martedì 15 maggio 2007

Assegnati gli ambitissimi Premi Abbiati per il 2006

XXVI PREMIO DELLA CRITICA MUSICALE " FRANCO ABBIATI "
La giuria del Premio Abbiati, in rappresentanza dell'Associazione Nazionale Critici Musicali, di fronte alla gravissima situazione economica e gestionale dell'Orchestra "Giuseppe Verdi" e preoccupata che Milano rimanga senza un'orchestra sinfonica stabile, chiede che le forze politiche lombarde e nazionali, con quelle impresariali, si impegnino a trovare in tempi brevi soluzioni tecniche e finanziarie efficaci per salvaguardare la stagione e le altre attività artistiche della "Verdi", garantendone il futuro.
Ospite degli Amici della Scala di Milano il 9 maggio 2007, sulla base delle segnalazioni dei colleghi dell'Associazione, la giuria (Sandro Cappelletto, Franca Cella, Franco Chieco, Andrea Estero, Angelo Foletto, Enrico Girardi, Giorgio Gualerzi, Giancarlo Landini, Gian Paolo Minardi, Carla Moreni, Paolo Petazzi, Giangiorgio Satragni), ha scelto i vincitori 2006.
SPETTACOLO . Kát'a Kabanová di Leoš Janáček (Milano, Teatro alla Scala) messa in scena da Robert Carsen (scene e costumi di Patrick Kinmonth,luci di Robert Carsen e Peter Van Praet, coreografie di Philippe Giraudeau) e diretta da John Eliot Gardiner (nella foto). Per la bellezza aspra e originale dell'allestimento fondato sull'elemento-acqua con le sue inquiete spettralità e luminescenze: perfetto per identificare e dare rilievo, tra essenzialità gestuali e audaci immagini scenico-coreografiche, alla forza della narrazione teatrale e al drammatico percorso psicologico della protagonista evocato dalla musica.
PREMIO SPECIALE. Amici della musica di Firenze, per la coerenza e qualità nella difesa del valore della musica da camera - nel solco di una tradizione oramai secolare - e per il significativo modello per le numerose associazioni omologhe italiane; per la programmazione dove emerge la frequenza dei cicli liederistici o dedicati al quartetto per archi ma attenta anche all'aspetto didattico grazie agli incontri di studio con artisti ospiti, e formativo, in particolare durante i concerti di "Settembre in musica" riservati ai giovani interpreti.
NOVITÀ ASSOLUTA. Ausklang per pianoforte e orchestra (Torino, Rai Nuova Musica) e Concertini (Venezia, Biennale Musica) di Helmut Lachenmann, due momenti di grande rilievo della ricerca del compositore tedesco, presente anche per un seminario a Reggio Emilia. Fedele al geniale rigore del suo lavoro sul suono, al radicalismo con cui sa ripensare i materiali sonori con intuizioni assolutamente nuove, in questi e altri lavori sinfonici Lachenmann ha saputo confrontarsi anche con forme di ampio respiro, con esiti di rara suggestione e compattezza.
DIRETTORE. Lorin Maazel, per l'intelligenza musicale, la penetrante qualità di concertazione e il respiro teatrale avvincente espressi nella Tosca (Milano, Teatro alla Scala), che ha ribadito la sua affinità speciale con i tempi, le passioni e i colori della scrittura pucciniana, e la qualità importante delle numerose presenze concertistiche italiane.
REGIA, SCENOGRAFIA, VIDEO. Giorgio Barberio Corsetti, grazie all'inventivo e abilissimo gioco di squadra (Perrick Sorin, video; Christian Taborelli, costumi; Gianluca Cappelletti, luci) ha fatto rivivere nella Pietra di paragone (Parma, Teatro Regio) magie e effetti illusori del teatro antico, affidati a tecnologie contemporanee: lo sdoppiamento della scena, i dettagli dei protagonisti nei video in primo piano, la tinta americana dei colori squillanti ma freddi come i quadri di Hopper, nei costumi chic alla Jackie Kennedy esaltavano l'umorismo geometrico della scrittura rossiniana conferendole chiave attuale e esattezza cristallina.
SOLISTA. Andras Schiff per la coerenza stilistica, la continuità musicale e la fantasia interpretativa manifestate nell'integrale della Sonate di Beethoven, suonate in ordine cronologico secondo un'illuminante intenzionalità stilistico-esecutiva, e proposte in varie città e istituzioni italiane.
CANTANTI.
Sonia Prina per la ragionata scelta di repertorio e la proprietà stilistica espresse in particolare nella Pietra di Paragone di Rossini (Parma, Teatro Regio), nel Ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi (Produzione del Teatro Ponchielli di Cremona andata in scena, oltre che a Cremona, a Como, Brescia, Pavia, Reggio Emilia, Ferrara, Ravenna e Bari), nel Giulio Cesare di Haendel che ha inaugurato al stagione di musica da camera di Santa Cecilia.
Alex Esposito, per la costante crescita vocale e scenica testimoniata soprattutto nei ruoli mozartiani di Masetto/Leporello (Milano, Teatro alla Scala) e Papageno (Venezia, La Fenice e Torino/Teatro Regio)
PREMIO "FILIPPO SIEBANECK". Rete Toscana Classica, creata nel 2003 su iniziativa di Regione, Ort e associazione Pro Verbo di Prato, emittente interamente dedicata alla programmazione di musica sinfonica, operistica e jazz, ventiquattro ore su ventiquattro, e ora ascoltabile anche su internet, ha coronato con significativo e fedele riscontro nel numero degli ascoltatori un importante progetto di diffusione capillare del repertorio classico, testimoniando l'importanza e il ruolo divulgativo prezioso che può avere la radio, e una programmazione varia, intelligente e attenta alla produttività locale. La consegna del "Premio Abbiati" avverrà martedì 5 giugno a Palazzo Frizzoni (alle 17) nel corso di una cerimonia disposta dal Comitato Organizzatore in collaborazione col "Festival Pianistico Internazionale Arturo Benedetti Michelangeli" e il patrocinio del Comune di Bergamo.
Seguirà alle ore 18.30, la presentazione del libro di Mimma Forlani
"Filippo Siebaneck: cittadino esemplare di Bergamo".

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