mercoledì 9 gennaio 2013

ENRICO RAVA E IL RAVA TRIBE QUINTET AL CURCI DI BARLETTA


Si preannuncia il tutto esaurito, al Teatro Comunale Curci di Barletta, così come per il Concerto di Capodanno, per il concerto che, sabato 12 gennaio, alle ore 21,15 vedrà Enrico Rava alla tromba, featuring Gianluca Petrella al trombone, Giovanni Guidi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Fabrizio Sferra alla batteria. Tribe, un quintetto tutto italiano nel quale Enrico Rava massimizza le caratteristiche del nuovo percorso musicale intrapreso negli ultimi dieci anni, trovando anche un valido dialogo espressivo con i partecipanti. Dove oramai giganteggiano “campioni” del calibro di Petrella.
Il trombonista pugliese qualche mese fa, nell’ambito “Prix du Musicien Europeen de l’Academie du Jazz de France”, è stato insignito quale miglior musicista europeo. In Tribe Rava afferma un’impronta più esplicitamente romantico/impressionista, e dimostra di aver sviluppato una rara capacità intuitiva nel saper cogliere nelle dinamiche degli strumenti quell’emotività che rispetta anche un dettato “tecnico”, superando attraverso l’improvvisazione quel diffuso difetto, presente spesso nel jazz, che è la ripetizione di temi melodici già incisi. Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali. Numerosissime e preziose le collaborazioni al fianco di prestigiosi musicisti italiani, europei, americani: tra cui Franco D'Andrea, Stefano Bollani, Massimo Urbani,Philip Catherine,Lee Konitz, Aldo Romano, Joe Henderson, John Abercrombie, Palle Danielsson, Jon Christensen, Nana Vasconcelos, Miroslav Vitous, Daniel Humair, Michel Petrucciani, Charlie Mariano, Joe Lovano ( con cui dirige un quintetto agli inizi degli anni 90 ) Albert Mangelsdorff, Dino Saluzzi, Richard Gallliano, Martial Solal, Archie Shepp,John Taylor,Paul Motian,Mark Turner ecc... Ha effettuato tours e concerti in USA, Giappone, Canada, Europa, Brasile, Argentina, Uruguay partecipando a importanti Festival (Montreal, Toronto, Houston, Los Angeles, Perugia, Antibes, Berlino, Parigi, Tokyo, Rio e Sao Paulo, ecc.) E' stato più volte votato miglior musicista nel referendum annuale della rivista "Musica Jazz", risultando vincitore anche nelle categorie "miglior gruppo" e "miglior disco italiano. Nominato “Cavaliere delle Arti e delle Lettere” dal Ministro della Cultura Francese, nel 2002 ha anche ricevuto il prestigioso “Jazzpar Prize” a Copenhagen. Negli ultimi anni è comparso spesso ai primi posti del referendum della rivista americana Down Beat, nella sezione riservata ai trombettisti,alla spalle di Dave Douglas, Wynton Marsalis e Roy Hargrove. E nel referendum di quest'anno un gruppo europeo è stato nominato per la prima volta nella classifica riservata ai migliori gruppi: TRIBE ! Il gruppo racchiude varie generazioni di musicisti, tutti con una propria storia e personalità stilistica. Del resto, Rava ha compreso sin dai suoi esordi uno dei meccanismi adottati da molti grandi leader della musica afrio-americana: inserire periodicamente nelle proprie formazioni giovani musicisti, nuovi talenti, che apportano generalmente alla musica la freschezza di un sound contemporaneo, di un modo di pensare che pur sposandosi con la tradizione la trasforma elaborandola in maniera originale. Valgono come esempi eclatanti i gruppi di Miles Davis e i Jazz Messengers di Art Blakey, che pur nella diversità della linea musicale hanno contribuito a lanciare decine di musicisti, non pochi dei quali diventati delle personalità di rilievo, capaci di influire in maniera determinate sulle scelte poetiche dei loro leader. Con loro, il trombettista italiano condivide la qualità di talent scout, come dimostra l’elenco di musicisti che ha contribuito a far conoscere, molti dei quali diventati degli artisti di rilievo nazionale e internazionale. Per fare soltanto alcuni nomi, basta pensare, negli ultimi anni a Stefano Bollani, a Gianluca Petrella e Giovanni Guidi, questi ultimi due parte del progetto TRIBE. Esponente della generazione dei ventenni del jazz italiano, GIOVANNI GUIDI ha vinto il Top Jazz 2007 (il premio della critica indetto dalla rivista Musica Jazz) quale miglior nuovo talento nazionale, ha realizzato cinque album favorevolmente accolto dagli addetti ai lavori e ha partecipato a numerosi e importanti festival nazionali ed internazionali. GIANLUCA PETRELLA è considerato uno dei miglior trombonisti jazz del mondo Nella lista delle collaborazioni con musicisti internazionali figurano: Steve Bernstein, Bobby Previte, Greg Osby, Carla Bley ed italiani: Roberto Gatto, Antonello Salis, Gianluigi Trovesi, Francesco Bearzatti, Paolino Dalla Porta, Paolo Fresu, Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e altri. Considerato uno dei contrabbassisti italiani piu' creativi ed eclettici GABRIELE EVANGELISTA è l'ultimo dei talenti valorizzati da Rava. Scoperto ai ai seminari jazz di Siena, sta bruciando le tappe a velocità supersonica ed è richiestissimo per le sue straordinarie doti (precisione unita ad una sfrenata creatività ed ad un grande interplay ) da molti musicisti italiani . Un quarantenne sulla soglia dei cinquanta è FABRIZIO SFERRA, fondadore del disciolto e acclamato trio Doctor 3, ma con alle spalle una lunga e articolata vicenda artistica, nella quale si è rivelato batterista capace di costruire raffinate dinamiche timbrico-ritmiche che fanno di lui un originale maestro del drumming jazzistico europeo, in grado di inserirsi efficacemente nell’interplay collettivo dei gruppi di cui ha fatto parte. Una formazione che ingloba musicisti così diversi, richiede una linea estetica chiara e in grado di consentire un dialogo creativo tra i musicisti; un leader dell’autorevolezza di Rava ha l’indiscutibile merito di saper condurre all’interno del proprio mondo espressivo artisti dalla differente esperienza e concezione poetica, ottenendo uno sfaccettato mosaico di personalità e atteggiamenti espressivi, con il quale rende sempre cangiante e articolata la propria musica. Lo spettacolo, fa parte del Cartellone della Stagione concertistica dell’Associazione Cultura e Musica “G. Curci” di Barletta, una delle più longeve in città, essendo arrivata alla sua 29.ma Edizione.

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