venerdì 29 marzo 2013

Poco pubblico al Petruzzelli per un concerto originale e stimolante


Ascoltare una Cantata e una Suite (la celebre n. 3 in re maggiore, contenente l'Aria "sulla quarta corda") per orchestra di Johann Sebastian Bach, e nello stesso concerto, alternati, brani del settantottenne compositore estone Arvo Pärt, non è cosa di tutti giorni.
Senza dubbio, al Teatro Petruzzelli non è mai successo. Siamo grati pertanto al maestro Oscar Pizzo, che si occupa come consulente artistico del commissario Carlo Fuortes della programmazione sinfonica della Fondazione, di aver confezionato una tale serata. Direttore del concerto dell'altra sera nel Politeama barese, era Tonino Battista, insieme all'Ensemble "Vox Altera" e all'Orchestra e Coro del Petruzzelli.

Un concerto particolare che fondeva dunque l'antico e il contemporaneo, risolto dal maestro Battista con bravura e sensibilità. Ottima in particolare ci è parsa l'esecuzione della Suite bachiana, resa con tempi incalzanti e prassi filologica non rigorosa, ma di rara musicalità. Eccellente la prova dell'orchestra e del coro, come dell'ensemble vocale ospite composto da Barbara Zanichelli (soprano), Alena Dantcheva (contralto), Raffaele Giordani (tenore), Massimiliano Pascucci (tenore) Sergio Foresti (basso), che si sono divisi i compiti della bella Cantata BWV 106 e del complesso e articolato "Miserere" di Pärt, che ha occupato l'intera seconda parte della serata.
Nota dolente: la presenza di poco pubblico per un teatro che nei giorni scorsi, durante il Bif&st, è stato costantemente "sold out" (o quasi) per una settimana. E' chiaro che la musica abbastanza criptica dell'estone contemporaneo può aver creato una certa diffidenza, rispetto ai rassicuranti Beethoven e Ciaikovskij di altre occasioni, ma bisogna che il pubblico barese si abitui ad ascoltare di tutto, e senza pregiudizi.

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