lunedì 23 febbraio 2015

La morte del grande regista teatrale Luca Ronconi *


"Non voleva morire", dice ora commosso Sergio Escobar il direttore del Piccolo Teatro che gli è stato accanto fino alla fine. "Aveva in testa un sacco di progetti, pensava al nuovo spettacolo di maggio, Le donne gelose, agli altri alvori dei prossimi anni. Non voleva morire". Luca Ronconi si è spento oggi a Milano. Il più grande regista italiano, uno dei nomi più celebri del teatro europeo contemporaneo se ne è andato, il maestro di generazioni di attori, l'artefice dei più bei spettacoli visti in questi anni, dall'Orlando Furioso del '69 a Gli ultimi giorni dell'umanità, da Lolita all'ultimo bellissimo, sempre applaudito Lehman Trilogy in scena in questi giorni al Piccolo Teatro.  Proprio oggi la recita pomeridiana è andata in scena quando la notizia era già arrivata agli attori che hanno recitato col dolore nel cuore. Luca Ronconi aveva continuato anche dopo il debutto ad andare dai suoi attori, in teatro, a stare con loro, a restare loro vicino. Almeno fino a qualche giorno fa, quando una polmonite lo aveva costretto a letto. A 81 anni (l'8 marzo ne avrebbe computi 82), nonostante gli otto anni di dialisi, il suo corpo reggeva ancora bene: "per fortuna il mio corpo è forte" aveva ripetuto poco prima del debutto di Lehman trilogy ricordando perfino con serenità un brutto incidente, una caduta, che la scorsa estate lo aveva costretto a un lungo periodo di riposo. Ma invece non ce l'ha fatta: la polmonite si è complicata e ormai nelle ultime ore la situazione era apparsa a tutti grave. E' morto in ospedale, al Policlinico di Milano, nel pomeriggio di oggi. 
* (Fonte: la Repubblica, il quotidiano on line)

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