mercoledì 28 aprile 2010

Da ieri occupazione permanente al Comunale di Bologna contro il decreto legge di riforma delle fondazioni liriche italiane*


Al Teatro Comunale di Bologna, di fatto, da ieri è cominciata l'occupazione. Se ne parlava da settimane, come possibile reazione al varo del decreto di riforma delle fondazioni lirico-sinfoniche. I lavoratori hanno invece deciso già nella giornata di ieri di presidiare in «assemblea permanente» tutto il teatro, oltre al piano in cui si trova l’ufficio del sovrintendente Marco Tutino (nella foto), che come è noto è anche presidente dell’associazione delle Fondazioni lirico-sinfoniche (Anfols).
Ad animare l’assemblea permanente, riferiscono i sindacati, sono circa 120 persone. A livello nazionale, le quattro sigle sindacali (Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Fials-Cisal) avevano deciso di lanciare assemblee informative nei teatri per discutere del decreto e di dar vita a uno sciopero continuo per contestarlo. Le speranze erano rivolte nel presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, perchè non controfirmasse il decreto. Ma a Bologna (dove sono comunque già molto forti le tensioni con Tutino) i lavoratori hanno deciso di muoversi già ieri con l'«occupazione» del Comunale. (*fonte: Corriere di Bologna, 27 aprile)

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