mercoledì 4 novembre 2009

Radu Lupu torna a suonare domani a Torino con l'OSN della Rai


Ogni concerto del celebre pianista romeno Radu Lupu (nella foto) è circondato da un’aura di sacralità singolarissima: la concentrazione estrema, la ieraticità dei gesti, il controllo assoluto del suono e l’eccezionalità di ogni interpretazione sono le cifre che contraddistinguono la sua arte.
Da queste discende la sua scarsa propensione alla registrazione: l’esecuzione è per lui un momento unico, originale e irripetibile, che deve essere compiuto in diretto rapporto con il pubblico in sala, senza mediazione alcuna.
Lupu torna a suonare con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai domani giovedì 5 novembre 2009 alle 20.30, con replica venerdì 6 alle 21, all’Auditorium Toscanini di Torino. Con lui il direttore russo Michail Jurowski, Direttore Principale dell’Orchestra della Radio di Colonia. In programma la trascrizione di Mahler per orchestra d’archi del Quartetto La morte e la fanciulla di Schubert e il Concerto in la minore op. 54 per pianoforte e orchestra di Schumann, con Radu Lupu solista. In chiusura la Sinfonia Mathis der Maler di Paul Hindemith, tratta nel 1934 dall’opera omonima, la cui rappresentazione fu proibita in Germania dalle autorità naziste e che esprime una profonda riflessione sull’alternativa tra etica ed estetica nella vita dell’uomo e dell’artista. “È sufficiente ciò che tu crei o dipingi? Non ti preoccupi forse soltanto del tuo proprio vantaggio?” chiede un contadino a Mathis il pittore. La risposta è un’immediata partecipazione alla ribellione dei contadini, che lascia però presto spazio alla necessità della creazione estetica, inderogabile necessità e unica possibile missione per l’artista.

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