martedì 6 febbraio 2018

Pollini regala una serata straordinaria e da sold out al pubblico barese.


C'è chi lo ha definito un concerto "imperdibile". E a giudicare da come si è sviluppata la prevendita non si può dargli torto. Certo è che l'appuntamento di ieri è stato sublime per vari motivi. La prima volta che il grande Maestro, Maurizio Pollini (nella foto) si esibiva a Bari al Petruzzelli dopo tanti anni e con due autori che lui personalmente adora: Schumann e Chopin! oggi è considerato uno dei più grandi pianisti viventi. Le sue interpretazioni di Beethoven, Chopin, Schubert e Schumann hanno segnato un'epoca. E così è stato anche ieri. Dove dopo una deliziosa Arabeske in Do Maggiore op. 18, ha attaccato con la Sonata n.3. detta anche "Concert sans orchestre", dove ha disegnato con poesia superba tutti gli stupendi momenti della poetica schumanniana, con agilità e attenzione sensibile alla bellezza del testo.
Inenarrabile è stato poi lo Chopin dello Scherzo n. 4 in mi maggiore affiancato dalle 3 mazurke op. 56 e dalla bellissima Sonata n.3 op. 58, un capolavoro assoluto della Musica romantica, dove si sono finalmente sciolte tutte le tensioni, che erano apparse in Schumann come gocce di poesia stemprate al sole. Un successo abbacinante, che Pollini ha subito premiato con un bis grandiosamente eseguito: la celebre Polacca di Chopin. Difficilmente, si assiste ad una standing ovation come quella do ieri sera, dove Pollini è stato lungamente applaudito. E' stato un concerto commovente e meraviglioso per le emozioni che ha provocato nel pubblico. L'apertura di una stagione unica e irripetibile per il Petruzzelli, che mai aveva potuto godere di tali impensabili momenti di bellezza sublime. Non ci sono parole ulteriori, per dipingere l'emozionante percorso di ieri sera.

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