venerdì 27 gennaio 2012

Claude Debussy, la musica e le donne


Centocinquanta anni e non li dimostra, tanta e tale è la modernità di questo straordinario musicista che non ebbe la possibilità di vivere una vita più lunga, altrimenti ci sarebbe da chiedersi cos'altro si sarebbe inventato, musicalmente parlando e non solo. Forse infatti non molti sanno che Claude Debussy (Saint Germaine-en-Laye, 22 agosto 1862 - Parigi, 25 marzo, 1918) trascorse una vita molto movimentata, soprattutto sentimentalmente. All'età di 18 anni iniziò una relazione clandestina con Blanche Vasnier, moglie di un ricco avvocato parigino. La relazione durò otto anni e venne piano piano scemando in seguito alla vittoria di Debussy del Prix de Rome, un concorso musicale che prevedeva la permanenza obbligatoria nella capitale italiana, dove soggiornò presso Villa Medici dal 1885 al 1887. Tornato a Parigi nel 1889, iniziò un'altra relazione (assai tempestosa in verità) di nove anni con Gabrielle Dupont detta Gaby, figlia di un sarto di Lisieux, con cui coabitò in Rue Gustave Doré, nel XVII arrondissement; contemporaneamente si legò per breve periodo alla cantante Thérèse Roger.
La storia con la Dupont finì quando Debussy si legò alla di lei amica Rosalie Texier detta Lily, una modella, che il compositore sposò nel 1899; Gaby prese la separazione malissimo e tentò il suicidio. Nonostante Lily fosse una persona innamorata, pratica, diretta e benvoluta da amici e colleghi del marito, Debussy col tempo sviluppò una crescente irritazione nei confronti di sua moglie per via delle sue limitazioni intellettuali e della sua mancanza di sensibilità e cultura musicale. Nel 1904 Debussy conobbe Emma Bardac grazie a suo figlio Raoul, che era allievo del musicista: Emma era moglie del banchiere Sigismond Bardac ed, al contrario di Lily, la Bardac era una donna raffinata, brillante nella conversazione ed anche stimata cantante. Ben presto Debussy si avvicinò ad Emma, per cui scrisse il pezzo per pianoforte "L'isle joyeuse", ed abbandonò la Texier, la quale disperata tentò, come la Dupont, di suicidarsi sparandosi in petto in Place de la Concorde; sopravvisse, ma il proiettile le rimase incastrato in una vertebra per il resto della vita.
Lo scandalo provocato da tale azione costrinse Debussy e la Bardac (già incinta di lui) a scappare segretamente in Inghilterra dall'isola di Jersey nell'aprile del 1905. La coppia si sistemò nel Grand Hotel di Eastbourne, dove Debussy completò la suite sinfonica "La Mer" e divorziò da Lily il 2 agosto. Debussy ed Emma tornarono a Parigi in autunno, giusto in tempo per la nascita della loro bambina Claude-Emma (l'unica figlia avuta dal compositore) il 30 ottobre. Chiamata affettuosamente Chou-chou, che in giapponese vuol dire "farfalla", Claude-Emma era la dedicataria del famoso "Children's Corner", una raccolta di sei pezzi didattici per pianoforte composta nel 1908, anno in cui i suoi genitiori finalmente si sposarono; la bambina sopravvisse alla morte del padre per nemmeno un anno, perendo in un'epidemia di difterite nel 1919.La tomba di Debussy al cimitero di Passy.
Claude Debussy morì di cancro del colon-retto a Parigi il 25 marzo 1918, nel mezzo dei bombardamenti aerei e d'artiglieria in un'azione dell'Offensiva di primavera della Grande guerra. Nel disperato clima bellico che si respirava al tempo in Francia, non fu possibile rendere gli onori di stato al compositore e la sua processione funebre si tenne in maniera veloce e frugale per le vie deserte della città fino al cimitero del Père-Lachaise; solo dopo la fine della guerra, 8 mesi dopo, fu possibile celebrarne la morte. Il suo corpo venne traslato nel cimitero di Passy, dietro il Trocadéro, dove attualmente riposa tumulato insieme alla moglie Emma ed alla figlia Chou-chou.
La Francia ha fin dal principio riconosciuto e celebrato il genio musicale di Debussy, onorandolo come uno dei suoi più stimati figli. Dal 1980 fino all'introduzione dell'euro nel 2002, il suo volto ha campeggiato sulla banconota da 20 franchi.
L'altra sera a Villa Romanazzi Carducci il Collegium Musicum diretto da Rino Marrone ha festeggiato l'anniversario del geniale compositore con un raffinato concerto (comprendente anche musiche di Stravinskij e Ravel), cui hanno partecipato la brava attrice Nunzia Antonino, nella veste di voce recitante, e l'ottimo soprano Viviana Manisco. Successo caloroso.

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