venerdì 16 settembre 2016

Indimenticabile Mario Brunello in una storica serata al Petruzzelli. Un successo straordinario!


Ieri sera, un bellissimo concerto è venuto fuori dalla serata con l'Orchestra del Petruzzelli diretta dal Principe dei grandi violoncellisti italiani, Mario Brunello, che ha lavorato a fondo, sull'orchestrazione dei tre fascinosi brani in programma. Si iniziava con la Sinfonia n.60 "il distratto", una sinfonia di raro equilibrio e stupenda originalità suonata con pulizia cristallina dall'Orchestra barese. Brunello è parso all'altezza del suo compito, proponendo con compatezza le straordinarie agilità degli archi, con uno spettro dinamico che passava disinvoltamente dai pianissimo al fff,con adesione allo spirito settecentesco. Ad effetto, i sorprendenti interventi a mo' di originali sketches improvvisi e unici con cui Haydn disegnava le pagine più mirabili del pezzo.
Nel 1986, è stato il primo artista italiano vincere il Concorso Ciaikovskij di Mosca ed invitato di conseguenza dalle più prestigiose orchestre, tra cui la London Symphony, Mahler Chamber Orchestra e Filarmonica della Scala e Accademia di Santa Cecilia, maturando un'esperienza eccezionale come violoncellista a livello internazionale.
Lo si è vividamente apprezzato nel Concerto in do maggiore di Haydn, un lavoro che possiamo ascoltare dopo il ritrovamento del manoscitto nel 1961 e scritto per il violoncellista Franz Weigl probabilmente tra il 1761 ed il 1765. Con una caratteristica strutturale da autentico capolavoro ed altrettanto ben interpretato in questa occasione da Mario Brunello, con primo movimento a dir poco spettacolare quanto a virtuosismo. Altrettanto bello e cantabile il secondo movimento, reso con una agilità fantastica e brillantissima dalla orchestra, curata in ogni sezione. Un grandissimo successo in definitiva che ha entusiasmato il folto pubblico presente. Nella seconda parte, un altro concerto per violoncello, di livello straordinario, è stato quello del compositore milanese, ma barese di adozione, Nino Rota. No solo grande compositore, di musiche da film, ma raro ed elegante cantore di "musica assoluta", il secondo concerto scritto da Rota è opera originale e nuova dove regna una precisa scelta neoclassica, ispirata ai compositori dell'epoca: Respighi, Casella e Pizzetti che ripercorsero la strada contemporanea dei grandi dell'epoca, vivificando con un nuovo spirito la raffinatezza del Settecento.
Una esecuzione di straordinaria perfezione, che Brunello ci ha regalato con attenzione e puntualità perfette. Infine i due vividi bis finali, che hanno decretato il grande successo ad una serata bellissima ed indimenticabile. Grazie alla generosità del Maestro Brunello, autentico ed eccellente musicista che adora" i giovani che suonano bene" ed il futuro della Musica accanto ad essi.

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