martedì 1 aprile 2014

Un omaggio sentitissimo a Ciaikovskij con i Cameristi


La partitura reca la dedica "à la mémoire d'un grand artiste", cioè a Nikolaj Rubinstejn, scritto nell'anniversario della sua morte, questo Trio, l'unico composto da Ciaikovskij, venne eseguito per la prima volta in forma privata presso il Conservatorio di Mosca da Taneev al pianoforte, dal violinista Hrimaly e dal violoncellista Fitzenhagen. Ciaikovskij non era presente a quella esecuzione, successivamente apportò delle modifiche.

E con queste ulteriori modifiche lo abbiamo ascoltato ieri sera in Vallisa a Bari, ottimamente suonato ed interpretato da tre musicisti di talento come Leonardo Micucci (Violino), Francesco Basanisi (Pianoforte) e Francesco Dillon (Violoncello). l'occasion era costituta da una serata dedicata a Ciaikovskij  dalla Accademia dei Cameristi. Una bella serata, che si apriva sulle note della melodia da "Souvenir d'un lieu cher" op. 42 per violino e pianoforte e proseguiva con il giovanile  notturno op. 19 n. 4.
Nel trio, che si divide insolitamente in un "andante elegiaco" ed in dodici variazioni con coda finale, Ciaikovskij affronta con sagace intelligenza tutta la gamma del suo linguaggio intriso, ora di gioia, ora di malinconia, talora anche di funereo candore come nella marcia funebre finale. Micucci, Dillon e Basanisi sembrano perfettamente a loro agio, ed affiatatissimi tra loro, regalano un'esecuzione vibrante ed appassionata del Trio, che pur non essendo un capolavoro paragonabile alle tre sinfonie "fatali" del compositore russo, esprime alcuni interessanti momenti nel corso dei suoi cinquanta minuti di musica. Successo caloroso, ma senza bis. Per una volta ci sembra anche giusto.

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