venerdì 14 novembre 2008

Il fiorentino Carlo Prosperi: compositore "ritrovato"?


Compositore fra i più eminenti del dopoguerra, il fiorentino Carlo Prosperi (nella foto) compie una ricerca del tutto personale che lo porta a utilizzare la dodecafonia non come sistema ma come tecnica: egli rifugge dall’uniserialità perseguita dall’ortodossia dodecafonica, a favore di una pluriserialità di volta in volta mutata in funzione delle proprie ragioni espressive. L’unità che Prosperi cerca (e trova) non risiede nelle stanze tecniche dell’uniserialità: è valore dello spirito e risiede nel pensiero unitario del discorso musicale; nella musica che si fa interprete del proprio respiro interiore, nell’unità fra musica e poesia. Il compositore vuole piegare la tecnica all’uomo e non viceversa: ecco la serialità ben temperata e dodecafonicamente poco ortodossa. L’umanesimo di Prosperi si pone agli antipodi dello strutturalismo di Darmstadt, vista la centralità nella sua estetica e etica musicale del soggetto, dell’uomo, della coscienza dell’individuo. Allo stesso fine, per altra via, tendeva il suo maestro Luigi Dallapiccola, di cui Prosperi è vero continuatore. La vocazione di Prosperi non fu quella di essere attuale: la sua inattualità fu anzi la cifra linguistica di un percorso che lo portò a un isolamento funzionale alla sua produzione artistica che, di giorno in giorno, torna a essere lungimirante e profetica. Ecco perchè oggi, dopo un lungo silenzio, è giusto parlare di Prosperi come un compositore ritrovato. Nel 2004, Giuliana Prosperi e suo marito Massimo Masi, dopo un'organica catalogazione di tutto il materiale musicale, letterario e archivistico che Carlo Prosperi aveva accumulato nel corso del suo magistero di compositore e di didatta, lo hanno integralmente donato al Gabinetto "G.P. Vieusseux", che ha costituito il Fondo Carlo Prosperi presso l’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti”, ulteriore fondo musicale dopo quelli dedicati a Luigi Dallapiccola, Federico Ghisi e Alberto Savinio nello stesso Archivio.

Del Fondo Carlo Prosperi è responsabile scientifico Mario Ruffini. Testi di: Luciano Alberti, Massimo Becattini, M. Adelaide Bartoli Bacherini, Piero Bellugi, Maria Chiara Berni, Sylvano Bussotti, Luciano Chessa, Álvaro Company, Luigi Dallapiccola, Annette Frank, Marco Grondona, Marco Ligabue, Alberto Magnolfi, Gloria Manghetti, Eleonora Negri, Cesare Orselli, Andrea Panieri, Susanna Ragionieri, Mario Ruffini, Anna Scalfaro, Silvana Seidel Menchi, Romano Silva, Elisabetta Soldini, Paolo Somigli, Mario Sperenzi, Ivanka Stoianova, Elisabetta Tortelli, Roman Vlad.


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