venerdì 18 dicembre 2009

Il 21 dicembre Riccardo Muti riabbraccia dopo vent'anni il "suo" rinato Petruzzelli


Mancano solo tre giorni all'attesissimo Concerto di Natale dell'Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini" diretta Riccardo Muti al Petruzzelli. Per il grande direttore napoletano di nascita, ma molfettese d'adozione, non sarà un concerto come tutti gli altri. Sin dall'alba tragica di quel 27 ottobre 1991, infatti, Muti fu uno dei primi artisti a battersi con sincero ardore per la ricostruzione immediata del teatro distrutto da quel terribile rogo, di cui ancora oggi, va detto, non si conosce il mandante.
Questa mattina l'evento è stato presentato in conferenza stampa dal sovrintendente della Fondazione Petruzzelli, Giandomenico Vaccari e da Domenico Di Paola, che in qualità di socio fondatore privato della suddetta fondazione nonchè come amministratore unico della Di Paola & Associati, è main sponsor del concerto (fuori abbonamento) di lunedì.
All'incontro è altresì intervenuto con una significativa testimonianza su Muti, di cui è amico da tempo, il critico musicale e direttore responsabile di "ContrAppunti" Franco Chieco, appena ristabilitosi dopo un delicato intervento chirurgico.
Dispiace, d'altro canto, che l'arrivo di Muti a Bari passi dal punto di vista istituzionale praticamente inosservato. Persino la prova generale di lunedì mattina sarà blindatissima al contrario di quanto accade in altre città e in altri teatri al passaggio della suddetta orchestra e dell'illustre direttore.
E' comunque previsto un brindisi a lui dedicato alle 13.00 di lunedì (si accede solo per invito), presente l'Orchestra Cherubini, ma dubitiamo che il Maestro sia disposto, per sua espressa volontà, a concedersi alle domande dei giornalisti, altrimenti sarebbe stato agevole anche per la Fondazione Petruzzelli organizzare magari una rituale conferenza stampa.
Non resta allora che godersi il concerto, ormai tutto esaurito da settimane, con un programma di raro pathos e spettacolare intensità: dall'ouverture-fantasia "Romeo e Giulietta" di Ciaikovskij, alla Suite dal balletto'"Oiseau de feu" (1919) di Stravinskij e ,per concludere,ci sarà la celeberrima Quinta sinfonia di Beethoven, sì proprio quella dell'ormai leggendario aneddoto del "destino che bussa alle porte". Speriamo che proprio l'esecuzione di quest'ultimo immenso capolavoro beethoveniano porti bene, anzi benissimo al futuro del rinato Petruzzelli.

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