
Sarà poi la volta della “Marcia ungherese” di Hector Berlioz (1803 – 1869). Nota anche come “Marcia di Rakoczy”, questa pagina viene normalmente attribuita tanto a Liszt, quanto a Berlioz, sebbene in realtà sia di origine incerta, almeno per quanto concerne la sua prima stesura. La composizione porta il nome di Ferenc II Rakoczy, il principe che guidò la rivoluzione ungherese fra il 1703 e il 1711. Secondo Bela Bartok, che ebbe a studiarla approfonditamente, i suoi caratteri indurrebbero a pensare che sia stata composta durante le campagne napoleoniche sulla base di antiche melodie attribuibili al violinista zigano Mihaly Barna, cameriere del principe Rakoczy.
Sta di fatto che, nel 1809, la melodia di questa marcia fu impiegata dal reggimento Esterhazy durante la guerra contro Napoleone e fu quindi “ribattezzata” in omaggio al principe. Poi, rimase negletta sino al 1838, quando Franz Liszt prese ad eseguirla in concerto sino a farla diventare parte integrante della sua Rapsodia n. 15. La sua definitiva celebrità si deve però ad Hector Berlioz che, dopo averla trascritta per orchestra nel 1846, la utilizzò nel suo “La dannazione di Faust”, ambientando parte della narrazione in Ungheria, pur di giustificarne l'impiego.
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