giovedì 14 giugno 2012

Maggio Musicale, ex orchestrali scrivono al sindaco: "Alt Renzi, si fermi e trovi i suoni giusti"*

"Una lettera aperta nella quale si mette in guardia Matteo Renzi dal rischio di essere ricordato ''come il sindaco ed il presidente dello smembramento'' del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e' stata inviata al sindaco di Firenze dai professori d'orchestra in pensione, una cinquantina, che si sono ritrovati ed hanno deciso di intervenire nella crisi in atto della Fondazione lirico sinfonica fiorentina. Una crisi, sostengono, dovuta a inesperienza, errori del passato, ma anche allo ''scarso livello rappresentativo della sovrintendenza'' e alle aspettative deluse nella ricerca di risorse finanziarie nonostante, dicono riferendosi al sovrintendente Francesca Colombo, il ''cospicuo aumento retributivo concesso al primo dirigente del teatro'' . Al sindaco si chiede poi di seguire un vecchio consiglio che il maestro Muti dette ad un giovane orchestrale, e cioe' di fermarsi e ''ripartire con i suoni giusti''. ''Gli eventi che si sono succeduti negli ultimi mesi hanno trasformato la nostra preoccupazione in vero allarme rosso'' e cio', spiegano, e' probabilmente dovuto ad ''una serie di fattori: la crisi economica, un po' la sua inesperienza - dicono rivolgendosi a Renzi -, in parte errori commessi nel passato, l'inesperienza e lo scarso livello rappresentativo della sovrintendenza del Teatro: ne e' riprova naturale - aggiungono i musicisti - la quasi inesistente reperibilita' di risorse finanziarie aggiuntive, anzi su questo versante le aspettative erano tante anche in considerazione del cospicuo aumento retributivo concesso per contratto al primo dirigente del teatro''. ''Tutto ha contribuito a disegnare un quadro drammatico, addirittura vicino alla catastrofe per la Fondazione. Vede gentile sindaco - prosegue la lettera - il teatro e' stata la nostra casa per 40 anni ed in alcuni casi ancor di piu'. Sarebbe per noi come essere colpiti a morte se molto andasse gettato via. Riteniamo che la dispersione dell'alto grado professionale raggiunto, la perdita di prestigio e del patrimonio artistico-culturale , sarebbe per lei un'enorme sconfitta e facilmente verrebbe ricordato, tra le altre cose, anche come il sindaco e presidente dello smembramento del Teatro''. ''Tanti anni fa - concludono i professori d'orchestra in pensione - il maestro Riccardo Muti disse ad un giovane professore d'rchestra: 'quando si accorge di non essere insieme agli altri esecutori, non insista nel suonare, ma si fermi. Nella vita succede di sbagliare, l'importante e' fermarsi, riflettere e capire e poi ripartire con i suoi giusti''." *(FONTE: Il Sito di Firenze - 13 giugno, 2012)

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