagire con le persone, dalle sue conoscenze linguistiche e dalla sua fantasia, le chiese di farle da Manager. Donatella accetto’ con entusiasmo potendo cosi' abbracciare la sua vera passione: la musica. Ecco dunque che, in occasione delle "Universiadi" di Tarvisio del 2003, Donatella prende contatto con il comitato Organizzatore e messi assieme i vari tasselli, nel Gennaio del 2003, riesce a dare vita al primo evento della sua carriera: il Duo Moravia, composto dal pianista Kaspar e dal violoncellista Hanousek suona con successo in Italia all'auditorium Revoltella di Trieste. Da allora molta acqua e' passata sotto i ponti, Donatella si e' fatta conoscere nel mondo della musica e molti altri artisti di fama si sono rivolti alla sua agenzia. Nel 2004 inizia una fruttuosa collaborazione con il Quartetto Prazak di Praga, che da allora suona in Italia quasi ogni anno. Si sono poi aggiunti il Guarneri Trio Prague, la Janacek Chamber Orchestra e molti altri eccellenti musicisti. Tutti gli appuntamenti, eventi e notizie relative alle attivita’ dell’agenzia si possono trovare sul sito www.donatellafelluga.eu. Nel Settembre del 2009 Donatella fonda, a Trieste, l'associazione DOnaREmuSIca, con la quale si propone di organizzare concerti in tutti i capoluoghi di provincia del Friuli-Venezia-Giulia, sostenendo con gli incassi enti sociali quali UIC, AGMEN, ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI SANGUE. Grazie ai finanziamenti ottenuti da Regione e Provincia e Comune di Trieste, il 2010 e' un anno ricco di concerti nelle citta' di Udine, Gorizia, Pordenone e, naturalmente, Trieste. L’anno scorso infine si sono dischiuse le frontiere cinesi e in Aprile l'italianissimo duo Sax-Organo, di Gaetano Di Bacco e Italo Di Cioccio, ha suonato ad Hangzhou ed a Wuhan, mentre in Luglio l'Orchestra di Hangzhou ha suonato a Lubiana ed in Emilia Romagna. Le abbiamo posto alcune domande, affascinati dalla sua vita così dinamica e ricca di interessi.
Come è nata la tua passione per la musica? "Tutto inizio’ quando ero piccola ed avevo 8 anni. Dovevo cantare l’AVE MARIA di Schubert a Firenze in occasione del Matrimonio di mia cugina. intanto a casa avevo, all’epoca, il mio organo Bontempi e mi dilettavo a suonarlo e tentavo di esercitarmi anche nel canto. Mia madre mi trovo’ l’insegnante di canto/piano ed iniziai ad andare da lei per le lezioni.L’insegnante immediatamente disse a mia madre che ero portata per la musica ovvero per lo studio del pianoforte e cosi’ iniziai il mio excursus musicale. Suonare il pianoforte era diventata la mia passione, sebbene non portassi a compimento gli studi; ancora oggi ho il piano con me e lo suono quasi ogni giorno, tempo ed impegni permettendo. Non potrei pensare di vivere senza questo strumento in casa." Quale era il tuo sogno nel cassetto prima di diventare un artists manager? "Domanda difficile. Avrei voluto sempre svolgere un lavoro che mi portasse a viaggiare, a scontrarmi con usi, costumi e culture diverse. La musica per certi aspetti ha esaudito in parte questo mio desiderio. Ho pero’ un mio sogno nel cassetto che restera’ tale temo, ma sognare sappiamo, non costa nulla: creare un mio festival pianistico; il dove non m'interessa, ma averlo, ci tengo cosi’ tanto che a spiegarlo a parole non sarei capace. Amo il compito di direttore artistico o meglio, creare I programmi di concerto, scrivermi le note di sale, preparare le brochures e tutto il resto e per questo ogni giorno mi chiedo come potrei far si che questo sogno si avverasse. Ho gia’ la mia Associazione a Trieste, DOnaREmuSIca ma e’ sempre a corto di quattrini...Ahime’!" Ormai vivi a Monaco di Baviera da un bel po' di anni. C'è qualcosa che ti manca dell'Italia? "Sono via dall’Italia dal 1994 e vivo a Monaco di Baviera dal 1996. Dell’Italia mi manca il bel tempo, in primis, e soprattutto la fantasia degli italiani. I tedeschi sono brave persone, ma carenti di flessibita’ ed inventiva, forse per questo motivo qui tutto funziona (quasi) alla perfezione. Per il resto non posso lamentarmi e poi grazie al mio lavoro sono spesso nel mio Bel Paese." La musica, l'arte e la cultura in generale non vivono un momento facile in Italia per via della crisi economica che ci attanaglia da anni. Com'è la situazione in Germania da questo punto di vista? "Non te lo so dire, in quanto non collaboro con la Germania. Di certo so che I cachets dei musicisti, sono leggermenti piu’ alti rispetto a quelli italiani. In Germania come penso anche in Italia, le Stars continuano a suonare, mentre le “non stars” hanno le stesse difficolta’ dell’Italia." "Il mio lavoro da manager nacque qua a Garching bei Muenchen, attraverso il mio insegnante di pianoforte nel lontano 2001 che era ed e’ di nazionalita’ ceca, e voleva che lo rappresentassi in Italia e cosi iniziai. Ma grazie a lui, il Quartetto Prazak mi contatto’ e poi il Guarneri Trio Prag ed infine la Janacek Chamber orchestra.Tutti cechi che avrei dovuto rappresentarli per l’Italia e cosi’ la Germania rimase fuori ed “emigrai” piu’ tardi verso altri Paesi. Come si può evincere dal mio sito web www.donatellafelluga.eu" Consiglieresti ad un giovane di intraprendere un lavoro come il tuo? E se sì, quali sono i consigli che sentiresti di dare? "Non so se lo consiglierei, e’ un lavoro bello e creativo, interessante ed affascinante, culturalmente di alto niveau ma prima che decolli occorre moltissimo tempo, costanza e un po' di aiuto dalla Dea Bendata che baci il prescelto o la prescelta." Licenza Creative Commons
Quest' opera di Alessandro Romanelli è concessa in licenza sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.

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