lunedì 23 febbraio 2015

E la "Musica da Camera" riempì il Petruzzelli...Incredibile ma vero!



Una struggente dedica tributata alla recentissima scomparsa di Luca Ronconi da parte del Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli, Massimo Biscardi, ha dato poi il via allo stupendo concerto di ieri mattina. Faceva piacere soprattutto, notare la significativa affluenza di pubblico (tutta la platea praticamente esaurita, più alcuni palchi di prima fila!); finalmente anche la Musica da Camera possiede a Bari un pubblico degno di tal nome. 
Merito anche sicuramente dei pregevoli solisti dell'Orchestra del Teatro, impegnati ieri mattina, e del programma stimolante e corposo disegnato per l'occasione, con ben due Quintetti l'uno per pianoforte e fiati, l'altro invece per pianoforte ed archi rispettivamente di Mozart e Schumann, capolavori autentici, di rara bellezza.

 A guidare i due sapienti Ensemble, c'era poi David Fung (nella foto), talentuoso pianista australiano, che abbiamo già potuto apprezzare nel corso di questi ultimi anni alla Vallisa, negli incontri musicali internazionali, splendidamente organizzati dal pianista Ferdinando Sarno e dal critico musicale, Stefania Gianfrancesco.
Straordinario in particolare l'ascolto del Quintetto per pianoforte e fiati in mi bemolle maggiore di Mozart, che il Divin Salisburghese stesso definì "la cosa migliore che abbia scritto in vita mia!". ed è indubbiamente vero, considerata l'eleganza aristocratica, degna della miglior "Musica da Salotto" dell'epoca, quella che cinquant'anni dopo verrà poi definita "Biedermeier" con l'avvento del grande genio incompreso dell'epoca, Franz Schubert.
Fung ha sicuramente classe cristallina e disinvoltura tecnica impressionante, ma è anche bravissimo a coordinare benissimo la "musica d'insieme" come ben pochi sanno fare, esaltando le qualità eccellenti dei singoli solisti dell'Orchestra del Petruzzelli.
Li citiamo tutti, perchè tutti lo meritano: Klidi Brahimi (oboe), Michele Naglieri (clarinetto), Matteo Morfini (fagotto), Francesca Bonazzoli (corno), per i fiati. Altrettanto bravi anche i solisti ad arco, nel sublime quintetto schumanniano op.44, Paolo Man
zionna (violino I), Giacomo Bianchi (violino II), Jonathan Cutrona (viola), e Andrea Waccher (violoncello). Successo convinto ed entusiasta alla fine, tributato dal folto pubblico presente.

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