sabato 3 febbraio 2018

Una ottima prova dell'Orchestra del Petruzzelli con la Seconda di Mahler ben diretta da Giampaolo Bisanti.


Raramente è parso di ascoltare la Seconda Sinfonia di Gustav Mahler come l'abbiamo ascoltata noi, con tale freschezza di suono e partecipazione direttoriale in ogni momento della serata. Il pubblico foltissimo ha molto gradito l'esecuzione e ha tributato a Bisanti (nella foto) un successo caloroso, per la sua verve e passionalità. Un grande pathos ha caratterizzato la sua visione, ben contraddistinta dal sound impeccabile degli archi e dei fiati e da un coro che si è fatto ancora una volta apprezzare per le voci all'altezza della situazione e ben preparate dal maestro Cassi. Il primo movimento in particolare è stato diretto da Bisanti con uno spirito così aderente allo stile mahleriano, da far pensare che l'Orchestra è molto cresciuta in questi anni in una dimensione internazionale.
Raramente nella storia della musica a una gestazione così ampia corrisponde una vetta altrettanto alta, in cui una costruzione sinfonica riesce a superare se stessa, in ciascuno dei movimenti che la compongono. eppure Mahler aveva le idee ben chiare. Dato che in una lettera del marzo 1896, destinata al critico Max Marschalk. lasciava intendere che la Seconda Sinfonia proseguiva il discorso musicale e concettuale della Prima.E così è parso anche ieri sera, in cui la coerenza del discorso musicale proseguiva con straordinaria lucidità e bellezza. E' stata un impresa faraonica quella di mettere in scena una Sinfonia di tale freschezza e tensione, con la qualità e la concentrazione opportune, determinando alla fine un risultato di grande efficacia e magnificenza nella fattura timbrica. Un'ora e venticinque minuti di grande musica, che hanno tenuto incollati al loro posto gli spettatori, incantati di fronte a tale abbacinante tensione nei momenti più trascinanti della Sinfonia mahleriana, fino ad esplodere nel finale così ricco di straordinaria e solenne bellezza. Un trionfo meritato dunque, del Coro, dell'Orchestra, e delle due splendide voci di Tanja Kuhn e Stefanie Iranyi, in una prima esecuzione stellare della Seconda Sinfonia di Mahler, con almeno 10 minuti di applausi scroscianti e meritati per tutti.

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