mercoledì 26 luglio 2017

Il convegno dedicato a Rodolfo Celletti (1917-2004) si svolgerà il 28 e il 29 luglio alla Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca, nell'ambito della 43esima edizione del Festival della Valle d'Itria.


Rodolfo Celletti (1917-2004) è stato musicologo, critico musicale, maestro di canto e organizzatore musicale. Scrittore di grande talento - autore di romanzi di forte impronta autobiografico-letteraria come "Viale Bianca Maria" (1961), "Tu che le vanità" (1981) e "L’infermiera inglese" (1995) - ha svolto un’importante ruolo culturale in qualità di musicologo e storico-critico musicale indirizzato allo studio delle voci, e a un’inedita rilettura della storia del teatro musicale italiano (soprattutto) come evoluzione (e poi involuzione) delle tecniche e del gusto dei cantanti. L’analisi della scrittura vocale unita alla collazione di dati storici (spartiti, cronache, aneddotica e iconografia del tempo) ha permesso a Celletti di far “rivivere” i grandi cantanti dei secoli XVII-XIX, decodificati come portatori di una scienza vocalistica e interpretativa ancora attuale. Collaboratore a varie riviste, autore di saggi e studi monografici tra cui quello sulla storia della vocalità, e di libri fondamentali sul tema tra cui "Le grandi voci" (1964), "Storia del belcanto" (1983-86) e "Il teatro d’opera in disco" (1976 e 1988), Celletti è stato il più importante studioso e attore nella riscoperta e riproposta esecutiva - a scopi eminentemente storici e come conquista drammatica oltre che cultural-letteraria - del mondo e dell’estetica del belcanto, ma anche profondo conoscitore delle diverse scuole vocali e interpretative del Novecento. 
A cent’anni dalla nascita, il convegno «Rodolfo Celletti (1917-2004) - Maestro di scrittura e (censore) di voci» è un omaggio dovuto all’uomo di cultura che ha voluto confrontare il suo “metodo” di analisi critica e storiografica con la realtà didattica e organizzativa moderna. Impegnandosi come direttore artistico del Festival della Valle d’Itria dal 1980 al 1993, Celletti mise a disposizione la propria competenza specifica e diede veste pratica alle teorie storico-artistiche con generosa passione divulgativa. A Martina Franca Celletti svolse anche buona parte della sua opera di maestro di canto, preparando e lanciando giovani esecutori oppure convertendo interpreti già in carriera; diffondendo la grammatica estetica e tecnica imprescindibile nella letteratura belcantistica, ma che poggiava su una disciplina vocalistica necessaria al cantare bene qualunque repertorio. I “suoi” festival furono coerentemente dedicati a titoli emarginati, ignorati o falsati dalla tradizione teatrale ottocentesca per l’assenza di studi non viziati da pregiudizi critici romantici, e per mancanza di interpreti in grado di riproporli con adeguati strumenti tecnici, stilistici e di gusto. Gli incontri che si terranno alla Fondazione Paolo Grassi, sede dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, saranno quindi l’occasione per fare il punto sul valore e sull’attualità della rigorosa impostazione storiografica e critica e della scienza vocalistico-musicologica di cui Celletti contribuì a definire ambiti e plausibili applicazioni artistiche moderne. 
Le giornate di studio del 28 e 29 luglio 2017 - di cui è prevista la pubblicazione in Atti e nel corso delle quali si presenterà la ristampa della "Storia del Belcanto" - sono state organizzate dalla Fondazione Paolo Grassi nell'ambito della 43ª edizione del Festival della Valle d'Itria, doverosamente dedicata al M° Celletti e nel ricordo del M° Albero Zedda, he assieme a Celletti diresse il Festival della Valle d'Itria nei suoi primi (e decisivi) anni di vita.
Nelle sedute più scientifiche del convegno l’importante lascito di conoscenza dello studioso che ha trasformato, e in parte riscritto, la storia della musica teatrale sarà al centro di una selezionata serie di relazioni affidate a studiosi altrettanto interessati alla “scienza” e al “metodo” senza compromessi storico-estetici di Rodolfo Celletti. 
Nella prima giornata (28 luglio, ore 10.30-13.00), la figura di letterato e scrittore di talento letterario puro sarà indagata da Franca Cella, mentre Giancarlo Landini ricostruirà le genealogie vocali tracciate dal suo lavoro di storiografo delle voci, lasciando a Marco Beghelli la riflessione sulla persistenza del “metodo-Celletti” nell’ambito musicologico di oggi, più propenso a valutare il ruolo dell’interprete in base un’indagine drammaturgicamente pluridisciplinare. 
La seconda mattinata (29 luglio, ore 10.30-13.00) sarà aperta dalla documentazione critica mirata ai giudizi sulle due grandi “rivali”, Maria Callas e Renata Tebaldi affidata da Jacopo Pellegrini. Seguirà la testimonianza diretta di un cantante-teorico e didatta storico (Michael Aspinall), l'intervento di Alessandro Patalini sul tema "Rodolfo Celletti e la scuola del canto" e il pensiero di un giovane critico e studioso d’opera di oggi (Mattia Palma) sul valore e l’interesse che i giudizi storici e il metodo valutativo di Celletti suscitano ancora. 
Completa e arricchisce il programma la tavola rotonda Martina Franca - «Tu che le rarità» (28 luglio, ore 17.00-19.00) dedicata a una riflessione sul significato storico del Festival della Valle d’Itria.L’inedita rassegna belcantistica, prima manifestazione musicale di respiro e spessore culturale inte0rnazionale intrapresa in Puglia, è tuttora attiva, di riferimento e in debito con l’originale impianto critico-pedagogico-esecutivo che Celletti seppe istituire negli anni della sua direzione. Alla conversazione condotta da Angelo Foletto (coordinatore del convegno)  parteciperanno gli attuali responsabili artistici del festival tra cui Franco Punzi, Alberto Triola e Fabio Luisi, con inedite testimonianze, assieme ad amici e collaboratori che lavorarono a stretto contatto con Celletti: Franco Chieco, Carlo Fontana, Franca Cella, Michael Aspinall.
Media partner dell'evento è RADIO CEMAT, che trasmetterà in diretta streaming radiofonica l'intero convegno: 
http://www.radiocemat.org/

INGRESSO LIBERO

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