lunedì 18 settembre 2006

L'orchestra suona in...fabbrica








Alla fine degli anni Sessanta fa l’Orchestra del Teatro alla Scala sotto la guida di Claudio Abbado e con solisti del calibro di Maurizio Pollini suonava abitualmente nelle fabbriche milanesi per avvicinare le “masse operaie” alla cosiddetta musica colta: da immortali classici come Mozart e Beethoven ai contemporanei Luigi Nono e Luciano Berio.
Anche l’ Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari (nel suo piccolo) torna, dopo diversi anni, a suonare nelle fabbriche. Domani, 19 settembre, si esibirà alle 18.30 presso il Centro Sportivo del C.r.a.l. del Nuovo Pignone (strada provinciale per Modugno n. 10 - Bari) di fronte ai dipendenti dell’azienda barese specializzata nella realizzazione di apparecchiature meccaniche ed elettriche per la regolazione dei processi industriali. Diretta dal Maestro Graziella Contratto (nella foto), l’orchestra barese eseguirà brani di Evangelista, Chabrier, De Falla e Ravel.
Si tratta di un’iniziativa di beneficenza, promossa dal C.r.a.l. del Nuovo Pignone in collaborazione con la Ge Volunteers, organizzazione internazionale dei dipendenti della General Elettric, finalizzata a raccogliere fondi per il completamento di un progetto di costruzione di un ospedaletto pediatrico in Albania, promosso dai Frati Minori Cappuccini di Bari.
Progetto a cui collaborava anche un ex dipendente della fabbrica Nuovo Pignone, Giuseppe D’Angelico, deceduto mentre lavorava con le maestranze alla realizzazione del suddetto ospedale.
L’iniziativa è stata immediatamente accolta dal presidente della Provincia di Bari, Vincenzo Divella, dall’assessore alla Cultura Vittorino Curci e dagli assessori alle Attività Produttive e alla Solidarietà Sociale Gianna Mastrini e Antonello Zaza, che hanno subito messo a disposizione degli operai l’Orchestra sinfonica.
“E’ un’iniziativa, quella dei concerti in fabbrica, che desideriamo replicare con l’obiettivo di avvicinare la nostra Orchestra ad un pubblico sempre più eterogeneo – afferma Divella - . Questo concerto avviene all’indomani dell’esibizione di fronte al Presidente della Repubblica a testimonianza di come il pubblico a cui ci rivolgiamo non ha confini”.
“La musica non è appannaggio di pochi privilegiati, ma patrimonio di tutti – continua Vittorino Curci -. La vera musica è quella che sa echeggiare tra le imponenti navate di una Basilica, come quella di San Nicola, ma anche negli spazi del dopolavoro degli operai di una fabbrica”.
Il programma della serata prevede l’esecuzione dei seguenti brani: Airs d’Espagne di Jose Evangelista (1943), España rapsodia per orchestra di Emmanuel Chabrier (1841 – 1894), Siete Canciones Españolas di Manuel De Falla e Bolero per orchestra Maurice Ravel (1875 – 1937).

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