lunedì 6 agosto 2012

Successo al Festival di Salisburgo per la Bohème diretta da Daniele Gatti con la regia di Damiano Michieletto

È stata accolta da oltre 11 minuti di applausi, a Salisburgo, “La bohème” di Puccini con la regia di Damiano Michieletto e la direzione di Daniele Gatti, che ha impeccabilmente guidato i prestigiosi Wiener Philharmoniker. Tutti esauriti i 2.180 posti della Grosses Festspielehaus – e sono esaurite da mesi anche tutte le sei repliche successive – per uno degli spettacoli più attesi dell'edizione di quest'anno, che ha segnato il debutto di Damiano Michieletto al Festival di Salisburgo. E a 37 anni Michieletto è il più giovane regista italiano di sempre chiamato a mettere in scena un'opera nel più prestigioso festival del mondo, nonché il primo dopo Giorgio Strehler e Luca Ronconi. “Sono felicissimo per il successo dello spettacolo – dice Michieletto al termine della prima – la regia d'opera è nata e si è sviluppata in Europa; l'Italia è arrivata un po' dopo e sembrava esserci un gap incolmabile tra la regia europea e quella italiana. Il successo in un Festival come quello di Salisburgo per me, che sono italiano, è la conferma che l'importante è lavorare partendo dalla propria cultura ma senza farsi ingabbiare da questa, cercando piuttosto un percorso e un linguaggio personali. La contaminazione delle idee e delle culture è il vero motore creativo del teatro di oggi”. Ovazioni per la protagonista Anna Netrebko, la grande diva del teatro d'opera di oggi, che con un look un po' dark – capelli rasati da un lato, giubbotto di pelle, orecchini a piercing, trucco pesante e un po' sfatto – ha dato vita a una Mimì intensa e toccante, che si sforza apparire forte, ma che in realtà è fragile e sola. Uno spettacolo che ha restituito con forza la frenesia dei giovani bohèmienne di Puccini, con i conflitti e le confusioni amorose che caratterizzano la loro “bella età d'inganni e d'utopie”. Michieletto ne ha esaltato le psicologie spesso confuse, quasi “border line” nell'incapacità di crescere e maturare, o di guardare in faccia la realtà della vita, che si presenta loro in tutta la sua drammaticità alla fine dell'opera, con la morte di Mimì. Lo spettacolo è replicato a Salisburgo il 4, 7, 10, 13, 15 e 18 agosto. Tra i prossimi impegni di Damiano Michieletto, il Trittico di Puccini in scena a ottobre 2012 al Theater an der Wien di Vienna, e Un ballo in maschera di Verdi in scena alla Scala di Milano nel luglio 2013.

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