martedì 21 settembre 2010

Ecco la stagione musicale 2010-2011 del Teatro Comunale di Monfalcone


Grandi novità per la Stagione di Musica 2010-2011 del Teatro Comunale di Monfalcone, a partire dalla presenza di un nuovo direttore artistico: Filippo Juvarra. Musicista e musicologo (è stato membro dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia nonché docente di “Teoria della programmazione musicale” all’Università Ca’ Foscari di Venezia), Juvarra è attualmente direttore artistico dell’Associazione Amici della Musica di Padova e programmatore artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto.



I quindici concerti che compongono il ricco e raffinato cartellone rivelano, sia nei programmi che nella scelta degli interpreti, alcune delle intenzioni della nuova direzione artistica.

Prima fra tutte quella di offrire al pubblico uno spettro di repertori il più ampio possibile, che dal barocco arrivi alla musica contemporanea, alla quale si continua a dedicare particolare attenzione attraverso gli appuntamenti di ‘900&oltre, la rassegna dedicata al repertorio moderno e contemporaneo, alla sperimentazione e alle nuove tendenze.

L’obiettivo è ancorare la musica d’oggi alle esperienze che l’hanno preceduta, al Novecento storico, ad una tradizione di cui si vuole sottolineare la permanente vitalità e la valenza progressiva.

Nella scelta degli interpreti l’intenzione è quella di proporre al pubblico del Comunale nomi nuovi, affiancando agli interpreti più prestigiosi della vita musicale internazionale (Rudolf Buchbinder, Andreas Staier, Thomas Zehetmair, Jordi Savall, Frans Brüggen, il Quartetto Auryn) i talenti delle generazioni più giovani (il Quartetto Fauré, Dénes Várion, Liza Ferschtman e Inon Barnatan, Werner Güra e Christoph Berner) ed assicurando una significativa presenza di artisti italiani e della regione.



Due straordinari protagonisti della musica antica aprono e chiudono la nuova stagione musicale. Ad inaugurarla, mercoledì 20 ottobre, è il grande musicista catalano Jordi Savall (nella foto), fra i più originali ed autorevoli interpreti della musica antica, che torna a Monfalcone nelle vesti di solista e direttore dell’ensemble Le Concert des Nations.

Personalità incredibilmente eclettica, noto al grande pubblico per la partecipazione al film del compianto Alain Corneau "Tutte le mattine del mondo" (Premio César per la migliore colonna sonora), Savall ha suonato in tutto il mondo con i diversi complessi da lui fondati (Hespèrion XXI, Capella Reial de Catalunya, Le Concert des Nations) e ha inciso più di 170 CD, dimostrando che la musica antica non è necessariamente elitaria e interessa un pubblico vasto e anche giovane.

Significativo il titolo del concerto che apre la nuova stagione musicale, Les Goûts Réunis, ispirato alla celebre raccolta di concerti di François Couperin. Il programma della serata è un suggestivo percorso attraverso la musica europea a cavallo fra Sei e Settecento (Lully, Biber, Corelli, Marais, Scarlatti - Avison) e i diversi stili (francese, italiano, tedesco) che l’hanno caratterizzata.

Chiuderà il cartellone dei concerti, martedì 12 aprile, Frans Brüggen, personalità di spicco della musica antica, fondatore nel 1981 dell’Orchestra del ‘700, una formazione con strumenti originali che è subito divenuta un punto di riferimento internazionale.
Per il concerto monfalconese, che lo vede dirigere l’Orchestra del ‘700, la Cappella Amsterdam e un quartetto vocale di assoluta eccellenza, Brüggen ha scelto un programma tutto dedicato a J. S. Bach: la prima delle Quattro Suites (Ouvertures) per orchestra, il Concerto per organo e orchestra (nella ricostruzione dello stesso Brüggen dalle Cantate BWV 35 e 156), per il quale all’Orchestra si affianca l’organista Pieter-Jan Belder e infine l’Oratorio di Pasqua.



Protagonista della rassegna ‘900&oltre è il duo composto da Enrico Bronzi (violoncello) e Filippo Gamba (pianoforte), con un programma che prevede pagine di Schumann (nel centenario della nascita del compositore), Beethoven, Penderecki e Zimmermann e le 8 Improvvisazioni su canti contadini ungheresi di Bartók, primo di una serie di incontri con la musica ungherese del Novecento e di oggi (Bartók ma anche Ligeti e Kurtág) che ritroviamo in diversi programmi della stagione.

Di grande suggestione il concerto che vede protagonista l’Ensemble Italiano di Sassofoni ed ha in programma alcuni dei pezzi più interessanti della letteratura del sassofono del '900, da Nyman a Glass fino a Sciarrino.

Nel programma proposto da Dénes Várjon, pianista fra i più importanti della sua generazione, figurano un omaggio a Liszt (di cui nel 2011 ricorre il centenario dalla nascita) e alcune pagine di Berg, Skrjabin e Kurtág, il compositore ungherese insignito nel 2009 del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia.

Nell’ambito di ‘900&oltre arriva infine al Comunale, forte di una lunga serie di successi internazionali, il Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro, protagonista di un programma assolutamente diversificato che va da Rossini e Schubert (compositore con il quale il Coro si è imposto nel 2009 al Concorso Internazionale “Franz Schubert” di Vienna) fino alla coralità novecentesca di autori quali Poulenc e Arvo Pärt.



A ‘900&oltre si affianca una nuova rassegna dedicata a I balletti russi, Diaghilev e i suoi musicisti, a quella straordinaria stagione culturale cui diede vita Sergei Diaghilev, l’impresario e direttore della celebre compagnia dei Balletti russi, il cui organico comprendeva i migliori ballerini del Teatro Bolshoi e del Teatro Mariinskij. Una volta in Europa Occidentale, alla compagnia di Diaghilev si aggiunsero alcuni dei più importanti artisti dell'epoca (fra cui Picasso, Stravinskij e Nijinski, per citarne soltanto alcuni). Quella dei Balletti russi divenne così la più influente compagnia di balletto del XX secolo e Diaghilev commissionò musica da balletto a compositori quali Debussy, Ravel, Satie, Richard Strauss, Prokof’ev, Respighi, Poulenc, de Falla e altri ancora.

Protagonisti dei concerti dedicati ai Balletti russi sono il duo composto da Liza Ferschtman (violino, Premio Olandese per la Musica 2006) e Inon Barnatan (pianoforte) e Alessandro Taverna, giovane pianista veneto che recentemente si è imposto al London Piano Competition e al prestigioso Concorso di Leeds.



Oltre al giovane Taverna, sono diversi i pianisti che impreziosiscono la nuova stagione musicale. Spicca infatti in cartellone Rudolf Buchbinder, internazionalmente apprezzato per le sue esibizioni sia come solista che con le maggiori orchestre ed i più celebri direttori, di cui il Frankfurter Allgemeine Zeitung ha scritto: “Buchbinder dimostra di essere uno dei più importanti e competenti interpreti di Beethoven dei nostri giorni". Ed è proprio Beethoven che Buchbinder propone al pubblico del Comunale, in un programma che affianca alle Variazioni su un tema di Corelli di Rachmaninov le celeberrime Variazioni Diabelli di Beethoven.

A queste si aggiungono, in un percorso che propone, a distanza ravvicinata, tre concezioni compositive assolutamente diverse, le Variazioni Goldberg di Bach nell’interpretazione di Andreas Staier, che nel 2009 le ha incise per l’etichetta Harmonia Mundi.



Particolarmente originale la presenza in cartellone di un appuntamento dedicato al flauto, con il duo composto da Giampaolo Pretto, primo flauto dell’Orchestra Nazionale della RAI, e dal pianista Marino Nicolini, protagonisti di un programma che affianca ad alcuni dei brani più significativi della letteratura per flauto novecentesca (Prokof’ev, Poulenc, Jolivet e Berio) una sonata di Rietz, fra i rari pezzi per flauto del periodo romantico.

Con l’interpretazione di Die schöne Müllerin (La bella mugnaia) ad opera del tenore tedesco Werner Güra e del pianista Christoph Berner si apre un ciclo triennale dedicato ai grandi cicli liederistici di Franz Schubert (Die Winterreise e Schwanengesang seguiranno nelle prossime due stagioni).

Con il concerto dell’Orchestra di Padova e del Veneto prende invece avvio l’Integrale delle Sinfonie di Brahms che proseguirà nel corso delle stagioni. Torna a Monfalcone la formazione orchestrale che ha legato la qualità della sua cifra esecutiva alla letteratura del classicismo viennese, insieme a Thomas Zehetmair nella duplice veste di direttore e violinista.

È il Brahms del Concerto op. 77 e della Sinfonia n. 4 che mantiene saldo questo retroterra classico, in una prospettiva autentica che rimanda alle sue esperienze a Meiningen negli anni 1880, quando i 49 elementi della locale orchestra di corte parvero a Brahms del tutto sufficienti.



Assolutamente prestigiose e applaudite nelle sale di tutto il mondo anche le formazioni di musica da camera che arricchiscono la nuova stagione.

Il Quartetto Auryn ha scelto di aprire il suo primo concerto a Monfalcone nel segno di Haydn (i cui Quartetti costituiscono certamente il canone classico del quartetto per archi, la forma più nobile della musica da camera), compositore di cui l’Auryn ha eseguito il ciclo integrale dei 68 Quartetti in occasione delle celebrazioni del 2009.

Il più giovane Quartetto Fauré (quartetto con pianoforte), formatosi nel 1995, è oggi una delle più prestigiose formazioni cameristiche tedesche, con un’intensa attività concertistica in tutto il mondo e una ricca discografia.

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