lunedì 4 settembre 2006

Settembre Musica

Il festival torinese di Settembre Musica, appena iniziato sabato scorso con uno strepitoso concerto dell’Orchestra e del Coro della Scala diretti dal celebre maestro coreano Myung-Whun Chung, è certamente uno dei più importanti d’Europa. Vi riporto di seguito (quasi) integralmente la presentazione inserita nel ricco programma generale della manifestazione. Presentazione firmata dal suo autorevole direttore artistico Enzo Restagno. Una programmazione, quella di Settembre Musica forte dei suoi ottantanove appuntamenti, tutti nel segno della qualità, pur nel panorama di un’offerta variegata e apertissima ad incontrare l’attenzione dei “palati” più diversi.

PIANTA MUSICALE DI UNA CITTA’
“Il cartellone di Torino Settembre Musica potrebbe benissimo essere raffigurato come la mappa di una città con i suoi quartieri ben ordinati: qua i grandi concerti sinfonici con Riccardo Muti e Bernard Haitink che dirigono Philarmonia e London Symphony, Myung-Whun Chung con i complessi della Scala, Philippe Herreweghe con l’Orchestre des Campa-Elysées, William Christie con i musicisti delle Arts Florissants, Helmuth Rilling con la Bach Akademie…
Più in là, in un altro quartiere, una preziosa confraternita di antiquari nelle cui vetrine fanno bella mostra di sé la quattrocentesca “Missa Sancti Jacobi” del fiammingo Dufay con il complesso La Reverdie, i “Graduali” di Magister Perotinus che risuonavano alla fine del XII secolo a Parigi sotto le volte della cattedrale di Nôtre Dame, un oratorio una volta celeberrimo come il settecentesco “Der Tod Jesu” di Karl Heinrich Graun, e Vivaldi e Bach riuniti per festeggiare il compimento dei restauri della Venaria Reale.
In un’altra zona della nostra città della musica trionfano le architetture contemporanee con le musiche di Peter Maxwell Davies, di Hans Werner Henze e di Šostakovič, mentre a pochi passi di distanza, in una specie di caffè letterario, si sono date appuntamento le musiche ispirate da Mallarmè, Ibsen e Hofmannsthal.
In un altro quartiere più estroso ed esotico, abbiamo raccolto le musiche del Vietnam e dell’Afghanistan ma anche Ivano Fossati, l’attrice Victoria Abril, innamoratasi all’improvviso delle canzoni brasiliane, il giapponese Sakamoto e lo strepitoso e allegrissimo Absolute Ensemble di Kristjan Järvi col jazzista Joe Zawinul.
A proposito di quartieri: se vi trovate a passare di lunedì accanto alla Mole Antonelliana, provate a entrarci: ci troverete il violoncellista Enrico Dindo che vi snocciolerà le sei Suites di Bach, il fisarmonicista Richard Galliano e il chitarrista Ralph Towner. La metafora dei quartieri alla quale ho fatto ricorso per dividere il cartellone del festival in generi non è neanche tanto astratta poiché Torino merita davvero l’appellativo di città della musica.
Se posso azzardare un consiglio, suggerirei al pubblico di concedersi anche il piacere della sorpresa: scegliete i quartieri musicali che preferite ma provate poi a imboccare svolte improvvise poiché a settembre, a Torino, la musica con le sue seduzioni vi aspetta dietro ogni angolo (…).” Per tutte le informazioni sul Festival torinese si può consultare il sito web: www.comune.torino.it/settembremusica

Nessun commento:

Posta un commento