martedì 1 settembre 2015

Il 13 settembre nel chiostro di San Domenico a Molfetta si esibirà il chitarrista Riccardo Ascani.


Domenica 13 settembre alle 20.30, nel Chiostro di San Domenico di Molfetta, le atmosfere del flamenco si uniranno magicamente al jazz e al sound mediterraneo con un grande artista romano: il chitarrista Riccardo Ascani, nella formazione del Flamenco Jazz Chillout Quartet (con Antonio Aucello ai sassofoni, Roberto Ippoliti alla chitarra flamenca e Attilio Celona alle percussioni e sequencer commander), presenterà il nuovo disco intitolato Oceani, in un concerto organizzato dall'associazione Flamenco del Sur, con la partecipazione straordinaria di Francesco Tammacco, nella veste di voce recitante. (ingresso a pagamento, info e prenotazioni: 329.985.09.91). Prevendite a Molfetta, nel Puglia Tourist Information di via Piazza 27-29 e a Bari, nella sede dell'associazione Dicunt (via Crisanzio 78, 328.595.93.59).
OCEANI

È una prima assoluta per la presentazione in Puglia del disco Oceani del chitarrista di fama internazionale Riccardo Ascani, creatore di una musica capace di cavalcare attraverso le frontiere musicali del flamenco, del jazz, della chillout e del folklore mediterraneo. La sua musica è l'armonia di un viaggio avventuroso in cui l'ascoltatore è immerso, destinato verso territori illimitati e lontani orizzonti oceanici. Luoghi reali come i luoghi dell'animo, in cui la musica di Ascani agisce attraverso la capacità di smuovere il sogno, momento originario dell'uomo, dove ancora è viva ed evidente la simbiosi tra le mozioni umane e la forza della natura. Il suo nuovo album è prodotto da NINAPS RECORD. Nel corso di una lunga tournée nel 2014, ha toccato i più importanti teatri d’Europa riscuotendo ampi consensi e riscontri dalla critica. Oceani descrive intimamente un'altra grande passione di Ascani, che è anche subacqueo naturalista.
 
«Allegoricamente paragonabile a un cavallo libero di correre tra i confini del flamenco, del jazz e della chillout - spiega l'artista -, il disco racconta il mare in tutte le sue forme e le sue mutazioni. Opera di contestazione ecologica, come si evince dal brano «Last Whale» («L'ultima balena»), che condanna a suon di musica la spietata caccia alle balene ed ai cetacei in generale, "Oceani" tiene però a chiudere in tono positivo, con un barlume di speranza, mantenendo vivo il sogno di una umanità capace di rimediare agli innumerevoli scempi commessi ai danni della natura. È proprio il connubio tra Uomo e Natura, tra l'animo sognante di «Ulisse», l'esploratore-tipo e la forza degli elementi quali il vento e le onde, a guidare costantemente chi ascolta, traccia dopo traccia verso infiniti orizzonti oceanici, dove il mutamento, inteso come divenire incessante, è la natura stessa delle cose che procedono secondo il loro ciclico percorso».

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