lunedì 20 ottobre 2008

Il Ministro Bondi fa marcia indietro sulle Fondazioni lirico-sinfoniche


Dopo le incredibili dichiarazioni di qualche giorno fa sulle Fondazioni lirico-sinfoniche (leggete a tale proposito il mio post di venerdì scorso), il Ministro Bondi sostiene di essere stato frainteso, leggete qui: "Non ho mai detto che il Fondo Unico per lo Spettacolo debba essere riservato alla Scala di Milano e a Santa Cecilia di Roma; ho solo sostenuto che e' mia intenzione presentare una riforma integrale del settore che veda l'autonomia di queste due importanti istituzioni e un impegno maggiore degli Enti Territoriali, soci fondatori di tutte le altre Fondazioni. Non puo' essere a carico dello Stato l'onere maggiore per mantenimento di questi Enti". Cosi' il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, ha risposto alle numerose polemiche nate da alcune sue dichiarazioni in merito ai finanziamenti alle verie istituzioni musicali italiane. Le dichiarazioni del ministro, fraintese o meno, hanno, infatti, innescato un fuoco di fila di repliche, in particolare da parte dell'opposizione e dei sindaci delle città sedi di altri importanti teatri lirici. "Spero che il fatto che al teatro San Carlo di Napoli ci sia in qualita' di commissario il capo di Gabinetto del ministro protegga il nostro 'Massimo' da tagli ingiustificati di risorse", e' l'augurio del sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, di fronte all'annuncio che parte cospicua delle risorse per il Fus potrebbero essere destinate alla Scala e a Santa Cecilia. "Il ministro Sandro Bondi - aggiunge - che ha sempre attenzione per Napoli non puo' sottovalutare l'importanza del nostro teatro, tanto piu' che la sua gestione di esso e' praticamente nelle sue mani". "Non si puo', con un intervento ad un convegno, cambiare una politica di anni senza alcun accordo preliminare. E' un'improvvisazione intollerabile". Il presidente dell'Anci e sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, replica dal canto suo che si tratterebbe di una decisione "di una gravita' assoluta, anche perche' ha dell'incredibile che un ministro punti solo su due centri di eccellenza. Questa logica di dare solo ad alcune citta' e' inaccettabile ma - conclude - evidentemente la 'linea Catania' sta producendo altri risultati. Lo dico come presidente dell'Anci e come sindaco di Firenze". (Fonte: AGI)

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