venerdì 10 ottobre 2008

Gli effetti della musica sui bambini


“Gli effetti della musica sui bambini”: ridiamoci su per un momento.
Quel simpaticone del maestro Bepi Speranza (nella foto è di spalle mentre dirige un Ensemble di archi) m'inoltra infatti questo divertente studio sui presunti effetti “collaterali” della musica, e in particolare di quella di alcuni celebri compositori, sui bambini. Non so se sia proprio farina del suo sacco o il semiserio "decalogo" giri da tempo sulla Rete. In ogni caso ve lo propongo così com'è. Naturalmente, mamme e papà che mandate i vostri figli in Conservatorio, non dategli peso alcuno…E piuttosto fatevi due risate che ce ne proprio bisogno di questi tempi.

“Dopo che si è parlato molto dell'Effetto Mozart, che sembra aiutare lo sviluppo intellettivo, qualcuno ha studiato le influenze esercitate sui bambini dalla musica di determinati compositori.
EFFETTO LISZT - Il bambino comincia a parlare rapidamente ed in maniera stravagante, ma senza mai dire niente di veramente importante.
EFFETTO BRUCKNER - Il bambino comincia a parlare molto lentamente e ripete frequentemente quello che dice. Acquisisce una reputazione di persona profonda.
EFFETTO WAGNER - Il bambino diventa megalomane. Può eventualmente sposare la sorella.
EFFETTO MAHLER - Il bambino urla in continuazione, per lungo tempo e fortissimo, che sta morendo.
EFFETTO SCHÖNBERG - Il bambino non ripete mai una parola senza aver prima usato tutte le altre parole del suo vocabolario. Alcune volte parla a rovescio. Se qualcuno smette di ascoltarlo il bambino lo rimprovera per la sua incapacità a capirlo.
EFFETTO IVES - Il bambino sviluppa una notevole capacità di intavolare diverse e separate conversazioni contemporaneamente.
EFFETTO GLASS - Il bambino tende a ripetersi, a ripetersi, a ripetersi, a ripetersi, a ripetersi, a ripetersi, a ripetersi, a ripetersi, a ripetersi, a ripetersi, a ripetersi, a ripetersi, a ripetersi. E poi si ripete ancora.
EFFETTO STRAVINSKY - Il bambino è portato ad eccessi selvaggi, gutturali e profani che portano spesso a risse e pandemoni all'asilo.
EFFETTO BRAHMS - Il bambino è capace di parlare meravigliosamente fin quando le sue frasi contengono multipli di tre parole (3, 6, 9, 12, ecc.). Comunque, le sue frasi che contengono 4 o 8 parole sono particolarmente senza ispirazione.
Per ultimo ma non ultimo:
EFFETTO CAGE - Il bambino non dice niente per quattro minuti e 33 secondi. (Preferito da nove insegnanti su dieci).”

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