venerdì 17 aprile 2009

Michele Emiliano ha ufficialmente invitato Silvio Berlusconi ad inaugurare il Teatro Petruzzelli


“La serenità e la forza d’animo sono le caratteristiche della Fondazione Petruzzelli che più apprezzo”: con queste parole ieri mattina negli eleganti spazi della sede dell’ente lirico il Sindaco di Bari, nonché Presidente della suddetta Fondazione, Michele Emiliano, ha aperto il suo intervento alla conferenza stampa di cui diamo conto in altro post.
Emiliano, com’è noto, conduce da mesi con coraggiosa, ammirevole “testardaggine” (si può dire?), una straordinaria battaglia per riaprire il Petruzzelli. Basterebbe sfogliare questo mio blog alla voce “teatro Petruzzelli” per rendersi conto delle iniziative, a teatro ricostruito (in appena 17 mesi: un record praticamente imbattibile!), da lui messe in campo.
Probabilmente, tutto questo incredibile darsi da fare per riconsegnare ai baresi il grande sogno di riaprire un teatro distrutto da un incendio di natura dolosa il 27 ottobre del 1991, ha dato fastidio a molti, moltissimi avversari dell’altra sponda politica e parliamo, in particolare, dell’opposizione di centro-destra a livello soprattutto locale e in vista di una scadenza elettorale imminente.
E così, per sgombrare il campo da qualsiasi pretestuosa strumentalizzazione di cui da mesi lo si accusa, il 7 aprile scorso Emiliano ha preso carta e penna e ha scritto direttamente al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, un uomo che, va detto a chiare lettere, l’ex magistrato non ha mai nascosto di ammirare profondamente, a prescindere dalle distanze ideologiche che oggettivamente ci sono. E questo fa anche riflettere, se permettete, su quanto oggi siano gli uomini, più che le ideologie, a fare i partiti e la politica e non viceversa.
Del resto, ieri durante la conferenza stampa di presentazione del rinato Maggio Barese, Emiliano l’ha ribadito con forza, anche alla luce dell’impegno immediato, energico ed encomiabile, profuso a livello personale da Berlusconi per le popolazioni dell’Aquila e provincia colpite dal tragico terremoto nei giorni scorsi.
Di seguito dunque vi propongo il testo integrale della lettera scritta dal Sindaco di Bari al Premier Berlusconi che mi è stata consegnata ieri dall’Ufficio Stampa della Fondazione Petruzzelli.


“Signor Presidente del Consiglio,

mi permetto di ricorrere al Suo autorevole interessamento per segnalarle la ormai paradossale vicenda del Teatro Petruzzelli. Sono trascorsi quasi 18 anni dal giorno in cui un incendio doloso devastò il teatro, luogo di produzione e di promozione culturale e artistica di fama internazionale, nonché elemento identitario della città di Bari. Per anni la città è stata privata della possibilità di fruire di quel gioiello architettonico, frutto dell’intraprendenza di esponenti del ceto mercantile illuminato, che agli inizi del secolo scorso, spinti da una sana competizione territoriale tra le città del sud, volevano rendere Bari non solo terra di scambi e di commercio ma anche luogo di cultura e di sapere.
Finalmente i baresi, oggi, potrebbero ritornare nel loro teatro. Dopo soli 17 mesi dall’avvio dei lavori di ricostruzione il teatro è rinato!!
Solo 17 mesi per ricostruirlo, attraverso un eccellente e certosino lavoro di restauro conservativo. Un record, tenuto conto dei tempi di realizzazione dei lavori pubblici nel nostro Paese.
Il merito di ciò non può essere attribuito ad una sola persona, ma a tutti coloro che ai più diversi livelli hanno interagito perché tale risultato potesse essere raggiunto, comprese le formidabili maestranze, tutte locali, che con encomiabile impegno e professionalità hanno materialmente lavorato nelle diverse fasi della ricostruzione. Ora il teatro è lì, a far bella mostra di sé, senza che i cittadini possano entrarci, senza che il suo palcoscenico possa rivivere.
Eppure tutto è pronto, anche le ultime certificazioni relative all’agibilità sono state consegnate e il collaudo tecnico amministrativo si è concluso. Lo stesso Ministro per i Beni Culturali, On. Sandro Bondi, rispondendo ad una interrogazione parlamentare il 3 dicembre dello scorso anno, ha dichiarato che “la riapertura del teatro Petruzzelli potrà verificarsi, a parere del Governo, già a marzo 2009”.
Ad oggi purtroppo, non giungono notizie circa l’eventuale riapertura e, per di più, la programmazione della stagione lirica da parte della Fondazione petruzzelli è stata dirottata in un poco consono padiglione fieristico. Al contempo giungono voci di uno slittamento all’autunno prossimo di tale evento, per evitare strumentalizzazioni politiche in campagna elettorale.
Le scrivo consapevole del fatto che se tali voci dovessero corrispondere ad una specifica volontà del Governo, questo rappresenterebbe una sconfitta per tutti, soprattutto per l’immagine di questo Paese, che non riesce a liberarsi del siparietto della politica per riaprire orgogliosamente il sipario di un magnifico teatro.
Le chiedo sommessamente, come servitore d uno Stato in cui ho creduto a rischio della mia stessa vita e in cui voglio continuare a credere, di farsi carico Lei direttamente della riapertura e di venire a Bari ad inaugurarlo.
Sarà. Le garantisco, il successo di tutti, in primo luogo delle Istituzioni.
Confido in Lei. Con l’affetto e la stima di sempre.

Michele Emiliano”.

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