lunedì 21 settembre 2015

La tournèe in Russia dell'OSN della Rai diretta da Marco Angius con ospite al violino la rumena Anna Tifu.


Dalla Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo a quelle del Conservatorio di Mosca e della Filarmonica di Perm, fino al Festival Eurasia di Yekaterinburg, nel cuore dei monti Urali, al confine tra il continente europeo e quello asiatico. È la prossima tournée dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che tocca quattro luoghi fondamentali dello sterminato territorio russo.
Il primo appuntamento è domenica 4 ottobre a San Pietroburgo, nella Sala Grande della Filarmonica cittadina, costruita nel 1839 su progetto dell’architetto Paul Jacot, ma con una facciata ideata dall’italiano Carlo Rossi. Centro della vita musicale pietroburghese, la sala ha ospitato musicisti come Liszt, Wagner e Čajkovskij. Il giorno seguente, lunedì 5 ottobre, l’Orchestra è impegnata nella Sala Grande del Conservatorio di Mosca, una delle più prestigiose di tutta la Russia, inaugurata nel 1901 e dal 1958 sede del Concorso Čajkovskij. Il concerto nella capitale russa è trasmesso da Rai Cultura in diretta su Rai5, a partire dalle 18, ora italiana.Per il terzo appuntamento, martedì 6 ottobre, l’Orchestra Rai si trasferisce nella Russia orientale, a Perm, per suonare nella Sala Grande della Filarmonica della città che da qualche anno ha sviluppato l’ambizione di porsi come la capitale culturale della nuova Russia.
Protagonisti delle prime tre serate sono il direttore d’orchestra Marco Angius, noto per le sue qualità di interprete del repertorio novecentesco e contemporaneo e già più volte ospite dell’Orchestra Rai per il Festival Rai NuovaMusica, e la violinista Anna Tifu (nella foto), giovane virtuosa che con l’Orchestra Rai ha già conquistato il pubblico del Festival Enescu di Bucarest e del Festival di Ravello. 

In programma l’Ouverture dalla Semiramide di Gioachino Rossini, il Concerto per violino e orchestra n. 2 di Niccolò Paganini - interpretato dalla Tifu - la suite dal film La strada di Nino Rota e infine una grande pagina sinfonica che unisce idealmente la cultura russa e quella italiana: i Cinq Études Tableaux di Sergej Rachmaninov orchestrati da Ottorino Respighi.
Per l’ultimo concerto della tournée, mercoledì 7 ottobre, l’Orchestra Rai si sposta sul lato asiatico dei monti Urali, nella città diYekaterinburg, intitolata alla Grande Martire Caterina, Santa Patrona della Zarina Caterina I di Russia, moglie di Pietro il Grande. La serata fa parte del cartellone del Festival Internazionale di Musica Eurasia, realizzato ogni due anni nella città al confine tra Europa e Asia e dedicato all’incontro e all’influenza reciproca di culture diverse. Il programma vede ancora protagonista Marco Angius, che propone di Ottorino Respighi il Trittico Botticelliano e ilConcerto gregoriano per violino e orchestra, interpretato dal virtuoso ceco Josef SpacekDead City Radio di Fausto Romitelli e Composizione n. 1 di Bruno Maderna.
Cordialmente

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