giovedì 30 maggio 2013

Il Bari International Music Festival: la gioia di far musica insieme e trasmetterla a chi ascolta


"Quando leggi negli occhi di chi suona la gioia di far musica insieme e la complicità sensoriale, coniugate con grande tecnica e grande cuore, difficilmente puoi restare insoddisfatto ad un concerto cameristico". A dirmi queste parole una ventina d'anni fa a Siena, quando seguivo da uditore all'Accademia Chigiana il suo corso di musica da camera, fu Piero Farulli, indimenticabile docente e violista del Quartetto Italiano, scomparso di recente.
Ho pensato a questo ieri durante il BIMF (Bari International Music Festival), mentre ascoltavo in Vallisa un'interpretazione semplicemente divina del Quintetto in la maggiore op. 81 di Antonìn Dvoràk. I cinque artisti (Julie Eskar, Cordelia Paw, Ettore Causa, Jonah Kim e Janelle Fung) erano perfettamente affiatati tra loro, luminosi, sorridenti, bravissimi a cogliere tutte le sfumature agogiche e dinamiche della splendida pagina di Dvoràk. Cosa si può volere di più dalla vita?
Assistere ad esibizioni di questo livello concilia con l'Arte ed avvicina tante persone alla Musica. Bravi dunque Fernando Altamura, Stefania Gianfrancesco (anche puntuale presentatrice dei brani in programma) e tutti gli artisti dell'Accademia e dello staff organizzativo del Bimf ad aver reso possibile, tra mille sforzi, anche questa seconda edizione di questo magnifico festival.

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