giovedì 13 luglio 2006

Fondazione Petruzzelli: presentata la nuova stagione

Questa mattina nello sfolgorante e rinnovato foyer del Teatro Petruzzelli di Bari (in attesa che al più presto l’intero teatro venga finalmente restituito alla città) è stata presentata la prossima stagione della "Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari". A fare gli “onori di casa”, c’erano, tra gli altri, il Sindaco del Comune di Bari, nonché presidente della suddetta Fondazione, Michele Emiliano, il Vicepresidente della Provincia di Bari Onofrio Sisto, il Sovrintendente Giandomenico Vaccari (nella foto), il direttore del Conservatorio barese Marco Renzi, il consulente musicale della Fondazione Petruzzelli Fabio Mastrangelo e, dulcis in fundo, il regista cinematografico Alessandro Piva che lavorerà alla sua prima esperienza operistica con “Il cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota.
Dopo il primo biennio affidato alla gestione coraggiosa e ambiziosa dell’ex sovrintendente Angiola Filipponio (senza il cui impegno a suo tempo nelle sedi politiche preposte, è bene ricordarlo, Bari - ancora oggi vergognosamente senza il Petruzzelli - difficilmente sarebbe diventata sede di una Fondazione Lirica) insieme al direttore artistico Guido Pagliaro e a quello musicale il compianto maestro italo-sudafricano Arnold Bosman, la Fondazione adesso volta pagina.
Lo fa proprio a partire dalle conferenze stampa, come ha ben ricordato il Sindaco di Bari: “Oggi è una giornata importante per la Fondazione. E’ la prima volta, dalla data della sua istituzione, che la Fondazione organizza una conferenza stampa, di presentazione dei propri progetti futuri. Avvenimento reso ancor più significativo dal luogo che ci ospita, in quanto è l’aspetto più tangibile degli sforzi di ricostruzione del Teatro Petruzzelli.” A tal proposito, apro una breve parentesi, mi piace sottolineare che in tal senso va’ anche la cittadinanza onoraria conferita il 5 giugno scorso ad un grande maestro italiano e pugliese d’adozione (è cresciuto infatti nella vicina Molfetta, pur essendo nato a Napoli) come Riccardo Muti. In quell’occasione Emiliano ha preso con Muti, a nome della città, un impegno fondamentale: ricostruire rapidamente il Petruzzelli con l’intento di restituire a Bari il suo teatro d’Opera brutalmente incendiato nel 1991. E solo a seguito di questo serio impegno che Muti ha davvero accettato di diventare “cittadino” barese. Occorre, pertanto, anche per onorare l’impegno preso con il grande artista, accelerare i tempi della ricostruzione, senza più ulteriormente tergiversare. Ne andrebbe della credibilità della città: “Due generazioni di pubblico – ha ricordato stamane lo stesso Sindaco Emiliano – , oggi ventenni e trentenni, non hanno avuto la possibilità di frequentare il teatro Petruzzelli”. Il Petruzzelli era e resta un simbolo della città (e non solo), “un pezzo della nostra identità” che va recuperato.
Com’è noto, da due anni a questa parte è stato soprattutto il Teatro Piccinni, pur nelle anguste dimensioni del palcoscenico e della buca, a supplire all’assenza del Petruzzelli per lo svolgimento delle stagioni della Fondazione. Una scelta provvisoria ma necessaria per riprendere un filo interrotto quindici anni fa tra il teatro musicale e la città. In questi ultimi anni grazie agli sforzi della precedente amministrazione comunale di centro-destra, comunque già molto s’era fatto per consentire quel riavvicinamento alla Lirica. Tanti giovani hanno potuto finalmente vedere/ascoltare/gustare un’opera dal vivo, comprendendone tutta la bellezza e dimenticando il tristemente noto luogo comune che l’opera sia qualcosa che appartiene solo al passato. In questo va dato atto a chi ha preceduto Giandomenico Vaccari, di aver svolto un ottimo lavoro di preparazione propedeutica atto a perseguire tale scopo. Basti pensare alle guide all’ascolto promosse e organizzate nelle scuole di Bari e Provincia. Il teatro d’opera che “entra” nel mondo della scuola e non solo il…contrario. Un’esperienza che chi scrive ha avuto l’onore, oltre che l’onere, di vivere personalmente e non può che ricordare con moltissimo piacere.
E veniamo a questa prossima stagione nel dettaglio, ripromettendoci di parlarne più approfonditamente con il sovrintendente Giandomenico Vaccari che insieme al nuovo consulente musicale Fabio Mastrangelo ne è l’artefice. Si parte con la “Carmen” di Bizet (10 novembre 2006), si prosegue con un titolo meno noto ma di sicuro interesse come “Assassinio nella Cattedrale” di Ildebrando Pizzetti (22 dicembre 2006). Poi, nell’ordine “La vedova allegra” di Lehar, “Il cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota (7 marzo 2007), un dittico d’insolito fascino “La voix humaine” di Francis Poulenc e il “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini (12 aprile 2007), “Tosca” di Puccini (24 maggio), “Attila” di Verdi (8 giugno 2007). Una stagione lirica varia e stimolante, che saprà rispondere alle differenti esigenze di un pubblico in crescita, che desidera, ha ricordato Vaccari, essere “messo nelle condizioni di andare a sentire opere mai ascoltate accanto a capolavori molto conosciuti”. Di rilievo la sezione della stagione legata alla concertistica, dove spiccano i concerti della Cappella della Pietà de’ Turchini diretta da Antonio Florio (14 dicembre) e della Royal Philarmonic Orchestra diretta da Daniele Gatti (19 marzo 2007). Mentre l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, che partecipa in convenzione all’esecuzione di tutti i titoli operistici della stagione, avvierà il cartellone sinfonico sotto la celebre bacchetta di Daniel Oren (16 ottobre 2006) e poi avrà altre ottime occasioni per misurarsi con direttori del calibro indiscusso del neo direttore musicale della Deutsche Oper di Berlino Renato Palumbo (15 gennaio 2007), Günter Neuhold (che dirigerà il 26 gennaio la “Nona sinfonia” di Beethoven) e dello stesso Fabio Mastrangelo (24 marzo 2007). Tra gli appuntamenti con la cameristica segnaliamo l’eccellente pianista spezzino Paolo Restani (21 novembre 2006) e il celebre Quartetto Arditti (25 novembre 2006). Per la sezione dedicata alla danza torna il grande danzatore contemporaneo Emio Greco (gennaio 2007) e a maggio ci sarà la Bill T. Jones Dance Company. Per “Opera ragazzi”, dopo il successo della scorsa stagione con il “Principe Porcaro” al Teatro Kismet sarà proposto l’ “Aladino” altro titolo fiabesco di Nino Rota; anche in quest’occasione diretto da Nicola Scardicchio con la regia di Teresa Ludovico, in coproduzione tra il Kismet, il Conservatorio “Niccolò Piccinni” e la Fondazione. Informazioni su registi, cantanti e direttori d’orchestra delle opere in programma (tutti di eccellente livello internazionale) si possono già reperire sul bel sito web della Fondazione barese: www.fondazioneliricabari.it

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