lunedì 14 aprile 2014

"Chiude Bif&st, Camilleri: Tornerò. Arrivederci a Bari in primavera" di Antonio V. Gelormini *

Bif&st Camilleri

"Il Bif&st, Felice Laudadio, Ettore Scola e Apulia Film Commission mettono in carniere un‘altra edizione di successo. Sono stati poco più di 70mila gli spettatori di questa quinta edizione, di cui 20mila solo per gli eventi al Teatro Petruzzelli e oltre 3000 quelli della rassegna Cinema e scuole curata dalla Coop: I bambini di Truffaut. Un festival che riconferma la sua vocazione popolare, lontano da versioni glamour, in cui “si racconta”, si sperimenta e si familiarizza col cinema. E dove i protagonisti non li trovi né sugli schermi né sui palcoscenici, ma comodamente seduti in poltrona - con o senza occhialini per visioni in 3D -  a prendere appunti, fare domande o azzardare commenti critici - spesso incisivi e sempre più competenti -.

 Insomma un pubblico attivo, esigente e per la maggior parte formato da giovani.Un’edizione all’insegna della sobrietà, della concretezza e della valorizzazione dell’essenziale. Segnato dal ricordo di un mostro sacro come Gian Maria Volontè, a cui è stata dedicata la retrospettiva più lunga mai programmata, per il ricordo di un attore, in cui sono state riconfermate l’abilità e l’efficacia organizzativa di Felice Laudadio. 
Cominciato con l’arrivo e l’incontro partecipatissimo col neo-premio Oscar, Paolo Sorrentino, e l’anteprima nazionale del Kolossal “Noah” di Darren Aronofsky, la kermesse si è articolata tra mostre, retrospettive, laboratori, lezioni di cinema e incontri d’autore. Passando da Bacalov a Gregoretti, da Castellitto a Comencini, per chiudere con l’abbraccio corale ad Andrea Camilleri e col trionfo de “Il Capitale umano“ di Paolo Virzì. 
Emozioni, ricordi, stimoli, confronti e talvolta anche delusioni, per non essere riusciti ad entrare, data l’altissima affluenza e partecipazione a ciascuno degli appuntamenti in programma, o il rammarico di non possedere il dono dell’ubiquità, per riuscire a cogliere più opportunità nell’inclemente contemporaneità della variegata programmazione quotidiana. Una manifestazione che cresce e che riempie le sale cinematografiche di giovani attenzioni e freschissime aspirazioni, testimonianza di una vitalità che rende Bari e la Puglia “una realtà quasi sconcertante”, ha detto Andrea Camilleri, una squarcio di luce “anomala” sulla squallida e grigia realtà nazionale.  Confuso, sorpreso e commosso, lo scrittore siciliano ha espresso il desiderio di voler ritornare in una Bari molto cambiata rispetto a quella impressa nella sua memoria, dando a tutti, insieme a Felice Laudadio, Ettore Scola e Nichi Vendola: “l’arrivederci alla prossima primavera”, quando il Bif&st 2015 ricomincerà a girare proprio dal 21 al 28 marzo."               
                                                                                                                          Antonio V, Gelormini

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