lunedì 14 maggio 2018

Tornano mercoledì 16 maggio Les Arts Florissants con il loro direttore Paul Agnew a Torino all'Unione Musicale.


Prosegue all’Unione Musicale di Torino il filone monteverdiano iniziato la scorsa stagione con l’esecuzione del Vespro della Beata Vergine e con l’inaugurazione del ciclo dedicato ai madrigali a cura di Les Arts Florissantstra le formazioni specializzate nell’esecuzione di musica barocca vocale e con strumenti d’epoca più apprezzate al mondo e vincitori nel 2016 del prestigioso premio “Baroque Vocal” di Gramophone nella categoria «registrazione vocale barocca». 
Nella stagione in cui ricorre il quattrocentocinquantesimo anniversario della nascita del compositore cremonese, Les Arts Florissants (nella foto) con il loro direttore, il tenore Paul Agnew, tornano a Torino per proseguire la full immersion madrigalistica mercoledì 16 maggio 2018, presso il Conservatorio Giuseppe Verdi alle ore 21 (per le serie di abbonamento Pari e L’altro suono).         
In programma una selezione dal Quarto, Quinto e Sesto Libro dei Madrigali a 5 voci, composti da Claudio Monteverdi nel periodo in cui il compositore si trasferì nella città di Mantova per diventare maestro di cappella alla corte dei Gozaga. Per il direttore e tenore Paul Agnew «gli anni di pubblicazione di queste tre raccolte di madrigali (1603, 1605 e 1614) sono probabilmente tra i più significativi nell’evoluzione della musica occidentale. In questo arco temporale Monteverdi compose anche L’Orfeo (1607) e L’Arianna (1608), due opere che rimodellarono profondamente il panorama musicale e finirono per eclissare il genere del madrigale a cinque voci. Per questo i brani che eseguiremo in questo programma sono l’espressione più compiuta di un genere che ha dominato la composizione musicale per quasi centocinquant’anni». 
           

Les Arts Florissants sono tra i migliori ambasciatori di questo repertorio, che l’ensemble esegue dal 2011 come parte del ciclo completo dei madrigali di Monteverdi, un’impresa che li ha visti protagonisti con concerti in tutta Europa e che ha dato origine a un parallelo progetto discografico in tre volumi (CremonaMantova e Venezia) edito dalla propria etichetta Les Arts Florissants (Pascal Duc)

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