martedì 23 novembre 2010

Pino Minafra and Friends con la mitica Banda di Ruvo di Puglia stasera al Kursaal Santalucia di Bari


La Banda rappresenta in campo musicale sicuramente uno degli "aggregati" sonori più originali ed evocativi della grande tradizione italiana. Ce lo ha spesso ricordato, a ragione,negli ultimi anni uno dei più noti ed apprezzati direttori d'orchestra del mondo: Riccardo Muti. Muti ha spesso lamentato la triste condizione in cui si sono trovati in Italia questi, per certi versi, fondamentali complessi musicali. Pino Minafra, trombettista jazz nato e cresciuto nella gloriosa "scuola" della Banda di Ruvo dei fratelli Amenduni (Antonio ed Alessandro), sin dal 1993 attraverso un meritevole progetto ha salvato dall'oblio questa grande tradizione musicale, oltre ad un repertorio ricchissimo di pagine che rischiava di scomparire; non solo: grazie all'esperienza maturata in ambito jazzistico ha contaminato la Banda, ne ha allargato i confini in una dimensione non più dilettantistica ma professionale portandola a successi impensabili in giro per l'Europa nei Festival musicali più importanti dalla Francia all'Inghilterra, dalla Germania all'Austria. Non è un caso che ad affiancarlo nel concerto di stasera (alle 21.00) al Kursaal Santalucia (alias Casa delle Musiche) promosso e organizzato dalla Puglia Sounds, oltre ai 46 musicisti diretti da Michele Di Puppo, ci saranno nomi di spicco della musica italiana come quelli di Michele Lomuto, Roberto Ottaviano, Vincenzo Mastropirro, il figlio Livio e altri.
Ieri mattina al Kursaal è stata anche l'occasione per presentare il compact disc "La Banda, Musica della Settimana Santa" della banda ruvese, appena pubblicato dall'etichetta tedesca Enja di Matthias Winkelmann (presente alla conferenza stampa),un uomo letteralmente innamorato da molti anni della Puglia e dei suoi luoghi incantevoli, oltre che della indubbia bravura dei suoi musicisti, a cominciare proprio dai Minafra. E'ancora il caso di ribadire un vecchio detto: "Nemo propheta in Patria..."?

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