domenica 5 febbraio 2012

Il sovrintendente Giandomenico Vaccari a rischio. L'Orchestra del Petruzzelli scrive ad Emiliano e al CdA


L’Orchestra della Fondazione Petruzzelli fa quadrato attorno al suo Sovrintendente, Giandomenico Vaccari (nella foto), e insieme alle maestranze del Politeama barese reagisce all’ipotesi di mancata riconferma della figura che più di altre, immediatamente dopo il Sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha contribuito al rilancio del Nuovo Teatro Petruzzelli.
All’indomani dell’ultima delle cinque repliche di “Carmen” di Georges Bizet, dirette da Lorin Maazel, per l’avvio sofferto della stagione lirica 2012 (si pensi alla cancellazione dell'inizialmente previsto Macbeth di Verdi), e che a luglio dall’illustre maestro sarà portata al Festival di Castleton in Virginia (USA), insieme al Barbiere di Siviglia in cartellone a Bari ad aprile, dalle fila dei violini parte il "LA" che dà voce a un’orchestra preoccupata e spaventata. Sentimento condiviso dall'intero corpo teatrale, compreso larga parte del pubblico appassionato. E’ come se improvvisamente le raffiche impetuose della politica avessero spalancato, facendole sbattere, le porte e le finestre del Teatro. Sconvolgendo e travolgendo la platea, il golfo mistico,le quinte, i palchi e la stessa torre scenica. Il “LA” dalle fila dei violini assume i toni di un lamento corale, per farsi argine al riaffacciarsi delle correnti dissonanti di quella stessa politica, che per anni aveva relegato nel limbo dell’indifferenza e dell’immobilismo le ambizioni e i fermenti di un Teatro Petruzzelli, anima ed orgoglio dell’intera città.

Ecco di seguito la lettera inviata dalla compagine sinfonica barese ad Emiliano e al CdA della Fondazione Petruzzelli.
"Ogni volta che il Cda della Fondazione Petruzzelli discute, dimentica sistematicamente che in quel Teatro ci sono centinaia di persone che vivono mettendo la loro professionalità al servizio della cittadinanza e come ringraziamento vengono ripagate con una condanna di precariato a vita. Noi, lavoratori del teatro, siamo stanchi di tutte queste beghe politiche di basso profilo.
L'unica cosa che conta per i componenti del CdA (ndr: Consiglio di Amministrazione) è come e dove posizionare i loro artigli, dando prova di assoluta incompetenza in materia di spettacolo lirico e sinfonico; l'unico che ha dimostrato di capirne qualcosa è Giandomenico Vaccari e per questo deve essere fatto fuori. La cosa più incredibile è che hanno accusato il sovrintendente di essere amico dei lavoratori e del sindacato, una realtà che in altri paese più civili sarebbe auspicabile. Come al solito l'unica logica che governa certi personaggi sono gli interessi personali, chi se ne frega se un musicista non può pagare l'affitto, se un corista non può mandare i propri figli all'asilo, se un attrezzista o tecnico o amministrativo on può arrivare alla seconda settimana del mese senza fare ulteriori debiti e non essere sicuro di lavorare il mese successivo. Chi è più crudele di qualcuno che baciato solo dalla fortuna senza alcun merito viene e sentenzia che gli artisti del teatro petruzzelli possono fare i morti di fame a vita. Ciò che conta per loro è avere le poltrone in prima fila facendo vedere che tutto quello mostra il teatro è frutto del loro lavoro. Questo Teatro, i lavoratori del Petruzzelli se lo sono costruiti da soli, giorno per giorno, nonostante la politica, il CdA e tutto il resto che abbia tentato continuamente di schiacciarli. Adesso basta, prendiamo noi le redini in mano, ed il Cda, sindaco compreso, dovrà fare i conti con i professionisti del Teatro prima di prendere altre scellerate decisioni. Lasciateci lavorare, abbiamo fatto in poco tempo quello che nessuno di voi, cari componenti del CdA, è riuscito a fare in una vita, persino la Francia stima adesso questa città, e non certo per merito vostro , caro CdA, Lorin Maazel dice che siamo una realtà di altissimo livello artistico e ci vuole con lui negli Stati Uniti, e voi caro Cda che state facendo? Ma certo, siete impegnatissimi a pensare chi dovete fare fuori, chi dovete mettere dentro e soprattutto mantenere precari i lavoratori del Teatro. Abbiamo sentito fare il nome di Giambrone: attenti ha massacrato il Maggio Fiorentino; già, ma forse per voi questa è una referenza. Scusi sindaco sia il nostro sfogo che quello di tutti i lavoratori del Teatro, ma di fronte a questo tentativo di massacro di noi professionisti del Petruzzelli dovremo usare tutte le nostre forze per difenderci."
ANTONIO V.GELORMINI

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