mercoledì 22 febbraio 2012

La Fondazione Petruzzelli di Bari ad un passo dal commissariamento

Il sindaco di Bari Michele Emiliano, in merito alla delicata situazione che sta vivendo la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e nella sua funzione di presidente "pro tempore" della stessa, comunica quanto segue:

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"In data odierna ho avuto un cordiale colloquio telefonico con il Ministro Ornaghi al quale ho richiesto un immediato incontro anche alla presenza del Presidente della Regione e del Presidente della Provincia in conformità al deliberato unanime del CdA della Fondazione Petruzzelli del 20 febbraio u.s.
Lo scopo dell’incontro richiesto era finalizzato a decidere secondo quale modello potesse essere possibile la gestione dei costi delle masse artistiche alla luce della ormai fisiologica insufficienza dei finanziamenti pubblici messi a disposizione della Fondazione medesima.
Il Prof. Ornaghi ha cortesemente declinato la richiesta del CdA sostenendo che non compete al Ministro la materia suddetta e che dunque non riteneva di dover svolgere alcun ruolo di mediazione e coordinamento nei confronti di Provincia, Comune e Regione al fine di risolvere definitivamente i problemi gestionali e di bilancio della Fondazione medesima.
Alla stregua di tale indisponibilità ho dunque richiesto al Ministro di procedere senza altri indugi al commissariamento della Fondazione Petruzzelli che strutturalmente non è più in grado di far fronte ai costi della gestione senza ulteriori finanziamenti pubblici ovvero senza la presa in carico dei costi delle masse artistiche da parte della Regione Puglia così come suggerito dal dr. Carlo Fontana nel corso della seduta del Cda del 20 febbraio.
La telefonata si concludeva pochi minuti prima dell’invio della lettera che si allega e che evidentemente era stata già predisposta con motivazioni differenti da quelle di cui alla conversazione telefonica.
Resta il fatto che l’inizio della procedura di commissariamento è stata da me richiesta attesa la prevedibile impossibilità di proseguire la gestione finanziaria della Fondazione a causa della insufficienza dei finanziamenti pubblici necessari per assicurare la stabilità dei rapporti di lavoro delle masse artistiche e di tutti gli altri dipendenti della Fondazione."


A chi come il sottoscritto si occupa di fatti musicali e teatrali da (quasi) trent'anni in questa città queste dichiarazioni del sindaco-presidente Emiliano fanno male. E' proprio vero che questo teatro è condannato a non trovare pace? Dalla famigerata data (il 27 ottobre 1991) del suo rogo e sino a quella della riapertura eravamo feriti, tristi, delusi. Poi abbiamo ripreso coraggio, abbiamo ritrovato l'entusiasmo per raccontare e raccontarci, quello che giorno dopo giorno sembrava un sogno ad occhi aperti; una città, Bari, capitale del Sud finalmente si riappropriava del suo luogo-simbolo culturale e artistico. Quel sogno, nelle ultime ore, pare però che ci stia di nuovo abbandonando. E con esso, soprattutto quello di centinaia di lavoratori che rischiano il posto. Preghiamo tutti insieme che non sia così.

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