martedì 29 gennaio 2013

Michele Mariotti dirige uno strano "Rigoletto" al Metropolitan di New York



Dopo il successo del suo debutto con Carmen, lo scorso settembre, Michele Mariotti torna al Metropolitan di New York per dirigere una nuova produzione del Rigoletto di Giuseppe Verdi, che vede impegnato per la prima volta con l’opera il regista di musical Michael Mayer. La prima rappresentazione è andata in scena ieri lunedì 28 gennaio; le repliche andranno avanti fino al 16 febbraio; durante questo periodo Mariotti sarà impegnato anche nella ripresa della Carmen con la regia di Richard Eyre.
“Avevo già diretto Rigoletto a Lima – dice Mariotti – ma sono molto felice di aprire l’anno verdiano con quest’opera. Sono forte della recente esperienza al San Carlo di Napoli, dove ho diretto Traviata, con la regia di Ferzan Ozpetek, che in qualche modo mi ha costretto a una vera full immersion nella musica di Verdi durante l’ultimo periodo.
Lo spettacolo di Mayer – prosegue Mariotti - è ambientato nella Las Vegas degli anni Sessanta: l’epoca del Rat Pak, una delle attrazioni che resero la città un frequentatissimo polo del divertimento, grazie anche alla presenza di Sammy Davis Jr., Dean Martin e Frank Sinatra. Questa personalissima chiave di lettura cerca di esprimere il forte contrasto tra la depravazione e l’innocenza che domina nell’opera, e che Verdi ha saputo rendere con un ritmo teatrale straordinario”.
Protagonista dello spettacolo un cast di star internazionali: dal tenore Piotr Beczala, nel ruolo del Duca di Mantova, al soprano Diana Damrau in quello di Gilda, fino a Zeljko Lucic che incarna il tragico ruolo del buffone di corte.
Dopo Rigoletto Michele Mariotti dirigerà a marzo la Norma di Bellini al Teatro Comunale di Bologna, dove è Direttore principale, mentre a maggio debutterà al Covent Garden Royal Opera House di Londra con La donna del lago di Rossini.

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