martedì 2 luglio 2013

Johnatan Webb e il grande Stefano Bollani insieme al Petruzzelli per Gershwin, Copland e Bernstein




Mercoledì 3 luglio alle 21.00 (in abbonamento) e giovedì 4 luglio alle 21.00 (fuori abbonamento) al Petruzzelli Jonathan Webb dirigerà l’Orchestra del Teatro, solista d’eccezione il pianista Stefano Bollani.
In programma: Rhapsody in Blue di George Gershwin, Improvvisazioni su temi di Gerswhin e Bernstein di Stefano Bollani, Three places in New England di Charles Ives, Candide (ouverture) di Leonard Bernstein, Rodeo Suite di Aaron Copland.
L’evento chiuderà la rassegna Bari in Jazz.
Biglietti in vendita al Botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it. Informazioni: 080.975.28.40.



Jonathan Webb, direttore

 Nato in Kent (Gran Bretagna), laureato in composizione ed esecuzione musicale, ha iniziato l’attività come violinista, pianista e clavicembalista. È stato per sei anni direttore stabile alla New Israeli Opera di Tel Aviv, dove ha diretto più di settanta opere da Mozart a Rossini e Verdi, da Bernstein e Britten a Honegger e Massenet.
È stato invitato da Deutsche Oper di Berlino, Volksoper di Vienna, Teatro São Carlos di Lisbona nonchè in Spagna al Festival Mozart di A Coruña e al Teatro de la Maestranza di Siviglia.

Ha collaborato con importanti registi tra cui Robert Wilson, Graham Vick, Robert Carsen, Goetz Friedrich, Daniele Abbado, Pier Luigi Pizzi, Stefano Vizioli, Elio de Capitani, Emilio Sagi, Denis Krief, Chiara Muti. Con Hugo de Ana ha presentato Turandot al Festival di Cesarea in Israele.

Ha diretto la prima italiana di Death of Klinghoffer di John Adams nei teatri dell’Emilia Romagna. Nel 2000 a Roma, per la riapertura del Colosseo dopo millecinquecento anni, ha diretto le musiche di Mendelssohn per Edipo a Colono; con l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma ha diretto A Midsummer Night’s Dream di Mendelssohn e Dido and Aeneas di Purcell.

È stato invitato da numerosi teatri italiani tra cui il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro di San Carlo dove ha diretto la prima a Napoli di Elegy for young lovers di H.W. Henze, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro Dante Alighieri di Ravenna, i teatri di Pisa, Lucca e Livorno, il Teatro Petruzzelli di Bari (inaugurandone l’apertura nel 2009, successiva al restauro, con A Midsummer Night’s Dream di Britten).

Tra le orchestre quella del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra della Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino, l’Orchestra della Toscana, la Camerata Strumentale Città di Prato, l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo e l’Orchestra Sinfonica Siciliana. È stato invitato in Spagna dalla Real Filhamonía de Galicia e dalla Orquesta Sinfónica de Galicia e in Italia dall’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole a Firenze, Roma e Udine.

Stefano Bollani, pianoforte

 Stefano Bollani comincia a studiare pianoforte all’età di sei anni e si diploma al Conservatorio “Cherubini” di Firenze. Intraprende la sua attività professionale a quindici anni, suonando sia con gruppi pop-rock sia con formazioni jazz. Nel 1996 avviene il decisivo incontro con Enrico Rava; si avvia così una collaborazione mai interrotta che vedrà pianista e trombettista esibirsi insieme sui palchi di tutto il mondo e incidere tredici dischi pluripremiati.
Il percorso musicale di Bollani è spesso legato alla letteratura: nel 1998 mette in musica con Massimo Altomare La gnosi delle fanfole di Fosco Maraini; nel 2002 il primo album per l’etichetta francese Label Blue, Les fleures bleues, è un omaggio allo scrittore Raymond Queneau.

Nel 2003 riceve il Premio Carosone, artista al quale ha dedicato un piccolo libro-saggio, L’America di Renato Carosone. Nel 2006 pubblica il suo primo romanzo, La sindrome di Brontolo, edito da Baldini Castoldi Dalai. Nel gennaio 2013 esce il suo nuovo libro Parliamo di musica, edito da Mondadori.

Frequenti sono le incursioni di Bollani nella musica classica, in concerto come in sala di registrazione: è appena stato pubblicato per la Decca il dvd Live at La Scala, in cui suona con la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly, direttore con cui ha già registrato su cd Sounds of the 30’s e Rhapsody in Blue (con la Gewandhausorchester di Lipsia).
Ambasciatore di Topolino (in cui è anche comparso come personaggio, col nome di Paperefano Bolletta), nell’ambito del fumetto ha collaborato con Leo Ortolani, il disegnatore di Rat-man.
Per sei stagioni è stato ideatore e conduttore, insieme a David Riondino e Mirko Guerrini, del Dottor Djembè, programma di grande successo andato in onda su Radio3 Rai, da cui è nato anche il libro-cd Lo Zibaldone del Dottor Djembè (Baldini Castoldi Dalai 2008). Se poi si considerano le sue numerose collaborazioni con il teatro e con il cinema, nonché il grande successo del programma televisivo Sostiene Bollani, trasmesso da Rai3 tra il 2011 e il 2012, è chiaro quanto sia riduttivo definire Bollani soltanto come un pianista Jazz.
Stefano Bollani è un autentico puzzle di musica, simpatia ed estemporaneità, capace di cogliere e plasmare i suoni in un incessante dialogo tra improvvisazione e canzone, tra pianista e pubblico.

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