sabato 24 settembre 2016

"L'Anteprima di giovedì sera di Nel Gioco del Jazz" di Giuseppe Marsico



Al  Teatroforma di Bari, ha preso il via giovedì sera, l' ottava stagione dell' associazione culturale musicale "Nel Gioco del Jazz", presentata dal Maestro Roberto Ottaviano (nella foto).
Si è trattato di un anteprima in cui il pubblico affezionato  ha potuto gustare una serata jazz che ha visto come protagonista di assoluto rilievo il sassofonista tenore e soprano inglese Stan Sulzmann, già al fianco, tra gli altri, di John Taylor, Gil Evans, Chet Baker e Paul McCartney; con lui a formare un quartetto erano il  connazionale Jim Hart al vibrafono e alla marimba, Maurizio Quintavalle al contrabbasso, e  l' ideatore e promotore di questa serata il batterista e percussionista Enzo Zirilli, torinese d'origine, nuovo docente al Conservatorio di Bari. Nella presentazione della serata si è evidenziato come proprio l' esperienza professionale ultradecennale del batterista a Londra ha permesso la nascita di questo incontro tra un icona del jazz britannico e  la sensibilità di un artista italiano che proprio a Torino ha voluto proporre, con la creazione di Radio Londra, una serie di eventi che offrano a  tutti gli appassionati i frutti di un connubio tra "la fucina mondiale della musica", e  la voglia di sperimentare del jazz italiano.

La serata incomincia con un brano in cui senza preamboli il ruolo del sax assume la guida di un viaggio musicale spedito e raccontato con un piglio che non indulge mai all' introspezione o a toni di intercalante intensità; pur senza essere invadente Stan Sulzmann è capace di una  narrazione che vuole prendere il pubblico per mano e condurlo oltre i limiti di una consapevolezza troppo rilassata verso uno stato in cui si entra di slancio nelle atmosfere di un jazz che vuole risvegliare l' ottimismo dell' immaginazione; i dialoghi del sax sono soprattutto con il vibrafono e la marimba dove il folgorante virtuosismo di Jim Hart  fornisce un contributo essenziale all' intreccio della trama musicale e al tono e al ritmo della narrazione fino a diventare protagonista quando il sax si assenta per alcuni minuti come per esempio nel secondo brano scritto proprio dal giovane vibrafonista, nel quale i colori e le atmosfere che riesce ad evocare  questa rivelazione del panorama jazz inglese, strappano al pubblico più di un applauso a scena aperta. L' abilità di Enzo Zerilli di  portare il ritmo batteria all' interno del dialogo musicale guidandolo con una gentilezza che quasi non ci si accorge della modalità sincopata , e la puntuale e  calibrata tenuta del contrabbasso di Maurizio Quintavalle garantiscono al quartetto  la possibilità di offrire una profondità e coloritura armonica che raggiungono un intensità e una suggestione veramente toccanti nella ballata, penultimo brano del concerto. La serata si chiude naturalmente con un bis che non poteva essere che un classico come "Cheryl" di Charlie Parker; nella parte del sassofono alto del brano si introduce la performance applauditissima di  Roberto Ottaviano. Una nota finale merita il consenso del pubblico a Jim Hart che non si è risparmiato nel profondere ogni energia per  sprigionare dal vibrafono e dalla marimba la magia di suoni che erano al tempo stesso l' anima e il controcanto della voce del sassofono.

Nessun commento:

Posta un commento